Abbinamenti dolci siciliani e vini passiti, una piccola guida

Se la pasticceria siciliana seduce con la sua ricchezza di forme colori e sapori non si può certo dire che il vino sia da meno! Anche solo restando nei vini dolci ci troviamo di fronte probabilmente della regione italiana con maggior variabilità e differenze nei vini dolci che dai vini passiti propriamente detti arrivano fino ai semisecchi e ai vini liquorosi, fortificati con tante sfumature di dolcezza, ideali per abbinarsi alle mille combinazioni di dolci e torte siciliane.  Su Voilà Magazine di Luglio in edicola intervistiamo Rita Busalacchi e diamo alcune risposte su come orientarsi in questo mare di dolcezza che renderà la vostra vacanza siciliana, ma non solo, un’esperienza indimenticabile!

Per la pasticceria secca e di mandorle la scelta numero sono i Passiti di Pantelleria come il Bukkuram Sole d’Agosto di Marco de Bartoli, dal naso di albicocche e fichi e una bocca ricca e suadente con mineralità e iodato favolosi, o il classico sempre ottimo Donnafugata Ben Rye Passito di Pantelleria fitto di zagara e arancio candito, iodio e timo, albicocca, pesca gialla, finale con alternanza tra note anche appena amare che lo rendono irresistibile o qualcosa di meno tradizionale come il Feudo Arancio Hekate dal profumo intenso e dolcissimo con note floreali molto calde ben abbinate ad un tropicale ricco.

abbina

Per i dolci a base di pasta reale scegliamo il Moscato dello Zucco di Cusumano,  ricchissimo e sopra le righe sia al naso che in bocca ma davvero prodigioso per estratto e impatto fruttato o il Baglio di Pianetto Ra’is citrino, ginepro e salvia, limone vanigliato, bocca ricca con finale fresco e limonoso. Per i cannoli provate qualcosa di originale come accostamento ovvero il Planeta Passito di Noto incredibile mix tra frutto e sapidità, dolcezza e rilancio continuo di mela e canditi, finale fresco e profondo adatto anche ai gelati. Per gli altri dolci a base di frutta secca come il buccellato di Palermo e altri basati su frutta candita andremo con una Malvasia delle Lipari come quella di Barone di Villagrande o quella storica di Carlo Hauner, entrambi sono incredibilmente ricchi di note sapide e iodate oltrechè armonici di dolcezza mai eccessiva e una eleganza sopraffina. Per arance candite e altra frutta in pasticceria osiamo una chicca come  il Marsala Intorcia Ambra Dolce Riserva Heritage con le sue note di caramello, zenzero, arancio candito e resina, cacao e toffee. Per i dolci a base di ricotta come i classici cannoli ma soprattutto la cassata andiamo di Marsala dolce come il Bip Benjamin Marsala Superiore Riserva Oro, per la cioccolata (sia in tavoletta come quella di Modica o nelle torte) ci sono alternative interessanti sempre in zona con il Marsala Fine Rubino o un intenso Marsala Vergine Soleras Pellegrino adatto anche a dolci secchi con mandorle, tagliancozzi, sesamini, cioccolato di modica al 50% di cacao. Tra i Marsala non dimentichiamoci che ce ne sono alcuni anche destinati ad essere bevuti da soli come il  Baglio Florio Marsala DOC Vergine con note di castagno e menta, bocca ricca e suadente con mineralità e note iodate favolose…