Zonin : Anteprima di Vino di una Notte di Mezza Estate 22 Luglio

Incontriamo il giovane Francesco che ha l’onore e l’onore di guidare la grandissima casa Zonin nel nuovo millennio sperimentando nuovi metodi di comunicazione e di stare al passo con le continue richieste del mercato e degli appassionati. Allo stesso tempo, Zonin produce in Oltrepò Pavese, in Friuli, in Veneto, Sicilia, Toscana e Puglia (oltre alle tenute oltreoceano) quindi la missione è anche quella di far sempre e comunque parlare le specificità territoriali.
Cosa faresti portar via dalle fate?

E’ nell’ Enrico IV che Shakespeare  scrive “Il buon vino è un bravo spiritello, se è bene usato”?
Il vino incanta. Il vino è magia, armonia, suggestione e memoria. Il vino racconta, sogna, vive.
Soldati diceva che “il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra”, delineando perfettamente quel legame impalpabile ma costante tra vino, natura, arte e bellezza lungo una stupenda e millenaria storia di questo alimento essenziale per l’uomo fin dall’antichità.
Chi o cosa portar via? Troppe cose da chiedere ad un prodotto così nobile. Piuttosto gli chiederei di lasciarci la magia che ci regala ogni giorno.

Il vino è un sogno o è solo marketing?

Il vino è  gioia e verità; è stato la “bevanda degli dei” e uno dei desideri dell’uomo.  E’ un alimento magico perché è frutto di un lavoro faticoso e complesso che trae origine dalla terra fino ad arrivare nel nostro calice e ci permette di spaziare in tutti i magnifici luoghi e territori vocati alla sua produzione, di conoscere il risultato di un lavoro collettivo e affascinante.
Ma il vino da solo non basta. Sono convinto che ci debba essere una nostra predisposizione alla immaginazione e la volontà di farci emozionare.
E’ un sogno diventato realtà, insomma, che fa anche vivere meglio: già San Paolo diceva che “l’uso consapevole del vino giova alla salute” e molte ricerche dimostrano ormai oggi come il vino sia benefico per la mente perché dà allegria ed è salutare per il corpo, quale vaso-protettore, antiossidante, aiuto al corretto funzionamento del metabolismo e del sistema immunitario.

Un vino per la calda e lunga (si spera) estate

Le mode sono per loro natura travolgenti e passeggere, ma un vino ben fatto “non segue la moda, la fa”.  Ultimamente l’Italia ha avuto grandi meriti anche relativamente alla produzione di rosé e, visto l’arrivo dell’estate, penso in particolare alle bollicine rosé prodotte in Oltrepò Pavese, al Cruasè DOCG.
La varietà, l’interesse, la completezza delle proposte enologiche italiane, tuttavia, è davvero sorprendente: pensando all’estate e quindi a vini da servire freschi, non penso solo ai rosé, ma anche al Prosecco, ai bianchi come il Sauvignon, il Vermentino, l’Insolia che la mia Famiglia produce rispettivamente a Gambellara, nella Tenuta Ca’ Bolani in Friuli, a Rocca di Montemassi in Maremma e al Feudo Principi di Butera in Sicilia. Personalmente trovo difficile rispondere a questa domanda, troppe ottime alternative.

Tutti oggi sembrano volere la “bevibilità” in un vino…
La bevibilità  di un vino è semplicità, armonia, finezza gustativa. Mai banalità. Questo parametro sensoriale, che sfugge, quindi, a definizioni precise, si addice a tutti i vini. La bevibilità ha a che fare con il desiderio, quello di assaporare nuovamente un bicchiere di un vino apprezzato, con l’abbinamento enogastronomico, per fissare nella memoria un connubio perfetto tra cibo e vino in un dato luogo e in un preciso momento,  che deve dare emozione ed essere fatto nel rispetto di cultura, tradizioni, territorio. In questo senso, intendendo cioè la “bevibilità” come equilibrio, eleganza, personalità di un vino, tale concetto non è mai passato e non passerà mai di moda. Sarà piuttosto tutto il resto a venir meno.

Estate, musica e vino
Borges racconta come il vino, fluendo di generazione in generazione, sia fuoco, luce e musica; nei suoi Taccuini, Checov  annota che “vino e musica furono sempre per me il miglior cavatappi”. Il vino, come la musica, è arte, apertura mentale, condivisione, festa, riflessione, un prodotto umano che mira alla perfezione e che suscita sentimenti. Tanti generi musicali e tanti vini, dunque, in un’ideale colonna sonora delle prossime serate vinose estive.
Si potrebbe passare dai Rolling Stones ai Pink Floyd, da Bruce Springsteen a Jeff Buckley, degustando un calice di Nero d’Avola del Feudo Principi di Butera o un Sangiovese prodotto a Rocca di Montemassi in Maremma.
Sarebbe fantastico tanto perdersi nella seduzione di Nina Simone o nella raffinatezza di Paolo Fresu, centellinando un Chianti Classico Riserva di Castello d’Albola, quanto abbinare l’anima struggente del meglio di Otis Redding al Calasole, Vermentino che produciamo nella nostra Tenuta in Maremma.
Per terminare la serata mi lascerei cullare dall’impetuosa dolcezza della voce di Mina, assaporando il nostro Recioto Classico di Gambellara.

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Vino e oroscopo, di che che segno è il tuo?
Vino di una notte di mezza estate… Se non sbaglio il segno zodiacale corrispondente a questo periodo dell’anno è il Cancro, un segno “liquido”, fluido, in movimento ed evoluzione come il vino. Un segno che rappresenta il sentimento, la passione, l’immaginazione e la creatività, ma anche il calore e l’originalità, e la meditazione. Un segno zodiacale romantico e talvolta misterioso, che necessita dinamicità ed è legato alla luna, il satellite terrestre che tanto influenza anche il lavoro in campagna, la vendemmia, i processi di cantina.
Nell’oroscopo cinese il 2010 è, invece, l’anno della Tigre, simbolo di coraggio, audacia, passione, lungimiranza, tutte doti che, sicuramente, ho imparato essere essenziali per un produttore vinicolo.
In ogni caso, penso che il vino sia talmente poliedrico che, probabilmente, ogni segno potrebbe essere il prescelto per un ipotetico oroscopo vinoso.

Vini in Degustazione
Tenuta Ca’ Bolani Friuli Aquileia DOC Sauvignon 2009
Rocca di Montemassi Vermentino IGT Toscana 2009
Insolia Feudo Principe di Butera IGt Sicilia 2009
Tenuta Il Bosco Oltrenero Cruasé Brut rosato

Francesco Zonin

Vice Presidente
Casa Vinicola Zonin Spa
Via Borgolecco, 9
36053 Gambellara – Vicenza
Tel: +39 0444 640111
Fax: +39 0444 640203
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