Monthly Archives: giugno 2008

Blog: pro e contro ma in ogni caso vai Buffon uno di noi!

Titolo delirante per segnalare velocemente tre post metablogghettari ovvero:

  • Iniziativa Europea “contro” i blog (via Pandemia) Da seguire di sicuro e prepariamoci al peggio.
  • Bloggare fa bene alla salute: forse più mentale che fisica ma almeno ho qualcosa con cui difendermi dalle accuse di passarci troppo tempo (via Geekissimo). Mi devo considerare in terapia?
  • I Metallica contro i blog: un amore tradito più volte ma possono fare quelle che vogliono, come loro nessuno mai (Via Apogeonline), così almeno il 22 Luglio a Bologna abbiamo un argomento con cui rompere il ghiaccio…
  • Gigi Buffon: uno di noi! (A parte che lui ha 220 commenti di media per ogni post…). Però stasera contro Mutu vediamo di salvare l’onore calcistico italiano, vi va?

Pasta Fabbri & Fragole, una bella idea per una ricetta estiva

fiocchi & fragoleGiovanni Fabbri e Paolo Gori da Burde hanno dato prova di quanto si può trasmettere, a chi sa ascoltare, della passione che è in noi. Uno con la sua pasta, l’altro con le sue ricette non si sono risparmiati e insieme ci hanno portati a passeggio tra campi di grano e oliveti, tra pascoli verdi e filari di viti e poi ci siamo seduti a tavola per assaggiare quel che abbiamo trovato.

Ecco in video i due che ci spiegano qualcosa: Giovanni cosa vuol dire “risottare” e Paolo come la pastasciutta può diventare un “dolce” e poi ancora cosa berci sù.

Fiocchi di maggio
Ingredienti: (per 6 persone)
gr. 200 di fiocconi del Pastificio Fabbri
kg. 1 di fragole
gr. 100 di zucchero di canna grezzo
nr. 1 pizzico di sale grosso
nr. 1 cucchiaio di zucchero
croccante sbriciolato o granella di pistacchi
Preparazione: Lavare, pulire e fare a pezzetti le fragole. Mettere al fuoco lo zucchero di canna con 100 ml. di acqua e quando bolle aggiungerne la metà. Lasciar riprendere l’ebollizione, spengere e far raffreddare, dopodiché passarle al setaccio. Buttare la pasta in abbondante acqua bollente salata e scolarla a metà cottura. Freddarla benissimo sotto l’acqua corrente. Condirla con il passato di fragole e quelle rimaste. Decorare con il croccante sbriciolato o la granella di pistacchi.

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Chianti Classico Monteraponi Riserva il Campitello 2004

Ormai non possiamo più considerarlo una novità assoluta visti i premi e i riconoscimenti che questa grandissima Riserva di Chianti Classico sta raccogliendo nelle guide ma è stato davvero uno dei protagonisti nella serata del Sangiovese qui da Burde.

Figlio di un’annata grandiosa e già celebratissima, nel bicchiere è di un colore rubino vivacissimo e di un corpo notevole senza sembrare pesante. Al naso rapisce subito, sospeso come è tra note floreali di giglio, iris e viola mammola e frutta in confettura delicatissima. Bandita ogni mollezza di frutta di bosco dolciastra, spazio a spezie e mineralità finissime che vanno a comporre un bouquet intrigante e ogni volta diverso che lo riannusiamo. Ma come tutti i grandi Chianti Classico, la riprova della sua solidità è in bocca dove acidità tannino e  sapidità formano una solida intelaiatura per una futura grande evoluzione mentre nel presente forniscono un contraltare efficace all’alcol e alla più che discreta morbidezza. Chiusura molto persistente ed efficace, asciutta e decisa.

Lascio la parola a Michele che ci spiega la cura che mette nella produzione di questa riserva.

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Michele Braganti e la Riserva Il Campitello
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E qui la degustazione  del vino realizzata nella serata Dibattito sul Sangiovese.

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Chianti Classico Riserva Monteraponi Il Campitello 2004
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Concorso Charme Sommelier AIS e Bisol : istruzioni per l’uso!

Forse avete ricevuto comunicazioni dal vostro delegato circa il concorso Charme Sommelier, organizzato da AIS in collaborazione con Bisol (full disclosure: il prosecco “ufficiale” di Burde, ) e l’associazione di Grandi Vini Group. (Trovate qui un video della prima edizione per farvi una idea).

Ne avevo sentito parlare già al Vinitaly ma appunto solo ieri mi è arrivata la scheda di iscrizione e la mail con l’avviso del concorso. Dato che dalla lettura degli allegati (clicca qui per il pdf della manifestazione) mi erano rimasti dei dubbi circa la diversità del concorso con il Trofeo Berlucchi Miglior Sommelier d’Italia, ho scritto a Silvia Minoccheri, già “wine educator” alla Zonin, collega sommelier e “compagna di banco” alla Bocconi al Master di Marketing del Vino, alcune info in più: soprattutto la mia curiosità riguardava il tipo di prove che sono previste alle selezioni regionali e alle finali.

Ecco quanto mi ha risposto a tempo di record (altro che 2.0…):

Ciao Andrea, allora le prove sono molto semplici, durante una cena di gala i Sommelier partecipanti faranno servizio ai tavoli dovendosi prendere cura di un tavolo in particolare dove i commensali saranno anche giudici.
Durante il servizio ci saranno richieste dai commensali: come l’apertura di una bottiglia di Spumante Itliano, richieste di degustazione, domande di abbinamento cibo vino, il Sommelier sarà quindi spesso e volentieri iterrotto nella sua attività da questi commensali che gli daranno di che fare.
Nel corso della serata e quindi del servizio ogni commensale avrà una scheda di giudizio che seguirà i parametri riportati nella presentazione, darà un voto al servizio, alla competenza, uno al dress code, ed uno al linguaggio non verbale ( che è poi la sintesi di Charme Sommelier) ovvero l’insieme delle caratteristiche particolari di un Soomelier che rendono ancora più gradevole un convivio.
Il Sommelier non dovrà fare altro che quello che fa sempre : Servizio nel migliore dei modi, poi è ovvio che c’è chi meglio si cala nella parte e rende gradevole anche il peggior vino! Il Consorzio Grandi Vini e la Famiglia Bisol nonchè l’AIS ha più volte riscontrato che ci sono situazioni in cui il servizio di alcuni Sommelier fa da collante tra la realta del vino che si propone ed il consumatore. Questo per Consorzio Grandi Vini e per Bisol è Charme Sommelier, vorremmo poter portare un esempio di questo genere attravero le fiere del Vinitaly di Prowine e di Bordeaux affiancandolo a nomi di eccellenza come quelli che puoi vedere nel Consorzio Grandi Vini.
Si può sintetizzare quindi dicendo che a livello di selezione è sicuramente più leggero e diverso rispetto ad un concorso per miglior Sommelier, cerchiamo un “Biglietto da Vinsita” che rappresenti l’AIS ed il buon far cultura del vino da portare attraverso i mercati.

Le selezioni si svolgeranno il 15 Settembre (quindi sarete tutti abbronzati e charmant di sicuro) a Milano, Roma e Palermo a seconda della vostra regione di appartenenza. Iscrizioni entro la fine di Agosto.

Prevista una notevole copertura mediatica con Radio, TV e Sky a seguire l’evento quindi io ci farei un pensierino, almeno le selezioni regionali sono davvero alla portata di qualsiasi sommelier abbia un minimo di dimestichezza con il pubblico e ci sappia fare nel rapporto con il cliente.

Quindi l’unica scusa che avete per non partecipare è che state studiando per il Berlucchi 2008 ma in teoria uno ce la farebbe a fare entrambi…visto che la finale del Miglior Sommelier d’Italia è in Sicilia a fine ottobre!

Sangiovese e i confini del Chianti “storico”: parlano Filippo Cintolesi e Michele Braganti

Serata da tutto esaurito con interventi da Siena, da Roma e anche qualche americano di passaggio venerdì sera da Burde (qui la fotogallery). A quanto pare il Sangiovese, quello vero, vibrante, pieno, corposo ma non troppo, fresco ed elegante ancora piace ANCHE in Toscana! Grande disponibilità di Filippo Cintolesi e di Michele Braganti che hanno risposto a tutte le domande e i dubbi del pubblico curioso e interessato. Grandi vini e soprattutto vini veri di Terroir, diversi per clima, esposizone, composizione geologica ma accumunati dalla passione dei viticoltori che li hanno prodotti.

Dal Salvino di Cintolesi (Gaiole) fino a Radda (Monteraponi) e a Castellina (Bucciarelli) abbiamo apprezzato insieme quanto conta il gusto del luogo, il territorio e la storia nel bicchiere. Nei prossimi giorni (ma già tutti presenti su YouTube) presenteremo i video delle degustazioni e delle chiaccherate con Filippo e Michele ma mi premeva già mostrarvi questa digressione sui confini del Chianti Classico, tema che a Filippo, ma non solo, sta molto a cuore.

E che dimostra ancora una volta che in Toscana come in Italia, spesso gli interessi di cassetta hanno avuto la meglio facilmente di quella storia e di quella tradizione di cui ci riempiamo spesso la bocca.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=9k3nC7xGo18[/youtube]

Ore 19 Apple Keynote: da oggi l’Italia entra nella fase 2.0?

Grazie agli amici di The Apple Lounge oggi dalle 19 potremo seguire insieme in diretta liveblogging uno dei leggendari keynote di Steve Jobs e quello di stasera dovrebbe contenere la notizia che tutti stavamo aspettando ovvero l’ufficializzazione del lancio dell’Iphone pure in Italia e direttamente con il modello 3G ovvero UMTS. Ho parlato talmente tanto dell’IPhone e mi sono tanto prestato in questa operazione di product placement (ufficialmente nel mondo food and wine ce lo abbiamo e lo usiamo profesisonalmente “solo” in tre persone, ovvero Bonilli, Cavoletto e il sottoscritto…) che vi chiederete come mai tanto entusiasmo verso questo oggetto.

In questa fase si può spararla grossa ed ecco che vi dico che secondo me per quanto riguarda l’Italia l’avvento dell’IPhone (e dei suoi cloni) permetteranno FINALMENTE il decollo di tante applicazioni web che fanno fatica nel nostro paese a causa del drammatico ritardo nell’uso di Internet nella nostra economia e nella nostra vita sociale. E dato che invece la nostra vita sociale è ormai incentrata sul cellulare ecco che per convincere e far utilizzare la rete agli italiani il telefonino resta l’unica possibilità.

E di telefonini così rivoluzionari, caldi, pratici e capaci di appassionare allo stesso modo il geek, il fighetto da discoteca, la posh girl, il manager e la casalinga di Voghera non ne sono mai esistiti. Un oggetto che rende semplici intuitive e comode una quantità enormi di funzione che finora siamo stati impossibilitati a svolgere con un telefonino perchè qualche genio del marketing pensava che avremmo passato tutto il giorno a mandarci MMS e a vedere i film sul telefonino pagando centinaia di euro per servizi informativi a dir poco ridicoli su vetusti “portali” quando invece altrove il web cresceva e si potenziava di contenuti ogni momento.

IPhone è importante perchè dimostrerà che la gente è disposta a pagare per essere sempre connesso alla rete e utilizzarla in ogni momento e soprattutto perfino a pagare per servizi efficienti e utili erogati direttamente sul telefono.

Se ancora non l’avete provato e vi pare dunque esagerato quanto sto dicendo, passate da me a provarlo oppure accantonate per un pò i vostri Nokia, Samsung, LG e Sony e fateci almeno un giro.

Però dato che non sono nè Andrea Beggi, nè Mantellini nè ho la pretesa di essere un guru delle telecomunicazioni, potete pure prendere queste mie previsioni come farneticazionie basta…tanto ci perdo poco!

————-Aggiornamento ore 22:45————————————-

L’Italia avrà perso pure 3-0 ma dal 11 luglio abbiamo l’Iphone (con una serie di funzioni e caratteristiche che fanno arrossire il mio povero IPhone GPRS)…chi ha voglia di festeggiare?

http://www.apple.com/it/iphone

Furbo come una (Coda di) Volpe: 10-12 Giugno a Battipaglia con Luciano Pignataro

Luciano me ne ha parlato a San Patrignano lo scorso weekend e anche la bravissima collega Giulia Cannada Bartoli delle Officine Gourmet mi ha fatto partecipe del grande lavoro organizzativo che sta dietro a questo piccolo grande Festival del Vino del Sud a Battipaglia (SA) che si terrà dal 10 al 12 Giugno prossimi, il Coda di Volpe Wine Festival. Il progetto è senza dubbio ambizioso in quanto non solo si celebra la Coda di Volpe, tra i vitigni più negletti d’Italia, spesso purtroppo persino nella sua terra, la Campania dove le superstar Greco, Fiano e Falanghina fanno il vuoto nelle vendite dei bianchi ma anche molte doc del sud e molti piatti tipici locali. Il vitigno Coda di Volpe ha una storia illustre e antica (grazie Lavinium) che si mescola alla fama secolare del Falerno e oggi entra in uvaggio in vini campani famosissimi. Citato già da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, oggi è vinificato in molte sfumature di gusto e personalità, decisamente da scoprire. Per non parlare poi della particolarità Vesuviana del Lacryma Christi DOC dove la Coda di Volpe è predominante.

Oltre a degustazioni e verticali, segnalo anche un bel lavoro di proposte di abbinamento con ricette del territorio e una serie di eventi collaterali, tra cui alcune serate alla Città del Gusto Di Napoli del Gambero Rosso.

Sarà possibile seguire l’evento su Sky (ogni sera diretta televisiva dalle 21 alle 23 sul canale Sky 849 con esperti, sommelier, produttori, giornalisti e grandi chef) e sul blog dell’Ais Napoli, curato dall’amico Tommaso Luongo, Delegato AIS Napoli.

Per tutte le informazioni, ovvio riferimento praticamente istituzionale, il sito di Luciano Pignataro (non chiamatelo blog! :-))

Anzi già che ci sono vi faccio spiegare da lui come mai non si possono commentare i post sul suo cliccatissimo sito…

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Luciano Pignataro e i No Comment sul sito…
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Oggi Sabato 7 e domani Domenica 8 tutti ad assaggiare il Carmignano a Prato!

Meno male che c’è Ziliani, che quest’anno tra peregrinazioni varie quasi mi scordavo uno degli appuntamenti più piacevoli delle mie zone, ovvero Divini Profumi con la grande possibilità di assaggiare in un colpo solo tutta la miglior produzione di vino della Provincia di Prato e ovviamente in particolar modo quello che spesso ho definito uno dei miei vini preferiti in assoluto ovvero il Carmignano DOCG. Ed è un vero peccato che se ne faccia così poco (la DOCG mi pare sia forse la più piccola d’Italia) perchè la qualità è sempre altissima e ogni azienda vale davvero l’assaggio. Oltre al blasonato Carmignano (inteso come tipologia, paragonabile ad un Brunello di Montalcino o ad un Nobile come eleganza, struttura e capacità d’invecchiamento, ottenuto da Sangiovese con una piccola parte di Cabernet Sauvignon), questa zona va rammentata almeno anche per il Barco Reale, vino da bersi giovane e fresco, per il Vin Ruspo (uno dei pochi vini rosati italiani DOC e uno di quelli più corposi) e per alcuni grandi bianchi da Trebbiano che si stanno affacciando sul mercato, vedi Capezzana e Terre a Mano. Storicamente poi è bene sapere che molto del Cabernet Sauvignon che oggi troviamo in mezza Toscana proviene proprio da queste colline visto che sono stati proprio i Contini Bonaccossi a cominciare a coltivare questo vitigno in tempi decisamente NON sospetti (si parla almeno del 1700…).

Non scordiamoci poi che quei pochissimi produttori che fanno anche Vin Santo lo fanno a livelli elevatissimi e riconosciuti ormai internazionalmente come tra i migliori vini dolci al mondo.

Oltre a tanto bere (non scordatevi di assaggiare l’altro grande Pinot Nero Toscano ovvero il Villa Bagnolo dei Marchesi Pancrazi) ci sarà anche la possibilità di assaggiare specialità dolci e salate pratesi (non solo Mattei!) credo purtroppo poco conosciute ai più: il pane di Prato (offerto venerdì dal Forno Bemoccoli e dai Panifici Bartolini e Cordovani e Saija, mentre sabato dal Forno Santini e dei Panifici Il Fornino e Sea, tutti di Confartigianato imprese), i biscotti del Forno Steno, la Mortadella di Prato del Salumificio Conti, il Vermouth di Prato prodotto dall’azienda Numquam e il miele dell’Arpat.

Dal vivo le dimostrazioni di arte pasticcera del Consorzio pasticceri di Confartigianato e dalle 19 alle 21 sia venerdì che sabato il Menù per Di Vini Profumi, degustazione di piatti tipici del territorio a cura dell’Associazione Ristoratori dell’Unione commercianti e della Confesercenti.
L’ingresso al Chiostro di San Francesco (in pieno centro storico di Prato) è libero. Il calice per accedere alla degustazione costa 8 euro (insieme al coupon per il menù dei ristoratori).
Bonus finale la possibilità di partecipare a degustazioni guidate organizzate dall’AIS Prato e condotte dalle due persone più competenti sul Carmignano al mondo, ovvero Realmo Cavalieri e Bruno Caverni, che ho avuto la fortuna di avere tra i miei docenti ai tempi del corso di Sommelier, appunto in quel di Prato.

Per informazioni e prenotazioni Apt, p.zza delle Carceri 15, Prato, tel. 0574 24112 oppure info@prato.turismo.toscana.it.  Per le degustazioni, contatti sul sito regionale Ais Toscana.

Il futuro della didattica della Sommellerie, courtesy of YouTube, oppure il futuro del cinema?

Ok, forse l’ho sparata un pò grossa ma oggi pomeriggio non mi sono praticamente fermato un secondo dopo aver letto su Geekissimo che YouTube aveva aggiunto (finalmente) la possibilità di aggiungere note, sottotitoli e link direttamente sui video postati sulla piattaforma. Ovviamente le implicazioni più interessanti e cash friendly sono quelle pubblicitarie e già si sprecano in rete i primi tentativi di utilizzo commerciale di questa feature che si preannuncia rivoluzionaria (anzi diciamo pure che da oggi la Tv commerciale ha cominciato a morire per come la conosciamo e se avrà un futuro lo avrà solo in questo modo, mi dispiace solo per gli spot di Spike Lee).

Essendo però filantropicamente poco interessato ai soldi ma molto interessato a diffondere la sommelierie e l’apprezzamento del vino in lungo e in largo, mi sono provato a fare un esperimento sul filmato di Aldo Sohm e la sua decantazione di Petrus 1982 durante gli ultimi mondiali. Le riprese non saranno granchè (le ha fatte Davide Merlini dell’Hostaria dell’Orso, io avevo il braccio anchilosato dopo 1 ora di riprese) però rendono l’idea di cosa può venire fuori per un video didattico AIS o di chiunque voglia trasmettere pillole di conoscenza enoiche (e non solo).

Cliccate qui per dare un’occhiata al video (nell’embed, per ora, le annotations non rimangono sembra).

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Aldo Sohm Annotations
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Domani ci ripenso ancora un pò ma immagino che sia questione di ORE prima che qualcuno tiri fuori un film interattivo usando le annotations. Come?

Date un’occhiata a questo post del GURU Tiziano Fogliata e al video che lo accompagna. Sono l’unico che pensa alla materializzazione di un sogno interattivo multimediale??? La classica biondina da film horror che scappa dal solito mostro che porta deve prendere? Dove andrà a finire con l’uscita di destra? O forse nell’inquadratura precedente non ha visto su una parete una manovella da tirare per aprire un passaggio segreto? Magari ci torno sopra con il mouse…

Oppure si potrebbe girare un bel gioco a quiz a scelta multipla visuale…un’avventura stile laser game (mamma mia come sono vecchio…)… O forse, come credo, qualcosa di completamente diverso?

Insomma, rifacciamo Dragon’s Lair?!?

Due mondi per un piatto di pasta!

stracci pesto aromaticoEccoci all’ultima versione “salata” della pasta fredda della serata con Giovanni Fabbri e la sua Pasta. E’ quella forse un tantino più complessa, ma poi neppure così tanto! Pasta Fabbri, fagiolini, qualche erbetta aromatica a piacere, olio e poi il trucco del tuorlo dell’uovo sodo e naturalmente un pecorino dal sapore deciso e, se piace, anche un po’ piccante. La ricetta è questa, gli accorgimenti perchè riesca bene sono i soliti che ci ha spiegato Giovanni.

Stracci al Pesto Aromatico
Ingredienti: (per 6 persone)
gr. 500 di stracci del Pastificio Fabbri
gr. 500 di fagiolini lessi
nr. 2 tuorli d’uovo sodi
gr. 150 olio extravergine d’oliva,
pecorino toscano
una fetta di pane ammollata nell’aceto
prezzemolo, basilico, erba cipollina o cipollina fresca, altre erbe aromatiche a piacere
un pugnello di pinoli, sale grosso e fino qb.
Preparazione: Frullare a bassa velocità un mazzetto di foglioline di prezzemolo, una dozzina di foglie di basilico, pochi fili di erba cipollina, il pane strizzato, i tuorli sodi, i pinoli (ma lasciatene qualcuno per dopo), sale e 150 gr. di olio, ottenendo il “pesto”. Buttare la pasta in abbondante acqua bollente salata col sale grosso e scolarla a metà cottura. Freddarla sotto l’acqua corrente e scioglierla con un po’ d’olio. Conditela con il pesto, i fagiolini, i pinoli rimasti e abbondante pecorino tagliato a filetti e portate in tavola.

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Paolo e il pesto aromatico
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Seguite il video fino in fondo e avrete due mondi pinot grigio

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