Da Napoleone a Mussolini: sono duecento gli anni del Comune di Brozzi! Eugenio Giani da Burde lancia i festeggiamenti del bicentenario 1809-2009

Non fu il sindaco di Firenze nel 1927 a tagliare il nastro a Burde nella “nuova” e attuale sede di Via Pistoiese ma il camerlengo di Brozzi, tra l’altro giusto due anni prima che il Comune fosse sciolto e annesso a Firenze. Ma noi di Brozzi, Peretola e Quaracchi (nonchè del Motrone, Petriolo e un sacco di altri lieu dits di padule) abbiamo sempre fatto storia a sè. Oggi a tavola da Burde, Eugenio Giani,  Assessore alle Tradizioni Fiorentine alla presenza della stampa e Toscana TV ha descritto tutti gli eventi che da sabato celebreranno questa zona di Firenze, l’unica assieme al Galluzzo, che ha mantenuto una indipendenza urbanistica e culturale da Firenze. E anche nel vino…Brozzi si è sempre distinto!Già dal Bacco in Toscana di Francesco Redi si  parlava male di queste zone  del suo vino “Se vi è alcuno, a cui non piaccia / la Vernaccia / vendemmiata in Pietrafitta, / interdetto, / maledetto / fugga via dal mio cospetto, / e per pena sempre ingozzi / vin di Brozzi, / di Quaracchi e di Peretola; / e per onta e per ischerno / in eterno / coronato sia di bietola“…

Oggi Giani ha tracciato una breve storia della “Comunità” di Brozzi e nel corso del pranzo ha rievocato molti tratti caratteristici di questi borghi che nacquero come istituzione sotto Napoleone e furono sciolti da Mussolini, appunto nel 1929 (ehm, oggi come allora, grossa crisi mondiale economica, sarà collegato?).

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