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Anteprime Toscane: Benvenuto Brunello 2015 il mio report da Montalcino

La cosa bella delle anteprime toscane da ristoratore prestato al giornalismo del vino è la possibilità di approfondire e fare scelte oculate per la carta di Burde…Se volete partecipare e capire come costruisco la nostra lista in trattoria potete leggere su Intravino le mie valutazioni a cominciare da quelle sul Brunello di Montalcino 2015, annata di grazia ed energia che ha visto non poche bellissime bottiglie sfilare nei nostri bicchieri.

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Ritornare e focalizzarsi sulla tradizione e botte grande, passaggio necessario per l’eleganza

Una innovazione creativa e necessaria forse che ha portato tante nuove idee a Montalcino che è però tornato dopo alcuni anni a focalizzarsi sul Sangiovese, merito anche di aziende iper tradizionaliste e impermeabile ai cambiamenti inutili come Mastrojanni che avrà anche cambiato etichetta poco tempo fa ma che in cantina ha sempre la mano ferma e decisa di Andrea Machetti che dal 1983 firma uno tra i Brunello più affidabili della denominazione. (altro…)

Mastrojanni e la creatività a Montalcino, ne parliamo il 25 Settembre a Prato al God Save The Wine nell’Opificio JM

Ai tempi, nel 1975, a Montalcino di aziende ce n’erano davvero poche e fu allora che all’avvocato romano Gabriele Mastrojanni comprò i poderi San Pio e Loreto in un territorio caratterizzato da terra povera, allevameno di pecore, boschi,  e una natura incontaminata sorvegliata dall’alto dal monte Amiata, un vulcano spentosi 700.000 anni fa che oggi fornisce venti per rinfrescare le vigne alla notte e protteggerle dai temporali. (altro…)

Benvenuto Brunello 2005 (si fa per dire) e grandi Riserva 2004, gli assaggi in anteprima

La difficile annata 2005 si conferma tale nel bicchiere con assaggi innanzitutto difficilissimi da leggere con vini scontrosi, duri e molto corti in bocca. Qualcuno stacca (in genere selezioni o produttori ormai classici come Lambardi, Canalicchio di Sopra, Capanna, Mastrojanni, Fuligni, il Colle, Tiezzi, Madonna delle grazie del Marroneto) dalla massa ma l’impressione è che si dovrà cercare con il lanternino anche quest’anno.Su Intravino qui e qui le note “a pulito” mentre qui sotto trovate i risultati completi.

Molte belle realtà (ma non tantissime) tra le riserve 2004, giustamente molto  attese. Qui piccoli capolavori (Sesti Phenomena, Le Macioche, Siro Pacenti, Ugolaia, Ventolaio, Gianni Brunelli) ma molti da attendere ancora almeno 6 mesi per valutarli appieno. Convincenti e fuori dal coro molti “bio” presenti come Piancornello (ottimi i prezzi), Paradiso di Manfredi e Cupano. Considerando che di 2004 da vendere ce ne sarà presumibilmente ancora tanto, la cosa non è tanto sfavorevole, molti dei 2005 sentiti saranno migliori tra qualche mese. Dubbi sul piazzamento delle riserve visti i prezzi sempre meno raggiungibili di molti. in questo senso il vino a Montalcino dal miglior rapporto qualità prezzo resta il Poggio al Vento di Col d’Orcia, di cui viene presentata la straordinaria annata 2001, il migliore di tutti ma un pò fuori gara… (altro…)