Un Cartier da 1500 € ai giornalisti del vino: sono importanti come gli arbitri di Moggiopoli?

Certo potrebbe perfino essere il segno che chi scrive di vino è finalmente diventato un personaggio influente e importante alla pari con gli arbitri di calcio. Non so cosa dire riguardo alla vicenda portata alla luce da Decanter, che oggi apprendo da Alder di Vinography, circa l’entità di certe regalìe giornalistiche. Non contento di aver offerto a 50 giornalisti invitati un pranzettino da Ducasse presso il Plaza Atheneè di Parigi il magnate del vino Bernard Magrez, proprietario di una ventina di Chateau e Tenute in giro per il mondo (come Pape Clement in Francia) ha regalato loro un press-kit contenente tra le altre cose, un bell’orologio Cartier dal valore di 1500 euro. Qualche giornalista lo ha restituito, qualcuno lo ha devoluto in beneficienza, qualcun’altro si è lamentato e basta. Però la discussione è partita sulla moralità di certi regali e certi trattamenti ai giornalisti del settore, condita anche da alcune esternazioni un pò fuori luogo circa la moralità delle quotazioni dei Bordeaux 2007 definite oltraggiose proprio dall’ex direttore di Richemont Alain-Dominique Perrin (maison del lusso che comprende – LOL – Cartier, Van Cleef & Arpels, Montblanc, Piaget and Dunhill). Come se 2000 euro per una penna non fossero una cifra oltraggiosa…

Insomma, i prezzi dei Bordeaux 2007 sono immorali e lo è pure prendere orologi in dono da produttori di vino…ma farsi pagare weekend in hotel e resort di lusso inaccessibili ai comuni mortali e avere in omaggio bottiglie altrimenti introvabili lo è?

Nel mio piccolo pure io ricevo tantissimi inviti e bottiglie in assaggio però non si tratta propriamente di vini che devo recensire, semmai di vini che potrei acquistare per il ristorante quindi sono più “samples” che regalìe. Al massimo mi è arrivato un orologio insieme a 10 casse di vino che è durato si e no 1o giorni di lavoro e poi si è rotto. Quindi escluso che fosse un Cartier ben mascherato. E poi non sono certo un blogger così influente da meritare tante attenzioni da parte dei produttori!

In ogni caso concorco con Alder quando dice che se ti fai pagare un pranzo da Ducasse, mandare a casa chissà quante migliaia di euro in vino, non ti puoi lamentare e scandalizzare se ti arriva pure un Cartier…quindi ecco se proprio ve ne avanza uno, a me piacciono quelli molto sobri…

Addendum: un paio di quarti d’ora dopo la notizia sorprende e coinvolge un altro illustre lettore di Vinography ovvero Fiorenzo…però lui preferisce i Rolex, troppo pacchiani e troppo da Roma di Sensi!