Vi raccontiamo il Soave che berrete il 20 maggio a God Save The Wine Vini Vulcanici al Gallery Art Hotel a Firenze

Capofila e animatore del movimento Vini Vulcanici , il Soave è innanzitutto una storica e importantissima denominazione che spesso si rivela il primo vino bianco che uno straniero assaggia mettendo piede nel nostro paese! Tanta responsabilità e tanto onore per un vino che colpevolmente in Italia non ha la considerazione e il prestigio che merita e siamo ben orgogliosi di averlo ospite il 20 maggio e presentarvelo con dovizia di particolari al prossimo God save The Wine al Gallery Art Hotel mercoledi 20 maggio! Ecco cosa troverete…La zona di produzione del Soave, totalmente in provincia di Verona, prende il nome dal comune di Soave, fondato dai Longobardi (detti anche Svevi o “Suaves”) e comprende la Val d’Illasi, la Val d’Alpone, la Val di Mezzane e la Val Tramigna, mentre l’area che dà luogo alla denominazione Soave Classico include i comuni di Soave e Monteforte d’Alpone. Il vitigno principe che detta legge e che da’ vita al Soave è la Garganega.

La garganega è un vitigno pressochè sconosciuto, con pochi fronzoli e che mira piuttosto alla sostanza. Molto più noti invece i vini che si producono con questa uva a partire dal Soave e il Recioto (di Soave) esempi mirabili di come possa essere stretto il legame tra un vitigno e il terroir che lo ospita (dove per terroir si intende l’insieme delle caratteristiche climatiche, geologiche e colturali di una zona vinicola). Difficile trovare la Garganega a grandi livelli al di fuori dei territori che predilige come quelli vulcanici della zona classica di Soave.

La prima documentazione ufficiale di questo vitigno risale al 1200 per opera di Pietro de’ Crescenzi, che nel “Ruralium Commodorum Libri” parla di “Garganica”, ma già a partire dall’anno Mille si trovano tracce dell’esistenza di quest’uva in Veneto. Secondo diverse testimonianze apparterrebbe alla grande famiglia dei Trebbiani e quindi l’origine etrusca non sarebbe da mettere in dubbio, visto anche il sistema d’allevamento tradizionale a pergola, importato dagli Etruschi e poi diffuso in gran parte dell’Italia Nord orientale. L’epicentro di produzione è concentrato nelle zone di Soave e Gambellara, dove l’uva Garganega concorre alla costituzione delle DOC del territorio. Questo vitigno non possiede un’acidità preponderante e un’aromaticità spiccata, ma comunque profumi ben riconoscibili, come la mandorla e i fiori bianchi, una buccia dura e quasi rossa e una maturazione tardiva (ottobre inoltrato).

soave panorama 1

Il Soave oggi significa 3500 produttori, 6500 ettari e quasi 60milioni di bottiglie per uno dei vini italiani più famosi e diffusi al mondo, anche se spesso capita che ce ne dimentichiamo. Il Soave si produce da Garganega e Trebbiano di Soave ma l’anima e il fascino del vino sono dovuti quasi esclusivamente alla Garganega. Un’uva che ci mette tantissimo tempo a maturare (spesso la si vendemmia nello stesso momento dei rossi, anche un mese dopo altre varietà bianche classiche).

Ma l’attesa spesso ripaga con vini minerali (ovvero con note come di benzina o iodio o gesso o ancora affumicato) al naso e una struttura notevole nel bicchiere. Uno dei profumi tipici del vitigno è la mandorla e in genere note di fiori bianchi, pesca e appunto note sapide e minerali che arricchiscono l’aroma contrastando la dolcezza di certe sensazioni di pesca matura.

Spesso anche nelle versioni più semplici (anche sotto i famosi 5 euro al supermercato) ci si imbatte in prodotti validissimi senza le smancerie di uno chardonnay o un sauvignon ma dal carattere schivo e ricercato di chi ama la fermezza e la determinazione, certi di poter disporre della propria vita come meglio credono. Parlando di vita non è raro imbattersi  in garganega dalla lunga esistenza in bottiglia con longevità ultradecennali che portano alla luce sfumature minerali ancora più accentuate e rivelando un carattere dolce ed elegante che già in gioventù si lascia immaginare. Dove dispiega tutta la sua ricchezza aromatica è nella versione dolce, denominata Recioto di Soave, chiamata così perchè ottenuto dalle “recie”, le orecchie del grappolo d’uva, i chicchi che hanno ricevuto più sole e coccole dalla natura e quindi più ricchi e densi di sostanze. I Recioto  sono vini preziosi e raffinati, rari e con un agrumato ricchissimo di note di arancio, zenzero e datteri che spiccano ancora meglio sul fondo minerale tipico del vitigno e della zona vulcanica del Soave. Se cercate un abbinamento di cuore con prodotti che entrino subito in confidenza, provatelo con della cioccolata agli agrumi (magari di Modica, quella ruvida e scorzosa): un continuo rimando tra frutto, sapidità e intensità emotiva e sensoriale.

Troppo romanticismo? Forse, ma non sarà un caso che il grande successo romantico al cinema dell’estate americana 2010 Letters to Juliet veda l’auto dei protagonisti sfrecciare proprio davanti a dei bellissimi vigneti di garganega del Soave Classico…

Ma cercatene altre ancora perchè esistono versioni più intense e quasi estreme della Garganega, che sanno esaltarne la  ricchezza complessità ma anche alcune note stridenti, ferrose e scontrose che riescano a mettere in evidenza la potenza e il controllo di quest’uva, incanalando e imbriglino la forza residua del vulcano spento sotterraneo e le sue sfumature affumicate e cangianti.

Le due DOCG di questa zona sono:

-Soave Superiore: un vino dalle origini molto antiche, di cui il ministro di Teodorico, Cassiodoro, scrisse: “Bella bianchezza è in esso, e chiara purità, di modo che si crederebbe nato dai gigli”. I vitigni che concorrono alla formazione di questa DOCG sono: Garganega (per almeno il 70% ma spesso quasi in purezza), Trebbiano di Soave, Pinot Bianco e Chardonnay (per la restante percentuale). L’uso della specificazione “Classico”, in aggiunta alla DOCG “Soave Superiore” è riservato ai vini ottenuti da uve raccolte nella zona di origine più antica e, per ottenere la qualificazione “Riserva”, il vino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento obbligatorio di almeno 2 anni. Il Soave Superiore DOCG presenta un colore giallo paglierino con riflessi verde-oro, un odore ampio e caratteristico di note floreali, un sapore secco e pieno, con sensazioni ammandorlate sul finale e, nel caso di invecchiamento in legno, sfumature di vaniglia che arricchiscono la gamma di sensazioni minerali affumicate e sapide che l’uva porta di suo.

-Recioto di Soave: il nome deriva dal termine dialettale “recia”, che in italiano significa orecchio, e si riferisce alla forma tipica della parte alta del grappolo di Garganega, quella più esposta al sole e quindi ricca di zuccheri, utilizzata per fare il vino. I grappoli migliori vengono selezionati a mano e fatti appassire su graticci per un periodo che va dai 4 ai 6 mesi (durante il quale le uve vengono assalite da muffa nobile, che dona al vino un aroma tipico) e soltanto in seguito vengono pigiati. La fermentazione che segue è molto lenta e lunga e avviene in piccole botti. I vitigni utilizzati per questo vino sono: Garganega (almeno il 70%), e la restante percentuale da uve di Trebbiano di Soave, Pinot bianco e Chardonnay. Esiste in due tipologie, il Tranquillo e lo Spumante, ed è di colore giallo dorato con profumi intensi di frutta gialla matura, miele d’acacia e sfumature di vaniglia; al palato è dolce, ampio, con buona acidità e notevole lunghezza. Lo Spumante presenta un perlage fine e persistente.

soave panorama 2

 

Soave  e Durello dei Monti Lessini (VR)

 

Sandro De Bruno  ( MONTECCHIA DI CROSARA – VR) http://www.sandrodebruno.it/

  • Durello Superiore DOC 2008

  • Lessini Durello DOC Metodo Classico

  • Soave DOC Colli Scaligeri 2012

  • Soave Superiore Monte San Piero DOCG 2011

 

Casarotto (Montecchia di Crosara – VR)  http://www.vinicasarotto.com/

  • Soave Classico D.O.C. Vigne di Fittà

  • Durello Monti Lessini D.O.C. Metodo Charmat

Dal Cero  ( Roncà – VR ) www.vinidalcero.com

  • Soave Corte Giacobbe Soave DOC 2012

  • Runcata Soave Superiore DOCG 2009

 

Fattori  (Terrossa di Roncà VR) http://www.fattoriwines.com/

  • I Singhe Lessini Durello DOC

  • Soave DOC Danieli 2013

 

Tonello Antonio (Montorso Vicentino VI) http://www.vinitonello.com/

  • Durello Lessini Durello Extra Dry 36 mesi

 

Colli Vicentini (Montecchio Maggiore VI)  http://www.collivicentini.it/

  • Durello Spumante Brut Lessini Durello DOC

 

Fongaro (Roncà – VR)  http://www.fongarospumanti.it/

  • SPUMANTE FONGARO GRAN CUVEE BRUT 2010

  • SPUMANTE LESSINI DURELLO DOC FONGARO RISERVA BRUT 2008

  • SPUMANTE FONGARO PAS DOSE’ 2010.

 

Tamaduoli di Bastianello  (Gambellara VI )

  • Durello Lessini Durello Metodo Charmat

 

Cantina di Monteforte  ( Monteforte d’Alpone – VR) http://www.cantinadimonteforte.it/

  • Soave Superiore Classico D.O.C.G. Vigneto di Castellaro 2013

  • Soave Soave Classico D.O.C. Vicario 2013

  • Durello Lessini Durello D.O.C. Metodo Classico Brut

 

Cantina del Castello  (Soave, VR) http://www.cantinacastello.it/

Soave Classico DOCG 2013

 

Sacramundi (Chiampo, VI) http://www.sacramundi.it/

Ventus Durello Spumante Metodo Charmat

Durello Spumante Metodo Classico Riserva 36 mesi

 

Pagani (Cazzano di Tramigna – VR)  http://www.vinipagani.it/

Soave Classico DOC 2014

Soave Classico DOC 2013

La Bella IGT Veneto

 

Bertani (Grezzana – VR) https://www.bertani.net/

Soave Bertani Classico DOC 2013 Vintage Edition

 

Cantina del Soave http://www.cantinasoave.it/

  • Soave Classico DOC 2014

 

Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave

Via A. Mattielli, 11

37038 Soave (VR)

Tel. 045 7681578

www.ilsoave.com

giovanni@ilsoave.com