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Impressioni da Vinitaly 2005

vinitalyI nostri “big” toscani Frescobaldi e Antinori hanno volutamente fatto un’apparizione in sordina, addirittura Antinori non aveva un proprio stand ma solo stand delle fattorie che sta (ri-)lanciando al momento (La braccesca di Montepulciano, Tormaresca in Puglia, Montenisa in Franciacorta) più la presentazione del Bruciato 2002 della fattoria Guado al Tasso (in anteprima da Burde questa settimana a 15 euro al tavolo).
Solita bella parata per il Brunello ma grandissimo spazio al Morellino, sia con il consorzio che con le singole fattorie ( “Le Pupille” in primis, una delle migliori aziende in questa zona, cercate la riserva 2001).
La Toscana in genere aveva uno spazio rilevantissimo e se ne parlava un pò ovunque: per citarvi uno un pò sconosciuto, facendo torto a molti, il Chianti classico vigneto San Marcellino 2001 di Rocca di Montegrossi (Gaiole in Chianti) uno stupendo chianti elaborato con cura dai profumi veramente intriganti e un gusto particolare (entrerà in enoteca da Burde a fine mese).
La parte del leone comunque la faceva l’astro nascente dell’enologia italiana, ovvero la Sicilia e il suo Nero d’Avola, al momento praticamente imbattibile come rapporto qualità/prezzo dei suoi vini (in primis Firriato con Camelot e Harmonium che hanno letteralmente spopolato). Un elemento, il prezzo, che giustifica anche come mai questi vini vadano così tanto di moda.
Speriamo solo che non succeda come in Toscana dove la moda di certi supervini ha prodotto un livellamento verso l’alto non solo della qualità (in alcuni casi) ma anche e soprattutto dei prezzi (in tutti i casi!). Quindi se vi punge vaghezza di assaggiare vini siculi e riempire la vostra cantina, il momento è adesso! Noi comunque da Burde resteremo fedeli al nostro motto di solo e sempre Toscana quindi purtroppo non contate su di noi per l’approvigionamento!
Se poi siete curiosi di sapere quali sono stati i vini migliori, secondo me, che ho bevuto al vinitaly, ho pochi dubbi: il Sagrantino 2001 di Montefalco 25 anni di Caprai, un vero capolavoro, giustamente già pluripremiato (se vi capita a tiro, non ve lo fate scappare, merita ogni euro di quanto costa), il Giramonte 2002 di Frescobaldi (un merlot/cabernet della tenuta Castiglioni) e lo spumante Franciacorta Saten di Montenisa.
Per altre impressioni da Verona vi rimando alle prossime cene ma se avete altre domande e curiosità sul vinitaly, scrivete pure a info at daburde.it o andate direttamente sul sito ufficale www.vinitaly.com.