Yearly Archives: 2008

Venerdì 9 Maggio Vive le Rhone da Burde: RSVP

Ecco al secondo appuntamento con i Grandi Vini Francesi del 2008 con questa serata (direi a grande richiesta) dedicata al Rodano Nord e Sud ovvero Cote Rotie, Cotes  du Rhone e Chateneuf du Pape, vino dell’anno per Wine Spectator e non solo.

 Ecco i vini in degustazione:

  • Chateau des Tours Cotes du Rhone Blanc 2004
  • Chateau Grillet 1998
  • Vidal Fleury Cote Rotie 1995
  • Chateneuf du Pape Domaine Vielle Julienne 2005
  • Chateneuf du Pape Chateau Rayas 1998
  •  Muscat de Baumes de Venise Duboeuf VDN

Appuntamento alle 20:45 come di solito, prezzo 35 euro, formaggi e pane incluso ma niente cena sennò vi distraete troppo.

Dato che la serata è stra-esaurita se qualcuno di quelli prenotati sa già di non poter venire me lo comunichi per mail così facciamo entrare qualcuno di “coloro che stan sospesi” in lista d’attesa…

Versilia e Bologna, da Lippi a Pierangelini passando per il Miglior Sommelier della Toscana 2008

Due posti e due cognomi per annunciarvi che oggi (lunedì) e domani (martedì) non mi troverete in mezzo ai tavoli da Burde (ma vi lascio le bottiglie pronte e soprattutto mio fratello Paolo sommelier bravo come e più di me) perchè sarò oggi a Villa Borbone per le Giornate Versili Versiliesi dei Vini all’interno delle quali sarà consegnato il Premio Versilia 2008. Saranno inoltre  insigniti del titolo di Sommelier onorari Marcello Lippi e Oliviero Toscani e sarà pure premiato il Miglior Sommelier Toscano 2008 (il titolo che vinsi due anni orsono) al termine di quella che si preannuncia una delle edizioni più partecipate e combattute di sempre.  Addirittura a contendere il titolo ad Andrea Balleri della Grotta Giusti saranno ben due sommelier in servizio all’Enoteca Pinchiorri e Gabriele Del Carlo di ritorno in Toscana dopo una bella esperienza da Cracco a Milano. Semifinali “chiuse” al mattino e finale in pubblico alle 15 con premiazione alle 17. Spero di riuscire a tenervi aggiornati e di fare un pò di cronaca in diretta. Sempre domani alle 12 terrò una degustazione di Vermentino con una comparata di vini toscani, corsi e liguri ed una rarità come un Vermentino passito dai Colli di Luni.

Alle 15 puntata da Franco con i suoi fantastici Barolo e poi aspetto la cena di Gala dove proverò a intervistare Marcello Lipppi e gli abbinamenti con il suo amato sigaro toscano: Vin Santo o Distillato?

Nemmeno il tempo di scaricare la fotocamera che domani mattina corro a Bologna alla Alma Graduate School per le briciole dell’evento dell’anno gastronomico con tutti i grandi cuochi della storia recente della Cucina Italiana. Vedremo anche lì di chiedere qualcosa…magari non i loro redditi 2005 che li sappiamo già…

E se avete domande per il Marcello ex-nazionale, fatemele sapere!

La vendetta di Visco cala sulla Fiorentina…il rigore di Vieri

Altra conseguenza da imputare a Visco, second me, ovvero pubblicare la dichiarazione dei redditi di Vieri (20milioni di euro) online che non l’ha certo  aiutato a concentrarsi sul rigore di ieri sera…
Fa sempre male rivedere certe scene ma io mi tengo stretto il rigore e lo sguardo di Montolivo che sarà l’immagine che ci accompagnerà fino al prossimo anno…sempre sperando che finalmente ci facciano giocare la Champions!
Intanto però da stamani da Burde c’è un silenzio irreale, non pensavo che la botta sarebbe stata così grande! Dai Leonardo, anche tu, aiutiamoci a farcene una ragione…

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Fiorentina-Rangers Glasgow
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AIS Italia lancia Wine Web News rassegna stampa internazionale, e ci sono pure i blogger!

Segnalo (e non solo perchè sono citato anche io…) la “new entry” sul nostro beneamato sito Nazionale AIS ovvero la rubrica rassegna stampa internazionale Wine Web News curata (come altre sezioni del sito) da Franco Ziliani. Devo dire che è fatta più che bene e soprattutto mette insieme notizie da testate importanti e famose come Decanter, NewYork Times e Wine Spectator insieme a tutte quelle miriadi di informazioni che i blogger contribuiscono a dare ogni giorno con il loro prezioso lavoro. Esordio, e non poteva essere diversamente, per il Brunello e le ripercussioni internazionali sul caso Brunellopoli con un esaustivo riepilogo su quanto scritto.Un’associazione nazionale che cita e da visibilità a blogger meritevoli (tra i quali Baccaglio, Bernardi, Hughes e Giuliani) è secondo me un’ottima notizia e sintomo di una grande attenzione a quanto di nuovo (e di bello) il web sta producendo per il mondo del vino.

Quante altre testate (chi ha detto Winenews?) danno la stessa importanza all’informazione prodotta su internet???

Pinot Nero in Italia: i migliori secondo me! La mia pagella a Laimburg…

Finalmente Armin dopo le fatiche del Vinitaly è riuscito a trovare un pò di tempo nella “caverna” del centro sperimentale di Laimburg (nella foto) per valutare noi poveri degustatori che invitati in commissione (qui trovate gli altri nomi) per il Concorso nazionale BlauBurgunder abbiamo assaggiato i 63 campioni (3 di avvinamento e 60 “reali”) a testa che hanno permesso di stilare la classifica del migliori Pinot Neri Italiani. La lista completa dei vini presentati la trovate qui.

La classifica complessiva verrà resa nota solo in occasione delle Giornate Altoatesine del Pinot Nero il 23-24 Maggio a Montagna (Ora) ma comunque Armin come promesso ha già inviato a ciascuno di noi degustatori la propria “pagella” e i voti che abbiamo dato ai vini alla cieca. Innanzitutto sono molto felice che la mia attività valutativa sia stata presa in considerazione: come forse sapete già da Aristide (trovate anche un video nella sua WebTv), è l’unico concorso al mondo dove i valutatori sono a loro volta valutati ovvero se si dimostrano in grado di dare punteggio simile allo stesso vino in momenti diversi (ovviamente versatogli a loro insaputa). Nel mio caso ad esempio ho dato 88 punti ad un vino al mattino alle ore 10:30 e 86 allo stesso vino il pomeriggio verso le 15, con circa 40 campioni degustati nel mezzo. E su altri due vini lo scarto è stato simile. Ergo, Armin ha tenuto per buoni i miei giudizi sugli altri vini. Inoltre viene valutato molto positivamente l’utilizzo “esteso” della scala ovvero dare punteggi in un range ampio e non solo (come si fa spesso per pigrizia mentale) solo punteggi tra il 75 e il 90. Come valutazione complessiva ho avuto 4.16 che non suona benissimo ma pensando che la media dei valutatori è stata 2,26 e che la soglia per essere scartati era 1,00 ecco come mai mi sentite così felice.

Ed ecco che leggendo i punteggi scopro che ho dato addirittura 90 punti ad un vino poco conosciuto (ma vincitore lo scorso anno, quindi proprio tremendo non sarà…) come Stachlburg Südt. Vinschgau Blauburgunder 2005 – Biologisch (biodinamico) che veramente staccava su tutti per un floreale quasi assente in questo difficile 2005. Sul podio ho messo poi a 88 punti una sorpresa (per me) ovvero Conte Vistarino Oltrepo Pavese Pinot Nero “Pernice” 2005 (distribuito anche come “avvinamento” iniziale e su cui ci siamo scannati per dargli un giudizio un pò unanime, operazione inutile visto che ai miei 88 punti sono fioccati un 40, un 60, uno 85…), ma scopro adesso che è un’azienda già ben nota nel settore. Al terzo posto a pari merito ad 86 punti un altro altoatesino di richiamo come il Muri-Gries Südt. Blauburgunder Riserva “Abtei Muri” 2005 e un’altra grande azienda come la Cave Des Onze Communes con il loro Valle D’Aosta Pinot Noir 2005. Quasi a ridosso di questo quartetto ho messo (meno male!) il Pinot Nero toscano del momento, ovvero il Fortuni dal Podere Fortuna del Mugello 2005 e un altro grande classico come Tiefenbrunner con il suo Schlosskellerei Turmhof Südt. Blauburgunder Riserva “Linticlarus” 2005.

Invece ci sono stati alcuni vini che alla cieca ho nettamente penalizzato e che invece in altre occasioni ho valutato molto più positivamente come alcuni miei storici “preferiti” Gottardi , Franz Haas, Stroblhof e Niedermayr.

C’è da dire che in queste degustazioni, al di là del gusto personale, come fa rivelare anche Armin conta tantissimo l’ordine di servizio e il momento della giornata in cui si degusta un vino. Ad esempio ho dato voti in media più alta agli ultimi vini degustati al pomeriggio e più bassi a quelli del primo mattino. E proprio per evitare che l’ordine di presentazione influenzi troppo la classifica i vini vengono presentati ai commissari in un ordine diverso dimodochè ciascun vino venga presentato nel più alto numero di combinazioni possibili di sequenza (in relazione agli altri vini) e di tempo (ovvero momento della giornata).

Per chiarire un pò la faccenda, vi propongo qui due video “rubati” ad Armin mentre ci spiega la procedura di degustazione e ci spiega come funziona la sua scheda di valutazione vino.

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Spiegazione come si giudicano i degustatori
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Spiegazione compilazione scheda
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Piccolo è bello: i “Vini del Castello” di Montefioralle e la rinascita del Sangiovese

Non capita tutti i giorni di andare ad una manifestazione di degustazione e assaggiare tutti i campioni in mostra ma quando i produttori sono “solo” 14 ce la possiamo fare…E quando poi il livello è così professionale (nonostante le poche bottiglie prodotte) è sempre un piacere. Innanzitutto la cornice splendida di uno dei borghi più belli d’Italia, posto proprio sopra Greve in Chianti in una posizione ventilata e dominante, con stradine ripidissime quasi da Cinque Terre Liguri e fiori sui balconi e nelle corti delle case.

Poi i tavoli dove incontrare i produttori direttamente e fare due chiacchere sui loro vini e sul loro modi di intendere il vino. C’è praticamente solo un grandissimo produttore, con tenute anche in Valtellina, come Triacca (che qui porta avanti la sua idea di Chianti “sforzato” ottenuto da uve passite, ovvero il Palaia della Fattoria Madonnina) ma è davvero l’unica eccezione in un mondo dove le 10mila bottiglie sono il tetto massimo possibile vista la dimensione delle tenute.

E tra i vini è davvero curioso sentire l’eco del passaggio da un Chianti modaiolo barriccato (ebbene si, Allier e Troncais sono arrivati anche qui!) ad un Chianti più floreale e paraddossalmente moderno dove il Sangiovese la fa da padrone incontrastato.

In particolare mi hanno colpito Altiero (tra l’altro già “scoperta” da Gentili nella sua Guida dell’Espresso) e Campocorto, produttori di quel piccolo gioiello (500 bottiglie!!!) chiantigiano chiamato Curiale che è sì un Supertuscan Sangiovese Cabernet e Merlot ma che si avvale di un sangiovese così fresco e croccante da non essere mai sopraffatto dai due internazionali solitamente così marcanti. Sangiovese che si prende tutta la scena nel Chianti Classico 2005 in degustazione, ricco di viola e fiori ancora più che di frutta matura.

Altri nomi da ricordare sono Sagrona , azienda da poco giunta ai 30 anni di attività, con un vino un pò crudo ma aspro e vivace come un Sangiovese dovrebbe essere sempre e la prima annata del Chianti Classico di Camporena per Anna Giorgi cui vanno tutti i nostri auguri per un radioso futuro, il suo Chianti Classico 2006 è un esordio veramente incoraggiante. E anche le nostre scuse per averle detto un pò ironicamente “Nel 2006 bravi tutti a fare un vino buono…”camporena chianti classico montefioralle

Nota positiva anche per i prezzi, Curiale a parte (che comunque costava non più di 15 euro) i Chianti Classico proposti avevano un prezzo al pubblico tra i 4 e gli 8 euro, segno che il buon rapporto qualità prezzo da queste parti esiste ancora.

Da segnalare pure i buonissimi biscotti allo zafferano dell’azienda Corte di Valle con confezioni giallissime invitanti pure di pasta ovviamente insaporita con fiori di zaffo, che ci hanno accompagnato per cena.

Prossime degustazioni da Burde: appuntamenti di Maggio

Siamo agli sgoccioli  anche questa primavera con i nostri appuntamenti degustativi da Burde e su YouTube. Dato che abbiamo già diverse prenotazioni, ricordo gli ultimi appuntamenti con date, prezzi e vini così che possiate comunicarci conferme, disdette e nuove prenotazioni per tempo così da permettere a tutti quanto vogliano partecipare di avere posto:

  •  9 Maggio : Vive le Rhone: Chateneuf du Pape e Rodano sugli scudi con Chateau Grillet 1998, Chateau Rayas 1998, Cote Rotie Vidal Fleury 1995, Domaine de la Vielle Julienne 2005, Chateau des Tours Blanc Cotes du Rhone 2004 e Muscat de Baumes et De Venise VDN. 35 euro
  • 16 Maggio: Pasta Fredda Fabbri e Rosati di Toscana, corso di cucina per pasta fredda con Giovanni Fabbri e i rosati di Toscana, Castello di Ama, Riecine, Belguardo, Vin Ruspo Capezzana. 25 euro
  • 28 Maggio (MERCOLEDì): Champagne d’Estate, ricette toscane per la bella stagione e RM Francesi da scoprire insieme. 45 euro

Pochissimi posti ancora per il Rodano, qualcuno in più per le altre serate ma affrettatevi!

Un Cartier da 1500 € ai giornalisti del vino: sono importanti come gli arbitri di Moggiopoli?

Certo potrebbe perfino essere il segno che chi scrive di vino è finalmente diventato un personaggio influente e importante alla pari con gli arbitri di calcio. Non so cosa dire riguardo alla vicenda portata alla luce da Decanter, che oggi apprendo da Alder di Vinography, circa l’entità di certe regalìe giornalistiche. Non contento di aver offerto a 50 giornalisti invitati un pranzettino da Ducasse presso il Plaza Atheneè di Parigi il magnate del vino Bernard Magrez, proprietario di una ventina di Chateau e Tenute in giro per il mondo (come Pape Clement in Francia) ha regalato loro un press-kit contenente tra le altre cose, un bell’orologio Cartier dal valore di 1500 euro. Qualche giornalista lo ha restituito, qualcuno lo ha devoluto in beneficienza, qualcun’altro si è lamentato e basta. Però la discussione è partita sulla moralità di certi regali e certi trattamenti ai giornalisti del settore, condita anche da alcune esternazioni un pò fuori luogo circa la moralità delle quotazioni dei Bordeaux 2007 definite oltraggiose proprio dall’ex direttore di Richemont Alain-Dominique Perrin (maison del lusso che comprende – LOL – Cartier, Van Cleef & Arpels, Montblanc, Piaget and Dunhill). Come se 2000 euro per una penna non fossero una cifra oltraggiosa…

Insomma, i prezzi dei Bordeaux 2007 sono immorali e lo è pure prendere orologi in dono da produttori di vino…ma farsi pagare weekend in hotel e resort di lusso inaccessibili ai comuni mortali e avere in omaggio bottiglie altrimenti introvabili lo è?

Nel mio piccolo pure io ricevo tantissimi inviti e bottiglie in assaggio però non si tratta propriamente di vini che devo recensire, semmai di vini che potrei acquistare per il ristorante quindi sono più “samples” che regalìe. Al massimo mi è arrivato un orologio insieme a 10 casse di vino che è durato si e no 1o giorni di lavoro e poi si è rotto. Quindi escluso che fosse un Cartier ben mascherato. E poi non sono certo un blogger così influente da meritare tante attenzioni da parte dei produttori!

In ogni caso concorco con Alder quando dice che se ti fai pagare un pranzo da Ducasse, mandare a casa chissà quante migliaia di euro in vino, non ti puoi lamentare e scandalizzare se ti arriva pure un Cartier…quindi ecco se proprio ve ne avanza uno, a me piacciono quelli molto sobri…

Addendum: un paio di quarti d’ora dopo la notizia sorprende e coinvolge un altro illustre lettore di Vinography ovvero Fiorenzo…però lui preferisce i Rolex, troppo pacchiani e troppo da Roma di Sensi!

Grandi idee per il 25-26-27 aprile: Abruzzo a Firenze, Spino Fiorito, Giordano Bruno in Versilia e Montefioralle

Ieri e oggi da Burde gran pienone il che significa che da domani la città si spopolerà per fughe più o meno lunghe verso la costa o altrove. E per chi invece in Toscana ci viene da fuori (ma non solo) segnalo 3 appuntamenti per il ponte della Liberazione. Innanzitutto il vostro sommelier informatico proseguirà nel tour di degustazioni pubbliche al Castello di Malaspina a Massa con una degustazione dedicata ai “Vini da Meditazione” all’interno della Manifestazione Lo Spino Fiorito organizzata dalla Provincia di Massa e Carrara. Il Castello si trova qui e la mia “bevuta collettiva” si svolgerà sabato 26 aprile pomeriggio alle 15 (per un dolce dopopranzo…) subito dopo la presentazione del libro dell’amico PierPaolo Lorieri. Ma direi che tutti i 3 giorni della manifestazione si preannunciano interessantissimi. Programma disponinbile qui. Per chi fa vip watching, segnalo la presenza di Marco Colubro e Lamberto Sposini. Per gli altri, balli, gruppi storici, folklore e dibattiti, insomma non solo vino!

Sempre sulla costa, segnalo che i colleghi (tra i pochi con Romaneè Conti in carta in Toscana!) del Giordano Bruno a Viareggio organizzano in collaborazione con la Fisar (i nostri “nemici” sommelier…) la bella manifestazione Magna et Bibenda in Darsena a Viareggio. Dalle 10 alla mezzanotte (wow) per 20 euro, grande spazio ai vini italiani, toscani e non e altre 139 aziende inclusi Champagne (tra cui gli amici di Campo alla Sughera con il loro spettacolare Achenio già superesaurito) per un piccolo grande evento cui spero di fare un salto Sabato sera di ritorno da Massa. La lista completa delle aziende comprende (tra gli altri, in rigoroso DISordine geografico) Marchesi Pancrazi, Bisol, Donnafugata, Foss Marai, Testamatta Bibi Graetz, Tenute Dettori, Benanti, Masi Valpolicella, Tenute Jerzu Antichi Poderi, Cusumano, La Montina Franciacorta, Tramin, Kellerei Kaltern, Hofstatter e Champagne come Egly Ouriet, Colin, Piere Fric, Alfonse Mellot. (cliccate qui per il pdf con la lista completa).

Per chi rimane (o viene!) a Firenze, Riccardo Margheri (a anche il sito di Acquabona) mi segnalano una bella degustazione di vini Abruzzesi sui Lungarni a Firenze presso il “nostro” (AIS Firenze) Westin Excelsior dove potete incontrare 80 produttori e consumarvi in Pecorino, Trebbiano, Montepulciano e quant’altro con punte di eccellenza mondiali e vini da scoprire per una regione davvero in ascesa (e che si è accorta che se in Toscana ogni tanto arriva un pò di Montepulciano d’Abruzzo, come nei grandissimi vini di San Luciano, un motivo ci deve pur essere!).

Elenco vini e produttori sul sito dei Vini Doc Abruzzo.

Domenica poi sempre vicino Firenze nella mitica Greve in Chianti l’annuale appuntamento con I Vini del Castello, con 20 produttori di olio, vino zafferano e altre prelibatezze. NESSUN nome conosciuto (a parte Vecchie Terre di Montefilli) ma piccolissimi produttori entusiasti e accorati, vini minori solo nella produzione e con qualche sorpresa. Due anni fa scoprii il Curiale, prodotto in 600 bottiglie/anno da Sangiovese, davvero buonissimo e particolare. Facile direte voi con numeri così bassi…vero però l’artigianalità è assicurata. Io dovrei esserci domenica verso l’ora di pranzo per vedere passare la banda (che ovviamente piace tanto ai bimbi che cos’ si distraggono e mi lasciano bere). Ci sono anche un paio di stand di artigianato locale davvero interessanti per completare il quadro “idiliaco” della domenica chiantigiana quindi non vi fate pregare troppo!

Insomma, weekend risolto! E non dite che non pensiamo a voi…

Felsina Berardenga Chianti Classico Riserva Rancia 2004

Giuseppe ci spiega da dove viene il nome (da Grancia, granai medioevali dal termine grange francese, da granica latino) e soprattutto ci spiega il perchè del carattere così marcato di questo vino da univa vigna, un cru dall’impressionante capacità di dare un vino di carattere di potenza e di struttura, dal tannino serrato ma mai invadente, dalla mineralità quasi esuberante che lo rende di una bevibilità estrema.Al naso è di una potenza notevole, con note di marasca, di lampone e ciliegia giovanissima miste a note più dolci di cannella, anice, humus, sottobosco autunnale, cuio, note di tabacco. Ma più che le singole note ciò che colpisce è l’insieme compatto e impressionante che davvero fa sentire la forza del vigneto e del Sangiovese cui è stato dato il tempo giusto per permettere la sua massima espressione.

Un vino nettamente diverso dagli altri di Felsina e un Sangiovese davvero particolare, perfettamente espressivo del concetto di cru e di vino da singolo vigneto.

Clicca qui per una introduzione da parte Giuseppe Mazzocolin

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Introduzione Riserva Rancia
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Clicca qui per la degustazione del video

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Felsina Berardenga Riserva Rancia Chianti Classico 2004
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