Vignamaggio tra tradizione e nuove “obsession” nel Chianti Classico

Non è facile descrivere un’azienda come Vignamaggio, una delle più antiche realtà vinicole del mondo, e che oggi con un occhio puntato alla tradizione e al Sangiovese e da un lato sempre attenta alle richieste e tendenze del mercato. E soprattutto, quando decide di seguirlo, lo fa in maniera molto evidente e quasi sfacciatamente “fashion“…

Ieri (qui tutte le foto) abbiamo avuto una prova piuttosto completa della versatilità dell’azienda ma anche del fatto che ogni bottiglia che viene  prodotta è sempre e comunque figlia di una idea o di un pezzo di storia della tenuta… E’ così per il Monna Lisa, da sempre fedele alla linea 90% sangiovese e 10% varietà internazionali, senza mascherarlo mai, per il Cabernet Franc (mai in Toscana altrove così espressivo ed elegante) e per il Wine Obsession, in tutto e per tutto eccessivo e modaiolo, con le sue sei bellissime etichette (opera coordinata da Vita di Benedetto) diverse ogni 3 anni. Infine, la grande magia del Chianti Classico rivive nel Vin Santo di Malvasia e Trebbiano con la 70enne madre a fare ogni anno un lavoro intenso e sempre diverso.

Ecco qui Sandro Checcucci che ci introduce alla tenuta:

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