Yearly Archives: 2008

Overheard in Vinitaly: non solo veleni (e smettetela di chiedervi dov’ero stamani)

Quest’anno non c’era assolutamente bisogno di assaggiare vini per intrattenersi, bastava fermarsi un attimo ad ascoltare cosa si diceva in giro e a parte quello che già vi hanno riportato Fiorenzo e Giampaolo ci sarebbe da aggiungere paginate di roba, interessante o meno ma messo tutto insieme da un fenomenale Zeitgeist per Vinitaly 2008 e il vino italiano. In attesa che Massimo mostri al mondo cosa siamo stati capaci di combinare in un giorno e mezzo con la nostra WIPO – WineBlogPOsse –  (qui uno delle nostre sediziose adunate) volevo ribadire che stamani ero in fiera e NON all’Albereta ad indulgere in ozio e relax. Ho testimoni e vini bevuti con tanto di note di assaggio credibili…

Visto che Kela, Max, Fiore e Tiziano hanno dato per certo che la gentilissima ed efficientissima squadra di Terra Moretti fosse riuscita a distrarmi dalla mia attività di blogger e degustatore a tempo pieno!

(due note su “overheard”, come scopro da Fiore e Kela, non è solo un “sentito dire”, “orecchiato” ma pure un celeberrimo blog e sito USA di culto)

Brunello di Montalcino Col d’Orcia Riserva 1978

brunello montalcino 1978 col d orciaAnnata molto favorevole da 4 stelle che ha dato un vino di 13,8% di alcol,una Acidità totale di 6,1, estratto secco 28,4 (tra i più alti per col d’Orcia di sempre) e 63,2 di polifenoli. Ma il naso rivela già una decisa evoluzione molto avanzata e una terziarizzazione che ha lasciato poco scampo alla frutta e al bel floreale del sangiovese.

Ci sono note sì di goudron, tartufo, fungo secco, ruggine e polvere di caffè ma la componente dolce e fruttata è davvero troppo
sacrificata. Un pò di acetica rovina ulteriormente il quadro dando il risultato di un vino più interessante che buono. In ogni caso bottiglie molto diverse tra loro con almeno una bottiglia su cinque decisamente migliore e più conservata nelle componenti fruttate. Allora è vero che non esistono grandi annate ma solo grandi bottiglie?!?

Clicca qui per la degustazione del Brunello Riserva 1978

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Brunello Montalcino Col d’Orcia 1978
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A Montalcino taroccano, altrove avvelenano… Velenitaly contro Brunellopoli

Ecco che con preoccupante tempismo (e chissà quanto li rode che Ziliani li aveva anticipati) ecco venir fuori schifezze inaudite sui vini da GDO sotto i due euro, oltre a spaventose conferme da Montalcino.

A confronto di chi avvelena la gente le pure tremende notizie che vengono da Montalcino sembrano barzellette. Dispiacerebbe solo che l’opinione pubblica facesse di tutta l’erba un fascio e gettasse via con l’acqua sporca (il vino avvelenato da GDO) il bambino (il vino vero buono autentico italiano che deve essere salvato e celebrato).

Però adesso chi attaccava i vini troppo cari e inneggiava al Tavernello dovrebbe un’attimo ricredersi, così come chi fino alla morte continua a difendere i taroccatori del Brunello.

Grazie a Massimo per il tempismo della segnalazione!

Ma tanto se ne parla a Verona…

Aggiornamento 17:46: a Verona c’è già caos e panico, non riesco a contattare

nessuno lassù per congestione del traffico telefonico…succede anche a voi?

(come tutti) a Vinitaly: ma almeno io dico che mi diverto!

Sarà che “sono giovane e ho bisogno di lavorare”, sarà perchè mi sorridono tutti, sarà perchè ho la scusa per prendermi (ancora?!?) due giorni di ferie, sarà perchè ci sono un sacco di blogger da salutare, sarà perchè (vedrete!) sperimenteremo qualcosa di nuovo con Kela, sarà perchè tanto piove e fuori non si sa dove andare…insomma domattina parto per Verona e non sto nella pelle dalla felicità di sbarcare in fiera. Sarà la prima volta che mi troverò ad andarci per lavorare (degusterò i vini del Consorzio Sagrantino di Montefalco per la stampa italiana venerdì e sabato per gli stranieri) ma sarà anche un’occasione per fornire a tutti voi (incredibilmente sempre più numerosi) lettori una chiave di lettura particolare di questo San Remo del Vino (come dice anche Andrea, visto che “tutti lo schifano tutti a dire che palle e poi di nascosto a guardarlo in cucina e addormentarsi lì”).

Dopo i vari punti di vista, del produttore, dell’enotecario, del blogger (ormai) professionista, della persona comune, del giornalista, del giornalista “bastian contrario” (come lo ha definito Panorama), del cuoco-giornalista e dell’agricoltore, avrete anche (per quello che può servire) quello del Sommelier.

Ovvio che nessuno ne sentiva la mancanza però ecco ci terrei a far sapere che forse di tutte le sopramenzionate categorie i sommelier a Verona (quelli che non ci lavorano) hanno un’occasione unica per assaggiare, discutere e incontrare personaggi di questo mondo che troppo spesso guardano solo dal buco della bottiglia. E invece il Vinitaly, anno dopo anno, sembra sempre più fatto per noi Sommelier e difatti è usato da moltissimi colleghi come irrinunciabile aggiornamento professionale.
Quindi, anche solo per noi, spero che continui ad essere sempre così come è oggi.

Brunellopoli: intervista a Radio Blu con Luca Farina

radiobluCon il tempisco che lo contraddistingue sul predellino del treno mi ha chiamato Luca Farina per farmi due domande sul caso Brunellopoli, ieri ripreso dal Corriere della Sera edizione Firenze (che ha tirato in ballo Casanova di Neri) e da KelaBlu che stranamente finora l’aveva ignorato. E così mentre andavo a Laimburg (anteprima delle foto qui su Flickr e presto su YouTube due filmati sul “metodo Kobler” e un report dettagliato dei Pinot degustati).

Se non siete nelle Marche o in Umbria, potete ascoltare la radio in streaming su http://www.radioblu.com/Diretta%20radio.htm.
Come al solito, per chi ieri aveva meglio da fare ecco qui l’mp3 del’intervista

Clicca qui per sentirla in mp3

Ci vediamo a Verona, Luca!

Un Sommelier su “Business People”?

business people aprile 2008Tra un pò non parleranno più di me quindi non preoccupatevi che smetterò di rompervi le scatole con tutti gli articoli e le interviste che mi pubblicano…però questa intervista per Business People, oltretutto completata da alcuni interessanti commenti da parte del nostro presidente Terenzio Medri è davvero ben fatta e illuminante su quanto sia complicato e interessante fare il sommelier oggi. Non manco infatti di parlare dell’importanza dei Social Network, dei forum e ovviamente dei blog. Poi fa sempre piacere leggere che i sommelier “occupano un ruolo fondamentale nella ristorazione, nelle enoteche e, da tempi più recenti, anche nelle case vinicole. Perché sanno apprezzare il buon vino e tarlo apprezzare ai proprì clienti”.
Poi vi cito solo un altro pezzo dell’intervista (sennò poi non comprate la rivista e non contribuite a farla diventare un best seller nazionale…) che spero sia vero anche dalle vostre parti “Credo che molti ristoranti adesso facciano fatica a gestire le loro cantine e soprattutto a offrire al cliente un abbinamento cibo-vino coerente con la loro immagine. Il sommelier in questo scenario può svolgere un ruolo chiave e addirittura in alcuni locali già adesso fa la differenza per i clienti. A parità di qualità del cibo spesso non si sceglie il locale in base al numero di etichette, ma si opta per un posto dove si possono riceve i migliori consigli sul vino.” (oddio mi sono autocitato con il corsivo e le virgolette…ora mi preoccupo sul serio!).

Andrea Gori vs Pinot Nero Alto Adige: in giuria al Concorso Internazionale Pinot Nero

La settimana del Vinitaly (ci sarò venerdì e sabato per il Consorzio del Sagrantino, poi sarò con Alesi alla Lounge di Spirito di Vino e in varie altre parti che vi dirò) comincia subito BENISSIMO con un bel viaggio in Alto Adige (non lo chiamerò mai SudTirol :-)) perchè i sempre attenti selezionatori del Concorso Internazionale del Pinot Nero e il presidente Hubert Ursch mi hanno chiamato per la giura di 19 persone che avranno lo stupendo onere di degustare gli oltre 60 campioni che parteciperanno al concorso (qui la lista del 2007) e di esprimere le proprie valutazioni sulla qualità dei prodotti al fine di stilare l’annuale classifica, appuntamento sempre importante per i produttori italiani e non di questo arcigno vitigno affascinante. Se date un’occhiata alla composizione delle giurie degli scorsi anni vedrete che è uno dei pochi se non l’unico concorso dove i BLOGGER hanno lo stesso peso e considerazione dei giornalisti, dei produttori e delle altre categorie tecniche coinvolte. Già questo mi pare un motivo di interesse per la manifestazione cui già Giampaolo PagliaAristide    e Franco Ziliani hanno prestato il loro gusto e il loro olfatto. Quindi oggi in treno parto da Firenze e arrivo per cena nella ridente Egna per cenare con gli altri membri della commissione (immagino non con Sangiovese…) e per prepararmi per la giornata di domani in cui avverrà materialmente la serie di assaggi.

Oltre all’ovvio interesse per i vini, grande curiosità riveste il sistema di valutazione messo a punto da Armin Kobler del Centro Sperimentale Laimburg che già Arisitide ha descritto in un interessante post dello scorso anno a cui vi rimando per approfondire le modalità.

Nei limiti del possibile, vi aggiornerò sulla valutazione e vi riferirò le impressioni, ovviamente generali in quanto sapremo cosa avremo bevuto solo a fine aprile, ma direi che direzione stanno prendendo i Pinot Nero Italiani sarò in grado di dirvelo!

Brunello di Montalcino Col d’Orcia Riserva 1977

brunello riserva col d orcia 1977Sorpresa e ammirazione per questo piccolo gioiello figlio di una primavera regolare, estate calda con alcune piogge e un autunno temperato. Alcol non eccessivo (13,6) acidità totale contenuta (5,9 g/l), discreto estratto secco (26,8) ma soprattutto un notevolissimo 72,1 di polifenoli che specie in bocca si sentono tutti. Il vino infatti al naso ha una scossa che mancava nel 78 e anche nel 81 con una ciliegia dolce sotto spirito che sottende ad una serie di richiami
simili per certi versi al 1978 ma in chiave molto più positiva. Quindi il goudron, l’anice, il tabacco, la polvere di caffè e una inedita mineralità ferrosa si combinano alla perfezione con un fruttato sussurrato e un floreale appena accennato a dare un quadro quasi commovente. In bocca i polifenoli sorreggono il vino che risulta armonico e strarordinariamente integro e direi all’apice evolutivo assoluto. Davvero una stupenda impressione in tutti e
soprattutto bellissimo vedere come ognuno ha chiesto di accompagnare questa annata con un piatto diverso, chi il formaggio, chi una zuppa di fagioli., chi degli affettati e perfino molti con un pezzo di torta di mela.
Ma quando c’è questa grandezza qui, non c’è da stupirsi!

Clicca qui per la degustazione del Brunello 1977

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Brunello Montalcino Col d Orcia 1977
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Brunello di Montalcino Verticale Col D’Orcia 1977-2003: come scegliersi il “proprio” Brunello

Grandissimo affetto e applausi sinceri ieri sera per il grandioso Sangiovese di Montalcino e della Tenuta Col D’Orcia che ci ha portato alcuni dei tesori della propria cantina storica. E proprio come dei piccoli pezzetti della storia del vino Toscano e italiano in generale abbiamo ieri sera apprezzato in compagnia del gentilissimo Nicola Giannelli i Brunelli aperti per l’occasione. (Qui le foto della serata). E tra un esplosivo 2003, un elegantissimo e morbidissimo 2002, un sontuoso 1999, un dolce 1981, un 1978 un pò terziario e soprattutto un sorprendente 1977 la serata è stata piacevolissima. Ad un certo punto mi sono pure trovato davanti ad una situazione paradossale ma davvero incantevole che rende onore a questo vino e alla magia che produce: ciascun tavolo ha cominciato a richiedere chi dell’affettato, chi del formaggio, chi del dolce, chi una ribollita…insomma dalla degustazione “tecnica” eravamo tutti passati in una zona dove tutto era possibile, dove ciascuno aveva scelto il “suo” Brunello della serata e cominciava a rilassarsi e godersi un pò di relax e di ozio dei sensi in compagnia del cibo che preferiva. E da Sommelier vedere i tavoli imbanditi delle pietanze più disparate e vedere i commensali passare il naso da un bicchiere all’altro in cerca di sensazioni sempre nuove, ecco vi assicuro che è stato davvero uno dei momenti più alti della mia carriera! VEdere e capire la soddisfazione e il benessere che quei vini potevano dare non mi era mai parso così chiaro come ieri sera!

Ringrazio il calore del pubblico e ringrazio il Sangiovese

che ci ha regalato davvero una emozionante serata Toscana da non dimenticare!

Come sempre, su Flickr tutte le foto.

E mentre nei prossimi giorni andranno su i post con le varie degustazioni, vi riporto qui l’introduzione che Nicola ha fatto della Tenuta Col d’Orcia:
e vi segnalo la bellissima (è più bravo di me!) relazione della serata che ha pubblicato un
blogger conosciuto ieri sera di persona, persona squisita e preparatissima. Ragion per cui i complimenti che mi fa mi rendono straordinariamante soddisfatto!

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Introduzione Col d’Orcia di Nicola Giannelli
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Brunellopoli: Comunicato stampa Andrea Sartori Unione Italiana Vini e riassunto delle puntate precedenti

Fa sempre piacere quando i blog cominciano ad essere considerati un forte canale per la comunicazione ufficiale, peccato che accada sempre in momenti difficili e delicati. Ai tempi di Internet e al giorno d’oggi, aspettare la stampa del giorno dopo viene considerato dannatamente lento. E la portata dei rumors sul bubbone di Montalcino (ancora non parliamo di scandalo vero e proprio), è stata veramente per il mondo del vino un primo esempio di come i blog e la comunicazione online possano anticipare, quasi costringere i media tradizionali a scrivere di un qualcosa di cui non si erano occupati prima.

Riporto, come da richiesta di Raffaella Leoni, il comunicato stampa ufficiale di Unione Italiana Vini sulla vicenda:

“In relazione alle notizie che stanno diffondendo ombre sul Brunello di Montalcino il presidente di Unione Italiana Vini, Andrea Sartori, dichiara: “Unione Italiana Vini è al fianco delle imprese che – non deve essere dimenticato – hanno contribuito ad affermare il made in Italy enologico nel mondo”. Nell’attesa della conclusione delle indagini in corso, il presidente di Unione Italiana Vini impegna l’associazione a una valutazione responsabile dei fatti e si augura che analogo atteggiamento responsabile sia adottato da ogni soggetto a vario titolo interessato alla vicenda per non arrecare inutili danni all’immagine del vino italiano nel mondo.

Per chi era sulla luna da venerdì 21 ad oggi, potete farvi una idea leggendo sul Forum del Gambero Rosso, su RexBibendi, sul blog di Franco Ziliani (il primo a parlarne), Roberto Giuliani (scusa la dimenticanza!) e ovviamente su WineNews, sorta di voce “ufficiale” del Consorzio di Montalcino. Ma non tralasciate l’intervista di Carlo Macchi a Marone Cinzano, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino. Ah, già, leggetevi pure l’articolo di Michele Bocci su Repubblica di oggi grazie a Vino24Tv.

Comunque finisca, alla fine si capirà se e quanto i blog e la comunicazione media tradizionale si influenzano e si completano a vicenda e soprattutto ci renderemo conto che anche nel mondo del vino, l’era dell’informazione è arrivata alla ribalta.

Quanto a me e alla mia attività, il Brunello lo voglio continuare a bere e di quello buono e stasera passerò ai fatti in compagnia di 50 altre persone che affronteranno con me la Verticale di Col d’Orcia Brunello di Montalcino 1977-78-81-99-02-03. Un pensiero e un augurio che tutto ciò che sta succedendo si risolva nel modo migliore per tutto il vino italiano.