Monthly Archives: aprile 2008

Felsina Berardenga Chianti Classico 2006

Undici casolari, undici vigneti, undici espressioni del Sangiovese. Basterebbe questo dato per capire quanto sia affascinante e complesso il mondo del Sangiovese nei 40o ettari di Felsina. Sentiamo Giuseppe raccontarci del come viene gestito questa grande ricchezza espressiva.
E che davvero siano 11 vigneti diversi giustifica a pieno l’emozione che proviamo annusando questo incantevole vino che ci affascina immediatamente per il suo carattere toscano, prepotente ma elegante, soffuso ma deciso. Ed ecco insieme la viola, la ciliegia matura, l’humus terroso della Berardenga, la liquirizia e il cuoio del vitigno che si esprime. Una bocca carnosa, scalpitante ma fresca e invitante.
Un vino che davvero riassume il carattere del Sangiovese e ne diviene quasi un paradigma. Grande annata questa 2006 ma da sola ovviamente non basterebbe per avere questi risultati se non ci fosse un’attenzione alle esigenze dei vigneti maniacale.

Clicca qui per l’introduzione al Chianti Classico da 11 vigneti

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11 vigneti, 11 poderi, 11 sangiovesi 1 Chianti Classico
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Clicca qui per la degustazione del Chianti Classico 2006

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Felsina Chianti Classico DOCG 2006
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Andrea Gori su Ginger and Tomato e Isayblog!

Qualcuno di voi si è incuriosito e mi ha scritto per chiedermi se l’Andrea Gori che da un pò di tempo scrive e pubblica articoli per il blog wine&food (& non solo) del network ISayBlog ero proprio io…E ovviamente la risposta è si! Ginger And Tomato è un progetto editoriale nato dal team di Isayblog, uno dei network dal maggior successo nella blogosfera italiana con moltissimi temi trattati e la capacità di attrarre sempre un alto numero di visitatori. Senza contare che il capofila del network è quel Geekissimo che ha battuto ogni record di popolarità sul web balzando in un solo anno di vita nella top ten europea dei blog più influenti e visitati della rete. Gran parte della fiducia delle potenzialità del progetto risiedono per me nel lavoro di squadra che ha messo su Angelo “Shor” Di Veroli, animatore appunto di Geekissimo e che ho avuto il modo di conoscere a Firenze tempo fa ai tempi del Convegno GT Forum sul Web Marketing. Insieme a me nella redazione c’è Camilla (pure lei fiorentina, di famiglia “pasticcera” e grande appassionata di food in genere), Cecilia (di origini toscane e studentessa fiorentina ma girovaga di natura) e Roberto dalla Sicilia, tra l’altro di professione enologo! Insomma di motivi almeno per dare un’occhiata a quanto scriviamo ci sono…

E dato che il target di Ginger And Tomato è più ampio e vario di quanti in genere leggono Vino da Burde e gli altri blog “professionali” sul vino, il taglio degli articoli che scriverò qui sopra sarà un pò più generalista e adatto anche a chi si avvicina solo ora al mondo del vino. Non mancheranno video e degustazioni, girati e distribuiti in esclusiva per Ginger ma che potrete comunque trovare su YouTube sul canale di Burde.

Mercoledì 16: last minute per corso ANAG assaggio grappa e Acqueviti a Firenze!

Scusate il ritardissimo con cui lo comunico ma tra vinitaly e altro le ultime settimane sono state un po’ convulse… Domani sera, mercoledì 16 aprile, parte il primo livello del Corso ANAG per appassionati che già lo sono o lo vogliono diventare di grappe e acqueviti. Io l’ho frequentato lo scorso anno e direi che è stato fondamentale per farmi passare l’esame da Relatore AIS su Distillati e non posso che consigliarlo visto anche la grande professionalità dei docenti nonchè il grande impegno della Paola Soldi, presidente Toscana, nell’organizzare e coordinare servizi e serate di degustazioni sempre molto interessanti.

Si tratta di 5 serate (16,23,30 Aprile e 7,14 Maggio) presso Associazione Arte Varia in zona Porta Romana (comodo parcheggio!) via del Casone 3, spazio tra l’altro molto interessante per le varie attività che organizza continuamente.

Costo del corso 170 euro, comprensivo di tessera dell’associazione e materiale didattico (valigetta, bicchieri, libro e quaderno degli assaggi).

Castello di Farnetella Chianti Colli Senesi DOCG 2006

Il Sangiovese è sempre e sempre sarà il vitigno principe nell’azienda di Felsina e anche a Farnetella il Chianti Colli Senesi riveste una importanza strategica. Vuoi perchè permette di conquistare mercati piuttosto ostici per altre tipologie di vino più impegnative (il Colli Senesi Farnetella è in carta al Bellagio di Las Vegas…) ma anche perchè dà la possibilità al Sangiovese di esprimere e tirar fuori il carattere di Sinalunga che merita di essere espresso per le sue potenzialità che non assolutamente delle copie sbiadite del Chianti Classico ma tutt’altra dimensione del vitigno. E dato che gli impianti sono relativamente giovani, per ora si preferisce unire al Sangiovese una piccola parte di Merlot per smorzare alcune irascibilità giovanili di questo vitigno così toscano. Però nel bicchiere questo Colli Senesi è dinamico giovane, freschissimo, dai profumi vinosi bellissimi e convincenti, una bella ciliegia matura, una fragola e una leggera liquirizia accattivante che solo in bocca lasciano spazio a qualche morbidezza di origine merlot. Davvero bevibilissimo e versatile e dal rapporto qualità prezzo molto interessante.

Clicca qui per la degustazione del Colli Senesi 2006

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Castello Farnetella Chianti Colli Senesi 2006
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Cena-dibattito sul Sangiovese in purezza in Toscana: venerdì 18 discutiamone a cena!

sangioveseIl momento è dei più adatti in effetti ma credeteci o no questa serata l’avevamo programmata da tempo Michele di Monteraponi ed io…E nel frattempo si sono aggiunti come “speaker” altri illustri produttori tradizionali della zona del Chianti Classico come Filippo Cintolesi e Andrea Pagliantini (blogger del blog omonimo e “enologo” del Podere Erbolo dove si produce il mitico Salvino) e Massimo Bucciarelli, produttore di Castellina in Chianti, produttore dell’ottimo Antico Podere Casanuova. In forse fino all’ultimo (ma i vini li manderà!) Ilaria di Montemaggio, altra aziende di Radda che però ogni anno commette l’imprudenza di “sprecare” alcuni ettari di prezioso terroir chiantigiano per produrre un Merlot in purezza. L’argomento del dibattio sarà appunto il Sangiovese e la sua capacità (o incapacità) di dare vini da solo e soprattutto quanto costa e cosa richiede puntare veramente sull’autenticità del terroir toscano.

Condizione per partecipare imposta ai produttori era quella di portare un pò dei loro vini ed ecco che avremo una cena dove oltre a dibattere sui terroir del Chianti, sul Sangiovese e la sua capacità di mescolarsi o meno alle altre uve (avremo infatti vini ottenuti da Sangiovese 100%, vini con Sanviovese e uve bianche dalla formula ricasoliana, vini da Sangiovese e Colorino e Canaiolo, botte grande, barrique…). Ciò che non avremo saranno vini con Merlot, Cabernet e compagnia varia per vedere se a fine serata ci saranno mancati così tanto.

Ecco la lista dei vini che avremo in degustazione durante la cena dibattito.

  • Chianti Classico Monteraponi 2005 e Riserva 2004
  • Chianti Classico Montemaggio 2006 e Riserva 2004
  • Chianti Classico Bucciarelli 2005 e Riserva 2003
  • Torre di Montemaggio IGT 2004
  • Gandino Toscana IGT Bucciarelli 2003
  • Salvino Podere Erbolo Toscana IGT 2005
  • Grappa Riserva da vinacce del Chianti Bucciarelli

Come vedete non solo Chianti Classico ma anche alcuni IGT che però rappresentano il Chianti Classico di qualche decennio fa (vedi il Salvino ottenuto anche con uve bianche, con il ripasso, con le botti di castagno…)  e alcuni come il Gandino che se ne discostano per ottenere un prodotto un pò fuori dagli schemi. E avremo soprattutto insieme vini che NON sono presenti sulle guide dei vini e qualcuno che invece ci è finito e ha pure preso due bicchieri rossi Gambero…
Costo della serata 25 euro . Come sempre cifra che comprende sia il vino che i piatti in abbinamento dalla nostra cucina. Non comprende (ma sarebbe da Mastercard “priceless”,  senza prezzo) la schiettezza e la genuinità dei personaggi che incontrerete e tutto quanto imparerete della vera vita del vignaiolo toscano in queste due ore di cena…

Castello di Farnetella Sauvignon Blanc IGT 2005

Giuseppe ci introduce a Farnetella, situato poco fuori il confine geografico e legislativo del Chianti Classico ma dotato comunque di un terroir molto particolare, situata com’è nelle crete senesi. Luogo quindi adatto, data anche l’altitudine spesso oltre i 600 mt, per provare vitigni alloctoni con discreti risultati. Uno degli esperimenti con vitigni alloctoni portati avanti con successo a Farnetella. L’altitudine piuttosto elevata e il terroir particolare permettono a questo Sauvignon (maturato in legno) di perdere alcune caratteristiche un pò invadenti del vitigno in favore di un corpo, una succosità e una eleganza davvero rari per un bianco toscano. Note di pesca bianca, ginestra, gelsomino, salvia al naso si trasformano in bocca in una mineralità espansiva che davvero coinvolge.

Ecco Giuseppe che ci introduce al terroir di Sinalunga

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I vitigni internazionali a Farnetella
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Clicca qui per la degustazione del Sauvignon Blanc Farnetella 2005

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Farnetella Sauvignon Blanc IGT 2005
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La Berardenga da Burde con Giuseppe Mazzocolin: il patto con il territorio e con il Sangiovese

Felsina è una fattoria. Basterebbe questa frase lapidaria per esprimere tutta la passione e il profondo impegno che Giuseppe Mazzocolin e la squadra dietro i vini di Felsina Berardenga per capire l’azienda agricola e ciò che li guida nel fare vino. E si dovrebbe poi aver la fortuna di avere a disposizione una serata come quella di ieri sera dove insieme a Giuseppe abbiamo assistito ad una celebrazione di un vitigno, il Sangiovese che quando viene lasciato esprimere in ogni sua sfumatura è capace di leggere un territorio come nessun altro vitigno al mondo. E che è sicuramente capace di emozionare. Ieri sera abbiamo capito e apprezzato questa terra dal nome carolingio, dal carattere di confine tra i monti e le colline boscose del Chianti Classico e il deserto delle crete senesi e abbiamo imparato quanta influenza può avere il suolo, il terreno su di un vino. Siamo stati davvero fortunati inoltre perchè ai 7 vini (due da Farnetella e il resto da Felsina) già previsti, Giuseppe ci ha voluto regalare un finale emozionante con una Magnum di Fontalloro 2001, preziosa testimonianza di quanto il Sangiovese possa dare con il tempo e con l’impegno in vigneto.

Qui trovate le foto della serata.
E qui, ecco Giuseppe che ci introduce la realtà di Felsina, Fattoria innanzitutto.

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Giuseppe Mazzocolin e la “Fattoria” Felsina
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Simone di Burde vs Berlusconi: un voto in meno?

Il nostro Simone, barista storico e quello che confeziona la maggior parte dei nostri panini a mezzogiorno nel reparto alimentari, per fortuna di Silvio Berlusconi non avrebbe comunque votato per lui domenica prossima nella prossima sfida all’Ok Corral elettorale (sul cui esito ci sono comunque pochi dubbi). E se anche aveva una mezza idea di farlo ecco che ieri si è vaporizzata alle 18 quando uno dei mitici camper noleggiati da Forza Italia per comunicare “Rialzati Italia” ai cittadini fiorentini ha avuto la garbata idea di cozzare contro la (nuovissima) macchina in sosta del nostro eroe. Non sto a raccontarvi nè potrei descrivervi i commenti dei nostri avventori pomeridiani di Burde che hanno dato vita ad una lunga tavola rotonda su come impatta la politica nella nostra vita quotidiana…letteralmente!

(e per sfortuna di Simone, in bottega c’erano proprio il Bani, il Tassista e il Ballerini, tre noti polemisti politici del pomeriggio che nella foto vedete prendere le misure del disastro)

Felsina Berardenga: Giuseppe e Caterina Mazzocolin da Burde venerdì 11 aprile

Dopo giorni di veleni e cose brutte, è tanto bello poter tornare a parlare di vini buoni, veraci e che rendono il dovuto rispetto a sua maestà Sangiovese come quelli di Felsina Berardenga. Abbiamo rimandato e spostato la data più volte ma semplicemente perchè volevamo assolutamente accontentare Giuseppe Mazzocolin che ci teneva particolarmente a organizzare questa serata. La cosa mi riempie d’orgoglio ma dovrebbe ancora di più far felici quanti saranno qui Venerdì, del resto adesso l’attenzione dei produttori è per forza di cose incentrata sui clienti e tutte le persone che in questo marasma di Velenitaly non sanno più di cosa fidarsi e di chi. Ed ecco che potremo toccare con mano i vini della tradizione di Felsina (tra i quali sul sito in modo chiaro viene messo anche il grandissimo Fontalloro) e quelli definiti in maniera inequivocabile sul sito web come “Altri”. Certo se tra gli “altri” c’è pure il Maestro Raro 2003…non ci possiamo certo lamentare! Se volete un mini introduzione (fatta peraltro benissimo) leggetevi questa visita fatta da Franco (Alice) in quel di Felsina tempo fa.

Quanto alla nostra serata avremo modo di esplorare tutti i terroir della Berardenga e oltre e di confrontare la resa in queste zone dei vitigni nostrali, dei famigerati “internazionali” e di quanto il Cabernet e il Sauvignon Blanc risentano della Toscana e viceversa.

Avremo in degustazione (come sempre accompagnati da salumi, formaggi, primi, secondi e dolci) una gamma molto articolata di vini:

  • Sauvignon Blanc Castello di Farnetella IGT 2005
  • Chianti Colli Senesi Farnetella DOCG 2006
  • Chianti Classico Felsina DOCG 2006
  • Chianti Classico Riserva della Rancia DOCG 2004
  • Maestro Raro Toscana IGT 2004
  • Fontalloro IGT Toscana 2004
  • VinSanto DOC 1999

Come vedete peschiamo sia dalla storica azienda Felsina che dalla sorella Castello di Farnetella che dista non più di 10 km dall’altra e avremo vini davvero diversi tra loro in modo che i confronti saranno stimolanti per tutti.

Costo della serata 25 euro tutto compreso, purtroppo al momento tutti i posti sono occupati ma c’è una lista d’attesa se volete iscrivervi in extremis.

Unione Italiana Vini sul vino sequestrato ( e commenti internazionali…)

Da stanotte, sono pubblici grazie a Lizzy e Aristide, i nomi delle cantine coinvolte nello scandalo del vino contraffatto. Oggi L’Unione Italiana Vini ha rilasciato il seguente comunicato:

L’Unione Italiana Vini sul sequestro di vino sofisticato
Unione Italiana Vini plaude alle azioni di sequestro di vino sofisticato condotte in queste ore su tutto il territorio nazionale con grande efficacia dalle forze dell’ordine.
È la dimostrazione che in Italia i sistemi di controllo che garantiscono il massimo livello di genuinità delle nostre produzioni vinicole a tutela del consumatore funzionano, e funzionano bene.
Unione Italiana Vini auspica che le indagini facciano presto piena luce sulle responsabilità soggettive e sulla reale entità della frode e ribadisce che si tratta di un atto criminale che va punito.
Quanto accaduto non può e non deve ribaltare l’immagine di un settore sano, né può compromettere un comparto produttivo serio ed affidabile che rappresenta una voce fondamentale della nostra bilancia agroalimentare e una ricchezza del tessuto economico e sociale italiano.
Unione Italiana Vini invita inoltre ad un’attenta riflessione generale sulla presenza nel mercato di prodotti venduti a prezzi decisamente poco giustificabili alla luce dei notevoli rincari del prezzo delle uve e dei costi di produzione registrati nel corso dell’ultima vendemmia.
Consapevole che la tutela del consumatore e la garanzia qualitativa e di sicurezza alimentare dei prodotti sono la condizione irrinunciabile dell’attività imprenditoriale, Unione Italiana Vini in questa direzione ogni anno investe ingenti risorse in specifiche collaborazioni dei propri laboratori con il mondo universitario, oltre a quelle già efficacemente sperimentate con i più qualificati operatori del trade.

Nel frattempo, sto comunicando le novità ai blog internazionali che conosco, almeno un pò. Vedi Vinography (in Inglese)  e Winzerblog (in tedesco) . Almeno così ( con i nomi) mostriamo che non siamo bravi sono a gridare allo scandalo ma anche (si spera) a fermare i responsabili…(semprechè di nuovo non aprano i sigilli).