Piccolo è bello: i “Vini del Castello” di Montefioralle e la rinascita del Sangiovese

Non capita tutti i giorni di andare ad una manifestazione di degustazione e assaggiare tutti i campioni in mostra ma quando i produttori sono “solo” 14 ce la possiamo fare…E quando poi il livello è così professionale (nonostante le poche bottiglie prodotte) è sempre un piacere. Innanzitutto la cornice splendida di uno dei borghi più belli d’Italia, posto proprio sopra Greve in Chianti in una posizione ventilata e dominante, con stradine ripidissime quasi da Cinque Terre Liguri e fiori sui balconi e nelle corti delle case.

Poi i tavoli dove incontrare i produttori direttamente e fare due chiacchere sui loro vini e sul loro modi di intendere il vino. C’è praticamente solo un grandissimo produttore, con tenute anche in Valtellina, come Triacca (che qui porta avanti la sua idea di Chianti “sforzato” ottenuto da uve passite, ovvero il Palaia della Fattoria Madonnina) ma è davvero l’unica eccezione in un mondo dove le 10mila bottiglie sono il tetto massimo possibile vista la dimensione delle tenute.

E tra i vini è davvero curioso sentire l’eco del passaggio da un Chianti modaiolo barriccato (ebbene si, Allier e Troncais sono arrivati anche qui!) ad un Chianti più floreale e paraddossalmente moderno dove il Sangiovese la fa da padrone incontrastato.

In particolare mi hanno colpito Altiero (tra l’altro già “scoperta” da Gentili nella sua Guida dell’Espresso) e Campocorto, produttori di quel piccolo gioiello (500 bottiglie!!!) chiantigiano chiamato Curiale che è sì un Supertuscan Sangiovese Cabernet e Merlot ma che si avvale di un sangiovese così fresco e croccante da non essere mai sopraffatto dai due internazionali solitamente così marcanti. Sangiovese che si prende tutta la scena nel Chianti Classico 2005 in degustazione, ricco di viola e fiori ancora più che di frutta matura.

Altri nomi da ricordare sono Sagrona , azienda da poco giunta ai 30 anni di attività, con un vino un pò crudo ma aspro e vivace come un Sangiovese dovrebbe essere sempre e la prima annata del Chianti Classico di Camporena per Anna Giorgi cui vanno tutti i nostri auguri per un radioso futuro, il suo Chianti Classico 2006 è un esordio veramente incoraggiante. E anche le nostre scuse per averle detto un pò ironicamente “Nel 2006 bravi tutti a fare un vino buono…”camporena chianti classico montefioralle

Nota positiva anche per i prezzi, Curiale a parte (che comunque costava non più di 15 euro) i Chianti Classico proposti avevano un prezzo al pubblico tra i 4 e gli 8 euro, segno che il buon rapporto qualità prezzo da queste parti esiste ancora.

Da segnalare pure i buonissimi biscotti allo zafferano dell’azienda Corte di Valle con confezioni giallissime invitanti pure di pasta ovviamente insaporita con fiori di zaffo, che ci hanno accompagnato per cena.