Monthly Archives: febbraio 2008

Vino sul cellulare: Vino da Burde si muove con voi!

mofuseSi lo so che sembrerebbe una persecuzione e che non vi voglio lasciare mai…ma il fatto è che l’Italia è sempre agli ultimi posti per un sacco di cose, ma non certo per l’utilizzo dei telefonini! E quindi ho pensato bene (ispirato da Tombolini) di provare a realizzare una versione mobile del mio blog. In veramente 30 secondi ho fatto il tutto usando MoFuse un sito .mobi che praticamente utilizza i vostri RSS e ne fa un sito web con header e indirizzo proprio e che fa da specchio al vostro blog. In pratica “doppia” il sito consentendovi di aggiornare contemporaneamente la versione HTML del sito e quella ottimizzata per i cellulari.

Quindi per quei folli che non possono stare senza leggere i miei post in ogni dove (e non hanno un iPhone, eh eh eh) ecco l’indirizzo da mettere tra i vostri preferiti sul cellulare:

http://vinodaburde.mofuse.mobi/

che visto dal normale browser appare così:

mofuse cell

Trappoline Coltibuono Toscana IGT 2006

coltibuono trappoline sauvignonDal brand “Coltibuono” che identifica vini ottenuti con uve e mosti acquistati in poderi limitrofi, un blend piuttosto insolito di Chardonnay e Sauvignon si rivela un buon bianco da pesce da crostacei con profumi interessanti di lychees, rametto di pomodoro, biancospino, pesca e ananas. Fresco e sapido, a bilanciare un alcool e un corpo altrimenti eccessivi. Davvero ben fatto!

E il giorno dopo, era pure tra i Vini Giusti ovvero tra i vini

dal miglior rapporto qualità prezzo in Toscana.

Clicca qui per la degustazione del vino 

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Trappoline Coltibuono IGT 2006
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Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva DOCG 2004

coltubuono riserva 2004

Ed eccoci ad uno dei vini più giustamente celebrati della nostra regione. Un vino che esemplifica quella che può essere la magia del Sangiovese (qui in purezza) se coltivato in terroir adatti e vinificato rispettando la tradizione pur usando le più moderne tecnologie. E così dalla cantina ipertecnologica di Monti in Chianti e dagli anni di riposto sotto la Badia ecco un vino che già dal colore ci fa capire  subito che siamo nel solco della tradizione chiantigina poi con i profumi di viola, amarena e tabacco con un’eleganza e un sussurrare che sono propri solo dei grandi vini.

Clicca qui per l’introduzione di Emanuela Stucchi Prinetti

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Introduzione alla Riserva di Coltibuono
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Clicca qui per la degustazione del vino 

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Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva 2004
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Vino dei Blogger #14 : Castel Juval Riesling e Celtic Frost!

Bella mossa da alice e il vino e il loro tema sulle etichette. E vi dirò che sono stato molto colpito dal fatto che non me ne veniva in mente neppure una..però scartabellando sul mio flickr mi è venuta sotto gli occhi la mitica etichetta del più buono tra i Riesling italiani ovvero il Castel Juval (assaggiato alla presentazione dell’espresso). L’etichetta ritrae il castello omonimo castel juvalin Val Venosta  ma lo interpreta come secondo me lo farebbe un copertinista dei Celtic Frost…e infatti a me questa etichetta ha fatto tornare in mente il mitico “Into the Pandemonium” del 1990…

 

 

(ed eccola qua, una delle più belle della storia dell HM, lode a Tom Warrior!)
celtic frost pandemonium

Vini Giusti 2008: Il “vino giusto” 2008 è Nobile di Montepulciano DEI 2004 (ma il rosè…)

Quasi una clamorosa sorpresa ieri a Villa la Vedetta con un serratissimo Vinbledon in cui 32 vini dal grande rapporto qualità prezzo si sono scontrati in un torneo “crudele” a eliminazione diretat fino ad arrivare al grn finale sul centrale di Villa la Vedetta…E in finale, testa a testa fino al 6-2 finale con cui il Nobile di Montepulciano DEI Riserva 2003 ha avuto la meglio sul Cipresseto Rosè Antinori 2007, piacevolissima sorpresa per tutti. In ogni caso, tra il primo e il secondo ci sono diversi euro di differenza quindi possiamo dire che entrambi in fondo hanno meritato applausi a scena aperta. Tra i tavoli presenti quasi tutti i 32 produttori di persona e discussioni interessanti riguardo il vino Toscano e il ruolo che puuò giocare nel cercare di invertire la tendenza al ribasso nel consumo di vino in Italia e soprattutto il -10% di vendita di vino imbottigliato. Per quanto ho assaggiato ieri sera (con il polsino da tennista addosso, come voleva Guido per farci immedesimare) c’è da stare allegri con dei prodotti franco cantina tra i 3 e i 6 euro davvero interessanti e che meritano di figurare come vini quasi da tutti i giorni.

Tra i prodotti di gamma più elevata bella impressione (o meglio, meno peggio di quanto temevo) dei Brunelli 2003cipresseto vs DEI e a mio avviso personale, ancor miglior figura hanno fatto i Nobile di Montepulciano, presenti con diverse aziende e con le anteprime delle annate 2005, che non si preannuncia per niente facile per il vino toscano specie dopo i fasti e i successi di critica e di vendita del’annata 2004.

Qui potete vedere il servizio del tg3 appena messo in onda con le immagini (ovviamente il prezzemolo sottoscritto compare in più riprese…) e una intervista a Guido Ricciarelli, penna di Spirito diVino e sempre pronto a lanciare idee nuove a di spessore per promuovere il vino e il bere bene in Toscana.

Clicca qui per il video 

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Massi di Mandorlaia Morellino di Scansano DOC 2006

Morbido e dai profumi mediterranei, tannini allegri ma non scorbutici, un Morellino  di Scansano giovane e intrigante che si sposa benissimo con una pasta al sugo o della selvaggina da piuma.

Profumi di lampone, fragola, mirto e macchia mediterranea ci fanno davvero immaginare la Maremma e la piacevolezza del gusto è sempre presente come in ogni Morellino che si rispetti.

Clicca qui per la degustazione del Morellino di Scansono Massi di Mandorlaia 

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Morellino Massi Mandorlaia 2006
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A cena con Emanuela Stucchi Prinetti e i suoi vini

Piacevolissima serata (e come poteva essere altrimenti con 3 bottiglie di Riserva Coltibuono 1970?) con Emanuela che ha intrattenuto i presenti raccontando la storia della sua famiglia, di come si intrecci con famose tenute toscane (Parrina, Selvapiana, Montepaldi), famiglie illustri (Medici) e tutta la cultura e la tradizione del Chianti Classico più autentico.

Nei due interventi che seguono Emanuela ci racconta la Badia dai monaci che l’hanno edificata fino all’attuale proprietà mentre nel secondo ci descrive l’impegno della sua famiglia nella promozione del made in italy nel mondo e soprattutto, cosa significa il Sangiovese a Coltibuono.

Buona visione!

Clicca qui per l’introduzione alla Badia e alla famiglia 

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La storia di Badia a Coltibuono e la famiglia Stucchi Prinetti
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Clicca qui per l’introduzione al Sangiovese a Coltibuono

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Il Sangiovese a Coltibuono
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Vini di Toscana 2008: premiata Simonetta Doni, cambiamo marketing finalmente?

vini di toscana 2008 doniStamattina alle 11 il presidente della Regione Toscana Martini, l’Assessore Susanna Cenni, Davide Paolini e Franco Scaramuzzi dell’Accademia dei Georgofili hanno premiato Simonetta Doni per il suo lavoro nella promozione e vendita del vino Toscano. Simonetta si occupa di design di etichette (ma non solo) per vini e distillati e prodotti alimentari (Mattei a Prato), principalmente in Toscana (Antinori, Brolio, Mazzei, Castello Banfi, Monsanto) ma ha clienti anche all’estero (importanti ad esempio alcuni clienti tedeschi e catalani). Mi ha fatto molto piacere conoscerla di persona perchè ho sempre ammirato il suo lavoro e dai tempi del Master alla Bocconi e mi ha pure fatto piacere (ne parlavo con Leonardo Romanelli, Luigi Cremona, alcuni dirigenti ARSIA e Simonetta stessa) che questo premio mette in luce un aspetto, quello del packaging e in genere di marketing abbinato al vino che troppi produttori trascurano.
E’ giusto e sacrosanto che si punti sulla qualità ma se alcuni sforzi (in Toscana come altrove) fossero dedicati anche alla commercializzazione e alla costruzione di prodotti pensati per la vendita ne gioverebbe tutto il comparto vinicolo. Paolini ha citato l’esempio di Yellow Tail, il celebberrimo critter wine australiano, come estrema sintesi di prodotto costruito per il mercato e di prodotti simili in Italia ne abbiamo troppo pochi (anche se un bel “Coda di Cignale” non so se si venderebbe bene in GDO come la “coda gialla” australiana).

Simonetta invece ha creato nel corso degli anni autentici fenomeni di costume e ha gestito transizioni di brand importanti e delicate (basti per tutti pensare all’esempio di Santa Cristina Antinori da Chianti Classico a IGT) e ha dimostrato quanto conti lo studio dell’immagine del vino come prodotto da vendere nel successo di una bottiglia.
Nel corso della mattinata è stato anche premiato Riccardo Gosi da Panzano, il geniale inventore dell’Enomatic, la famosa spillavino sotto azoto che è arrivata a servire ogni anno qualcosa come 22 milioni di litri di vino in tutto il mondo tutti al bicchiere.
Due esempi perfetti per far capire a tutto il mondo del vino, non solo toscano, di quanto siano importanti le istanze e le richieste del pubblico nel delicato meccanismo della vendita del vino, sempre più caro (in relazione al potere d’acquisto) e sempre di più alta qualità ma che a fatica trova spazio nel paniere delle famiglie italiane. Proprio nel momento in cui all’estero i nostri vini volano e hanno un successo senza precedenti (come faceva notare Paolini nella sua introduzione).

Quindi ben fatto e ottima scelta per i premiati: la prendiamo come una direzione da seguire? Si sa che, nel vino italiano, dove va la Toscana, poi vanno tutti!

Tricorno Castello di Poppiano IGT Toscana 2004

Un supertuscan snello ed elegante con tutto il floreale del sangiovese e la spiccata fruttuosità del merlot e del cabernet. Prodotto dai vigneti intorno al Castello di Poppiano, è un supertuscan alla storia recente ma già dalla nomea consolidata. Si presenta molto meno pesante e marmellatoso di tanti altri suoi simili e sopratutto mantiene una tipicità di Sangiovese davvero particolare pur avendone nell’uvaggio una percentuale relativamente bassa (45%). Ma il terroir di Poppiano esalta il Sangiovese e non dà al Merlot la consueta opulenza, quindi abbiao un vino davvero dai tre corni e dalle tre componenti ben riconoscibili date dai singoli vitigni.

Ferdinando Guicciardini ci parla del perchè hanno deciso di produrre un Supertuscan

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Perchè un Supertuscan a Poppiano
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Degustazione del Tricorno 2004 [coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Tricorno IGT Toscana 2004
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Castello di Poppiano Chianti Colli Fiorentini Riserva DOCG 2004

poppiano riserva 2004Il miglior vino della serata, almeno facendo una classifica delle richieste di rioempimento dei bicchier si è rivelato questa grande e schietta riserva da sangiovese canaiolo e cabernet in piccola percentuale.

Profumi decisi di ciliegia e amarena con un corredo speziato di tutto rispetto ( ferro, cuoio, tostatura, liquirizia) uniti ad una bocca decisa fresca e fruttatissima lo pongono ai vertici dei Chianti Fiorentini e al livello delle migliori riserve classiche. Ferdinando Guicciardini nel suo intervento ci spiega come si scelgono i grappoli per le Riserve e ci spiega la strategia commerciale che sta dietro. Il tutto riferito sia a Montespertoli che in Maremma.

Clicca qui per una introduzione alle Riserve del Castello di Poppiano

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Il concetto di vino “Riserva”
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Clicca qui per la degustazione della Riserva 2004 Colli fiorentini

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Chianti Colli F.ni Riserva 2004 Castello di Poppiano
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