Miss (Vin)Italy e il vino: Frascati, Dom Perignon, passiti e sigari, vino rosso e carne alla griglia

Ancora una volta vino e bellezza a braccetto grazie a Maestrodivino e Agivi, l’associazione dei giovani vignaioli italiani. Una festa di ormai fine fiera con alcune riflessioni ed esperimenti sulla comunicazione del vino. Protagoniste Giulia Luchi, Mirella Sessa, Aurora Felici e Claudia Loy alle prese con vini bianchi, bollicine rosè, abbinamenti passiti e sigari e degustazioni di Chianti Classico a tavola. Vediamo cosa è successo… 

Serata con aperitivo, cena, intermezzi vari e balli finali, occasione ce n’erano come al solito per cercare di capire che ruolo avesse il vino nella vita delle Miss, e le sorprese non sono mancate:

Ecco Giulia Luchi (Miss Eleganza e attuale testimonial per Segue…), i vini bianchi e il Blangè di Ceretto.

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Qui invece Miss Lazio e volto dei gioielli Miluna  Aurora Felici ci parla di tipologie di Champagne:

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Ma da perfetta romana, non disdegna per fortuna  il Frascati di qualità :

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Claudia Loy ammette di non bere molto vino, ma comincia con una piccola degustazione base aiutata dal Tastevin al collo e azzecca l’abbinamento adatto al filetto alla griglia:

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Finale in dolcezza con un grande Passito di PAntelleria, magari in abbinamento ad un grande sigaro come il Toscano, nelle parole esperte di Mirella Sessa, giunta seconda al concorso lo scorso Ottobre:

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Dopo la cena, ennesima serata di balli al K59, stavolta pista piena di produttori in quasi libera uscita visto che Vinitaly è ormai quasi alle spalle. Tempo di qualche bilancio, moderato ottimismo e voglia di liberarsi dai pensieri. Bravo il personale del K59 che ha sopportato il tutto, con una domenica che esista mi sa una volta sola l’anno!

Per noi tempo di passare al Pompiere, trattoria storica e tipicissima sotto il balcone di Lucia Giulietta, bere qualche grande Barolo e ri-innamorarsi del piccolo miracolo del Monte dei Ragni, stavolta in versione passito bianco. Serata infinita perchè c’è spazio pure per la Bottega del vino dove produttori e rappresentanti (nonchè danarosi clienti USA) sparano le ultime cartucce vinoso. Una bella verticale di vecchie annate di Castello di Fonterutoli e una mirabolante serie di 1988 di BOrdeaux da Marco Reitano, che ci sta ovviamente sempre più simpatico…