La Leggenda dei Frati racconta che i fratelli Saporito…

Si fa un pò fatica a star dietro a tutti i rimandi che si possono fare sul cognome dei fratelli Saporito, i frati, la badia e la vita appunto di Abbadia Isola, fortuna però che quando vieni a cena qui il tutto si fonde senza soluzione di continuitĂ  in una esperienza da vivere e da gustare davvero di livello. Difficile scontornare i piatti e l’atmosfera dal posto e dal luogo, e infatti prima di continuare vi dovete almeno vedere il video dell’ingresso del locale, se così si può dire…Ecco infatti come si “entra”:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=keitnaJ0RHo[/youtube]

Poi a tavola sei accolto come in grande ristorante stellato Michelin con tutti gli onori e le coccole di rito, compresa una entrèe sontuosa con succo di melone, prosciutto buonissimo zucchina grigliata con pesto al dragoncello e pane con le olive. Abbondante, ma ti evita (ed è un peccato) di armeggiare con il cestino del pane completissimo. D’estate molto pesce e presenza di terra significativa. Spicca la terrina di fegato con uvetta abbinata (se uno vuole) con un Marsala Timperi, posto in apertura di cena è ostico ma gustosissimo, una versione credibile del crostino di foie gras e Sauternes (per tacere del creme caramel al fegato, roba da impallinati!). Tagliolini ai gamberi delicati e saporosi, tortelli pieni e gustosi, fiori di zucca fritti ripieni di ogni ben di Dio ma leggeri, ottimi. Grande idea pure il carpaccio di ricciola con la granita al gin lemon sopra, ideona! Ci abbiamo abbinato un Breg 2001, solita grandissima personalitĂ  di iodio, sole, terra, miele, erika, fiori secchi e frutta sublimata, zafferano e ginger, ma era al suo meglio alla fine della cena, in ogni caso temperatura di servizio a 14 gradi PERFETTA, bravi.

Tra i secondo solo io ho l’ardire di pescare qualcosa e vado sul piccione. Cottura e croccantezze perfette gusto sublime che si sposa a meraviglia con il Montepulciano di Emidio Pepe 2003, pieno di frutta e cuoio e mirto/alloro, profondo e vitale.

Pre-dessert con frutta di bosco, lingua di gatto e mousse di yoghurt sfiziosa, torta estiva con nocciole davvero interessante, specie se ci bevete accanto un Vin Santo Selvapiana 2001 del Chianti Rufina.

A proposito dei vini, carta intelligente, dai ricarichi perfetti e divertente con molte proposte “bio” e vinone affiancati da piccole realtĂ  e Chianti Classico suddiviso per comuni. Ah, giĂ  pure una bella sezione “bimbi sperduti” ovvero le ultime bottiglie di una tipologia a prezzo interessantissimo. Ari-bravi.

Con antipasto e primo o secondo e i vini che abbiamo descritto abbiamo speso 65 euro a testa, onestissimo e vale ogni euro, sul serio vale la pena da Siena o da Firenze fare un saltino qua

A proposito, 5 Pillows (prima o poi Aldo vi spiegherĂ  cosa significa!)