Scopriamo lo Chardonnay dello Speyside! Serata Whisky scozzese con SMC e ANAG da Burde…

Grandissimo successo e partecipazione per il Master ANAG in distillati e in genere molta curiosità per un distillato come il Whisky di cui tanti parlano ma spesso semplicemente raccogliendo proclami e spezzoni di pubblicità…E invece è un mondo affascinante e ricco di dettagli e sfumature e anche restando “solo” in Scozia, il Single Malt Whisky è un mondo da scoprire a piccoli passi, possibilmente con una guida competente, gentile ed esperta come Michele Chiarini, come al solito impeccabile nella teoria e nella degustazione delle mille sfumature del torbato e dei fiori delle Highlands… Come potete vedere dalle foto, il viaggio in Scozia è durato ben 6 whisky, tutti molto diversi, a dispetto del sentire comune che vuole che “i whisky scozzesi sono tutti torbati”. Infatti Michele ci racconta che…Ecco i vini e le impressioni che abbiamo raccolto:

  • Glen Garioch 15: questo single malt delle Highlands orientali si presenta bene per aprire la serata con note fruttate e floreali, ha una leggera persistenza in bocca utile per non affaticare il palato. L’aroma si accende con miele e note dolci.
  • The Balvenie 12 double wood: il passaggio in botti spagnole, che in precedenza avevano ospitato lo sherry, spiega il suo colore ambrato dai caldi riflessi ramati e anche al naso è percettibile un aroma di sherry oltre a note di caramella mou, di frutta secca, vainiglia e cannella. Qui siamo nello Speyside.
  • Glenfarclas 15: La particolare conformazione degli alambicchi aumenta la percentuale del distillato a contatto con il rame, il risultato è un sigle malt dello Speyside estremamente vellutato, mordido, intenso. I profumi spaziano dai fiori gialli ai frutti tropicali, con note di burro e nocciola, insomma lo chardonnay dello Speyside! Inconfondibile.
  • Talisker 10: attraversiamo il mare e arrriviamo sulle isole. Da Skye arriva questo single malt torbato, ma non troppo, dove si mischiano note dolci e floreali alle spezie: il pepe su tutte (anche qui la forma dell’alambicco, a “U”,  ci mette lo zampino). Alchimia di note che lo rendono perfetto trait d’union tra il continente scozzese e le sue isole.
  • Lagavulin 16: eccoci a Islay, l’isola dei malti torbati e delle note medicinali e iodate. Questo single malt interpreta al meglio le caratteristiche dell’isola armonizzando tutte le sue note in una perfetta sintonia.
  • Laphroaig Quarter Cask. Se si vuol capire cosa si intende per iodio e medicinale questa è la  migliore occasione. La distilleria in riva al mare rende i suoi distillati  un concentrato di salsedine. Nel quarter cask si usano botti più piccole che donano maggiore morbidezza e complessità.

Un excursus affascinante e complesso, capace di far capire che è un mondo davvero interessante e che vale la pena approfondire…magari con una famosa “whisky dinner” con abbinamenti salati e spericolati. Restate sintonizzati, ok?