Yearly Archives: 2008

Il nuovo che avanza: Tg1, Heathrow Terminal 5 e Motley Crue

Le elezioni sono passate e la tv in cerca di notizie interessanti guarda (sempre più) al web. Venerdì sera il Tg1 su 8 servizi ne dedica ben 2 a materiale da YouTube, per la precisione uno per il web-divorzio tra Tricia Walsh e Philip Smith famoso produttore di Broadway con qualche problema in camera da letto e uno per il rap sul caos bagagli al Terminal 5 di Heathrow (UK), già pubblicato da Corriere.it. E oggi apprendo (grazie a Zeus News) che i Motley Crue faranno uscire il loro prossimo singolo direttamente in un videogioco, ovvero Rock Band. Se me lo avessero detto anche solo due anni fa non ci avrei creduto…(e non parlo SOLO del singolo dei Motley!)

Quanto a Rock Band, segnatevelo che sarà il prossimo regalo di compleanno di Malwin…

Per i pigri, ecco qui i video:

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Divorzio YouTube Patricia Smith
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Roguetune Terminal 5 Song
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Sabato 18 e domenica 19 tutti da Andrea Formigli alla Vinoteca e i 100 vini d’Italia!

Il concorso per il Miglior Sommelier della Toscana 2008 si avvicina e anche se ovviamente non partecipo, l’allenamento va sempre tenuto quindi questo sabato e domenica non mi perderò per nessun motivo una “classica” di questa stagione ovvero la mitica rassegna dei 100 Vini d’Italia promossa meritoriamente da Andrea Formigli e dallo staff della Vinoteca al Chianti ai Bottai (sotto la Certosa a Firenze, subito fuori dal casello Firenze Certosa). L’evento precisamente si terrà presso il bellissimo Hotel Relais La Certosa.

I vini sono principalmente da vitigni autoctoni e vinificati in maniera ultra tradizionale e li trovate tutti cliccando qui. Fatevi una lista di quelli che volete assaggiare perchè sono sempre tantissimi e valgono davvero tutti la pena di essere presi in considerazione. Andrea inoltre raccoglie sempre vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo e quindi ciascuno dei vini che troverete ha il suo perchè e lo capirete assaggiandoli.

Farò un salto sabato pomeriggio e anche domenica in mattinata per cui se siete in zona fatemi un fischio, fatevi riconoscere che assaggiamo qualcosa insieme e impariamo! Se portate i bimbi meglio così mi distraete Malwin e Keno che di solito scorrazzano per i prati inseguendo la palla e invocando l’attenzione del povero babbo perso tra i tannini dei baroli di Cappellano e Cavallotto…

Sagrantino di Montefalco (non solo) a Vinitaly: istruzioni per l’uso

Con tutto il caos delle ultime settimane non ho avuto nemmeno un attimo per postarvi le mie impressioni a seguito della doppia degustazione che ho tenuto per conto del Consorzio del Sagrantino di Montefalco il venerdì e il sabato a Verona. Per fortuna il mitico Riccardo Margheri di Livorno era presente e ha provveduto a relazionare sulla degustazione e ha anche fatto in tempo a partecipare ad una fittissima serie di incontri che ha voluto condividere con noi.

Ecco qui tutte le impressioni di Riccardo, comprese quelle sui vini di Montefalco, postate sul’interessante testata Corriere del Vino.

Invece per quanto riguarda le mie impressioni vi rimando al forum Rex Bibendi dove abbiamo discusso circa la piccola innovazione che su consiglio di Nicola Bonera (uno dei nostri campioni sommelier più rappresentativi e preparati) ho introdotto, ovvero di effettuare dapprima le analisi visive e olfattive di tutti i vini e solo in seguito quelle gustative. Questo perchè i famosi tannini del Sagrantino tendono a precipitare e aggredire le gengive piuttosto velocemente ma sono piuttosto “innocui” per alcuni minuti dopo l’assaggio. Ciò significa che se si assaggiano 6 vini (come nel caso di Vinitaly) uno di seguito all’altro, non si può far passare più di 10 minuti tra il primo e l’ultimo perchè si rischia di avere il palato davvero troppo stanco per distinguere le particolarità di un vino rispetto al precedente. DEvo dirvi che a Verona mi pare abbia funzionato molto bene e abbia incontrato anche i favori del Consorzio. Ovvio che questo vale se la degustazione non prevede abbinamento con il cibo, a tavola infatti, posto principe per il Sagrantino di Montefalco, il problema si fa sentire molto meno visto che mi auguro che lo accompagnerete sempre a piatti degni di lui come cacciagione di piuma e di pelo con una bella salsa ai mirtilli e pepe nero…

E per sperimentare anche voi una parte della magia di questo vino, non perdetevi dovunque siate nel mondo, l’esperimento di degustazione “globale” che ogni anno AIS e Consorzio Montefalco organizzano. Per sapere dove di preciso consultate la sede AIS più vicina a voi in Italia, e nel mondo!

Felsina Berardenga Fontalloro IGT 2004

Eccoci al grande vino dell’azienda quello che riassume sia il meglio del Chianti Classico della Berardenga e lo sposa al Sangiovese delle crete senesi, costruendo al contempo un ponte con i vicinissimi terroir di Montalcino e di Montepulciano.Nel bicchiere ciò significa un vino al naso già molto evoluto con note fruttate rarefatte ma elegantissime di amarena sotto spirito, di mora, di cannella, di noce moscata, anice e un terziario già presente di lacca, smalto. Rispetto a Rancia e Chianti, qui viene fuori una nota di fungo inedita e la mineralità si fa più soffusa ma non per questo meno marcata. E se il naso è già un pò evoluto e quasi maturo, in bocca mostra invece tutta la sua irruenza giovanile con tannini ben presenti e quasi aggressivi, una freschezza inaspettata e un corpo interessante. Chiusura fruttata e speziata veramente lunghissima per un vino che già dimostra di che pasta sia fatto ma che ha un avvenire brillante davanti a sè.

Clicca qui per l’introduzione al Fontalloro

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Introduzione Fontalloro
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Clicca qui per la degustazione del Fontalloro 2004

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Fontalloro 2004 Felsina
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Felsina Berardenga Chianti Classico 2006

Undici casolari, undici vigneti, undici espressioni del Sangiovese. Basterebbe questo dato per capire quanto sia affascinante e complesso il mondo del Sangiovese nei 40o ettari di Felsina. Sentiamo Giuseppe raccontarci del come viene gestito questa grande ricchezza espressiva.
E che davvero siano 11 vigneti diversi giustifica a pieno l’emozione che proviamo annusando questo incantevole vino che ci affascina immediatamente per il suo carattere toscano, prepotente ma elegante, soffuso ma deciso. Ed ecco insieme la viola, la ciliegia matura, l’humus terroso della Berardenga, la liquirizia e il cuoio del vitigno che si esprime. Una bocca carnosa, scalpitante ma fresca e invitante.
Un vino che davvero riassume il carattere del Sangiovese e ne diviene quasi un paradigma. Grande annata questa 2006 ma da sola ovviamente non basterebbe per avere questi risultati se non ci fosse un’attenzione alle esigenze dei vigneti maniacale.

Clicca qui per l’introduzione al Chianti Classico da 11 vigneti

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11 vigneti, 11 poderi, 11 sangiovesi 1 Chianti Classico
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Clicca qui per la degustazione del Chianti Classico 2006

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Felsina Chianti Classico DOCG 2006
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Andrea Gori su Ginger and Tomato e Isayblog!

Qualcuno di voi si è incuriosito e mi ha scritto per chiedermi se l’Andrea Gori che da un pò di tempo scrive e pubblica articoli per il blog wine&food (& non solo) del network ISayBlog ero proprio io…E ovviamente la risposta è si! Ginger And Tomato è un progetto editoriale nato dal team di Isayblog, uno dei network dal maggior successo nella blogosfera italiana con moltissimi temi trattati e la capacità di attrarre sempre un alto numero di visitatori. Senza contare che il capofila del network è quel Geekissimo che ha battuto ogni record di popolarità sul web balzando in un solo anno di vita nella top ten europea dei blog più influenti e visitati della rete. Gran parte della fiducia delle potenzialità del progetto risiedono per me nel lavoro di squadra che ha messo su Angelo “Shor” Di Veroli, animatore appunto di Geekissimo e che ho avuto il modo di conoscere a Firenze tempo fa ai tempi del Convegno GT Forum sul Web Marketing. Insieme a me nella redazione c’è Camilla (pure lei fiorentina, di famiglia “pasticcera” e grande appassionata di food in genere), Cecilia (di origini toscane e studentessa fiorentina ma girovaga di natura) e Roberto dalla Sicilia, tra l’altro di professione enologo! Insomma di motivi almeno per dare un’occhiata a quanto scriviamo ci sono…

E dato che il target di Ginger And Tomato è più ampio e vario di quanti in genere leggono Vino da Burde e gli altri blog “professionali” sul vino, il taglio degli articoli che scriverò qui sopra sarà un pò più generalista e adatto anche a chi si avvicina solo ora al mondo del vino. Non mancheranno video e degustazioni, girati e distribuiti in esclusiva per Ginger ma che potrete comunque trovare su YouTube sul canale di Burde.

Mercoledì 16: last minute per corso ANAG assaggio grappa e Acqueviti a Firenze!

Scusate il ritardissimo con cui lo comunico ma tra vinitaly e altro le ultime settimane sono state un po’ convulse… Domani sera, mercoledì 16 aprile, parte il primo livello del Corso ANAG per appassionati che già lo sono o lo vogliono diventare di grappe e acqueviti. Io l’ho frequentato lo scorso anno e direi che è stato fondamentale per farmi passare l’esame da Relatore AIS su Distillati e non posso che consigliarlo visto anche la grande professionalità dei docenti nonchè il grande impegno della Paola Soldi, presidente Toscana, nell’organizzare e coordinare servizi e serate di degustazioni sempre molto interessanti.

Si tratta di 5 serate (16,23,30 Aprile e 7,14 Maggio) presso Associazione Arte Varia in zona Porta Romana (comodo parcheggio!) via del Casone 3, spazio tra l’altro molto interessante per le varie attività che organizza continuamente.

Costo del corso 170 euro, comprensivo di tessera dell’associazione e materiale didattico (valigetta, bicchieri, libro e quaderno degli assaggi).

Castello di Farnetella Chianti Colli Senesi DOCG 2006

Il Sangiovese è sempre e sempre sarà il vitigno principe nell’azienda di Felsina e anche a Farnetella il Chianti Colli Senesi riveste una importanza strategica. Vuoi perchè permette di conquistare mercati piuttosto ostici per altre tipologie di vino più impegnative (il Colli Senesi Farnetella è in carta al Bellagio di Las Vegas…) ma anche perchè dà la possibilità al Sangiovese di esprimere e tirar fuori il carattere di Sinalunga che merita di essere espresso per le sue potenzialità che non assolutamente delle copie sbiadite del Chianti Classico ma tutt’altra dimensione del vitigno. E dato che gli impianti sono relativamente giovani, per ora si preferisce unire al Sangiovese una piccola parte di Merlot per smorzare alcune irascibilità giovanili di questo vitigno così toscano. Però nel bicchiere questo Colli Senesi è dinamico giovane, freschissimo, dai profumi vinosi bellissimi e convincenti, una bella ciliegia matura, una fragola e una leggera liquirizia accattivante che solo in bocca lasciano spazio a qualche morbidezza di origine merlot. Davvero bevibilissimo e versatile e dal rapporto qualità prezzo molto interessante.

Clicca qui per la degustazione del Colli Senesi 2006

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Castello Farnetella Chianti Colli Senesi 2006
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Cena-dibattito sul Sangiovese in purezza in Toscana: venerdì 18 discutiamone a cena!

sangioveseIl momento è dei più adatti in effetti ma credeteci o no questa serata l’avevamo programmata da tempo Michele di Monteraponi ed io…E nel frattempo si sono aggiunti come “speaker” altri illustri produttori tradizionali della zona del Chianti Classico come Filippo Cintolesi e Andrea Pagliantini (blogger del blog omonimo e “enologo” del Podere Erbolo dove si produce il mitico Salvino) e Massimo Bucciarelli, produttore di Castellina in Chianti, produttore dell’ottimo Antico Podere Casanuova. In forse fino all’ultimo (ma i vini li manderà!) Ilaria di Montemaggio, altra aziende di Radda che però ogni anno commette l’imprudenza di “sprecare” alcuni ettari di prezioso terroir chiantigiano per produrre un Merlot in purezza. L’argomento del dibattio sarà appunto il Sangiovese e la sua capacità (o incapacità) di dare vini da solo e soprattutto quanto costa e cosa richiede puntare veramente sull’autenticità del terroir toscano.

Condizione per partecipare imposta ai produttori era quella di portare un pò dei loro vini ed ecco che avremo una cena dove oltre a dibattere sui terroir del Chianti, sul Sangiovese e la sua capacità di mescolarsi o meno alle altre uve (avremo infatti vini ottenuti da Sangiovese 100%, vini con Sanviovese e uve bianche dalla formula ricasoliana, vini da Sangiovese e Colorino e Canaiolo, botte grande, barrique…). Ciò che non avremo saranno vini con Merlot, Cabernet e compagnia varia per vedere se a fine serata ci saranno mancati così tanto.

Ecco la lista dei vini che avremo in degustazione durante la cena dibattito.

  • Chianti Classico Monteraponi 2005 e Riserva 2004
  • Chianti Classico Montemaggio 2006 e Riserva 2004
  • Chianti Classico Bucciarelli 2005 e Riserva 2003
  • Torre di Montemaggio IGT 2004
  • Gandino Toscana IGT Bucciarelli 2003
  • Salvino Podere Erbolo Toscana IGT 2005
  • Grappa Riserva da vinacce del Chianti Bucciarelli

Come vedete non solo Chianti Classico ma anche alcuni IGT che però rappresentano il Chianti Classico di qualche decennio fa (vedi il Salvino ottenuto anche con uve bianche, con il ripasso, con le botti di castagno…)  e alcuni come il Gandino che se ne discostano per ottenere un prodotto un pò fuori dagli schemi. E avremo soprattutto insieme vini che NON sono presenti sulle guide dei vini e qualcuno che invece ci è finito e ha pure preso due bicchieri rossi Gambero…
Costo della serata 25 euro . Come sempre cifra che comprende sia il vino che i piatti in abbinamento dalla nostra cucina. Non comprende (ma sarebbe da Mastercard “priceless”,  senza prezzo) la schiettezza e la genuinità dei personaggi che incontrerete e tutto quanto imparerete della vera vita del vignaiolo toscano in queste due ore di cena…

Castello di Farnetella Sauvignon Blanc IGT 2005

Giuseppe ci introduce a Farnetella, situato poco fuori il confine geografico e legislativo del Chianti Classico ma dotato comunque di un terroir molto particolare, situata com’è nelle crete senesi. Luogo quindi adatto, data anche l’altitudine spesso oltre i 600 mt, per provare vitigni alloctoni con discreti risultati. Uno degli esperimenti con vitigni alloctoni portati avanti con successo a Farnetella. L’altitudine piuttosto elevata e il terroir particolare permettono a questo Sauvignon (maturato in legno) di perdere alcune caratteristiche un pò invadenti del vitigno in favore di un corpo, una succosità e una eleganza davvero rari per un bianco toscano. Note di pesca bianca, ginestra, gelsomino, salvia al naso si trasformano in bocca in una mineralità espansiva che davvero coinvolge.

Ecco Giuseppe che ci introduce al terroir di Sinalunga

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I vitigni internazionali a Farnetella
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Clicca qui per la degustazione del Sauvignon Blanc Farnetella 2005

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Farnetella Sauvignon Blanc IGT 2005
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