Vino dei blogger #12: vino e meditazione

avignonesiRsipondo molto volentieri all’invito di Loste de la Colica d’acqua, uno dei blog più curiosi ed originali che ci sono sul mondo food and wine (e già questo è una rarità).
Per il vino del blogger dell’anniversario, Loste ha scelto un vino da meditazione e meditazioni relative. E l’Italia è decisamente il paradiso per questo tipo di vini, tra passiti, muffati, ripassi, recioti e quant’altri, i modi di torturare l’uva e ricavarne robina buona dolce sono quasi infiniti…Nel momento in cui però ho riflettuto su quale vino scegliere la riflessione è stata veloce…o meglio se ripenso agli ultimi miei convulsi 10 giorni, ovvero questi bellissimi giorni da quando ho saputo che avrei rappresentato l’Italia agli Europei, ecco che se devo scegliere un unico momento di calma serenità dolcezza e tranquillità ripenso per forza al Vin Santo Avignonesi 1994 e a quei 15 minuti (con 2 bimbi piccoli 15 minuti si avvicinano al concetto di eternità) passati con il nettare ambrato quasi mogano nel bicchiere…
Non vorrei qui tediarvi con i “soliti” riconoscimenti e profumi, caramello, frutta secca, albicocca, nocciole, sandalo, sciroppo d’acero, orzo….ecco dicevo volevo solo cercare di trasmettervi la calma e la serenità che mi ha dato sorseggiare questo vino…
Come scrisse con intuizione grandiosa la Duemilavini due anni fa, bevendo questo vinsanto si ha veramente l’impressione di bere quasi un “compendio delle stagioni passate nel caratello”. Per me, più brevemente, è stato come ripercorrere tutta la bellissima giornata del 9 novembre dalle 6 ora in cui mi sono alzato fino alle 1:00 quando sono tornato a casa e nel mezzo le 6 ore di treno, il concorso, la serata da Burde di degustazione di vini francesi….Insomma una giornata racchiusa in un bicchiere!
E per ripensarci e festeggiare, non cerco nè vorrei nessuna bollicina, ma la calma forte e la serenità ruggente di un Vinsanto come questo…