La “mia” Eccellenza di Toscana…(domenica 16 dicembre a Firenze)

aistoscanaSarà che la stiamo preparando da mesi ma ora questa benedetta Eccellenza di Toscana sta veramente entrando nel vivo…visto che già siamo ai sopralluoghi defintivi al Grand Hotel e già stanno arrivando (nonostante il blocco dei TIR!) molte delle 1536 bottiglie che saranno disponibili domenica 16 dicembre dalle ore 11 per i vostri assaggi…
Intanto per non farvi trovare impreparati vi consiglio di scaricarvi la lista dei vini e delle aziende presenti e prepararvi una lista minima di vini che vi interessano…vero che poi una volta dentro non la seguirete più e vi lascerete andare alla curiosità del momento ma un pò di idee chiare fanno sempre comodo!
Per darvi una mano, vi dico alcune aziende, note e poco note, che ovviamente non ho in carta da Burde, che vi consiglio di andare a provare (e già che ci siete ditemi anche cosa ne pensate!).
Premetto che si tratta di un programma di visita “alternativo” da fare solo se non vi siete confrontati con i veri big toscani (leggi Brunello, Chianti e storici Supertuscan) e siete in cerca di qualcosa di nuovo e particolare.
Dalla Maremma vi segnalo Sassotondo con il suo grandioso Ciliiegiolo (o così lo racconta Giampaolo di PoggioArgentiera…) San Lorenzo, il Barbicato di Alberese (con lo zampino di Tachis ma soprattutto un bel sangiovese gagliardo) e l'”ennesimo” (ma questo è di quelli buoni) supertuscan Dromos di Poggio Verrano.
Tra i big sempre rari da assaggiare non perdetevi Capannelle con il suo Solare e lo Chardonnay ultrabarriccato (in teoria l’esatto contrario di quello che il mercato vuole ma loro hanno sempre fatto di testa loro e questo merita) e soprattutto il Caberlot, unico vino al mondo nato da un vitigno incrocio di Cabernet e Merlot e non il classico uvaggio bordolese.
Puntatina a Montepulciano per Salcheto (che a me ha ricordato un St Emilion…) e tenetevi per i botti finali ovvero Varramista da Pisa (!) con il suo monumentale Syrah in purezza e veramente per ultimo, la chicca biodinamica da Lucca, ovvero il Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi che almeno al sottoscritto regala sempre sensazioni gustative notevoli.
E già che ci siete, chiedete a Moreno Petrini il segreto della loro pigiatura dell’uva…