Tre bicchieri gambero rosso per il campione dell’umbria qui in una versione un pò introspettiva ma sempre fascinoso ed elegante.
Rispetto allo stesso vino assaggiato 6 mesi fa assistiamo ad una fase evolutiva un pò di stanca, giusto per riassorbire il caldo dell’annata 2003 e prepararsi a sviluppare terziari interessanti.
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Bevute
Girolamo Castello di Bossi Toscana IGt 2001
Non ha certo bisogno di presentazioni il plurivincitore del Miglior Merlot d’Italia per 3 anni di fila ma è sempre un piacere riascoprirlo sempre così simile a sè stesso e sempre così diverso dagli altri merlto per i suoi profumi terziari spiccatissimi e un frutto quasi in gelatina veramente unico. Un vino che ha diviso la platea ma che al sottoscritto piace particolarmente come vino da meditazione,a anche perchè come abbinamento non saprei proprio da dove iniziare…
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Torre di Montemaggio Fattoria di Montemaggio IGt Toscana 2004
Da Radda in Chianti, un merlot che ‘chianteggia’ dimostrando che spesso (per fortuna) il terroir nel chianti classico conta ancora qualcosa!
Un pò chiuso ma già ricco di sentori eleganti e veramente chiantigiani nel senso migliore del termine.
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La Conseillante Pomerol AOC 2001
Il dirimpettaio di Cheval Blanc (St Emilion) ci regala una prestazione quasi da Petrus con un vino intenso complesso e ricchissimo di sfumature veramente molto eleganti (pepe, ferro, tostatura di caffè e cacao, cassis, menta…).
Stupisce per freschezza e per una giovinezza impressionante di tutte le sue componenti che lascia veramente presagire decenni di soddisfazioni a venire…
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Galatrona Fattoria di Petrolo Toscana IGt 2004
Sempre grande e pienissimo, il prototipo del vino body builder ci regala una prestazione incredibile per spessore finezza e potenza. Da ammirare il profumo complesso e ricchissimo dagli aghi di pino alle more, mirtilli, prugne fino a smalto, caffè, cioccolato, quasi un piccolo porto Vintage! E poi in bocca non ha i tannini aggressivi di altre annate ma rivela un gusto e una morbidezza incredibili, figli probabilmente di un’annata d’oro come il 2004.
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Pulleraia Agricoltori Geografico Maremma IGT 2004
Bel restyling dell’etichetta per questo Merlot che per dirla con le parole di Giovanni Landi, non dovrebbe essere piantato…Infatti viene dalla Maremma, zona in teoria poco adatta a questo vitigno ma la degustazione di questo Pulleraia sorprende per pulizia enologica e freschezza dei profumi. Ovviamente la grande annata aiuta ma davvero è difficle sentire i difetti tipici del Merlot in zone poco vocate. Piacevole, fruttato e giustamente speziato, si è rivelato una delle sorprese della serata.
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20071130 Merlot alla cieca – Verdetto!
Eccoli qui i tre campioni che si sono divisi le preferenze degli astanti presenti ieri sera da Burde. é stata una serata molto interessante con 7 diverse interpretazioni del Merlot, capaci di emozionare e di farci capire che questo vitigno è stato forse un pò troppo presto (complici “Sideways” e certa pratica di piantarlo ovunque) abbandonato e caduto in disuso…o certamente passato di moda.
E invece di fronte a questi sette vini non possiamo che dire che il Merlot in Italia e in Toscana in particolare ha ancora molto da dite al mondo enologico.
Si va dal Pulleraia, un Merlot maremmano (quindi per dirla con Lorenzo Landi, un posto dove il merlot non dovrebbe essere piantato) che rivela ottime doti di freschezza e bevibilità, senza stancare, senza stupire ma risultando più che convincente per una vena sapida curiosa, niente sovramaturazione e bel frutto, una sorpresa. per molti, al Torre di Montemaggio, un Merlot da Radda in Chianti che chianteggia tantissimo tanto da risultare uno dei meno riconoscibili come Merlot.
Quindi Terroir finalmente sugli scudi, comprovato anche dal Gaudio, unico umbro da Orvieto, uno dei rarissimi Merlot del centro italia ad emergere negli ultimi anni, qui in un momento un pò introverso della sua evoluzione ma pur sempre capace di raccogliere 3 bicchieri Gambero Rosso. Di altra categoria, ma anche e soprattutto come prezzo, gli altri merlot in gara con un terzetto da paura in cima alla nostra classifica con Galatrona che si impone su un grandissimo (ma ancora in netta evoluzione) Conseillante 2001 e un classico come il Desiderio Avignonesi. Un pò fuori gara il campione più insolito e caratteristico, il Girolamo di Castello di Bossi, plurivincitore del premio Miglior Merlot d’talia, e assaggiandolo si capisce presto il perchè: è totalmente diverso da tutti gli altri! Non che non si riconosca che è Merlot ma suona così diverso e dai terziari così intrecciati che si differenzia notevolmente dai merlot classici.
Quindi la classifica finale vede al primo posto Galatrona 2004 con 11 preferenze (e riassaggiandolo non posso che metterlo anche io al primo posto) poi la Conseillante con 9 punti (ma risentiamolo tra 10 anni…) , al terzo Desiderio Avignonesi con 6 e infine Girolamo con 4 punti. Gli altri a parimerito con 2 punti.
Tirando le somme direi che per una volta il prezzo si è rivelato specchio fedele della realtà con 7 vini in ordine praticamente esatto come quello dei loro valori commerciali e questo dovrebbe far capire che almento per il Merlot i nostri produttori hanno le idee chiare e che chi era in sala ieri sera non era proprio alle prime armi con il vino!
Tant’è che 1 persona (un sommelier valdelsano) ha riconosciuto alla cieca tutti e 7 i campioni e ben altre 4 persone (NON sommelier) sono sate in grado di riconoscerne 5 su 7. Al vincitore in premio una bottiglia di Pulleraia e ai secondi una bottiglia di Torre di Montemaggio.
Ecco i link dei video della serata:
– Chateau la Conseillante 2001 Pomerol AOC
– Fattoria di Petrolo Galatrona Toscana IGT 2004
– Desiderio Cortona DOC Avignonesi 2004
– Tenuta le Velette Gaudio IGt Umbria 2003
– Agricoltori del Geografico Pulleraia IGT 2004
– Castello di Bossi Girolamo IGT 2001
– Torre di Montemaggio IGT 2004 Fattoria di Montemaggio
Vin Santo in Pincis DOC 1997 San Felice
Ben 8 anni di caratello ci regalano un vin santo che si avvicina ai grandi vinsanti della Toscana e ai vertici mondiali per i vini passiti. Grandi profumi di frutta passita come albicocca e pesca, cedro e arancia canditi, fungo e note caseiche a corredo e un balsamico particolare che ha sedotto molti.
Grande vino davvero, complimenti!
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30 Novembre sfida Merlot “cieca”: Galatrona e Girolamo contro la Conseillante Pomerol!
Torna uno degli appuntamenti più attesi da Burde con la sfida monovitigno, stavolta è di scena il Merlot e abbiamo campioni dalla Toscana, dall’Umbria e ovviamente dalla Francia pronti a sfidare uno dei vini più famosi d’Italia e del mondo, un piccolo miracolo aretino che ogni anno stupisce per complessità eleganza e intensità di aromi. Stiamo parlando del Galatrona della Fattoria Petrolo che sarà di scena insieme ad altri 6 grandi merlot, e soprattutto avremo tra i 7 dal Pomerol sua maestà La Conseillante, uno dei cru bordolesi più amati (per qualcuno persino meglio del preziosissimo Petrus!). Tra gli italiani vi segnalo il Girolamo di Castello di Bossi, premiato miglior Merlot d’Italia lo scorso anno nel più importante concorso enologico dedicato a questo vitigno e il Gaudio della Tenuta le Velette, tre bicchieri Gambero Rosso.
Sarà dura!
Ecco il dettaglio dei vini:
– Chateau la Conseillante 2001 Pomerol AOC
– Fattoria di Petrolo Galatrona Toscana IGT 2004
– Desiderio Cortona DOC Avignonesi 2004
– Tenuta le Velette Gaudio IGt Umbria 2004
– Agricoltori del Geografico Pulleraia IGT 2004
– Castello di Bossi Girolamo IGT 2003
– Torre di Montemaggio IGT 2004 Fattoria di Montemaggio
Il Grigio Chianti Classico Riserva 2003 San Felice
Un grande “classico” della tavola toscana, prodotto in oltre 400 mila bottiglie ma di grande qualità e raffinatezza ma soprattutto bevibilissimo a tutto pasto dalle minestre importanti ai piatti di carne più saporiti. L’annata 2003 sente il caldo e i profumi sono meno netti che in passato ma in bocca comunque non stanca e anzi sorprende per freschezza gustativa.
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