Roger Viusa’ European Best Sommelier …e no, “vicecampione” non suona bene per niente!

Mi scuso con tutti voi se ieri sera non ce l’ho fatta ad aggiornare il blog, ho provato 3-4 volte a scrivere due righe con l’Iphone dalla camera ma non funzionava la rete e alle 1 e mezzo di notte ero troppo a pezzi per scendere qui nella business lounge per collegarmi…
Quindi alla fine e’ andata come mi ero gufato che andasse pero’ non importa quanto ti prepari psicologicamente alla sconfitta, quando arriva e’ sempre una botta, se poi perdi per un’inezia di punti (diciamo le dita di una mano…) allora si’ che ti senti un perfetto idiota! Si ok tutti i discorsi guarda che sei secondo, guarda che sei quassu’ ed e’ gia’ un risultato, guarda che sei stato grande…si insomma fanno piacere ma hanno il sapore del secondo posto della Fiorentina in coppa Uefa nel 1990, ovvero ti senti di aver sprecato un’occasione forse irripetibile per un sacco di motivi.
Nei prossimi giorni vedrete i video e giudicherete da soli: l’unica cosa alla fine che mi ha veramente spiazzato e si vede benissimo quanto ero disorientato e’ stato il trovarmi di fronte ad una prova piu’ facile del campionato italiano e delle stesse selezioni europee di Novembre.
Due soli vini, un enormita’ di tempo a disposizione per decantare il vino rosso (8 minuti invece di 4 o 5), NIENTE servizio spumante e soprattutto abbinamenti al menu liberi con liberta’ totale nei vini da abbinare al menu sia come numero sia come provenienza. Infine cambio di lingua a meta’ concorso, e non nascondo che passare dall’Inglese al Tedesco a meta’ gara e’ stato troppo per le mie sinapsi! E poi cavolo uno passa un mese a studiarsi 4 vini della Romania, 4 vini della Bulgaria, 4 vini della Russia e cosi’ via per circa 500 etichette e poi ti ritrovi la completa liberta’ di scegliere. Teoricamente potevi persino usare 4 vini Italiani. E solo una domanda sola sugli abbinamenti (invece di tot vini, abbinarne meno). Boh mi sono sentito come uno slalomista ipertecnico che scopre di dover fare una libera (anzi, andare giu’ con uno slittino), sara’ anche meno difficile pero’ cavolo, ti prepari un anno e mezzo per un certo tipo di gara e ti ritrovi a farne un’altra spiazzerebbe chiunque!
Detto questo, e appunto vi dicevo che mi sento un bischero per essere rimasto li’ come un baccala’ ed essere riuscito a biascicare 4 nomini in croce (pero’ Egon Muller ce l’ho messo grazie forum!), c’e’ da dire che Roger era sicuro tranquillo perfettamente padrone della scena e totalmente a suo agio con i commensali in francese, e il cambio all’inglese non lo ha disorientato quanto me. E’ un campionato europeo quindi la clientela si suppone europea, giusto che vinca chi si e’ dimostrato piu’ flessibile e internazionale.
Sono venuto qua con in mente la finale di Trieste ed invece era qualcosa di molto diverso e non ho saputo reagire come avrei dovuto e potuto fare…e poi ok ovviamente il mio inglese imparato sui booklet degli Iron Maiden e’ sempre stato molto utile per imparare termini come “dark road”, “razor”, “madness” e “powerslave” ma meno per presentare una bottiglia di vino…(in ogni caso stamani esco e vado a comprarmi l’album delle figurine dei Maiden che regalano con Metal Hammer UK di questo mese (crepa d’invidia Pato!) .

Mi spiace tantissimo per tutti i bravissimi Sommelier italiani che ho poco degnamente rappresentato, mi scuso con Prodi (o chi al suo posto) per essermi fatto battere proprio dalla Spagna.

Ringrazio soprattutto mia moglie che mi e’ stata vicino ogni secondo, i miei piccoli che sono rimasti a casa senza babbo e mamma per due giorni ma con la mitica Nonna Evi al suo primo grande impegno, tutti voi miei 25 lettori che siete stati con me, un sacco di produttori gentilissimi che ho incontrato qui, e soprattutto il presidente AIS Toscana Osvaldo Baroncelli che e’ corso ad abbracciarmi subito dopo la premiazione: il suo calore e il suo affetto sono qualcosa di davvero “priceless” (si dice cosi’ in inglese vero? non e’ che lo sappia troppo bene…)