Ciao Gabri

gabriAvete presente i riccioli di carote che ogni tanto arrivavano con le insalate? Avete presente le cime di rape che accompagnano il nostro stracotto e i nostri fegatelli? Avete presente chi sbraitava “basta piatti” e ci guardava malissimo quando arrivavamo in cucina con pile di scodelle da sistemare nella lavatrice? Sapete chi chiedeva sempre quanta mancia avevamo fatto stasera? Era la stessa persona che smontava da Burde una mezzora dopo il turno di lavoro perchè doveva preparare il mangiare per i suoi 30 gatti ogni sera…e la stessa persona che si presentava la mattina con regolari 10 minuti di ritardo, sempre di corsa. E poi era quella che ascoltava radio blu, che il sabato andava via prima perchè andava a ballare e che litigava sempre con me perchè sulla busta gli avevano rubato qualche euro…insomma lei la Gabriella.
Se ne è andata stamani mentre preparava la borsa per andare in ospedale, fino all’ultimo volevi venire al lavoro e stamani siamo rimasti tutti in silenzio a pensare che è Natale e che lei in queste sere di doppi turni in cucina era sempre arrabbiata ma se li faceva volentieri tutti per riposarsi con calma poi dopo il 25 e godersi le mance natalizie.
Beh quest’anno hai deciso di riposarsi prima e un pò più a lungo, ok come vuoi tu…
Ci mancherai tantissimo Gabri, ma soprattutto mancherai a tutti i clienti cui regalavi un piccolo sorriso con le guarnizioni delle insalate…poca cosa ma quando uno stacca dal lavoro e invece di due foglie e un pomodoro ci trova una piccola scultura di carota, la giornata pare subito meno pesante.
Ovunque sei adesso, siamo con te con il cuore e con lo spirito, in questo santo Natale, il primo senza di te in cucina.