Monthly Archives: luglio 2007

Ecco cosa dicevo a proposito di urbanistica…

Colgo l’occasione per sperimentare una nuova applicazione di WordPress installata sulla piattaforma blog Simplicissimus per farvi vedere in dettaglio cosa intendevo quando parlavo di urbanistica un pò schizofrenica del comune di firenze…Sotto il balloon vedete burde dal satellite e davanti la Conad. Notate l’enorme differenza tra le case e le viuzze sul lato destro della Via Pistoiese e ciò che è successo dall’altra parte della strada!??
Ecco Burde ed ecco i nuovi insediamenti!

Quaracchi centro storico minore nonchè centro commerciale naturale

cartelloDopo il post di qualche giorno fa sulla situazione di degrado della zona nord ovest della periferia fiorentina, ecco invece una notiza positiva e bella per un’iniziativa finanziati da fondi Europei Obiettivo 2, ovvero la riqualificazione dei borghi storici di Brozzi Quaracchi Peretola e Petriolo.cartello dett
A noi questo piccolo pezzo di Firenze è sempre piaciuto tantissimo, in particolare a me che ci sono cresciuto, e anche Burde ha già fatto la sua piccola parte tempo fa con l’inaugurazione del Borgo Burde e la ritinteggiatura di 4 edifici con i colori tipici del primo novecento (rosso verde giallo rosa) .
borgoburde
quindi ben vengano iniziative che ne sottolineano la particolarità e l’originalità.
Due giorni fa è appunto spuntato proprio all’angolo di burde un bel cartello giallo arancione nero che illustra la planimetria di Quaracchi e di Brozzi e ne illustra le particolarità urbanistiche ed economiche. Ecco cosa c’è scritto (con un bel pò di errori di ortografia!) : cartello

Comunque resta sempre uno iato enorme ciò che succede di qua dalla via Pistoiese (con il borgo, gli edifici storici, la vita di paese) e quello che succede di là a 20 metri, ovvero casermoni, parcheggi, grandi supermercati e urbanistica un pò a casaccio…qui sotto nella foto per esempio notate come alla sinistra ci siamo noi e a 20 mt davanti un superstore modernissimo di mattoncini rossi stile senese…e nella foto in alto se ci fate caso oltre il semaforo si nota un bellissimo e slanciato GRATTACIELO di 7 piani posto in fondo ad una serie di terratetti! Senza contare che dove ora c’è il superstore solo pochi anni fa c’era un bellissimo campo con zucchine, fagiolini, pomodori…
conadburde

Da Burde si vendemmia d’estate: ecco Forese Gori!

paolo foreseNon si erano ancora spenti i suoni di fanfara per l’arrivo di Keno (mio secondogenito) che ecco che fa il suo ingresso da Burde Forese, ovvero il primo bimbo di Paolo Gori, mio fratello, anche lui sommelier con la marcia in più di saper anche cucinare. Forese è nato di 3 kili con una ventina di giorni di anticipo rispetto a quando lo aspettevamo ma averlo tra noi così presto è stata una gioia ancora più grande.

Benvenuto anche a Forese e non dormire troppo che lo zio ti annusa il capino!

forese

Firenze e la sua periferia: ma è ancora Firenze?

brozziCi spiace tornare a parlare di Quaracchi Brozzi, Peretola e Petriolo per motivi non troppo felici…Questi quattro quartieri storici fiorentini inglobati in Firenze nel 1955 1929, facevano parte fino ad allora dello storico comune di Brozzi che raggruppava 4 piccoli paesi quasi autonomi molto modesti ma dotati già di attività economica propria che non dipendevano da Firenze per approvigionamento. Senza contare il fatto che Peretola ha dato i natali nientepopòdimeno che ad Amerigo Vespucci.
La politica urbanistica fiorentina un pò parecchio miope negli anni 60 e 70 ha relegato parte di questi quartieri a zone dormitorio e popolari senza procurare servizi e locali di supporto alla popolazione nè alcun punto di aggregazione se non appunto Burde e poche altre botteghe (che ormai resistono stoicamente solo nel centro commerciale naturale di Peretola).
Negli ultimi anni l’edilizia popolare e non ha avuto nuovo slancio ma soprattutto in queste zone si sono venuti ad accumulare emergenze abitative (leggi baracche) in zone dismesse che persone di nazionalita’ straniera, immigrati spesso irregolarmente presenti sul territorio italiano, eleggono a proprio domicilio ed abitazione capannoni ed edifici abbandonati. Tali realtà, ben conosciute dalle Forze dell’Ordine (tra le quali citiamo la Caserma dei Carabinieri di Peretola), sono fucine di micro-criminalità che rendono la vita di questi quartieri un tempo molto tranquille e socievoli molto difficile. I nostri amici dell’originale blog di condominio Via del Pesciolino, già presentati in questo blog, ci chiedono di dare voce alla petizione che intendono inviare al sindaco e alle autorità per chiedere un maggior presidio del territorio.
Da Burde si è sempre impegnato nella riscoperta e nella salvaguardia di questi quartieri con l’iniziativa del Tabernacolo del borgo e della rievocazione storica della Cena dello Imperatore e non ci tireremo di certo indietro adesso!
Ecco qui la petizione.

Di poesia in poesia, ecco “Bevo, mangio…invento!”

Se vi siete ripresi o siete ancora storditi dalla vena poetica di questo blog ecco in arrivo una novità che va ad aggiungersi alle categorie presenti su Vino da Burde. Sono qui a presentarvi “Bevo mangio … invento! Artisti a tavola da Burde”.

Come sanno i nostri frequentatori l’Arte da Burde è sempre stata una compagna continua delle nostre iniziative. Dalla pubblicazione del famoso “libro triangolare” di Pinocchio, curata da mio zio Fabrizio Gori passando all’esposizione berti pinopermamente di quadri nel ristorante (con opere di Vinicio Berti, Emilio Malenotti, Paolo Favi e tanti altri di cui vi parleremo con calma) fino alla raccolta antiquaria di oggetti storici toscani , non ci siamo mai tirati indietro di fronte a proposte e iniziative. Questa sezione del blog vuole quindi aprirsi a iniziative artistiche (non solo poesia ma pittura, musica…) dei nostri clienti che abbiano voglia di condividerle con  noi e che ovviamente… ci piacciano!!!

Da pochi giorni abbiamo aperto questo blog e ci fa piacere accogliere una proposta di un nostro assiduo frequentatore Filippo Iodice di pubblicare alcune delle sue poesie.iodice

Ovviamente gli abbiamo chiesto di proporci qualcosa almeno all’inzio, attinente al cibo e al vino ed ecco la prima delle poesie di Filippo che vi presentiamo (ovviamente non poteve trattare che di vino!):

Alla mia bevuta

Ineffabile,
vorticosa presenza nei miei pensieri.
Ti osservo scivolare lento
mentre ti inarchi sulla vitrea trasparenza.
La mia voce non riesce a parlare,
ovattata dal tuo sapore sulla lingua.
Il mio respiro è attutito,
dal tuo profumo nella gola.
Orgia di sensi,
sublime relazione tra corpo e mente
ma improvvisamente
tutto si schiarisce, tutto riesco a distinguere,
ogni sapore riesco a vedere…
…e poi ti verso ancora,
ancora ti voglio….

Filippo non è alle prime armi come credo si noti e infatti ha già pubblicato 3 libri di cui uno è disponibile anche online presso la Florence Art Edizioni dal titolo “Il tempo concesso”.

iice tempo concesso

E la poesia che da il titolo al libro a me è piaciuta tanto che ve la “regalo” anche se non parla di mangiare e bere…

Il tempo concesso

C’è un tempo
e ci viene concesso
per poter dire, avere attimi,
vivere.

Ci viene concesso tempo
senza sapere quanto.
Istanti, giorni,
anni.
Mai capiremo
se, il tempo percepito
era quello concesso.
Lo scopriremo
se, di un evento
realizzeremo la giusta fine.
Altrimenti,
continueremo a vivere un tempo
che in realtà più non abbiamo.

Ci viene concesso tempo
senza sapere quanto.
Guardando indietro
al tranello del destino
resteremo silenti, con i nostri pensieri
e non capiremo
se ci è stato sottratto tempo
oppure concesso.

L’ineffabile aroma di vita dei neonati

Chissà cosa ne direbbe il miglior sommelier del mondo alla prova di dover definire l’aroma dei neonati.

Vi confesso che la prima cosa che mi ricordavo benissimo della nascita del mio primo figlio era proprio l’odore incredibile e profumatissimo che emanava e che rimaneva addosso sui vestiti, sul viso, sulle braccia dove lo avevo tenuto…un odore così forte e penetrante che mi accompagnò a casa la notte dopo il parto (il solstizio d’estate della grande annata 2005) e che il mattino successivo mi fece ricordare immediatamente che non ero più un ragazzo ma un padre. Ecco con l’avvicinarsi della nascita di Keno tra le altre attese c’era proprio quella di riafferrare quel profumo così emotivamente coinvolgente.

Alle 6:38 di stamattina quel profumo ha smesso di essere un ricordo ed è ritornato reale sul capino infreddolito di mio figlio appena nato. Mi ci sono tuffato quasi golosamente e me ne sono di nuovo inebriato! Da biologo che sono dovrei sapere che non è altro che una miscela di feromoni utili per tenere i genitori vicino alla tana e per marchiarli indelebilmente per costringerli ad accudire il nascituro, ma da sommelier e da anima-le niente riusciva a togliermi dalla mente l’effetto che aveva su di me.

Quindi mi sono messo a cercare di descriverlo tutto il giorno…ed ecco cosa ne è venuto fuori.

Da sentori dolci come la cipria e il mughetto si passa a note più forti di talco, lavanda e vaniglia con un sottofondo muschiato che ne stempera la stucchevolezza in un insieme che non stanca, ravvivato com ‘è da note di resina di pino e sapone di Marsiglia.Una leggera nota ematica percorre tutta la sensazione e sfocia in un soave profumo di fiori selvatici. Volendo richiamare un vino, potremmo paragonarlo ad un misto tra un giovane Cabernet Bolgherese scalpitante e un maturo Bandol provenzale ma senza gli eccessi di entrambi…
Che dire di questo aroma meraviglioso? Che, diversamente da tutto quello che assoporiamo e gustiamo ogni giorno, questo profumo ha la magia dell’assoluta potenzialità evolutiva, della vitalità più grande e intrigante che si possa immaginare. é un profumo che fa da prologo ad un vita e quasi per incanto pare riassumere in se tutte ciò che un bimbo può poter divenire. E stanotte, questo profumo per me è uin bellissimo inno alla vita e a quanto di bello ci può regalare.

per Keno, benvenuto al mondo piccolo mio!

keno profumo

il più bel post che si possa scrivere

kenoè quello in cui si annuncia che è nato un figlio! Stamani alle 6 38 è nato keno gori di 3.4 kg. Quinta generazione di burdini si è subito fatto notare per un bel tuffo nella piscina della sala 2 della margherita a careggi dopo un parto acquatico. A presto e buona vita a tutti oggi è un giorno troppo stupendo!
keno2

Internet è grande…Quaracchi un pò meno!

pesciolinoSempre più spesso internet aiuta a conoscere meglio chi sta vicino piuttosto che chi sta lontano! Per esempio oggi mandando una newsletter di Burde ricevo una mail da Lorenzo Fredducci che mi rivela avere anche lui un blog, guarda caso dedicato al condominio di via del Pesciolino, ovvero circa a 97 passi dal ristorante! E guarda caso via del pesciolino è anche dove abitavo con i miei fino a pochi anni fa…
Quindi sono ancora più felice che sul suo blog ho trovato addirittura unarticolo che parla di noi… e anche uno sul quartiere di cui facciamo parte, la mitica Quaracchi! Che dire, passa per un caffè!

Cantina del mese!

cantinettaEbbene si da questo mese (ma in realtà più spesso saranno due settimane) anche da Burde cominciamo a proporre ai clienti non solo l’intera carta dei vini (comunque disponibile a richiesta) con i suoi 400 e passa etichetta ma una ragionata selezione in base agli abbinamenti possibili. Di questa cantina del mese fanno parte ogni volta due bollicine, un bianco, un rosato, due rossi leggeri da carni arrosto o bollito, due rossi di corpo per la bistecca e due rossi importanti da stracotto o da meditazione.
Tutti risiedono in attesa di essere “chiamati” al tavolo dentro la nuova vetrinetta frigo a 3 temperatura che ci siamo comprati due settimane fa. Permette di tenere gli spumanti a 5-6°, i bianchi a 8-10° e i rossi fra i 14 e i 18°. giuliano zioHo dovuto litigare non poco con mio zio Giuliano per acquistarla, per spostare il televisore e per convincerlo dell’assoluta utilità dell’arnese in questione ma per ora l’effetto sulla clientela è positivo!
Mangiarsi un bella bistecca succulenta con fiori fritti poter gustare un bel Chianti Riserva Petresco delle Cinciole 2001 leggermente fresco (o almeno questa è la percezione che ci arriva da un liquido a 18° con questo caldo!) è un piacere che vi raccomando vivamente! Per non parlare del fatto che i vini nella cantina del mese sono anche offerti tutti al bicchiere, Tignanello COMPRESO!
Ecco i vini di questo mese (il primo prezzo si riferisce alla bottiglia, il secondo al bicchiere):

Per iniziare
Cellarius Rosè 2002 Berlucchi
(Pinot Nero) Rosato € 18,50 € 3,50
Prosecco di Valdobbiadene Crede Bisol
(Prosecco) € 10,00 € 2,00

Sui primi
Lunato Orvieto Classico DOC Tenuta le Velette 2005
(Grechetto Trebbiano Malvasia) € 10,50 € 2,50
Piano Piano Rosato IGT Terre di Talamo 2006
(Cabernet Sangiovese) € 8,50 € 2,00

Sugli Arrosti
Chianti Classico Le Cinciole 2004 Panzano in Chianti
Sangiovese Canaiolo € 11,50 € 2,50
Morellino di Scansano Santa Maria Frescobaldi 2005
Sangiovese Cabernet Alicante € 10,00 € 2,00

Sulla Bistecca
Chianti Classico Riserva “Petresco” 2003 Le Cinciole
Sangiovese € 19,00 € 4,50
Pinot Nero al Tondo Ruffino IGT Toscana 2000
Pinot Nero € 21,00 € 4,50

Su stracotto, peposo, spezzatino
Tignanello IGT Toscana 2003 Antinori
Sangiovese Cabernet € 49,00 € 10,00
Nobile di Montepulciano Gattavecchi
Sangiovese Mammolo Canaiolo € 15,50 € 3,50

Per finire
Vin Santo del Chianti Classico Dievole
Trebbiano Malvasia Sangiovese € 18,00 € 3,50
Muffato della Sala Antinori
Sauvignon Blanc, Grechetto, Traminer e Riesling € 29,00 € 5,00

Anche noi ristoratori abbiamo le nostre colpe…

guide1…riguardo i vini che mettiamo in tavola e riguardo al fatto che anche da Burde, a parte il mitico Bucciarelli e pochi altri, molti vini sono sempre presenti nelle decine di guide ai vini che affollano le librerie. Devo anche dire che forse oggi tornando indietro molte scelte non le rifarei e in cantina terrei tutt’altro tipo di vini ma posso anche dire che 4 anni fa quando ho iniziato avevo ben poco da cui cominciare a farmi una idea su quali vini mettere in carta! Uscito dal III livello AIS, sparuto e sommerso dalle centinaia di proposte da parte dei vari rappresentanti vinicoli ero nella situazione di dover rimpolpare la cantina del ristorante di famiglia senza litigare con mio zio e rimanendo in buoni contatti con alcune cantine storiche con cui avevamo sempre lavorato bene. 

Ecco, a parte la frequentazione dei corsi AIS e i consigli tra futuri colleghi sommelier i modi per capire quali vini avrei voluto per i miei clienti erano solo  2:guide 2

  1. bere una marea di vini in poche settimane e farmi  in proprio una cultura e un indirizzario “pratico”
  2. leggermi 3 guide e pescare da lì secondo Grappoli Bicchieri e Vinifrutto .

Ovvio che per motivi di tempo cominciai dal punto 2 riservando il punto 1 per i mesi successivi. E in effetti mi sono impegnato in un massacrante (soprattutto per moglie e figlio che mi accompagnavano!) tour di degustazioni in giro per l’Italia e fuori ad assaggiare “furiosamente” centinaia di vini. é stato bellissimo e utilissimo anche per accrescere la mia cultura enoica ma per avere le idee chiare ci ho messo almeno un annetto. Leggendo invece le guide e scegliendo “sulla carta” come fanno molti locali in effetti si risparmia un bel pò di tempo e ci si assicura di fare una bella impressione almeno sul 30% di potenziali fruitori della cantina. Poi ovvio che si deve fare attenzione a non fermarsi lì, altrimenti si entra nella categoria dei sommelier cartacei che leggono e studiano ma non bevono (ne stiamo animatamente discutendo sul forum di rexbibendi e in seguito ad un post polemico su it.hobby.vino)
Da qualche giorno è in corso un dibattito interessante su di un post di Ziliani di Vino al Vino .
In quella sede faccio notare che “almeno” non c’è la foto della “nostra” Duemilavini AIS tra le guide che vengono mostrate (ma anche “noi” comunque abbiamo premiato vini molto in linea con gli altri)!
Quanto alle guide in genere, direi che non obbligano nessuno a comprare un vino e non obbligano nemmeno i produttori a mandare i loro vini!

L’Osservatorio Marketing del Vino della SDA ci dice inoltre che la % sul totale (5%) dei consumatori che acquistano vino secondo le guide è piuttosto limitato sul totale di consumatori del vino in Italia e in effetti le tirature di queste guide sono alte ma in assoluto si può stimare in circa 300mila copie in totale (almeno sommando ais, gambero, maroni e veronelli).

E’ vero che magari queste 300mila persone sono opinion leader nella loro cerchia di amici ma comunque non sono così tanti in assoluto e non giustificano l’enorme attenzione che il resto della stampa tributa alle guide e ai suoi riconoscimenti! Ogni volta che si pubblicano le classifiche si corre a celebrare questo vino o quest’altro…e il grande pubblico si appassiona ai punteggi alle classifiche e dicono in giro che il Brunello è il vino migliore del mondo (almeno quest’anno). Questo perchè le classifiche o le selezioni di qualcosa aiutano il consumatore a capirci qualcosa in un mondo effettivamente molto vasto e dispersivo. La cosa importante sarebbe però che passato il primo impulso da guida e da approfondimento giornalistico si passasse alla teoria e agli assaggi che ovunque in Italia non mancano.

E quindi dico che forse di sicuro la categoria dei giornalisti dovrebbe fare un pò di autocritica sul fatto che si scrive di più su Casanova di Neri che su Soldera Case Basse o Poggio di Sotto e dall’altra parte i consumatori, il grande pubblico e anche i produttori dovrebbero cominciare ad utilizzare le guide per quello che sono, ovvero delle linee guida su cui basarsi negli assaggi per poi cibovagare ed enovagare in cerca del proprio gusto e dei vini buoni davvero. E in questo senso vi assicuro che le guide, o almeno quelle fatte bene, sono un patrimonio grandissimo da salvaguardare, basta solo non metterle sul piedistallo! ecco noi per esempio le mettiamo qui…