Buona Pasqua a tutti (anche a Montalcino…)

Se ne sta parlando molto in rete…e da alcuni commenti giunge grande un augurio di chiarezza e di pace per chi lavora bene e onestamente tra i filari di Sangiovese di Montalcino. Pasqua è proprio il tempo di Resurrezione e di gioia e soprattutto di sentimenti sinceri di passione e amore per l’uomo e per le sue creazioni, altrimenti Dio non ci avrebbe dato suo figlio da crocifiggere a nostro piacimento.
Non voglio passare per quello che mescola il sacro con il profano (a proposito di mescolare vini…) ma Gesù dimostra sempre per il vino un amore sano e viscerale: dal suo primo miracolo alle nozze di Cana all’Ultima Cena è il vino che lo accompagna nei momenti più belli e più tragici. E tutt’oggi nella nostra cultura occidentale il vino ha un non so che di sacro che affascina gli uomini e che è in grado di toccare corde del cuore che nessun’altra bevanda riesce a fare. Ed è per questo che è davvero tremendo che ci si approfitti dei sentimenti delle persone e del fascino della terra e del “prodotto della vite e del lavoro dell’uomo” per far soldi sulla fiducia altrui.
Domani è Pasqua e tra agnelli, lesso e minestrone di pasqua con i fegatelli (tradizione in casa Gori) troverà spazio anche alla nostra tavola, raccogliendo l’invito del commentatore AG sul blog di Franco, una bottiglia di Brunello di quello vero, “di quello rosso, di quello fatto, potato, trattato, raccolto, aspettato, sudato, non di quello nero, un po’ di questo e un po’ di quello dentro e via, (quello se le beva chi lo fa)”.

Ah già si certo vorreste i nomi…ma non mi pare il caso di nominare qui quelli che reputo onesti e validi perchè sicuramente tra gli oltre 200 imbottigliatori lo sono in tantissimi, sta a voi leggere documentarvi e informarsi e perchè  no, venire da queste parti e parlare direttamente con loro, vi apriranno le loro porte e vi faranno scendere in cantina così che possiate rendervi conto di come lavorano e di quanto amore mettono nelle loro bottiglie.

E visto che siamo a scambiarci gli auguri, che vi giungano i nostri sinceri e appassionati, non solo per il nostro amato Brunello, ma per ogni creazione umana e per ogni uomo riscattato da Dio alla più alta dignità possibile con il sacrificio del suo figlio.
Che possiamo esserne all’altezza in ogni occasione e in ogni circostanza della nostra vita e nel nostro lavoro e che sappiamo sfuttare l’energia eccezionale della gioia della Risurrezione del Cristo per migliorare la vita di chi ci sta vicino e lontano.

Del resto, adesso è finalmente dimostrato ciò che ogni Scout sa dal giorno della sua promessa, ovvero che donare è meglio che ricevere!