Aldo Fiordelli e la cena di Pepe Nero per I Vini delle terre del Tartufo, e anche qualche altro vino da raccontare

Alla fine pensiamo che Aldo non ci sopporterà più, voglio dire non bastano le lezioni di cucina Toscana su Kela, adesso pure Vino da Burde si mette a inseguirlo mentre mangia… Però ecco sabato sera non abbuamo resistito e lo abbiamo beccato nel bellissimo salone di Palazzo Grifoni a San Miniato dove  è andata in scena la cena di gala della manifestazione I Vini delle Terre del Tartufo a cura del Ristorante Pepe Nero (chef Gilberto Rossi , ex Collegiata). Durante la cena  è stato possibile assaggiare di nuovo i vini della degustazine bendata del pomeriggio e altre annate, tra cui alcune anteprime 2005 di Barolo molto interessanti e uno scorcio ampio sulla produzione sanminiatese, dai bianchi ai rossi e ai dolci.

La cena ha fatto storcere il naso a qualche sanminiatese che magari avrebbe voluto far assaggiare ai colleghi piemontesi qualche piatto più tipico toscano ma dal punto di vista della qualità i piatti realizzati dalla brigata del PepeNero sono stati sicuramente stimolanti e gustosi.

Si parte con un piatto un pò ardito ma accattivante come la Passatina di Rapa con Praline di soprassata che personalmente ho gradito parecchio, mentre Aldo rimane un pò più freddino:

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Come vini, ottimo (ok, a me piaceva) lo Annick (Chardonnay Sauvignon) di Cosimo Maria Masini e anche il Roero Arneis “Sito deiFossili”  di Bric Cenciurio .

Non abbiamo documentazione filmata di questa bella terrina di piccione ma vi garantiamo che era ottima e ben realizzata mentre spendiamo volentieri qualche fotogramma sul piatto di tartufo della serata, ovvero Rotoli di zucca e ricotta con tartufo in fonduta di parmigiano e tartufo sanminiatese:

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Qui sopra spendiamo volentieri un bel Levante di Collebrunacchi e sfruttiamo un pò dei tannini vigorosi ma interessantissimi del Vigna di Fondo  2006 della Fattoria Aglioni (Sangiovese, Canaiolo e Buonamico, clone locale curioso) di una piccola azienda turco-tedesca che ha eletto San Miniato a propria dimora. Tra i piemontesi, vai di Barbera di Pugnane (Fratelli Sordo)  e il soprprendente Aquabona 2006  (Sangiovese e Canaiolo)  della Fattoria di Sassolo

Ben ristorati ci avviamo verso il piatto di carne, delle succulente  Guancette al vino rosso polenta croccante e verdure che con la scusa del video  ci facciamo servire due volte “che la prima volta il filmato non era venuto bene…

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Il piatto è una bellissima scusa per indulgere in Barolo di spessore come le anteprima 2005 Bussia e Villero di Fenocchio Villero una spanna sopra secondo me) e provare le Riserve 1997 e 2003 con quest’ultima sorprendente per finezza. In Toscana, mini verticae di Reciso di Beconcini con un grandissimo 1999 forse al suo apice e un 2001 ancora in fieri ma tonico, persistente e gustoso.

Siamo al dolce, in verità non leggerissimo ma due parole le spendiamo volentieri, eccovi Datteri,fichi e amaretti diventano cheesecake:

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Il dolce è pesante ma ci permette di assaggiare un ottimo Moscato d’Asti dei Fratelli Rabino ,  il Vin Santo Pisano Colli di San Torpè della Fattoria di Sassolo (bellissimo il colore rosa) e il Sangiovese Vendemmia Tardiva di Agrisole, difficilmente catalogabile ma stranamente piacevole in chiusura di serata.