Yearly Archives: 2008

Cioni vs Donzelli e la corsa a Palazzo Vecchio: tutti su Facebook!

Così come negli States, anche per Firenze è arrivato il turno delle prime elezioni giocate su Facebook… Oggi sui giornali fiorentini non si parla altro che della querela che Graziano Cioni intende sporgere verso i moderatori del Gruppo “Cioni ti odia ” (per fortuna prontamente rimosso).
Le frasi scritte nel gruppo lesive della dignità di Cioni e di sua moglie non meritano tanta pubblicità, visto che è stato comprovato che sono assolutamente fasulle, però non mi pare che “querelare Facebook” sia la soluzione che porterà più voti al probabile nuovo sindaco di Firenze. E , visto siamo in tema, penso anche che l’amico ed ex compagno di scuola Giovanni Donzelli di cui condivido spesso le battaglie, in questo caso avrebbe potuto scusarsi, se non personalmente, almeno di non aver vigilato adeguatamente sulla questione.

E intanto mentre Matteo Renzi, Daniela Lastri e Lapo Pistelli, gli altri 3 concorrenti alle primarie fiorentine del prossimo febbraio sono su Facebook e interagiscono e rispondono con i fiorentini (provate per creder!) Cioni è l’unico dei tre che ancora non compare sul popolare Social Network.
Non sono uno stratega ma penso che il popolo della rete trarrà le proprie conclusioni in fretta, quindi mi aspetto che anche l’assessore Cioni compaia presto su questo spazio ancora tutto da scoprire ed esplorare.

Aggiornamento: Graziano Cioni ha ritirato la querela e la richiesta di risarcimento danni e invita i due moderatori del gruppo a fare una donazione al Meyer. Come potete leggere nel commento qui sotto al post, l’ufficio stampa del Comune di Firenze ha diffuso un comunicato in cui si dichiara di voler chiudere la faccenda senza inasprirla invitando a maggior attenzione nel modo di fare politica sul web. Direi un ottimo esempio di attenzione e apertura al mondo che cambia. Ok adesso aspettiamo “solo” Cioni su facebook…

Brunello di Montalcino Biondi Santi DOCG 2003

biondi santi 2003 brunelloGiulio Gambelli dice che nel vero sangiovese si deve sentire la scorza d’arancio e questo grande Brunello non fa eccezione. Annata senza riserva, calda e siccitosa ma portato Montalcino al minimo storico per premi e riconoscimenti nel campo vnicolo ma pure qualche perla senza se e senza ma. Uno di questi è questo Brunello molto scuro (rispetto allo standard) dai toni di confettura di ciliegia e susina con fiori di giaggiolo, mammola in apertura e pesca gialla poi. In bocca è caldo ma ancora durissimo con un tannino però “adulto” con tempo necessaio di affinamento e già bevibile nel breve periodo. Si capisce come mai è stato uno dei pochi Brunelli a salvarsi nel 2003, addirittura uno dei “magnifici 3” secondo Gentili-Rizzari della Guida dell’Espresso.
Dopo 12 ore: non acquista particolarmente ma conserva potenza e inensità, allungandosi con una persistenza più ricca e maggior tenuta in bocca. Bouquet un pò più serrato ma dà la bella sensazione di un vino che diventerà grande ancora prima di dire che è un grande vino a prescindere.
Dopo 36 ore: non ci crederete ma assume una dimensione molto diversa, bevibilissima e quasi dolce, perfetto sul formaggio (La Ruota del Re di Corzano & Paterno) su cui ho centellinato la bottiglia lo scorso martedì.
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Brunello Biondi Santi DOCG 2003
[/coolplayer]

Presentazione Guide Espresso Leopolda Firenze: per chi quel giorno lì inseguiva la sua chimera…

Ovvero per chi non c’era, ecco qui alcune foto raccolte in giro nel set su Flickr e soprattutto il Livebloggin (iPhone Santo Subito!) su Kela e vari commenti e post in qua e là (Anselmo, Leonardo, Bonilli e Riccardo, Vuggì). E altri verranno!
Visto il clima da recessione siamo andati con Ivano Antonini a cercare di investire i 10mila euro appena ritirati dal bancomat:
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Ivano Antonini fa la spesa
[/coolplayer]

e passando siamo stati dallo Zazzeri a discutere di abbinamenti con il pesce (e il San Leonardo):
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Luciano Zazzeri e abbinamenti rossi sul pesce
[/coolplayer]

Poteva mancare una intervista all’uomo del giorno ovvero Luca Roagna? Il suo Barbaresco Crichet Pajè è stato “vino perfetto” (20/20) per la guida e non ha lasciato nessuno indifferente alla Leopolda:
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Luca Roagna e il suo crichet Pajè 1999 da 20/20
[/coolplayer]

Poteva mancare il nostro astro nascente tra i fornelli? Ecco Marco Stabiledell’Ora d’Aria e la sua rivoluzione nella schiacciata con l uva!
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Marco Stabile e la nuova schiacciata con l’uva
[/coolplayer]

Lunedì 13 ottobre “Vernaccia e dintorni” San Gimignano e i suoi tesori enogastronomici

acquabona logoL’amico Riccardo Farchioni di Acquabona (e Acquablog!) mi rammenta questo bellissimo appuntamento con la Vernaccia di San Gimignano, DOCG finalmente ritornata in auge con prodotti eccezionali e di livello internazionale (basta anche solo guardare ai premi raccolti da Montenidoli, Panizzi, Guicciardini Strozzi nell’ultima tornata di guide…). E soprattutto non perdetevi le attese verticali per scoprire quanto invecchia bene questo vino quando è fatto con amore e passione.
Il tutto si svolgerà domenica 12 e lunedì 13 ottobre dalle 12 alle 19 a Lido di Camaiore sul Lungomare perchè si sa che il mare d’autunno è più bello che mai…(eppoi siete già in versilia per Spumantia da Domenica, no?)

Ecco qui il programma completo:
“Si avvicina l’appuntamento con “Vernaccia e dintorni. San Gimignano e i suoi tesori enogastronomici”, l’intensa giornata di degustazione dei vini e dei prodotti dell’agroalimentare del territorio di questo celebrato borgo toscano che si terrà al Dune Hotel di Lido di Camaiore lunedì 13 ottobre dalle 12 alle 19.30. Protagonisti dell’appuntamento, fortemente voluto dal Consorzio di tutela che ha scelto la Versilia come vetrina ideale per mettere in evidenza il valore del suo patrimonio enogastronomico, sarà innanzitutto la Vernaccia di San Gimignano, ma anche i caldi rossi di questo territorio incluso nel Chianti senese. Alle 12 del 13 ottobre si apriranno dunque, per tutti gli appassionati e gli operatori del settore, le porte del Dune Hotel dove ad aspettarli vi saranno 21 produttori capitanati dal presidente del Consorzio Giovanni Panizzi, pronti a dimostrare con i fatti (o meglio con i bicchieri) il valore del loro bianco rigorosamente autoctono, un vino di notevole struttura e che possiede una non comune capacità di invecchiamento, come verrà dimostrato nella degustazione guidata delle 15 intitolata “Le età della Vernaccia”. Ma non basta: a testimoniare la validità della produzione agroalimentare del territorio del prezioso borgo toscano, vi saranno anche salumi di cinghiale, formaggi, dolci secchi e poi, naturalmente, lo zafferano, fra i più pregiati d’Italia. “Vernaccia e dintorni” sarà una occasione, per il pubblico dei winelovers, per avere finalmente una rinnovata immagine di questo tradizionalissimo e toscanissimo vino.”

Dune Hotel, Viale Colombo 259 – Lido di Camaiore (LU)

Ore 12-19.30

Ingresso libero
Ore 15: “Le età della Vernaccia”, degustazione guidata di 20 bicchieri a ritroso nel tempo (per operatori, su prenotazione: tel. 3356814021)

Domenica 12 ottobre: serate a tema in quattro ristoranti del territorio a cura del Consorzio Denominazione San Gimignano: Antico Uliveto (Pozzi di Seravezza),

Il Punto Di Vino (Viareggio), Osteria Oliveta (Massarosa), Romano (Viareggio)

Produttori presenti:
Cesani Vincenzo, Pietraserena, La Marronaia, Campochiarenti, Il Colombaio, Casa alle Vacche, Fattoria il Palagio, Casale Falchini, Il Lebbio, San Quirico, Teruzzi & Puthod, Fontaleoni, Agricoltori del Chianti Geografico, Panizzi, Cusona, Pietrafitta, San Donato, Signano, Le Calcinaie, La Lastra, Il Palagione

La gastronomia:

La Buca, salumi di cinghiale; Piacenti Paolo, stagionatore di formaggi; Pinzani, produttore formaggi; La Nuova Bistrot, dolci secchi; Tancredi Cleli, produttrice di zafferano

Business da Sommelier…la mia prima rubrica in edicola su Business People parla di Matrimoni…

business peopleFinchè non l’ho visto stampato non potevo crederci e invece grazie a Chiara Grianti e Vito Sinopoli che incautamente me lo hanno chiesto prima dell’estate, eccomi ad esordire come scrittore semi-professionista di vino sulla rivista del gruppo Duesse Business People! é lo stesso gruppo di My Movies e altre riviste più o meno specializzate.
Si parte con la croce e delizia di noi sommelier ovvero “il matrimonio perfetto” (no la Silvia non c’entra, per adesso) e ho modo di tornare sulle ostriche e vino rosso e un sacco di luoghi comuni e polemiche sull’argomento. Se avete 10 minuti e un pò di attenzione, dategli un’occhiata e fatemi sapere se ho scritto così tante bischerate…
(e tra gli altri si parla di Gardini, di Marchesi, Enrico Bernardo, Alder Yarrow, Dario Bressanini, Andrea Balleri insomma tutta la banda…)

Rosso di Montalcino Fascia Rossa Biondi Santi DOC 2002

biondi santi rosso montalcino fascia rossaL’intruso della serata che si rivela solo alla distanza (ovvero 12 ore dopo). Durante la verticale infatti questo rosso (sebbene rinforzato da uve dei vigneti generalmente dedicati all’annata e alla Riserva) dà una sensazione di cesura con gli altri vini con un colore cupo ma poco trasparente un pò smorto. Naso inizialmente confuso di frutta rossa e nera di bosco e sapidità ine videnza, ma senza grandi spunti aromatici. In bocca è morbido, anche troppo, con tannino maturo e dolce. Persistenza buona ma niente di più.

Dopo 12 ore il vino si è come compattato e la frutta si è rinsaldata su toni quasi da lampone e ciliiegia, anche accattivanti. Spezie che fanno capolino (pepe, cuio rabarbaro) e che completano un quadro sempre migliore. Bocca adesso più completa con retrogusto fruttato di mora piacevolissimo. Soprattuitto bevuto lontano da altri Brunelli ha una categoria valutativa a parte ed è piacevole, immediato fresco e quasi croccante in una maniera del tutto inspettata.

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Rosso di Montalcino Fascia Rossa DOC 2002 Biondi Santi
[/coolplayer]

Domenica 12 ottobre a Viareggio con Spumantia e AIS Toscana

spumantiaSe le bollicine di Eugenio vi hanno stuzzicato il palato allora avete l’occasione per togliervi diverse voglie questa domenica a Lido di Camaiore con Spumantia 2008.
Soprattutto avrete l’occasione di partecipare agli interessantissimi (e utilissimi aggiungo io) seminari di Roberto Bellini Ambassadeur Champagne del CIVC in programma al mattino o al pomeriggio. Per questi due seminari ricordatevi di prenotare mentre in contemporanea e dalle 10,00 alle 19,30 saranno aperti i banchi d’assaggio.
Prossimamente l’elenco completo delle oltre 50 aziende presenti dall’Italia e dall’estero.

PROGRAMMA
Ore 10.00 Apertura della manifestazione
Ingresso soci AIS gratuito
Non soci euro10,00

Ore 11.00 Seminario sulla TECNICA DI DEGUSTAZIONE DELLE BOLLICINE
– Condotto da Roberto Bellini – Posti a disposizione n. 30, costo euro 10,00.

Ore 15.00 Seminario sulla TECNICA DI DEGUSTAZIONE DELLE BOLLICINE
– Condotto da Roberto Bellini – Posti a disposizione n. 30, costo euro 10,00.

Ore 19.30 Chiusura della manifestazione

UNA HOTEL VERSILIA
Lido di Camaiore
Viale Bernardini già Viale C.Colombo, 335-337
Per le prenotazioni ai seminari, telefonare alla sede regionale AIS Toscana tel. n.
055 8826803 o scrivere a ass.toscana@aistoscana.it

Brunello di Montalcino Biondi Santi DOCG 1999

brunello biondi santi 1999Questo 99 si presenta già con una carica notevole cromatica e con un tono molto acceso indice di superba acidità. Al naso è quasi un tuttuno granitico di ciliegia e amarena ma dalle sfaccettature intriganti di pepe macis e scorza d’arancia. Completano il quadro un accenno di tabacco dolce e sottobosco minerale. In bocca è durissimo quasi fastidioso con una acidità sopra le righe, piacevole solo se accompagnata a del cibo.

Dopo 12 ore acquista una dimensione nuova con una piacevolezza maggiore in  bocca con acidità in parte rientrata nei ranghi. Tannino ben presente e mordace, profumi sinuosi e sempre carnosi e con l’amarena a predominare la scena. Sempre meglio per un’annata ancora da aspettare ma già grandissima.

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Brunello Biondi Santi 1999
[/coolplayer]

Enogenio AIS Toscana: come è andata (e le schede di tutti i vini…)

E’ stata davvero dura ed emozionante ma la sfida di Eugenio valeva tutta la pena di essere raccolta. Raccontare 6 grandi bollicine davanti a due Ambasciatori CIVC dello Champagne in Italia e ad una platea esigentissima di oltre 50 persone non era affatto banale. E anche Luca Martini e Cristiano Cini hanno sfoderato una prova notevole nel decantare i bianchi e rossi di livello mondiale che Roberto Bellini e Osvaldo Baroncelli ci hanno proposto. Riporto qui alcune mie considerazioni e faccio miei anche alcune sensazioni e notazioni gusto olfattive di Luca (bianchi) e Cristiano (rossi) che sono state davvero azzeccate.
Enogenio 2008

Intanto come inizio ecco un video sulla mia intro sulle Bollicine e la Franciacorta:

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
intro Franciacorta e Champagne Enogenio
[/coolplayer]
E adesso la degustazione della Cuvèe Annamaria Clementi 2001 Ca’ del Bosco:
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Annamaria Clementi 2001 Ca’ del Bosco Franciacorta
[/coolplayer]

Per il resto dei vini vi dovrete accontentare dello “scritto”!
SPUMANTE ANNA MARIA CLEMENTI CA DEL BOSCO 2001
Mi esprimo meglio nel video ma vi basti sapere che ancora una volta stupisce sia al naso con un pompelmo candito ormai marchio di fabbrica e da manuale contornato da pasticceria finissima e in bocca per la cremosità avvolgente punteggiata di nocciola. Davvero suadente ed elegante, acidissimo eppur già bevibile

SPUMANTE GIULIO FERRARI RIS.FONDATORE 1997
A suo modo inconfondibile e con note iodate e minerali notevolissime, fruttato e floreale molto giallo e ricercato, in bocca è sapido e decisamente ancora meglio che al naso per complessità floreale e fruttata. Persistenza infinita e grande classe con una sapidità minerale che sfiora il kruggeggiante.

CHAMPAGNE SUBSTANCE J.SELOSSE
Il più strano e spiazzante del gruppo già dal colore giallo quasi ossidato. Al naso è caldo di pesca e melone poi minerale tanto, nocciola e mandorla dolci ma non stucchevoli, sontuosamente lievito e frutta candita sia tropicale che più classica. In bocca è rotondissimo e d’impatto, con una persistenza nell’ordine delle decine di secondi. Capisco chi rimane spiazzato ma capisco di più chi se ne innamora profondamente!

LIESSE D’ARBONVILLE 1996 PLOYEZ JACQUEMART
Al naso è un incanto di artemisia, rosa, camomilla, miele e noci mentre in bocca è una lama sapida tagliente che attacca la lingua. Acidità e durezze sopra la media per quello che sembra quasi un pas dosè. Struttura elegante e delicata, sicuramente troppo compresso in questa fase e da attendere a lungo ma con fondate speranze in qualcosa di grande!

CHAMPAGNE DOM PERIGNON 1999
DEve sempre dimostrare qualcosa di più ma onestamente pare davvero difficile fare di meglio con un tropicale di mango papaya e maracuja ruffiano ma esaltante e un lievito e panificazione decisi. Struttura e nerbo acido notevoli in bocca con un corpo che al naso non ti aspetteresti. Maschile e femminile insieme, classe eleganza e anche potenza. Geoffroy ancora una volta gioca di fino con gli opposti e lo lasciamo fare volentieri.

CHAMPAGNE KRUG 1996
Da teorico “krugist” quale sono non rimango mai impassibile di fronte a questi monumenti. Legno, vaniglia, cocco, cannella e poi tisana, cedro, zenzero, pepe bianco: impressionate e puro Krug. In bocca solito impeto, sapidità alle stelle e progressione lenta ma esplosiva di nespoli, limone, lampone e di nuovo note dolci di legno. C’è chi dice di aspettarlo, io sono per berlo ora e tante altre volte.

SAUVIGNON BLANC CLOUDY BAY 2007
Il nuovo mondo che in 20 anni ha ridefinito il Sauvignon blanc nei palati del mondo è la solita meraviglia di fiori di sambuco, di bosso, di finocchietto selvatico, anice, erba tagliata, lime, frutto della passione. E poi in bocca è corpo struttura, sostanza, sapidità mai stancante.

SILEX SAUVIGNON 2004 DIDIER DAGUENAU
DD non c’è più e vini come questo ce lo fanno sentire vicino con la scheggia di silice in evidenza anche al naso e un affumicato tanto leggero quanto croccante. Persistente all’inverosimile, rispetto ad altre annata ha un frutto più deciso ed elegantissimo con pompelmo, gelso, tiglio, gesso, iodio sale marino. Finale di sale e d’armonia tra l’uomo e la terra. Ci mancherai Didier!

CHARDONNAY GAJA E REY 2006
Al naos non impressiona perchè sussurra di glicine e tiglio ma in bocca esplode con una potenza italiana da chardonnay maturo, noce moscata, chiodo di farofdano, mirabelle sotto spirito, eleganza e potenza ma controllata. Caldo, ricco, minerale importante.

CERVARO DELLA SALA 2006
Giovanissimo ma riconoscibile con un the e camomilla e fieno fresco dal grechetto che siposano sopra un classico sontuoso naso tropicale da chardonnay italico. In bocca è ben amalgamato, intenso,caldo e avvolgente con crema pasticcera e finale amaricante che ne aumenta la bevibilità.

PULIGNY MONTRACHET J.CLAUDE BOISSET
Se Corton Charlemagne era pietra e spezie qui è frutta e note burroso ad aprire la strada. Tartufo, nocciola, burro, in bocca è lineare, tostato, sottile ma di corpo, l’archetipo dello Chardonnay di Borgogna che definisce uno stile.

BONNEAU DU MARTRAY CORTON CHARLEMAGNE 2005
Nel mio palato uno dei 3 migliori della giornata, un naso di spezie aglio finocchio rosmarino pepe bianco che annichiliscono qualsiasi paragone con altri Chardonnay, anche in borgogna. Complessità senza pari e sicuramente un naso da pinot nero rosso con moka, pietra bagnata, affumicato, nocciole, burro. Bocca sontuosa e piena, con finale esaltante che si fa ricordare a lungo.

PINOT NERO BARTHENAU VIGNA S.URBANO 2004
Difficile fare di meglio in AAdige con vigne che leggono in terreno regalando un naso varietale complesso con frutti di bosco in macedonia appena tagliata nella quale però è possibile distinguere ogni elemento. Alcol si avverte con frutta sotto spirito ma anche speziato legno, e anche note dolci. Bocca piena e delicato come ci aspetta da un grande Pinot Nero.

ATA RANGI MARLBOROUGH PINOT NERO 2005
La felce neozelandese domina la scena di uno scurissimo Pinot Nero che definisce lo stile neozelandese a pieno. Alcol e acidità duettano dando vita ad un alternanza godibilissima in bocca tra tostatura e speziatura dolce e un frutto ricchissimo e croccante. Grinta e nerbo per un vino che sembra aver fretta di gridare al mondo che anche qui il Pinot NEro può essere non solo grande ma anche monumentale.

CLOS DE VOUGET GRAND CRU 2003 GRIVOT
Archetipo del Pinot Nero borgognone speziato e caldo, con un mirtillo e frutti di bosco neri e rossi in un concerto affiatato che toglie il respiro. Pepe bianco e nero, liquirizia cuio e caffè. Bocca cangiante dinamica mai stanca.

SASSICAIA BOLGHERI SUPERIORE 2005
é sempre lui, elegante ma mediterraneo, frutta di bosco calda ma mai meno di finissima, tappeto di macchia mediterranea, di mirto con leggero floreale e melata di abete cangiante. In bocca è leggero e delicato ma con una persistenza magica.

CABERNET SAUVIGNON ESTATE 2003 MONTELENA
Naso stratificato, denso di lamponi fragola finissime e croccanti, fragranti come pochi altri rossi al mondo. Dolce amarena, pepe e cardamomo nitidi e suoadenti, in bocca ha un tannino californiano da manuale che interpreta magistralmente uno stile ormai affermato. Finale di mirtillo e prugna con sapiditrà in crescita. Potenza e controllo.

CHATEAU MARGAUX 2001
Altro vino che deve sempre dimostrare qualcosa in più ed è stupefacente come ci riesca ogni volta. Caffè, tostato, cacaio, ferro, mirtillo, mora, ribes nero, floreale di giaggiolo e rododendro, bacche selvatiche, potrei contìnuare due pagine che ad ogni olfazione la sfera cangiante di profumi ne regala sempre uno di più stupefacente del precedente. In bocca tocca l’animo con un tannino esemplare per sofficità e capacità di riempire la bocca, un tannino “sferico” come tante piccole bollicine che esaltano il godimento del frutto e del tostato. Senza altre parole.

Brunello di Montalcino Biondi Santi DOCG 1998

brunello biondi santi 1998Annata contrastata e difficile la 1998 ma che ci ha già regalato emozioni. Questo Brunello ha note di humus e sottobosco con frutta sotto spirito appena accennato ma in compenso un grande bagaglio di spezie e terziari come cuoio, liquirizia, tabacco fusi in un tuttuno molto elegante e sinuoso. In bocca il tannino è levigatissimo e si ha la percezione di un vino godibilissimo a tavola e anche da conversazione. Acidità alta ma non elevatissima, morbidezza encomiabile e beva ottima.

Dopo 12 ore i profumi sono ancora più eleganti e fini con note di frutta più marcata che si staccano dal sottobosco iniziale. In bocca la piacevolezza aumenta con note più calde e un finale molto più persistente e interessante.

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Brunello Biondi Santi DOCG 1998
[/coolplayer]