Monthly Archives: settembre 2008

Un sommelier a Las Vegas: è questo il nostro Eldorado?

Per rispondere alla fondamentale questione abbiamo seguito negli States Davide Merlini, fascinoso sommelier candidato all’Oscar Bibenda come Miglior Sommelier nel 2007, semifinalista ai campionati italiani nel 2006, ex primo sommelier da Marchesi all’Hostaria dell’Orso a Roma.

Qui tutte le foto della sua avventura estiva negli Stati Uniti e in particolare a Las Vegas dove i (nostri) sogni divengono realtà e per farvi raccontare altri dettagli, lo trovate ovviamente su FaceCook..ehm Facebook:

L’autunno è ormai iniziato, le foglie cadono ed i pensieri già volano verso gli impegni futuri: ma un pizzico di nostalgia per il caldo tepore dei raggi solari fa parte di tutti noi, e per il sottoscritto la nostalgia si fonde nella voglia, nella spinta di fare un grande salto e volare definitivamente dall’altra parte dell’oceano dove ho trascorso un’estate al sole di Santa Monica e Las Vegas vissuta non da semplice turista..
Queste due località sono accomunate dalla presenza dell’eccellenza italiana riguardo ristorazione e vini: Valentino ristorante italiano high class di Piero Selvaggio.
A Las Vegas, inaugurato nel 2002, si trova all’interno del Venetian Resort, complesso turistico alberghiero d’èlite ispirato ai fasti di Venezia. A Los Angeles fin dal 1972 è situato in Santa Monica, quartiere vivo e dinamico. Ristoranti  pluripremiati dal Wine Spectator Grand Award fin dalla loro apertura per la carta vini eccezionale, comprendente più di duemila etichette provenienti da tutto il mondo, ed una profondità di annate di vini francesi, italiani, californiani impressionante.
I personaggi di questo successo sono le idee, il carisma di un grande ristoratore, l’intelligenza la professionalità e la competenza dei suoi collaboratori; Bob Kelly e Julian Zaragoza Wine Directors di Vegas e Santa Monica, molti sono italiani come Luciano Pellegrini Executive Chef, Cristina Carboni Sommelier e Carlo Cannuscio General Manager… I personaggi di questo successo sono le idee, il carisma di un grande ristoratore, l’intelligenza la professionalità e la competenza dei suoi collaboratori; Bob Kelly e Julian Zaragoza Wine Directors di Vegas e Santa Monica, molti sono italiani come Luciano Pellegrini Executive Chef, Cristina Carboni Sommelier e Carlo Cannuscio General Manager… 

Idea principale quella di proporre alla clientela una possibilità di spesa “illimitata” per questo Piero Selvaggio ha comprato per anni le migliori annate dei più grandi vini al mondo, trovandosi ad oggi con verticali di Chateau francesi e Grandi  vini di Borgogna, da lasciare esterrefatti!

Così può capitare quotidianamente il tavolo VIP che in cinque persone si aprono due Gaya & Rey ’97, un Sorì Tildin ’89, un Chateau Lafite Rotschild ’90, un Chateau Latour ’89, un Chateau Haut Brion ’82 per concludere con un Yquem ’89……o la singola coppia che ama il vino italiano e apre Sassicaia ’85…per non parlare del produttore di turno che prenota per tre persone un venerdì a pranzo…pretendendo di scegliersi le bottiglie nel caveau ed aprendo cinque annate di Romanée Conti comprese tra gli anni ottanta e sessanta …pagando con carta di credito American Express Black Doppia e lasciando diecimila dollari di mancia…Lavorare in questi posti unici significa vivere il vino con un’altra ottica, i termini di paragone del proprio bagaglio sensoriale si ampliano, si ha la fortuna di lavorare con grandissimi vini di grandissime annate, provenienti da tutto il mondo….ho scoperto dei vini Californiani impensabili…azienda Sine Qua Non su tutte……ed il servizio di queste bottiglie avviene con eleganza e semplicità… Io vostro collega Sommelier ho avuto la fortuna di trascorrere con loro questa fantastica estate, tra vino sole mare vigne deserto e le luci scintillanti della notte di Vegas, città abbagliante, sorprendente nella sua minuziosa ricerca della massima offerta di divertimento. Rappresentazioni  di città europee, da Parigi a Roma e Venezia, piramidi, galeoni che si affrontano a suon di musical cannonate e fuochi d’artificio di fronte al Treasure Island, fontane con spruzzi di decine di metri che si muovono a suon di musica di fronte al Bellagio; e poi limousine da 12 persone, la cascata di cioccolato liquido più grande del mondo, casinò ovunque e slot machine anche nei bagni pubblici.
La città che non dorme mai, 24 su 24 per soddisfare ogni esigenza.

I Tre Borri Chianti DOCG 2004 Riserva Fattoria Corzano e Paterno

Sangiovese di gran classe e finezza, ruspante e fine come si addice al vitigno. Un mese di macerazione botte picccola ma usata, un grande esempio di espressione del terroir piuttosto che dell’enologia applicata. Siamo a 300 metri dal confine del Chianti Classico ma se possibile qui il Sangiovese si esprime in solitaria con una tonalità simile a certi blasonati prodotti di Radda o Gaiole. Un vino che sembra austero ma che con il tempo in bottiglia e nel bicchiere stesso evolve a dare un abbraccio dolce e rilassante come solo i grandi Sangiovese riescono a produrre.

Tutte lo note del sangiovese a mezza via con floreale secco, frutta in confettura e sotto spirito, spezie delicate di tabacco cuoio e liquirizia, tannino fitto ma mai aggressivo con una evoluzione che si percepisce solo all’inizio.

Per molti, il top della serata.

Il Passito di Corzano VDT 1998 Fattoria Corzano e Paterno

Apoteosi della serata con un vino che è già un piccolo mito. 9% alcool 320 gr/l di zucchero (come un TBA o un Tokaj 6 puttonyos) ma una freschezza impressionante che lo rendono sublime sul Blu di Corzano (l’erborinato di pecora di casa) e ottimo anche sulla classica pasticcceria di mandorla.

4 mesi di appassimento per Malvasia e Trebbiano toscano e poi 6 anni in caratello come da ogni tradizione di Vin Santo, solo che qui la DOC è stata rifiutata perchè non raggiunge i 13% minimi previsti da disciplinare… (ascoltatevi Aliojscha che racconta la telefonata dal Consorzio nel video).

Per non farci mancare nulla, oltrechè sul Blu lo abbiamo anche provato sui Berriquocoli del forno Masoni Pietro e sul loro spettacolare Panforte fichi e noci, versione “povera” del panforte classico senese.

Ecco qui una breve introduzione e la degustazione ma sarebbe stato più interessante filmare e ascoltare i commenti al termine della serata con molti sicuri di aver trovato un ALTRA alternativa al sesso tra i vini dolci toscani.

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Passito Corzano e Paterno 1998
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Auguri alla famiglia Pandolfini…150 (milioni) di questi brutti e boni

Oggi sono in volo per Londra e stasera difficilmente sarò di ritorno per godermi la festa che l’amica Elisabetta e tutta la famiglia Pandolfini ha organizzato per celebrare i 150 anni del celebre Biscottificio Mattei a Prato. Voi che potete, fate un salto stasera dalle 18 a Prato in pienissimo centro e godetevi tutte le iniziative che sono state organizzate e ovviamente magari per provare la loro Mantovana, il filone candito, i biscotti Teseo e tutti gli altri prodotti che nel corso degli anni hanno affiancato il celeberrimo “cantuccino”. Sì, ci sarà pure la crema gelato al Vin Santo Carapina per quei pochissimi che quest’estate non l’hanno assaggiata.

Da clienti e amici e pure co-evi (siamo anche noi alla quarta generazione in famiglia al ristorante…) non possiamo che abbracciare questo piccolo miracolo del gusto toscano che viaggia per tutto il mondo (accompagnato da un bel Vin Santo) e augurargli di compierne tanti di centocinquantesimi compleanni…

(foto Antonio Tomasi)

Terre di Corzano Chianti DOCG Fattoria Corzano e Paterno 2005

Il base aziendale ma già frutto di una selezione notevole con 1,5 kili di uva per ceppo. Sangiovese e canaiolo 15% per un vino tipico chiantigiano fresco fruttato e dalla viola mammola da manuale.

Grande acidità e beva piacevolissima lo rendono un vino a tutto pasto ideale. E da non consumare prima di 3 anni dalla vendemmia, ci siamo resi conto! Ottimo rapporto qualità prezzo, sullo scaffale a 10,5 Euro. Su pasta al sugo ma anche griglia non troppo impegnativa. Ieri sera ottimo sulla mortadella di prato!

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Terre di Corzano 2005 Chianti DOCG
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Aljoscha e i vini di terroir di Corzano e Paterno e la storia della Fattoria

tappo corzano paternoSuccesso inaspettato con obbligatorio tralsoco di sala e raddoppio dei posti messi a disposizione per la serata Latte e Vino. Tante facce nuove e molti habtuèe per 7 vini “veri” e interessantissimi in abbinamento ai formaggi strepitosi di Toni che ha accompagnato il marito in questa uscita in mezzo alla vendemmia  (trovate qui tutte le foto).

Aliosjcha non è apparso per niente stanco e ci ha regalato a parte una bella verticale di Il Corzano 1998-2004 e ci svelato retroscena sulla storia delle due Fattorie giusto 300 mt fuori dalla zona del Chianti Classico, di come sono arrivate 40 pecore dalla Sardegna a San Casciano, del Sangiovese in purezza e non, dei vini costruiti , della vita appena fuori dai riflettori del rutilante mondo del wine show biz.

Ecco qui mentre ci racconta di come è nata la Fattoria da una intuizione felice dello zio.

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La Storia di Corzano e PAterno: il latte e il vino
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Da stasera a domenica…Florence Wine Event, Verticale Villa Calcinaia e Vino e Piacere alla Vinoteca Al Chianti

Fine settimana denso come un Passito di Pantelleria questo, con la tre giorni di Florence Wine Event (con le piazze diladdarno inondate di vino ) , degustazioni esclusive e irripetibili come quelle con Villa Calcinaia (1968, 1975, 1999 e 2005) al Distretto Militare (vedi per prenotazioni il post di Leonardo Romanelli) e la tre giorni di Andrea Formigli alla sua Vinoteca al Chianti al Park Hotel Relais la Certosa (stasera dalle 15 alle 22;30, sabato e domenica dalle 10:30 alle 20:30) con tutti gli autoctoni d’Italia.

Mi dovreste trovare il sabato pomeriggio da Andrea  e la domenica pomeriggio in Piazza della Passera ma sono  giorni fitti di compleanni, battesimi e impegni da Burde quindi non prometto null. Però se siete in zona non perdeteli che anche se non avete la scusa di allenarvi per i campionati itaiani di Vino non sono occasioni da perdere!

Qui l’impressionate catalogo dei vini presenti alla Vinoteca (lasciatemi un pò di Soldera Case Basse, please!), e qui la lista mirabile dei produttori presenti per Florence Wine Event. E poi dicono che Firenze non è la città più bella al mondo dove vivere…

Calendario Degustazioni da Burde Autunno 2008: Verticale Sauternes Guiraud e Francia Vs Spagna

Domani sera inaspettato pienone per Corzano e Paterno e quindi ne approfitto per presentarvi il calendario di serate di degustazioni che ospiteremo qui da Burde nei prossimi mesi. Non è sempre facile coniugare interessi richieste e necessità di produttori, sommelier concorsisti e vini che non si trovano ma in qualche modo siamo finalmente pronti. A parte questo post, ricordatevi che teniamo qui sempre aggiornato il calendario per cui potete dare sempre un’occhiata per essere aggiornati visto che ci sono ancora un paio di date in fase di realizzazione e che forse troveranno spazio uno di questi giorni…

3 Ottobre: Verticale Brunello Biondi Santi: dal 1998 al 2003 con 6 annate molto diverse da sviscerare e gustare in ogni dettaglio. (solo altri 3 posti disponibili)

10 Ottobre: Vignamaggio: Verticale di Monna Lisa anni 80, Cabernet Franc, Wine Obsession e il solito grandissimo Chianti Classico nella pura tradizione di Greve.

24 Ottobre: Scontro Syrah-Shiraz alla cieca: Varramista 2004 da Pisa, Syrah 804 di Capezzana (bottiglia speciale per il 1200 anni dell’azienda), Fontodi Case di Via 2004, Mater Matuta 2003 Casale del Giglio, il nuovissimo Syrah Ruffino Lodola Nuova di Carlo Ferrini e il grande outsider Dionisio Podere Castagno da Cortona “contro” un big Australiano come Mount Horrocks.

25-26 Ottobre (sabato e domenica) Da Burde a Degustibooks: in collaborazione con Leonardo Romanelli e AIDA, 2 giorni di degustazioni “sperimentali”.

Sabato 25 alle 16:30 La purezza del Sangiovese alla cieca con bicchieri scuri siete sicuri si saperlo riconoscere?

Domenica ore 16:30 La musica nel bicchiere: viaggio alla scoperta del vino e delle sue note con 6 vini abbinati a 6 artisti e 6 canzoni per scoprire inediti abbinamenti, Metallica, The Verve, Coldplay e Gershwin e altri berranno con noi…(in collaborazione con Mirco Mariotti di Blog & Wine)

7 Novembre 31 Ottobre : Vive le France Vs Spagna: Chateau La Louviere 1999 Pessac Leognan, Coteaux du Layon Molleux 1996, Poully fumè Villa Paulus 2004 e Chateau Prieure Lichinie (Margaux) 1990 contro Lopez de Heredia Vinha Tondonia Bianco 1989 e Vinha Bosconia Gran Reserva Tinto 1987.

21 Novembre: Verticale Chateau Guiraud. Sei annate dalla 1996 alla 2004 passando per la “vendemmia perfetta” del 2000 per capire insieme l’evoluzione del Sauternes. In apertura “G” di Guiraud, il vino secco da Sauvignon e Semillon e Champagne di Thienot.

25 Novembre: Barolo Brunello: tradizionale sfida tra principi di Toscana e di Piemonte

10 Dicembre: Maiale e Champagne: Cena-rassegna di bollicine sul nostro menu per la fredda stagione.

L’importanza di conoscere i profumi veri (si, ancora su Vini d’Elite…)

Se domenica non eravate tra le centinaia di persone che hanno affollato come ogni anno il Castello di Oliveto per Vini d’Elite, vi siete persi una sala davvero interessante sui profumi del vino e sul loro riconoscimento. Si parla spesso di manifestazioni che si trasformano in kermesse dove si beve tanto e si impara poco ma questa volta la Delegazione Val d’Elsa credo abbia fatto qualcosa di davvero speciale e meritorio. Nella stanzetta in fondo c’erano infatti due tavoli pieni di ampolle di vetro contenenti fiori, frutta, spezie e quant’altro siamo abituati a riconoscere e declamare nei vini. A differenza di altre occasioni non ci trovavamo davanti ad una boccettina con l’aroma sintetico o un estratto ma proprio con un pezzo di cuio o la famosa felce, un pò di humus, del tabacco trinciato, dei rametti di pomodoro, bosso. E sul tavolo accanto un piccolo test su 4 vini bianchi e 4 rossi da assegnare ad un vitigno (Chardonnay, Riesling, Sauvignon Blanc, Vernaccia e Sangiovese Cabernet Merlot e Syrah). Tutto molto semplice pulito immediatissimo (ma non so se ho indovinato tutti i rossi…).

E dopo aver provato a riconoscere i monovitigni nei bicchieri via di nuovo in sala ad assaggiare i 150 vini (alcuni davvero splendidi, i miei preferiti li trovate in questa galleria fotografica).

Anche per sommelier esperti e non alle prime armi non è mai facile rintracciare il materiale per allenare il proprio olfatto ed è stata davvero un’occasione importante per molti che si sono cimentati nelle prove. E per ricordarci a tutti che per imparare i riconoscimenti aromatici l’unico sistema è mepttere costantemente alla prova il nostro olfatto nella vita di tutti i giorni.

Certo poi se capitano queste occasioni…Grazie Luigi, rifacciamolo più spesso!

Venerdì 26 settembre Corzano e Paterno da Burde con Tillo e Aljoscha

Venerdì 26 settembre vi ricordo che abbiamo ospiti d’eccezione da Corzano e Paterno Aljoscha Goldschmidt , responsabile di cantina e Tillo Gelpke, casaro, per offrirvi una serata “Latte & Vino” in cui parleremo (e mangeremo) gli straordinari formaggi della fattoria (Buccia di Rospo, Blu, Ruota del Re, Pecorino, Zaffo) e finalmente potrete anche assaggiare i vini artigianali e gustosissimi come il Chianti I Tre Borri Riserva, il “supertuscan” Corzano (ma se lo chiamate così si arrabbiano) e il dolce e incantevole Passito di Corzano, gioello ambrato sempre raro e ricercatissimo (e , va da sè, perfetto sull’erborinato di casa). Pare anche che avremo tre bottiglie dell’esauritissimo Corzanello Bianco che sfata molti miti sui bianchi toscani… Abbiamo ancora solo 6 posti quindi prenotatevi per tempo per questa degustazione, posti esauriti ma abbiamo attivato una lista d’attesa (30 euro vino e formaggi, dalle ore 21:00).

Vi lascio con una anteprima di Tillo e della storia del Buccia di Rospo…(astenersi ristoratori)

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Tillo e il Buccia di Rospo
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