Natascia, Louise Pommery e gli occhi della Pernice: cronaca di una avventura che nasce alla Tenda Rossa

Non capita tutti i giorni e nemmeno tutti i decenni che una grandissima Maison (che produce ogni anno da sola più di tutti i produttori di Barolo per dire) debba reinventarsi un futuro e una reputazione in un mercato ahimè o per fortuna diventato strategico come l’Italia. E fu così che Ilario Iannone, amministratore delegato di Pommery Italia, decise di affidarsi agli occhi azzurrissimi di  Martina Tomasig, ex-allieva di Romanelli e a Mimma Posca per far conoscere e apprezzare queste bollicine francesi un pò troppo bistrattate. Si, va bene, ma dove le facciamo assaggiare? Innanzittutto serve un ristorante di livello…Quindi prendiamo un due stelle Michelin a gestione bi-familiare su cui nessuno (nemmeno Aldo!) ha avuto da ridire e prepariamo un menu sfizioso e adattissimo alle bollicine, facciamole servire dalla sempre charmant Natascia (la sommelier di casa) e invitiamo un pò di ristoratori e sommelier per vedere che effetto fa. Ah, già ovviamente ci dobbiamo anche portare dietro il Romanelli…;-)

Aperitivo nel dehors nella piazza di Cerbaia, circa 500 metri dalla chiesetta dove ho fatto il ricevimento di nozze, quindi posto sempre piacevolissimo, sui vassoi cruditèe di mare (salmone), pomodoro, terrina di pollo e favolosi panini con alici fresche e anche il calamaretto ripieno su purea di carciofo tiepido. In abbinamento il “base “Appanage (45% Chard, 25% pinot nero e il resto Pinot Meunier) un pò troppo dosato per i miei gusti ma semplice e diretto, con pochissima solforosa e sempre piacevole.Di ben altro livello però il nuovissimo ed esclusivo per il mercato italiano “Noir” con un uso più marcato di Pinot Nero che lo rende molto più fresco, snello e bevibile, e dosaggio quasi da “zero”. Ci sediamo ed ecco tortellini di baccalà così delicato da sembrare branzino, nero di seppia e capperi dolci. Davvero buonissimo, delicato e intenso al tempo stesso e molto adatto semma all’Appanage che però è rimasto in terrazza. Ci servono il Grand Vintage 2000 che non è che si abbini benissimo ai tortellini visto che ha un corpo pieno e rotondo, con pochissime note caseiche e speziate invadenti per essere un millesimato classico. Piacevole beva e buona dinamica delle bollicine nel palato ma per dimostare la versatilità a tavola ha bisogno proprio della Pernice…

Che ci racconta Natascia, va catturata ricorrendo ad un incantesimo…

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L’incatesimo invece lo proviamo noi quando assaggiamo il gioco delle consistenze del petto di pernice avvolto nel croccante con lamelle di tartufo e fungo e poi a mano ci spazzoliamo la coscia di pernice servita a fianco. Ecco mangiare del piatto e dissetarsi con il Vintage 2000 era un tutt’uno!

E quindi il grande evento , ovvero la degustazione della preziosa e celebrata Cuvèe Louise Pommery 1999 la facciamo a piatto vuoto. Il vino non delude affatto con un impatto molto austero e interessante, senza molti fiori e smancerie, con un carattere molto maschile che non ti aspetti. Persistenza nel pompelmo e nella nocciola lasciano un ricordo di grande vino, n on solo di grande bollicina. Davvero un grande.

Sul dolce, buonissimo anche per me che non vado pazzo per il cocco e per il popone,

con di nuovo un bel gioco di consistenze tra le mandorle a costuire una finta buccia di popone e il cocco nella spuma di mandorla. In abbinamento un raro extra-dry (praticamente dolce) Pommery che dimostra che in Champagne si può cedere alla dolcezza senza scomporsi più di tanto.

Dire che Pommery è sottovalutata è una banalità credo, però in effetti un catalogo così sterminato (che va dalle bellissime POP ad una cuvèe di prestigne più ricercate al mondo) può trarre in inganno e fuorviare. Invece anche se si notano concessioni eccessive al mercato come nell’Apanage (cmq, magari fossero così i MOet e i Mumm in GDO!) presenta prodotti capaci di farsi largo anche in un momento come questo.

Come rapporto qualità prezzo e immagine direi che il Noir ha buonissme chances di farcela e, lavorato bene, anche questo extra dry ha davvero un suo perchè.

In attesa di coinvolgervi in qualche approfondimento, stay tuned!