Monthly Archives: febbraio 2008

Andrea Gori “Gastronauta” per un giorno: sabato 1 marzo ore 11 si parla di vino e pizza su Radio24

radio 24CDomattina se siete svegli verso le 11 accendete Radio24 (a Firenze 103.85, altrove cercate qui) perchè nella puntata di Sabato 1 Marzo de Il Gastronauta di Davide Paolini si parlerà di Pizza e Vino ovvero uno degli abbinamenti più complicati e affascinanti che esistano! Già su RexBibendi ne stiamo discutendo da mesi, vediamo se la Radio ci aiuta a fare un pò di luce!

Scherzi a parte, è un altro dei miei sogni che si realizzano quello di collaborare con Davide Paolini che ha avuto il dubbio onore di essere nominato nel mio primo post di questo blog
Poi va da sè che qualche minuto “on air” in diretta nazionale su una Radio così importante come Radio24 è veramente un onore (anche se come al solito, sarebbe pure più bello se mi chiamassero da RockFM per presentare uno special sui Metallica…). Se non potete ascoltare in diretta la trasmissione non preoccupatevi che sul sito della Radio troverete la puntata in formato RealAudio nei giorni successivi (oltrechè le varie repliche nel palinsesto).
gastronauta

Fontodi Flaccianello della Pieve VDT 1990

flaccianello 1990Altra grandissima annata e valutatissima per aste e collezionisti di tutto il mondo per questo Vino da Tavola (ehm). Il colore si fa quasi aranciato comletamente con uno stacco notevole dal 1997. Anche al naso le componenti fruttate sono molto esili e dopo pochi minuti non sono quasi avvertibili. In compenso il quadro dei sentori terziari è completissimo con humus, tartufo, polvere di caffè, ruggine, iodio, sentori ematici e animaleschi, pelle, cuoio, liquirizia, smalto per mobili…un insieme impressionanti di sensazioni per un vino che evolve molto rapidamente nel bicchiere regalando sensazioni molto interessanti. In bocca ci saremmo aspettati un vino un pò stanco e piatto e invece è fresco e vitale con tannini ancora pulsanti e ben presenti che lo rendono un vino non solo da meditazione ma godibile anche a cena con preparazione di carne delicate come selvaggina da piuma. Grande, grandissimo sangiovese in una delle sue evoluzioni più belle e caratteristiche.

Clicca qui per la degustazione del Flaccianello 1990

Fontodi Flaccianello della Pieve IGT 1997

flaccianello pieve fontodi 1997Salto notevole dal 2001 per profumi e sensazioni odorose al naso. Qui la terziarizzazione è più pronunciata con note di humus e foglie secche ben presenti unite ad interessante sottofondo balsamico tra menta e anice. La frutta è esile ma presente come sotto spirito e si avverte pure del cassis. L’insieme è elegantissimo e molto invitante con una beva molto acida e fresca e un tannino fine e morbido carezzevole. Un vino da abbinare e che si presta anche alla tavola senza bisogno di sublimarlo solo per meditazione. Grande annata e grandissima prova per uno dei preferiti della serata da tutti.

Clicca qui per la degustazione del vino

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Flaccianello della Pieve 1997 Fontodi
[/coolplayer]

Venerdì 29 Febbraio da Burde: Il Cinghiale, il Barone e il Sassicaia

sassicaiaCi siamo quasi! Grazie alla vostra fiducia anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare la mitica serata Cinghiale e Sassicaia da Burde. Quest’anno la serata assume un sapore particolare in quanto andremo ad assaggiare il Sassicaia 2004 ovvero un’annata che già si preannuncia tra le più grandi di sempre, e infatti in ogni enoteca è praticamente introvabile. Resistendo alla tentazione di tenercelo tutto per noi, fermamente convinti che quando c’è qualcosa di così buono sia da condividerlo per forza, ecco che ci troveremo a berlo tutti insieme venerdì prossimo. Insieme al “Sass” ci sarà Castello di Brolio del Barone Ricasoli (che ho recentemente ri-incontrato alla cerimonia del Best of Wine Tourism) che ha raccolto il guanto della sfida e porterà a tavola il suo Castello di Brolio 2004 Chianti Classico, il bianco da Chardonnay “storico” Torricella e il sempre convincente Chianti Classico DOCG 2005.brolio ricasoli castello

Per il menù oltre allo spettacolare Cinghiale in dolce e forte del nostro Paolo Gori, avremo:

  • Antipasto di crostini e affettati
  • Farinata Gialla con Cavolo Nero
  • Stracci Toscani Fabbri al Sugo Scappato
  • Prosciutto Arrosto con verdure saltate
  • Cinghiale in dolce e forte con fagioli all’olio bio del Podere Midolla
  • Schiacciata con lo Zibibbo
  • Biscotti di Amari in Carmignano

Per ora siamo al tutto esaurito e con un pò di lista d’attesa quindi se qualcuno dei prenotati dovesse aver problemi a partecipare fateci uno squillo il prima possibile!

Fontodi Vigna del Sorbo Chianti Classico Riserva 2004

vigna sorbo fontodi chianti classicoEd eccoci al cru aziendale con le uve dal vigneto più antico di Fontodi, una Riserva fatta a partire da un 90% di Sangiovese completato da un 10% di Cabernet Sauvignon proveniente da Chateau Lafite passando per la Tenuta di Capezzana a Carmignano. é un vino estremamente giovane, con un tannino scalpitante e ancora aggressivo. La barrique (nuove al 60%) si sente con note dolci ma non stucchevoli ma ciò che colpisce è un fruttato maturo interessantissimo e invitante che lo marca in maniera lodevole. In bocca ha corpo stile e la personalità ma ovviamente manca ancora di quell’equilibrio  mirabile tra sangiovese e cabernet che verrà fuori con ancora un paio di anni di evoluzione in bottiglia. Cosi com’è oggi un grandissimo vino da abbinamento con piatti forti e decisi ma ovviamente un pò troppo giovani per essere degustato da solo.

Clicca qui per l’introduzione al Sorbo di Giovanni Manetti

Clicca qui la degustazione del vino

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Vigna del Sorbo Chianti Classico Riserva 2004
[/coolplayer]

Giovanni Manetti e l’agricoltura sostenibile a Fontodi

giovanni manetti fontodiLo sapevate che Fontodi è un’azienda a coltivazione biologica? E che per ogni aspetto colturale è completamente autosufficiente dato che si produce in casa compost, foraggio per i bovini e concime per le viti? Sinceramente anche noi lo abbiamo scoperto di recente e non è un aspetto particolarmente strombazzato a destra e a sinistra. Ma ascoltando Giovanni Manetti è veramente un bel quadro di agricoltura integrata nell’ambiente e nel paesaggio, un’agricoltura dove la vite e il vino hanno il loro posto all’interno di un quadro ben preciso che mira non solo a vendere dei vini ma a promuovere un territorio e un modo di vivere naturale in sintonia con l’ambiente che ci circonda, Luna e fasi lunari comprese.

Clicca qui per l’introduzione all’Azienda Agricola Fontodi

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Agricoltura sostenibile a Fontodi
[/coolplayer]

Fontodi Flaccianello della Pieve IGT 2004

fontodi flaccianello 2004L’ultima annata in commercio (il 2005 esce a Maggio) si dimostra già fra le migliori di sempre con un colore porpora scurissimo ma vivace. Al naso è un caleidoscopio di cipria, viola, tabacco, frutta fresca, mora, lamponi e spezie come pepe, macis e altri sentori tostati come cacao e caffè.

In bocca è pieno, rotondo ma con tannini vivavi e scalpitanti che uniti ad una bellissima acidità ci fanno intravedere un futuro da grandissimo per questo vino che rimane comunque bevibilissimo e perfetto per una carne impegnativa. E soprattutto è un vino che va benissimo se volete mettervi qualcosina da parte per dei bei momenti in futuro…

Clicca qui per la degustazione del Flaccianello 2004

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Flaccianello dela Pieve 2004
[/coolplayer]

Benvenuto Brunello 2008: un’annata “didattica”

mattonella fiat brunello montacalcinoAnch’io, da buon ultimo, ho fatto la mia annuale spedizione a Montalcino, evitando di intrufolarmi tra i giornalisti ma devo dire che sotto il tendono quest’anno si stava benissimo e non c’era la solita calca degli “operatori”. Quanto al Brunello mi devo purtroppo accodare a quanto scritto e riportato da Franco e da Roberto e soprattutto volevo rifarmi a quanto Giuliani scrive su Lavinium quando mette in evidenza che solo i vigneti di una certa età e con particolari esposizioni hanno dato buoni risultati nel 2003. E dico annata “didattica” proprio perchè ieri in effetti era piuttosto evidente capire dal risultato finale quale vino fosse prodotto in un determinato terroir e quale no. E quando appunto le condizioni non erano ottimali, il 2003 ha saputo tirar fuori davvero il peggio dai vigneti non adeguati a resistere e a maturare al caldo torrido. Non farò un elenco di aziende in quanto non si discosta molto da quanto citato da Franco e Roberto (e aggiungerei pure Alice, il nostro mega esperto di Sangiovese sul Forum Rex Bibendi, che è stato più generoso e Arturo Dori del Cavolo Nero a Firenze, con alcuni interessanti “fuori tendone”), dico solo che sono felice che il 2003 abbia mostrato a tutti i limiti di un certo modo di intendere la viticoltura (e l’enologia) e abbia allo stesso tempo mostrato che i vigneti migliori di Montalcino e i produttori più seri non hanno alcunchè da temere dal surriscaldamento globale.

E che altre annate così torride verranno, il mercato farà una selezione spietata su
molte aziende incapaci di rendersi conto che non sempre e non comunque si può imbottigliare un Brunello quattro stelle, specie quando lo si fa perchè fa comodo!

Fontodi Flaccianello della Pieve IGT 2001

flaccianello fontodi 2001Ecco un esempio “didattico” di cosa significhi un vino ARMONICO dove tutte le fasi della degustazione sono dello stesso livello qualitativo e in rapporto d’eccellenza. Ovvero un vino pressochè perfetto, maturo al punto giusto con una frutta bellissima e accenni di terziarizzazione molto eleganti e ricchi di classe. Raramente si incontrano vini che mescolano così bene sensazioni giovanili e caratteri che solo con il tempo si acquiscono. Questo 2001 ha tutto, acidità,
tannino rotondo e soffice, carnosità, calore, corpo, pienezza di gusto e al naso appena un accenno di note come smalto, lacca e un goudron embrionale. Insomma un capolavoro nel bicchiere che è rimasto nel bicchiere veramente poco quanto era piacevole e invitante. Prevista ulteriore evoluzione interessante ma credetemi che bevuto ieri sera faceva davvero un’impressione incredibile!

Clicca qui per la degustazione del Flaccianello 2001

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Fontodi Flaccianello della Pieve 2001
[/coolplayer]

Fontodi Chianti Classico DOCG 2005

fontodi chianti ribollitaDelle 300mila bottiglie di Fontodi ben 170mila sono Chianti Classico Annata e quindi questo deve sempre essere il biglietto da visita aziendale ancora di più che i vini cosiddetti di punta. Nel 2005, annata controversa, Fontodi non ha prodotto il Vigna del Sorbo e ha ridotto alla metà il numero di bottiglie di Flaccianello, destinando quindi le migliori uve di Sangiovese al Chianti Classico e rendendolo un prodotto di livello eccezionale. E del resto, è una impostazione aziendale ben precisa quella che Giovanni ci spiega nel suo video. Nel vino, questo si traduce in una viola carnosissima e molto chiantigiana, in un fruttato deciso e vivace e in uno speziato validissimo di liquirizia e cuoio. In bocca è acido fresco e dotato di un tannino sferzante che lo rende interessantissimo per gli abbinamenti.

Clicca qui per l’introduzione e la degustazione olfattiva

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Chianti Classico Fontodi 2005 intro
[/coolplayer]

Clicca qui per l’analisi gusto-olfattiva del vino

[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Gusto olfattiva Chianti Classico Fontodi 2005
[/coolplayer]