Pubblicità progresso…ieri abbiamo finalmente battezzato la nuova (la quinta) generazione di Burdini con un bel Mathusalem Berlucchi. L’apertura è avvenuta sullo scivolo dell’asilo di Malwin che già ha una espressione da vero sommelier dopo il tradizionale proibitissimo “botto” mentre nonno mario e mamma Jessi guardano divertiti i due senior sommelier all’opera…
Ed ecco i due nuovi battezzati (si lo so per i nomi ce la faranno pagare in futuro).
Ecco Keno Benedetto Gori (è nato l’11 luglio e non potevamo ignorare che un italo tedesco fosse nato il giorno del Santo Patrono d’Europa!)
E qui ecco Forese Falco
Icchè mi succede
Un esempio di WOM che finisce in guida…allora le guide funzionano???
Il titolo criptico solo per raccontarvi un esempio di Passaparola (in inglese Word Of Mouth) di cui sono stato in parte protagonista insieme ad altri blog e nel quale le Guide dei Vini tanto vituperate e ritenute in parte superate e si prendono una rivincita.
Vi ricordate il “nostro” Pinot Nero Fortuni protagonista di una bella serata qui da Burde? Dopo (immagino) altre apparizioni, dopo essersi trovato su KelaBlu e dopo essere stato assaggiato in tante occasioni (visto che il buon Brogi si è girato l’Italia in lungo e in largo restandosene in piedi tutto il giorno dietro un banchino di assaggio dopo l’altro) si è creato il cosiddetto Word OF Mouth anglosassone, ovvero il passaparola “magico” per cui di un vino (ma anche di un gruppo musicale, di un ristorante di quello che volete voi) si comincia a parlarne finchè non diventa un fenomeno (quasi) di massa.
Nel caso del “piccolo” Pinot Nero di Fortuni, appena al suo debutto sul mercato, il WOM ha portato nientepopodimenoche ad apparire su una delle guide di vini più quotate ovvero quella dell’Espresso che personalmente non acquisto e non consulto (preferendo la Gr e la DuemilaVini) però che in questo caso non premia i soliti noti ma anche un progetto coraggioso e portato avanti con serietà nel nostro mugello.
Trofeo Berlucchi Missione Udine: sono in semifinale!
Ebbene si´nonostante le mie auto-gufate lunedi´scorso a Roma pare che abbia fatto una prova dignitosa…
Venerdi´19 alle ore 16 nel palazzo Kechler a Udine cerchero´di migliorare l´ottavo posto dello scorso anno e arrivare almeno in finale per cercare di succedere a Michele sul trono di Miglior Sommelier d´Italia.
Davanti a me ho almeno 5 che sulla carta mi surclassano per bravura manuale e per conoscenze enoiche quindi sara´durissima…
Pero´almeno ci voglio provare!
Ecco la lista dei semifinalisti (campioni regionali e selezionati nelle tre prove quarti di finale a Roma, Milano e Napoli di lunedi´scorso):
Dove posso vi ho indicato il luogo di lavoro e il palmares)
Se sapete dove lavorano gli altri che non conosco segnalatemelo!
Ivano Antonini (IL sole di Ranco, VA, vicecampione nazionale 2004 e secondo al Sangiovese 2006) )
Nicola Bonera (Consulente, vincitore Sangiovese 2006)
Davide Staffa (Secondo al Sagrantino 2007. delegato AIS di Lugo di Romagna)
Andrea Balleri (Hotel Grotta Giusti Montecatini secondo ai Toscani 2005,2006 e 2007)
Giancarlo Bacilieri (vicecampione 2005 e 2006)
Cristiano Cini (vicecampione 2006, vincitore master Sangiovese 2005, La Nuova Tagliatella ad Arezzo)
Luca Martini (vincitore Migl Somm Toscana 2007)
Marco Grassi (Miglior sommelier Lombardia 2007, Metro supermercati)
Rudy Rinaldi (vincitore Sagrantino 2007, Divinus)
Nicoletta Gargiulo di Casa Scola, Borgo Castello a Gragnano
Stefano Cipollato
Roberto Adduono
Salvatore Correale
Panama diventa il piu´grande esportatore di vino dal SudAmerica
(ecco andrea gori che imita massimo di kelablu):
E tutti noi sommelier che pensavamo che fosse il Chile o l´Argentina “the next big thing” del mercato enoico mondiale…Da Panama in arrivo via Belgio in Germania vino per 30 milioni di euro proprio dal piccolissimo stato centroamericano. Ma aspetta un attimo…vino da Panama? e cosa sono quei sacchetti in mezzo alle casse di vino?
Solfati? Tannini? Acido tartarico da aggiungere per sofisticare il vino? Macche´, 400 chili di COCAINA da tagliare!
Per fortuna, la geografia del vino internazionale non deve essere riscritta…
Comunque bravi ai portuali tedeschi di Bremerhaven che si sono insospettiti con tutto questo vino in arrivo da Panama…la prossima volta consigliamo ai signori spacciatori di mettere la coca in un container in arrivo da un altro paese!
Da Bild, da N24 da Nzz
e pure (incredibile) da Zoll.de, il sito ufficiale della dogana tedesca…
MeMe – non sopporto queste cose!!!
In genere non sopporto queste specie di catene di SantÁntonio ma dato che l´invito mi arriva in maniera cosi´ufficiale da Slawka e da Rovino di Esalazioni Etiliche, mi e´difficile rifiutare eppoi se i blog sono persone…
Ecco gli 8 elementi fondamentali e imprescindibili della mia vita:
Vino e cibo: poteva non essere cosi´? Il vino e ´entrato tardi nella mia vita (intorno ai 29 anni) ma pare destinato a restarci per un bel po´di tempo! E se devo portarmi un vino su un isola, basta che sia un bel sangiovese toscano (meglio se Brunello di almeno 10 anni fa, Cab e Merlot e Syrah li lascio al resto del mondo). Il cibo va di pari passo e quasi mai senza il di cui sopra. Da famiglia di ristoratori la quale appartengo, fa parte di me (in senso anche fisico) piu´di quanto riesca ad ammettere. Non sono un talento ai fornelli ma a casa mia cucino sempre e solo io e mi da un piacere terapeutico il cucinare e trasformare gli ingredienti in qualcosa che e´di piu´della somma delle parti.
Famiglia: il mio meridiano di riferimento e l´unica cosa fissa attorno a cui provo a far tornare le 20mila cose che metto in campo ogni giorno. Senza mia moglie e i miei due pargoli italo-tedeschi non saprei dove andare e soprattutto dove tornare.
Gente:sono un tipo comunicativo e come direbbe Begbie di Trainspotting “mi faccio di gente” ovvero da solo riesco a stare davvero poco. Anche perche´parlo in continuazione e farlo da solo fa uno strano effetto sugli altri.
Scout: sono stato lupetto, esploratore, rover per 12 anni e poi capo per altri 10…una esperienza fondamentale per la mia maturazione personale, caratteriale, professionale e religiosa. Non aspetto altro che Malwin abbia 8 anni per ricominciare…
Natura: come teatro e come spettacolo in se´, dai vulcani (ah ah slawka mi sono pure visto quelli delle Hawaii e lo Stromboli due volte!) ai cieli stellati, dai torrenti dove facevo torrentismo e rafting ai sentieri che percorro per fare trekking, in patagonia come sulle apuane toscane.
Musica: fino a poco tempo fa ero pure BurdeDJ semiprofessionista e macinavo cd su cd. Ora ho la mia CC su iTunes e ogni tanto controllo léstratto conto…ascolto di tutto ma la musica del cuore e´il Death Metal svedese (Dark Tranquillity, In flames e At The Gates su tutti) e Metallica e Iron Maiden qualsiasi str…. facciano. Escursioni punk e dark e brit rock (Placebo, Muse) ma sono solo divagazioni.
Internet e social media: in qualsiasi forma (cellulare, xbox live, nintendo ds, pc) e luogo, ma basta che sia connesso al mondo, unico modo che ho per soddisfare la mia innata curiosita´sullo scibile umano e sulle innumerevoli forme di creativita´che l´uomo esprime.
cinema: anche con due bimbi piccoli riesco a vedere almeno 2 film la settimana, la TV non la vedo piu´da un pezzo quindi un po´di tempo per la settima arte lo trovo sempre. Ovviamente guardo di tutto dai film indipendenti americani ai blockbuster tipo Transformers o i Fantastici 4, commedie romantiche e dark, tarantino e horror estivi, film italiani sperimentali e mallopponi coreani (Ferro 5!) Torturatemi pure ma un genere preferito non riesco a trovarlo! Forse un autore, Charlie Kaufman, lo sceneggiatore di Ethernal Sunshine of the spotless mind per i drammi e Judd Aptow (40 anni vergine) per le commedie. E di sicuro qualcosa che NON vedro´mai sono i cinepanettoni, neanche per fare un´uscita in compagnia per tradizione “natalizia”, mi deprimerei troppo!
fatto?
basta cosi´?
Slawka e Rovino, e´l´ultima voltaaaa!!!
Vino sempre piu´virtuale: ecco Sim Vin
I videogiochi o comunque simulazioni sul vino si moltiplicano! Dopo l´atteso Beginner Wine DS che ormai ha fatto il giro dei blog italiani e non, ecco che grazie a Fermentation apprendo l´esistenza di Sim Vin, mi pare molto simile al nostrano My Wine Farm segnalato da Sorsetti una settimana fa. Pero´My Wine farm mi pare piu´carino e curato e soprattutto piu´localizzato sull´Italia.
Sempre su WineEducation c´e ´anche un simpatico Trivial sul vino, VinTriv.
E gia´che ci siamo, pure noi italiani abbiamo il nostro Trivial sul vino, quello di Alter-Eno che per fortuna e´cartaceo e si presta ad essere giocato in compagnia magari di amici e di una bottiglia di buon vino, vi immaginate invece giocare a questi virtuali da soli con un bicchiere di vino in mano???
Deutschland Tour Autumn 2007
Potrà essere il momento sbagliato per andare una settimana dai suoceri in Germania (terra dei Riesling più buoni del mondo) ma in realtà per me è sempre un momento speciale, specie perchè finalmente mi posso mangiare nella maniera tradizionale (ovvero a mani nude e mordendola come se fosse una pannocchia di grano) le anguille affumicate con la Jever in abbinamento tradizionale…e al termine del pranzo lavarmi le mani nella grappa locale (momento mitico! ma altrimenti uno puzza di fumo per due giorni eppoi da bere non è che sia granchè).
Se qualcuno si chiedesse dove diavolo è Oldenburg, ridente cittadina quasi marittima (grazie ad un fiume navigabile, l’Hunte) della Bassa Sassonia (vicino Groeningen in Olanda) ecco si trova qua .
Oldenburg vive di pastorizia (è strapieno di mucche ovunque) e prodotti derivati. Qui in Italia capita spesso di trovare un tipo Edamer con il logo di Oldenburg e pure il latte da macchia per il caffè da Burger King in Italia viene da qui (o almeno il Burger King di firenze sud).
Altre attività sono l’allevamento di alberi che per la maggior parte vanno in Giappone (non chiedetemi perchè!) e poi asparagi (qui la stagione degli asparagi è un evento con sagre e menù a tema in ogni casa e ristorante).
Famosa per aver dato i natali a Horst Janssen, grafico e artista cui è dedicato un bel museo dall’architettura interessante.
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Si lo so, non mi metto a disquisire di arte e simili, però due o tre foto delle anguille e della altre prelibatezze del mare del nord (il krabbenbrot! ) ve le beccate di sicuro! E troverò modo di fare un piccolo giro per birrerie che quassù hanno un sapore luppolato amarognolo spiccatissimo molto piacevole e ricercato in tutta la Germania (però purtroppo in Italia non le esportano…).
Burde ovviamente rimane aperto per tutto il tempo e al mio posto trovate mio fratello sommelier professionista Paolo Gori (pure meglio di me e meno logorroico) e mia cugina acquisita Maria Luisa che sta iniziando il terzo livello AIS in questi giorni, per cui non rimarrete senza vino!
Gita nella mecca dei sommelier: il Parco dei Principi!
Come sapete oggi sono stato a Roma nella lussuosisima sede romana dell’AIS, nel mitico Parco dei Principi a Villa Borghese. E parlare di mecca non è esagerato visto che ci passano personaggi del mondo del vino (ad esempio oggi ho incontrato l’amico Luca Gattavecchi, presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano mentre parlava con FMR e mi ha pure fatto fare un figurone salutandomi calorosamente…), fior fior di relatori e docenti AIS (Daniela Scrobogna che cura le più belle serate di degustazione e scrive su Bibenda e Duemilavini) nonchè bottiglie incredibili e…Pamela Prati (che mi dicono abita lì e non si beve).
Eravamo lì con 2 bottiglie bendate e 25 domande per la prova di selezione per le semifinali del Campionato Italiano di Sommelier Trofeo Berlucchi di cui ho già parlato. Oggi è andata benino ma la concorrenza era molto tosta tra Davide Staffa fresco secondo classificato al Premio sul Sagrantino e Davide Merlini dell’Hostaria dell’Orso di Marchesi a Roma, già nominato agli Oscar del Vino come miglior sommelier nel ristorante 2005 (e ha solo 22 anni). Completavano il quadro Rudy Giuliani dell’Enoteca Pinchiorri e il sommelier de Il Pagliacci di Roma, una stella michelin e cantina da paura e non ultimo un campione del mondo Barman categoria Long Drink quale il vulcanico Andrea Balleri della Grotta Giusti terme di Montecatini.
Il qui presente vaso di argilla in mezzo a quelli di ferro spera di aver fatto almeno decentemente e che aver scambiato alla cieca un Riesling italico per un Gavi non sia un errore tanto tremendo.
Sull’altro degustato alla cieca invece sono andato meglio e meno male visto che si trattava del Caccia al Piano Rhuit Hora da Bolgheri (che ho pure in cantina!): non ho ovviamente indovinato che vino era ma almeno ho detto che c’era merlot cabernet e syrah (quest’ultimo fortissimo con un pepe bianco un pò coprente).
Completavano la prova 25 domande delle quali ve ne riporto 3 che sottopongo alla vostra cultura enoica:
1. Nominare tre sinonimi di Cabernet Franc
2. Quali di questi 4 Chateau sono Cru Bourgeois: chateau chasse spleen, chateau cos labory, chateau calon segur, chateau castera
3. In quale regione della Spagna si trovano Rueda e Ribeira del Duero
Parlavo di mecca e non esagero, praticamente ogni sera ci sono degustazioni e verticali emozionanti. Tutto il calendario lo trovate qui, scaricando il pdf del catalogo avrete notizia degli eventi da oggi al prossimo gennaio. Io per esempio sarò a Roma il 18 dicembre…e dove me li posso bere se no questi vini?!?
CHÂTEAU CHEVAL BLANC 2003 – Saint Emilion
CHÂTEAU HAUT BRION 2003 – Graves
CHÂTEAU MOUTON ROTHSCHILD 2003 – Pauillac
CHÂTEAU LAFITE ROTHSCHILD 2004 – Pauillac
CHÂTEAU MARGAUX 2001 – Margaux
CHÂTEAU LATOUR 1999 – Pauillac
e per 150 “euri”…
La nostra prima vendemmia – Our First Vintage
Negli Stati Uniti c’è la mitica e ai nostri occhi inutile scena di padre e figlio che si tirano una palla da baseball con i guantoni d’ordinanza mentre nella vita di un sommelier credo che la scena altrettanto sdolcinata e mielosa equivalente sia quella della vendemmia insieme al proprio figlio…E per inciso oggi è stata non solo la prima vendemmia insieme ma la prima in assoluto per tutti e due!
Da indegno toscano quale sono infatti è stata la prima volta che mi sono calato nella realtà agricola fatta di appiccicume, motori, vespe, mota, caldo, secchi di plastica, fatica e urlacci vari che passa sotto il nome di vendemmia.
Insomma quella roba che vi consiglio di seguire da qui.
Ovviamente mi sono divertito un sacco e ringrazio la famiglia Livi la cui bellissima casa al Pian dei Giullari sopra Firenze è stata teatro dei nostri primi tagli. E di una continua sfilza di domande su com’era l’uva, che vitigno mi sembrava, cosa si doveva scartare e via dicendo, tutto quello insomma che avreste sempre voluto chiedere ad un sommelier in campo ma che non avete mai chiesto perchè era troppo occupato a degustare vini ruffiani e fighetti vestito da pinguino imperiale in qualche ristorante stellato.
Dopo aver ben dimostrato la mia ignoranza in campo agrario (nonostante la laurea in genetica vegetale!) per fortuna c’è stato anche il pantagruelico pranzo di fine vendemmia con immancabile vino della casa che sono stato “costretto” a degustare.
Faceva uno strano effetto dissertare in pubblico su di un prodotto amatoriale con davanti proprietario e cantiniere assetati di sangue e pronti a sbranarmi per difendere la loro creatura, però il vino ne è uscito benissimo. Un bianco malvasia trebbiano di corpo, ben equlibrato con profumi pieni e maturi di pesca e ginestra che non sfigurerebbe in bottiglia.
Così come il rosso dal profumo di ciliegia e fragola croccanti, non starebbe male in qualche bottega di vino sfuso come “vino speciale”. Qui ovviamente la % in vitigni non era così chiara ma a parte sangiovese e canaiolo di rigore direi che c’era pure un filo di cabernet, (impressione in parte confermata da alcuni grappoli allungati e acini piccoli che ho visto in vigna).
E la vendemmia 2007 come promette? Visto che l’Italia è un paese fatto da 56milioni di agronomi che sparano stelle e stellette sull’andamento della vendemmia già da agosto vi dico che secondo me promette molto bene e anche l’espressione di Malwin all’assaggio dell’uva, parla molto chiaro.
E dato che il vino si fa in vigna…
Tuscany’s equivalent of the USA moment in which father and son use to play baseball to speak about life is the moment of the vintage. Today was mine first and my son’s first too! We were guest in my friend Livi house in Pian de Giullari in Forence (10 minutes from piazzale michelangelo) and I found myself in the middle of the vineyard cutting grapes and answering a lot of question abour wine, enology, fermentations and grape variety. You know, every damned question you ever wanted to ask to a sommelier but you couldn’t before because sommelier use to go out only at night in restaurants dressed like imperial penguins. But the most terrible moment was when I had to taste the house wine in front of the vineyard owner! Luckyly the wines were not so bad, and the white was quite good! Fortunately, the lunch was totally italian style with every kind of food and things to do.
How is the vintage 2007? Got some money to invest in wine blue chips? In my opinion really really good but for this, my son’s face eating the grape counts more than a thousand words…
Beginners Wine DS: un videogioco sul vino, evvai!
No so voi, ma da videogiocatore quasi in disuso (la mia xbox 360 l’avrò accesa si è no 20 volte e solo per Call of Duty) questa notiza mi fa sobbalzare. Come riportato da Vinography, è in uscita a novembre il primo videogioco della storia sul vino e che si pone addirittura lo scopo di introdurre al consumo consapevole e qualficato di vino.
Finalmente qualcuno ha trovato una killer application per portare ai videogiochi e si spera al PC i consumatori di vino in massa!
Sai com’è si comincia per gioco e poi si arriva a CellarTracker…magari sempre usando l’interfaccia del DS e un wi-fi. Tipo “finisco questa partita e aggiorno il database della cantina…”
Lo voglio!!!
Maggiori dettagli su Physorg.