Monthly Archives: gennaio 2008

Prodi: crisi di governo ma finalmente abbinamenti innovativi! / Government Crisis but new wine pairings from Italy!

Da sommelier, la crisi di governo ha avuto un riscontro molto positivo e da festeggiare, ovvero lo sdoganamento di uno degli abbinamenti secondo me eretici ma più azzeccati di tutti, ovvero MORTADELLA e Champagne!
Quindi mi spiace (pochissimo) per Prodi, ma almeno oggi in prima pagina si parla di abbinamento cibo vino ad alti livelli!
E poi ad essere pignoli, mi pare proprio che invece di Champagne si tratti di Franciacorta (vedi fascetta!)

As a Sommelier, all I can say that this political crisis finally give us new artistic and corageous pairings with the traditional lambrusco mortadella pairing being replaced from the fantastic pairing mortadella with champagne! Or so our newspapers cried out but if you look with attention at this now famous picture you can say that is not Champagne but Franciacorta…
mortadella champagne

PoggioArgentiera Capatosta 2004 Morellino di Scansano DOC

capatosta 2004Forse l’annata più promettente in senso assoluto e destinata a ripetere e migliorare l’exploit del 2001. Grande frutta freschissima rossa (fragole e un inedito lampone) a dominare il legno ben presente con note di cannella vaniglia carrube e chiodo di garofano. Veramente impressionante per potenza eleganza e persistenza oltrechè per la grande acidità: tutte caratteristiche che lo portano ad essere destinato ad essere un campione di potenza espressiva per il Morellino di Scansano e futuro punto di riferimento. Si dice che nelle grandi annate si vede davvero il grande vino e il Capatosta in un’annata di grazia si presenta al suo massimo stilistico storico. Peccato che non se ne trovano più di bottiglie di quest’annata!

Clicca qui per la video degustazione

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Capatosta 2004
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PoggioArgentiera Capatosta 2003 Morellino di Scansano DOC

capatosta 2003Prova del fuoco di ogni vignaiolo italiano, il 2003 sfida il Capatosta sul fronte dell’alcol e della cottura del frutto. Se al naso i profumi sono effettivamente un pò impastati nell’alcool e sono un pò troppo dolci e stucchevoli, al gusto è una esplosione di piacevolezza e di frutta di bosco freschissima. Acidità ben presente e impressionante (per un 2003!) e una persistenza delle migliori annate. Uno dei rari casi in cui l’annata più calda batte quella più fredda (2002).
Clicca qui per confrontare con la degustazione di Gola Gioconda.
Clicca qui per la video degustazione (olfattiva).
Clicca per la video degustazione (gustativa)

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Capatosta 2003
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AIBES di supporto ad AIS per il riconoscimento distillati!

grotta giusti allenamentoO meglio Andrea Balleri, figura di spicco in AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) che dà una mano ad un sommelier sull’orlo di una crisi di nervi per il concorso per imparare a riconoscere al volo i distillati serviti alla cieca.
Eh si perchè a Londra la settimana prossima dopo 3 o 4 vini ci saranno pure 3 distillati da annusare e da riconoscere. Prova già compresa anche ai campionati italiani e nella quale la Nicoletta fece una grandissima impressione.
E invece il sottoscritto anche nelle selezioni per Londra riuscì a scambiare un Armagnac per un Ron e un Jack Daniel’s Single Barrel per un Rhum Caraibico…
Ieri sera quindi allenamento ad hoc con 6 (ma poi sono diventati molti di più!) riconoscimenti alla cieca e confronti. L’esito è stato un pò sconfortante con 3 riconoscimenti su 6.
In particolare:
1 Cachaca scambiata per Tequila Hornitos
2 Armagnac scambiato per un Rum (aridaje)
3 Rum Bianco Varadero scambiato per Vodka
4 Acquavite d’Uva Most Tosolin
5 Whisky Blended William Lawson
6 Rum Caraibico
A seguire, breve spiegazione e approndimento con Andrea Balleri che ci ha poi spiegato alcuni trucchetti per annusare i distillati e andare a ricercare per esempio il profumo di zucchero per i rum, di alcol metilico per Tequila e Cachaca, di viola e gesso per l’Armagnac, di sabbia per la Vodka, di melassa per i Rum caraibici invecchiati e di vaniglia per giovani Cognac.
Poi al bancone il nostro barman di riferimento ci ha deliziato con alcuni suoi cocktail (compresa una preparazione segreta per il prossimo concorso il Cocktail degli Dei in occasione di Cioccolosità 2008 il 3 Febbraio a Monsummano, il mitico Mandrakata vincitore mondiale categoria Long Drink a Singapore) e un classicissimo ma finalmente fatto come Dio comanda, Margherita.
Rapido tuffo in due vini (almeno questi li ho riconosciuti subito!) e altre curiosità come un paio di Vodka Francesi, di cui una quella di Cavalli, buonissima, e una stranissima “Vodka di uva” dal soave profumo di acqua di Rose.
E non è finita perchè Andrea ci ha pure erudito sull’Angostura e il suo utilizzo e ci ha presentato alcune chicche di Casa Varnelli (quella famosa dell’Anice omonimo), un Infuso alle noci stranissimo di cui non ricordo il nome e da lontano abbiamo pure annusato l’incredibile Luis XIII di Rèmy Martin , una delle dream bottles del mondo dei distillati in cristallo Baccarat…108 euro per 3 cl!
Una di quelle serate che ti riconciliano con il mondo del bere bene miscelato e dei cosiddetti superalcolici…e che soprattutto mettono in luce quanta professionalità dovrebbe avere un barman oggi per definirsi tale.
E così come ci lamentiamo dei vini ossidati o “tappati” anche in molti bar dovremmo cominciare a pretendere maggior serietà e rispetto delle materie prime da parte di chi prepara le bevande perchè dietro ogni cocktail e ogni distillato c’è un mondo di cultura e di storia che troppo spesso viene ignorato, e ci si siede sempre più spesso al bancone di un Bar solo per alzare il tasso alcolico e non per ascoltare le storie che un vero barman può raccontarti.
Abbiamo pure discusso delle differenze tra professionalità del Barman e quella del Sommelier e sulla differenza di approccio al cliente. Due figure complementari e raramente sovrapponibili ma che secondo me hanno molto da imparare l’una dall’altra, così come io ieri sera ho imparato da Andrea in materia di storia e riconoscimenti.
E se avete una sera libera, provate a passare al Bar della Grotta Giusti e fatevi servire qualcosa da Andrea, vedrete che conquisterà subito anche voi!

P.S.
Mi pareva superfluo specificarlo ma credo sia meglio chiarire che non abbiamo ovviamente BEVUTO tutto quanto sopra ma soprattutto annusato (giacchè la prova del concorso non prevede l’assaggio se non in casi di forte dubbio sul riconoscimento) e che i cocktail che ci hanno servito li abbiamo divisi in 5 persone.

Andrea Gori pedina del Risiko enogastronomico…

spirito di vino gennaio risikoHo sempre desiderato sapere come si sentono i carrarmatini di Risiko quando si trovano sulla mappa e vengono spostati secondo teorie e metodi discutibili ed ecco che mi ritrovo nel Risiko Enogastronomico di Spirito di Vino che ogni numero trova il modo di parlare di me…come non si può ADORARE questa rivista???
Ok, deliri personali a parte, ci sono anche questo mese articoli molto molto belli a cominciare dalla degustazione (mi sa che è la prima a questi livelli così completa) fatta da Pierluigi Gorgoni sui Dogliani e anche un bel confronto di Hermitage, oltre ad un’anteprima dell’anteprima di Amarone (con Masi sugli scudi). Per i cultori delle bolle, grande anteprima del Salon S 1997, che si preannuncia tra i più grandi di sempre (ma direi che questo si può dire di ogni annata di Salon!).
Ecco qui la copertina da cercare in edicola!
copertina spirito gennaio

Verticale Capatosta: fermentazione in Barrique e spunti di riflessione

giampaolo paglia argentieraNel corso della serata Gianpaolo ha avuto modo di approfondire diversi temi di enologia e di vinificazione. Riportiamo qui i collegamenti ai video e ai podcast che riportano quanto discusso nella serata.
Qui per confrontare la nostra verticale con quella di Paolo Baracchino su Gola Gioconda.
Clicca qui per l’introduzione alla serata
Clicca qui per il video sulla fermentazione in barrique
Clicca qui per l’origine del nome “Capatosta”
Clicca qui per una digressione sul colore del Sangiovese
Clicca qui per scoprire l’origine del nome “Capatosta”

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Fermentazione in Barrique
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Venerdì 25 Gennaio Serata ANAG degustazione Grappa con Dolci e Cioccolata

grappe anagNella preparazione e nelle competenze di un sommelier al giorno d’oggi sono comprese anche altre bevande oltre al vino e quindi birra, distillati e quant’altro. E anche con queste si possono fare abbinamenti piacevoli e sorprendenti che rappresentano alternative validissimi ai “soliti” abbinamenti con i vini. Specie con i dolci (e ovviamente i sigari) le Grappe e i distillati sono in grado di aiutarci a bilanciare certe dolcezze e certe persistenze sulle quali i vini per quanto passiti e fortificati si trovano spesso in difficoltà. Per scoprire insieme se questi abbinamenti grapposi funzionano sul serio vi invito venerdì 25 a scoprire da Burde la collaborazione con ANAG (Associazione Nazionale Assaggiatori Grappe) con una serata dedicata alla Grappa, il distillato nazionale per eccellenza richiesto e apprezzato in tutto il mondo.
Per parlarne al meglio ci facciamo aiutare dai maggiori esperti in materia in Toscana, ovvero il direttivo dell’Anag Firenze che terrà un breve lezione introduttiva alla degustazione della Grappa, i suoi profumi, le sue caratteristiche principali e ci aiuterà a fugare tutti i dubbi in materia e soprattutto ci spiegheranno che NON esistono grappe morbide e grappe secche ma SOLO grappe buone e grappe meno buone…
Il nostro percorso sensoriale ovviamente sarò integrato da abbinamenti dolci e in particolare:

* Acquavite d’uva Alexander con pasticceria artigianale Amari di Carmignano (nocciola, gastone, cioccolato)
* Bianca e Neri Domenis Chardonnay Schiacciata allo zibibbo
* Grappa Villa Montepaldi di Chianti Classico con Torta al cioccolato di Burde
* Storica Nera Domenis con la mitica Torta Pistocchi
* Grappa di VinSanto Avignonesi per meditazione con questo prezioso e raro distillato

Abbiamo ancora solo 8 posti per la serata quindi se siete interessati prenotatevi subito! Costo 20 euro, soci ANAG 15.

PoggioArgentiera Capatosta 2000 Morellino di Scansano DOC

capatosta 2000Una delle sorprese della serata con un’acidità galoppante e una vivacità in grado di ben bilanciare il grande estratto e la notevole alcolicità. Non perfetto e rileccato come il 2001 ma un vino che ti conquista con il suo carattere deciso e “tosto”. Davvero impressionante per dinamicità e gusto penetrante.
Clicca qui per la video degustazione

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Capatosta 2001
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PoggioArgentiera Capatosta 2001 Morellino di Scansano DOC

Scapatosta 2001 poggio argentierae fossimo maniaci dei punteggi, d’accordissimo con Paolo Baracchino, qui avremmo dato il massimo con un perfetto bilanciamento tra frutto e legno e tra alcool e morbidezza e acidità e tannini. Evoluzione coerente, prestanza da grande vino ma eleganza e raffinatezze non comuni. Aggiungeteci un tocco di femminilità di profumi ed avete forse il miglior Capatosta da bersi da meditazione e seduti in qualche wine bar! Onestamente difficile fare di meglio per un vino da conversazione e anche se a tavola gli abbiamo preferito altre annate, questo 2001 rimane una delle vette espressive più alte per questo Morellino e una delle dimostrazioni di quanto in alto si possa arrivare dalla Maremma.
Clicca qui per il video della degustazione.

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Capatosta 2001
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PoggioArgentiera Capatosta 2002 Morellino di Scansano DOC

capatosta 2002Dopo 3 annate di grazie e “facili” Gianpaolo scopre quanto può essere difficile fare il vino con l’annata 2002 con la sua famosa pioggia e mancanza di sole. Ma alla fine la maturazione è arrivata e infatti nel bicchiere abbiamo un Capatosta forse meno aggressivo del solito ma corposo e deciso quanto basta a farsi ricordare. Profumi più lievi e
frutta molto più persistente della speziatura nel palato a dare un Capatosta snello ed elegante, al naso comunque una spanna sopra che al gusto, dove appare un pò esile.
Clicca qui per leggere cosa ne pensa Paolo Baracchino.
Clicca qui per un commento di Gianpaolo sull’annata 2002
Clicca qui per la video degustazione

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Capatosta 2002
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