Monthly Archives: settembre 2007

Vino dei blogger #10: grandi vini da piccole vigne Soldera Case Basse 2000

solderaDopo la partecipazione al WBW inglese, non potevo tirarmi indietro per il suo equivalente italiano. Stavolta siamo da Via Freud 33 che si definisce “Multiblog di Cultura, Arte, Musica, Letteratura, Vino, Cibo, Cinema, Architettura… ” e in effetti ci si trova di tutto un pò, e tutto scritto pure bene a più voci. Il tema non era facilissimo ma stimolante, si trattava infatti di degustare un vino di un’azienda che non producesse più di 20 000 bottiglie
E non è stato per niente facile, specie pescando nella mia cantina che è fatto per ora purtroppo di molti nomi grandi e pochi piccoli…Poi però l’illuminazione mi coglie nello scorgere scuro e quasi minaccioso dall’alto del suo scaffale nella penombra della cantina del ristorante un piccolo grande mito di Toscana che ho avuto recentemente la fortuna di assaggiare.
Si tratta del Brunello Di Montalcino Soldera Case Basse Riserva 2000.
Tempo fa parlando con l’amico e collega sommelier e ristoratore Maurizio di Enotria ci lamentavamo della poca attenzioe alla bevibilità che veniva data dai grandi di Toscana (i vari -aia e -ello).
Verso le 2 di notte, dopo una serata sulle grappe, Maurizio mi fa: “Certo che se ci fosse un vino elegante, ricco, suadente, potente e che al contempo stesso si lasciasse bere senza fatica, sarebbe il mio vino ideale e non importa quanto costi”. Al che dopo un millisecondo gli faccio “Guarda Maurizio che questo vino c’è già e ce l’abbiamo in carta tutti e due, è il Brunello di Soldera!”.
In effetti, questo Brunello, che esce solo come Riserva (quindi qualcosa come minimo 60 mesi di invecchiamento) e solo nelle annate in cui Soldera è sicuro che grande lo sia sul serio (si, pure il 2000!), ha tutti i crismi del grande vino e pure tutte le caratteristiche che ce lo potrebbero far bere ogni giorno. Elemento che dovrebbe sempre discriminare i grandi vini dai vini grandi solo nel prezzo. tenuta case basse
Questo Case Basse 2000 è giustamente granato, quasi perfettamente limpido e dai riflessi cangianti che meritano davvero l’uso di una candela per essere colti appieno. Al naso la magia di Montalcino è completa con i frutti di bosco, il roberparkeriano “blackcurrant”, il toscano tabacco kentucky, il minerale sapido ilcinese che sempre più raramente si incontra. Ma come vi dicevo la magia del Case basse si manifesta in bocca con la sua acidità ben calibrata (forse in questo 2000 ancora un pà invadente) e che smuove tutto l’alcol e la morbidezza reinventandoli nel palato ad ogni sorso. Sorso che ne richiama subito un altro tanta è la capacità di lasciare il palato immacolato e pronto a riprovare le sensazione di poco prima. E’ un vino semplice e lineare come può essere la soluzione geniale ad un problema complesso, un rasoio di Occam dell’enologia.
Ha il solo difetto di costare caro, e di essere finito in qualche orrendo “paniere” di fondi internazionali che investono in casse di vino…e mi pare sia pure un benchmark per valutare l’effiacia di investimenti in bottiglie di vino alla pari con Yquem o Chateau Margaux. Che è un’aberrazione moderna di un piacere antico e toscano di cui andiamo fieri, ma di cui siamo tanto gelosi!
Ma sul prezzo di Soldera, sono più d’accordo con Franco, che lo definisce uno dei vini dal miglior rapporto qualità prezzo che ci siano!
Vedi MAurizio che avevi ragione?!?

Trofeo Berlucchi: sabato e domenica di allenamento alla Vinoteca

andrea berlucchiCome sapete, sono un tipo competitivo e un filino ambizioso e anche quest’anno mi sono messo nell’idea di provare a vincere il Trofeo Berlucchi Miglior Sommelier d’Italia, il più importante concorso italiano per sommelier professionisti, organizzato ogni anno da AIS Italia.
Non che abbia molte chances, l’anno scorso avevo sicuramente studiato di più, quest’anno con due bimbi è veramente dura trovare il tempo per aprire i libri. Però è già più facile trovare situazioni ed eventi particolari dove almeno allenare il palato e divertire i miei amici che se la ridono mentre cerco alla cieca di indovinare cosa mi portano nei bicchieri.
Sì perchè tra le prove del concorso, la più ostica è senza dubbio quella di degustare 3 vini e 3 distillati in 10 minuti, provando anche ad indovinare di che DOCG si tratti o di quale vitigno (oltre all’annata…).
Per ora al mondo i depositare della scienza infusa su questa arte sono i famosi Master Of Wine di Londra, una setta di simil cavalieri Jedi di cui si raccontano storie incredibili (chiedete ad Andrea del Fuoriporta cosa sono stati capaci di capire a bottiglia coperta di un Barolo 1996…).
In ogni caso vi assicuro che anche in Italia abbiamo i nostri fenomeni come i vincitori delle passate edizioni come Luca Gardini (già all’Enoteca Pinchiorri e ora al largo dei bastioni di orione della sommelerie presso Cracco a Milano), Luisito Perazzo (una enciclopedia vivente), l’Enocentrico Ivano Antonini del Sole di Ranco (uno che va da Zanella e si fa le cuveè dello spumante che vuole), il wine consultant e master del sangiovese (e mia scommessa sulla vittoria finale) Nicola Bonera e il nostro portabandiera toscano più illustre Cristiano Cerioli, già secondo lo scorso anno a Reggio Calabria.
Io molto umilmente cercherò di vendere cara la pelle e di far meglio dell’ottavo posto dello scorso anno.
Per affinare il naso e la lingua, sabato e domenica sarò al Park Hotel Relais La certosa a Bottai (Galluzzo) subito fuori dall’uscita Firenze Certosa della A1. (Trovate ogni indicazione qui per la nuova edizione dei 100 Vini d’Italia.
Ogni anno vengo due volte qui per allenarmi perchè Andrea Formigli (insieme al suo famoso padre distributore Silvano Formigli di SelezioneFattorie) riesce a mettere insieme circa 2-300 vini tutti rigorosamente autoctoni e italiani con pochissimi aiuti internazionali e li mette uno accanto all’altro in un bel parco a 15 minuti da casa mia.
E qui capite che dal priè blanc valdostano al frappato siciliano trovate di tutto. E per tutto intendo Ormeasco, Rossese, Passerina, monica di cagliari, moscato rosa, nerello mascalese, aglianici vari…e pure monumetali bottiglie come il Soldera Case Basse Riserva in degustazione e i “vari” Sassicaia, Ornellaia, Voerzio…
Con solo 15 euro di ingresso in pratica è possibile fare un viaggio bellissimo per tutta italia senza muoversi, potendo contare su dei veri appassionati che stanno di là dal banco selezionati tra i fedeli clienti della vinoteca. Il che rende l’atmosfera rilassata e unica, qualcosa di MOLTO DIVERSO dai classici banchi d’assaggio cui siamo abituati.
La sfida è, catalogo alla mano, di riconoscere che cosa ti viene servito nel bicchiere (ovviamente servono delgi amici che girano per te tra i banchi e ti portano via via vini diversi). Molto istruttivo e divertente da fare non solo per sommelier ma anche semplici appassionati, ovviamente ricordandosi che nel 80% dei casi si riconosce un vino anche solo dall’odore, il che vi permette di bere anche poco.
Ecco quindi se passate sabato o domenica pomeriggio e vedete un tizio con dei bicchieri sotto il naso che cerca disperatamente di capire con che uve è fatto…beh quello sono io!

Time for training for the annual Italian Sommelier Championship named Trofeo Berlucchi. Thsi time I train my nose in the difficult art of wine recognizing in the 100 Vini d’Italia tasting event near the Certosa of Firenze. In the beatiful park of the Hotel Relais la Certosa, 200 mt outside Firenze Certosa exit from the A1 motorway. 200 different wine from every italian terroir including Barolo, Nero d’Avola from Sicily, noble Brunello from Tuscany, the fantastic rosè from Puglia…
An event you cannot miss if you are in Tuscany this weekend. Staff and sommeliers speaks english too but you will find me saturday and sunday afternoon trying to recognize glasses and glasses of wine without knowing which grape is made of.

Beginners Wine DS: un videogioco sul vino, evvai!

nintendoNo so voi, ma da videogiocatore quasi in disuso (la mia xbox 360 l’avrò accesa si è no 20 volte e solo per Call of Duty) questa notiza mi fa sobbalzare. Come riportato da Vinography, è in uscita a novembre il primo videogioco della storia sul vino e che si pone addirittura lo scopo di introdurre al consumo consapevole e qualficato di vino.
Finalmente qualcuno ha trovato una killer application per portare ai videogiochi e si spera al PC i consumatori di vino in massa!
Sai com’è si comincia per gioco e poi si arriva a CellarTracker…magari sempre usando l’interfaccia del DS e un wi-fi. Tipo “finisco questa partita e aggiorno il database della cantina…”
Lo voglio!!!
Maggiori dettagli su Physorg.

Aggiornamento squisito…nomination migliori blog sul vino

Sul blog di Ziliani trovate ogni genere di link per Squisito.
Mi limito a segnalarvi che sono ufficialmente inserito nel lotto dei nominati come “Miglior blog sul vino” (in buonissima compagnia)
Sono del tutto immeritevole di tale onore, ma se proprio volete partecipare alla votazione, la pagina adesso è questa qui.
Visto che la corsa è tra Vino al Vino, Poggio Argentiera e Maiale Ubriaco, io sono subito fuori ma mi piacerebbe che i miei colleghi Simplicissimus Franco e Giampaolo se la giocassero fino all’ultimo!!!

La fermata del Borgo Burde / A new bus stop

atafA Firenze parlare male dell’ATAF (ovvero l’azienda che gestisce il trasporto pubblico bus) è una moda consolidata e ogni giorno in effetti non mancano motivi per farlo…però dal punto di vista della gestione dell’immagine ha pochi rivali in Italia con iniziative veramente ben fatte e di impatto.
A partire dai bus “tematici” sul cibo come Gustibus fino al bus sui luoghi di Pinocchio (al quale ha collaborato mio zio Fabrizio Gori come consulente sui luoghi collodiani) le buone idee non mancano.
E anche l’idea di sponsorizzare (loro dicono “adottare” ) le fermate per pagare la manutenzione delle stesse è stata una bella trovata. In pratica si paga un tot per avere il tuo nome e il tuo simbolo sulla palina della fermata ottenendo promozione diretta in quanto quando uno ci passa davanti legge il tuo e, particolare più importante, il nome dello sponsor compare in tutti gli orari ufficiali! Clicca qui per vedere ad esempio come appare la fermata di Burde. Ecco infine qui di fiancofermata come appare la nostra palina, messa baldanzosamente di fronte alla Conad Superstore che ha avuto l’ardire di costruire davanti a Burde!
(messaggio di servizio per Francesco, il simpatico direttore della conad nostro cliente: sto scherzando!!!).

Here in Florence it’s always easy not speaking about the weather but discuss about how terrible is our bus system but our ATAF has a good marketing office that works and produces every month some interesting issues. This time they thought about “selling” some of the bus stop to sponsors that can put their logo and names on the bus stop itself. This means that you can cathc a bus and say “Stop by the Burde stop” instead of waiting for the “Quaracchi 2 “stop. And this means that also on the timetable is written “Burde” and not some other local and not immediately recognizable place.
Burde has became sponsors of two bus stop in via Pistoiese and they are “Borgo Burde 1” and “borgo Burde 2” at the opposite sites of the via pistoiese near the restaurant.
So if you are in florence dowtown, just catch the bus 35 and say “stop me by borgo burde”! Easy, isn’t it?

Segnalazioni Squisite 28-30 settembre

squisito A fine mese, ovvero dal 28 al 30 settembre, si terrà come ogni anno la Rassegna Squisito in quel di San Patrignano. Programma al solito ricchissimo che trovate qui con vino e cibo per tutti i gusti.
Con in più una bella iniziativa per noi winebloggers italici che ogni anno riscuote più consenso nonostante abbia perso per strada per motivi poco chiari (diciamo così…) Franco Ziliani che ne fu l’ideatore e animatore originario. In ogni caso, in attesa del “Il Blog si mangia 2” di Bonilli, resta l’appuntamento pubblico per eccellenza per i blogger italiani.
Come ogni anno si è aperta la lista delle segnalazioni dei blog meritevoli di premio e su blog di Squisito Blog Cafè , gestito quest’anno da Muccapazza, si possono segnalare i blog preferiti per le 5 categorie in gara. Con mia grande sorpresa ho ricevuto ben 2 segnalazioni (pochissime rispetto a chi vincerà ma mi accontento!) e ringrazio dell’attenzione che ho ricevuto.
Mi avrebbe anche fatto tantissimo essere presente per chiaccherare de visu con tanti amici e colleghi con cui discuto ogni giorno ma la settimana prossima sarò in Germania in ferie con la famiglia e non posso proprio chiedergli (dopo una estate passata a bloggare dall’ombrellone) di rimandare…
Quindi questo post per ringraziare chi mi ha segnalato (Sorsetti e Fabio di Vino24), per invitare i miei pochi lettori a votare (non vi indico chi ma tra le segnalazioni ho già messo i miei favoriti…) per i vostri blog preferiti e a salutarmi tutti quelli che vedrete a San Patrignano, li abbraccio tutti e do appuntamento al prossimo anno quando potrò muovermi un pò più facilmente (i miei bimbi saranno un pò più grandi e avrenno 3 e 1 anno…).
In bocca al lupo Franco, Marco e Leonardo!

Incontri d’Autunno 07 da Burde: programma definitivo

sauternesFinalmente dopo un paio di cambi di date, possiamo ufficializzare il programma degli incontri d’autunno da Burde. E’ stata una discreta faticaccia mettere insieme le esigenze di produttori, enologi, rappresentati, proprietari ma come ogni volta, penso proprio valga la pena!
Come nomi, dopo gli Jacopo Biondi Santi e Ettore Falvo dello scorso anno, quest’autunno avremo l’onore di discutere di vino con Giovanni Folonari del Cabreo, Marco Bacci di Castello di Bossi, Leonardo Bellaccini enologo di San Felice e Roberto Massolino da Serralunga d’Alba.
Insieme ai vini vi saranno serviti assaggi di piatti toscani, formaggi e salumi tipici, nonché pasticceria artigianale dove “necessario”.

Calendario eventi (venerdì 20:30-22:30)
5 ottobre: Tenute Folonari e il Cabreo: Giovanni Folonari ci porta dalla sua collezione privata le bottiglie per una doppia verticale Cabreo Bianco la Pietra (‘87, ‘95 e 2005) e Cabreo Rosso il Borgo (‘85, ‘97 e 2004).
12 ottobre: Castello di Bossi: la famiglia Bacci ci guida tra le sue tenute di Talamone con un Vermentino particolarissimo, un grande Chianti Classico, il Rosso di Montalcino Renieri e lo storico supertuscan Corbaia, di nuovo tre bicchieri Gambero Rosso
13 ottobre SABATO: BorgoBurde a tavola: Prima edizione della rassegna enogastronomica del Borgo con prodotti tipici toscani, ricette e incontri con i produttori locali. Dalle 10 del mattino fino alle 20 aperto per assaggi e degustazioni guidate vino e cibo.
19 ottobre: Barolo vs Brunello IV la sfida si fa sempre più dura quando in campo scendono la superstar 100/100 Vigna Rionda 2001 di Massolino e risponde un altro grande storico di Montalcino con la sua opera più importante, Col d’Orcia e il Poggio al Vento 1999.
26 ottobre: Campo alla Sughera: l’enologo Marco Baio ci fa conoscere una delle realtà emergenti di Bolgheri con i bianchi Achenio e Arioso a base vermentino e soprattutto ci guida alla scoperta della next big thing livornese, ovvero l’Arnione in una inedita verticale!
9 novembre: Vive le France IV: un viaggio indietro nel tempo con il Tokay Pinot Gris Alsaziano di Hugel Jubilee del 1995, un Chassagne Montrachet di Jadot 1998, il Pinot Nero di Chambolle Musigny Drouhin 1999, un rarissimo Chaeau Pichon Longueville 1983 e un Banyuls Rimage Mise Tardive Domaine du Mas Blanc per finire! In apertura champagne Brice 99 di Bouzy!
23 novembre: San Felice e il Pugnitello: Leonardo Bellaccini riscopre con noi un autoctono toscano recuperato dall’oblio dall’Università di Siena insieme alle storiche etichette aziendali Vigorello e Poggio Rosso.
30 novembre: Merlot: sfida alla cieca: il mitico Galatrona della Fattoria di Petrolo alla cieca “contro” Gaudio Le Velette 2004, Pullerai 2003 Geografico Ormato 2003 de La Presura, Torre di Montemaggio, Desiderio Avignonesi. Arbitra un Pomerol il Clos Fortet edizione 2003 e il Girolamo di Castello di Bossi.
14 Dicembre: Cena Bistecca & Champagne! Specialità toscane e bollicine francesi per un grande Natale
La quota di partecipazione a ciascun incontro di degustazione è di € 25,00 escluso
Vive la France (€ 35,00) e le cene Barolo-Brunello e Bistecca e Champagne (€ 55,00) a persona.
Per informazioni chiamate in negozio dalle 9 alle 19:30 tutti i giorni allo 055.317206.
Posti per Vive le France, Cabreo e Barolo-Brunello in rapido esaurimento!

Like every Autumn we start our friday’s evening wine meetings and tastings. For english speakers we have two sommeliers that can traslate and give any information in english too, so if you want to take part to these dinners, you can! And, even if you don’t care about what we say about wine, you can “just” eat and drink…

RinTANAto tra gli “orsi”: Caterina e Simone

tana ingressoSi lo so che i post su questo posto sperduto nel Casentino hanno tutti nel titolo un gioco di parole più o meno divertente e nemmeno io ho saputo resistere alla tentazione ma un posto che si chiama “La tana degli orsi” non può non finire che stregarti fin dal nome che evoca appunto sensazioni di conforto, di tenerezza ma al contempo anche di forza e solidità. Davide Paolini nella sua prefazione alla Guida dei Ristoranri de il Sole 24 ore dice che sta ancora, dopo anni, cercando il ristorante ideale, ovvero un posto (come lui lo descrive) con non più di 20-30 posti a sedere, tranquillo ma non troppo, luci calde, menù che cambia con le stagioni, piatti che non vogliano stupire ma sfamare con gioia e una carta dei vini che non sia una enciclopedia britannica. Ecco (forse tralasciando per fortuna l’ultimo punto) io posso dire che questo posto esiste! E per fortuna si trova a più di un’ora e mezzo da casa mia, altrimenti ci passerei la metà delle mie serate…
La cena nella tana inizia due giorni prima e anche di puiù quando occorre prenotare (non accettano persone se non prenotate fino alle 22) e in quel momento si può scegliere il menu oppure fidarsi di quanto si troverà. Nel caso si scelga prima, vi ritroverete sotto al piatto di vetro il foglio pergamena con i nomi dei piatti che mangerete che in genere non sono la solita caterva di piattate da menu degustazione ma una entreè, due primi, due secondi e un dolce (se volete).coperto
Mio fratello paolo che era in vacanza in casentino era passato e aveva fissato per noi il menu (e un appartamento in aagriturismo dove dormire la notte visto che a firenze con i due pargoli in auto non volevo tornare dopo cena…).
Si comincia con un prosciuitto del casentino con fico e scelgo con l’aiuto di Caterina un Priè Blanc Valdostano, un Blanc de Morgex et la Salle 2005, sapidissimo e tenue come “fiori d’altura” (come recita la retroetichetta). Piacevole come apertura ma sui primi piatti Caterina ci consiglia un vino del suo amico Damian Podversic dal Carso, una grandiosa ribolla biodinamica (5 grappoli ais mi pare) che ci lascia a naso aperto. Sensazioni agrumate insieme a note di miele, noci, lieve ossidatura e col tempo e con il salire della temperatura, un sorprendente rafano e un ginger quasi balsamico. Veramente uin grande vino e soprattutto un vino che è stato un piacere bere sulle caramelle di ricotta e borragine con pomodoro fresco e pesto. damianVi assicuro in bocca l’uno bilanciava l’altro e il connubbio veramente riuscitissimo. L’alltro primo invece stava meglio con il Blanc de Morgex ed erano una cosa buonissima gli gnocchi di patata rosa con pancetta di grigio del casentino, ne avrei divorati due vassoi…Per fortuna che c’erano i miei due figli che ogni tanto mi costringevano ad alzarmi per essere un pò portati in giro.
Quando Malwin ha detto “babbo, Barolo” e ha quasi tirato giù un Voerzio dallo scaffale, ci siamo decisi a passare ai secondi sui quali già da un’oretta con Caterina avevamo deciso di gustarci un Barolo Scarzello 1999, barolo scarzelloun Barolo di Barolo, iper tradizionale ma ottimo. L’abbinamento era con cervo in salsa di chianti e con un fantastico filetto di maiale con farcia ai funghi. Vista la varietà deri piatti non resisto e oltre al Barolo mi faccio portare un paio di bicchieri di Etna Rosso Tenuta delle Terre Nere (vedi anche lo speciale vini del vulcano sull’ ultimo numero di Spirito di Vino) tenuta terre nereche scorgo nella Enomatic e pure una Barbera la Spinetta Vigneto Gallina del 1998. L’esito ha visto il nerello dell’Etna andare d’accordissimo con il filetto di maiale mentre il Barolo è stato esemplare nell’asciugare la succulenza del cervo e a farne risaltare il profumo discreto ma penetrante.
La barbera è stata invece il classico rosso della staffa che con la sua cioccolosa rotondità ci ha preparato il palato per i dolci.

Su questi pescando dalla carta ordino un Loazzolo Borgo Maragliano 2003 (anche se, visto il prezzo, volevo un Occhio di Pernice Avignonesi 1989), loazzolomoscato bianco freschissimo dolce e vivace quanto basta per accompagnare la mia torta di mele (ma sembrava più un “mela tortata”) con crema alla vaniglia.

torta mele
Ho già parlato tanto e tanto altro ci sarebbe ma mi preme sottolineare che una cena qua è una delle esperienze più piacevoli che un sommelier o anche solo uno cui piace mangiar bene possa fare. Caterina in sala e Simone in cucina sono riusciti con impegno ma soprattutto con tantissima PASSIONE a creare un posto dove non si può non restare contagiati dall’atmosfera che vi si respira. Un aria che spinge i produttori di vino stesso a portare qui direttamente i propri vini e ad assagggiarli insieme a Caterina e Simone e parlarne insieme, così come possono fare tutti quelli che arrivano dopo una certa ora. Alle 22 circa infatti la cucina chiude e simone accende il fuoco a legna e butta dentro un pò di focaccine mentre in sala la tana si trasforma in una sala degustazione pronta e soddisfare le voglie degli appassionati.
Che trovano una scelta ampissima di Barolo di annate anche passate e “pronte” e non solo dal 2003 in poi…ed è questo uno degli aspetti che ad un sommelier piace di più! un posto dove si rifiutano di servirti un Barolo troppo giovane o anche un bianco troppo fresco.
E come ultima nota, veramente dulcis in fundo, i PREZZZI! Quelli dei vini sono spesso oltraggiosamente bassi (flaccianello 1996 a 34 euro a tavola?!?) e quelli della cucina, decidete voi! Un primo 8 euro un secondo 12 e un dolce 5.
Se non ci credete date un’occhiata al nostro conto per 7 persone e mezzo (mio figlio grande si è fermato ai primi…).
conto tana oresi
Insomma, io bene come l’altra sera, sono stato poche volte e invito chiuinque apprezzi un locale genuino costruito e diretto con amore a provarlo, almeno una volta!

La tana degli Orsi
Via Roma, 1
52015, Pratovecchio (AR)

Telefono 0575 583377
Fax 0575 583377
Chiusura Mercoledì – Aperto solo la sera

Ferie Novembre

Only a brief summary because is really tons better if you trid this restaurant by yourself! Remember to make your reservation some weeks before ‘cause the tana degli orsi is always full, expecially saturdays and sundays.
Friendly people, good and a bit creative food (but made with ingredients taken from casentino and fresh for the season) and a stunning array of old vintage good wines. If you love Barolo, Brunello and honest wines, this is the place for you!

5 secondi di notorietà internazionale su Dr Vino!

drvino winnerLo scorso mercoledì ho partecipato al mio primo WBW ovvero Wine Blogging Wednesday, giorno in cui ogni blogger che si occupa di vino nel mondo è chiamato a partecipare ad una missione specifica e a postare sul proprio blog la degustazione di un vino e linkarlo al blog “ospite” di turno.
L’ospite di turno era Dr Vino che ha attribuito “bonus points” alla mia degustazione di Trebbiano di Capezzana perchè non solo era parecchio indigeno (la missione era appunto quella di scovare vitigni autoctoni il meno diffusi possibile nel mondo) ma è stato anche degustato vicinissimo da dove proviene il vitigno!
Per cui ecco cosa riporta oggi Dr Vino: “First-timer and indigenous Italian, Andrea Gori, Trebbiano IGT Toscana 2003 from Tenuta di Capezzana. He says “something really different from international taste.” He had it at a resto in the region! [Vino da Burde]”
WOW!
WBW replica ogni mese sui blog di lingua inglese e ha generato anche una iniziativa italiana cui parteciperò prossimamente, ovvero il Vino dei Blogger, qui su Maiale Ubriaco l’ultima edizione.