Yearly Archives: 2008

La prima guida agli Champagne per iPhone: Le Migliori 99 Maison di Champagne di Lupetti e Burei

Domenica sono anche riuscito a farmi invitare alla presentazione della presentazione della Guida 99 Migliori Maison di Champagne, edita da Edizioni Estemporanee  scritta da

Alberto Lupetti ( suoi moltissimi begli articoli su Spirito di VIno sulle bollicine) e Luca Burei che ci spiega da dove nasce l’dea di distribuire la guida ANCHE in elettronico tramite l’Application  Store della Apple.

Ieri mi sono letto la guida per una buona metà e devo dire che è davvero fatta benissimo e soprattutto con amore. C’è una parte inizilae  interessantissima con storia, una bella Rrichard Geoffroy di Dom Perignon, note sulle tecniche di degustazione, approfondimenti sui cru, i vigneti. Belle anche le appendici sulla terminologia dello Champagne (habillage, purpitre, vin de presse, lattes..) e l’utilissimo indice delle aziende recensite per comuni.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2Q4_OvlSr_k[/youtube]

Ma il libro com’è?

Le schede di ciasucna azienda sono fatte molto in stile Bibenda Duemilavini ovvero BENISSIMO con dati anagrafici, breve storia, caratteristiche dello stile aziendale e poi vino per vino composizione, nome, prezzo, importatore, descrizione organolettica e giudizio MAI CON PUNTEGGIO. Ci sono comunque premi per i vini eccellenti (un “tappo“) poi un coup de coer per i vini che hanno emozionato e una stella per le Maison più affidabili.

Come giudizi, sempre ben circonstanziati, spicca l’assoluto livello di KRUG con 6 champagne e tutti con tappo o coup de coer mentre in negativo viene valutato Selosse o per lo meno, in netta controtendenza verso tutto il resto del mondo della critica, vengono ritenuti molto sovrastimati e sovrapprezzati.  Io sono tra i fighetti che continuano a dire che berrebbero corbon brut autrefoisSubstance o Contraste un giorno sì e l’altro pure, però oggettivamente se si va a vedere quanto costano queste bottiglie, il sospetto che ci sia molta speculazione intorno è forte. Inoltre e non faccio fatica a credere, le degustazioni dei vini di Selosse sono descrite come le più controverse e meno unanimi da parte della giuria di degustatori della guida. Durante la presentazione sono stati serviti ben 6 coup de coer giusto per farci capire in che modo erano stati attribuiti e non posso che condividere le scelte fatte, dal grandissimo 2002 di Veuve Cliquot allo strepitosa Cuvèe Neiman 1996 Duval Leroy (segnatevela che sarà la next big thing tra le maison del futuro, ci scommetto qualcosina, uno “spago” accattivante come il Brut d’Autrefois di Corbon da Avize (definito “sontuoso e regale”) e due rosati notevoli (tra i pochi davvero buoni, Lupetti parla di notevole sopravvalutazione di tutto ciò che è rosè ultimamente, concordiamo tranquillamente) come il Perriè Jouet Blason Rosè e il Delamotte Rosè Brut.

Non manca un sito web, (ancora “coming soon”) ma che promette di essere un completamento delladuval leroy neiman guida e una sua espansione online con tanto di mailing list per segnalazioni di nuovi vini recensiti e premi per i lettori con inviti alle prossime degustazioni.

Il giudizio che ne posso dare è estremamente positivo, per meno di 15 euro vi portate a casa un volumetto utile maneggevole e ben fatto, profondo ma adatto anche ai neofiti che vi aiuterà non poco a farvi una cultura di champagne. e decisamente fondamentale anche per me che vado in giro a dire che berrei anche solo champagne ad ogni pasto (dopo un èò che sei in questo ambiente se non lo dici pare non vali nulla ;-). Unica pecca della presentazione è che non è stato assolutamente fatto cenno nè al sito web e le sue funzionalità e neanche al fatto che sarà disponibile da Dicembre per iPhone, a me paiono due fatti EPOCALI che meriterebbero un risalto decisamente  maggiore. E pensare che solo lo scorso anno, a parlare di guide del vino ANCHE in formato eletrronico sono stato pesantemente sbeffeggiato…

E quindi rimediamo noi con questa intervista a farci spiegare come mai questa grande attenzione alla rete:  Steve Jobs ringraziaci!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=NMKEYVBVikQ[/youtube]

Altre varie ed eventuali da Merano: “pace” con Masnaghetti e la risposta alla domanda se davvero esistono vini per le donne

Tra i vari video (li trovate tutti qui) girati su a Merano, ce n’è qualcuno che vale la pena di recuperare prima di passare (finalmente) ad altro , per esempio la questione su Masnaghetti il suo blog e la polemica nata dopo questo incauto post su KelaBlu, risolta anche grazie al provvidenziale intervento del’ormai meranese d’adozione Giampaolo Paglia di Poggio Argentiera:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=D1nTBvphCgU[/youtube]

Decisamente più interessante lo scambio di battute e di sensazioni tra Giulia Gavagnin, l’avvocatessa più sexy del web (non è una mia frase ma ne convengo) nonchè metallara DOC (e pure brava visto che considera l’ultimo metallica un C-A-P-O-L-A-V-O-R-O) e  Angela Galia di Vini Vero Sicilia . Che risponde finalmene alla fondamentale domanda se davvero esistono vini da donne o piuttosto vini che profumano di donna (per esempio a me il Rosolio un brividino strano me l’ha procurato sul serio!).

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=A0qf27z3NLM[/youtube]

Top 100 Wine Spectator: inutile fare finta che non esista!

Quasi quasi quest’anno mi scordavo dell’esistenza di questa utilissima classifica dalla più autorevole (in termini di soldi raggranellati) rivista del vino al mondo. Comincia oggi infatti lo striptease che porterà venerdì a sapere quale sarà il vino che succederà al Clos de Papes 2005 Chateneuf du Pape e al Casanova di Neri 2001…Intanto ecco i primi due vini, come al solito abituali frequentatori di questa classifica che cambia meno della lista dei 3 bicchieri del gambero.

Conosco molto bene il Sangiovese di Seghesio (tra un mese capirete perchè) e non ho dubbi che lo Zinfandel sia anche meglio mentre non mi è mai capitato il Mollydoocker che comunque non gira su prezzi da occasione…costa quasi come il Grange ma non ha proprio lo stesso appeal.

Qualcuno di voi lo ha bevuto?

Tutto Merano MWF in un Tumblr: foto video link…per chi ne ha (ancora) voglia

Tre giorni intensi ma bellissimi tra vino cibo feste, cene di gala più o meno esclusiva e presentazioni, a Merano non mi sono certo annoiato! Solo stamani rientro e riemergo ma per chi non c’era ho pensato di raccogliere tutto in un Tumblr! Come non sapete cosa è TUMBLR??? Leggete qua (ma io lo vedo come un twitter ampliato o comunque una piattaforma di microblogging parecchio interessante) ma comunque non vi serve nulla per seguirlo, andate qui e scorrete il video e foto stream…

Qui invece la galleria fotografica completa su Flickr (con calma metto qualche commento…).

MWF: Cena di gala Meran Wein Festival

Signori e signori si parte…eccovi il programma e il menu…

MENU

Prelibatezze “Italia in Gusto”

  • Prodotti di qualità dell’Alto-Adige: succo di mela, strudel e speck,
  • Pangiall’oro (Fornopasticceria Colapicchioni,Roma),
  • Parmigiano Reggiano 70 mesi (Malandrone 1477, Modena)
  • Lardo di Colonnata (Lardo di Colonnata di Giannarelli, Massa Carrara),
  • Carciofini (Terra Nostra, Foggia),
  • Mozzarelline di Bufala (Caseificio La Baronia, Caserta),
  • Torronfette (Barbero Davide, Asti),
  • Prodotti Regione Campania: stringata e salume di maiale nero casertano, formaggio ovino, melannurca IGP,

Creazioni originali dei “cuochi di domani”

  • Risotto mantecato con carciofi di Albenga, calamaretti e profumo di bagna caoda (Piemortte),
  • Ravioli di patate e baccalà (Toscana),
  • Puls pompeiana (Lazio),
  • Timpano di paccheri all’impiedi, ripieni di ricotta e ragù napoletano (Campania).

Spumanti, Vini particolari e unici

  •  Spumanti Brut Rosé (Nabucodonosor i 5 It): “Dubl” Feudi San Gregorio (Aglianico del Taburno), “Baracchi” Riccardo Baracchi (Sangiovese) e “Visages de Canaille” Cascina Baricchi (Nebbiolo)
  •       “Versoaln” Laimburg (vite più antica)
  •       “Rayon” Cave du Vin Blanc de Morgex e de la Salle (vigneti più alti),
  •       “Villa dei Misteri” Mastroberardino (vitigno più antico),
  •       “il 49” Antonio Ferrari (vino più vecchio).

PROGRAMMA

ore

19.00       Accoglienza festosa all’ingresso del Kurhaus e aperitivo di Benvenuto nella Rotunda con musica classica
19.20        Saluto del dott. Helmuth Kòcher, Presidente M1WF
Intervento del dott. Luis Durnwalder, Presidente onorario dell’AREV
ore 19.30        “Sciabolata frizzante” del testimonial Michel Rolland, enologo di fama mondiale e apertura del XVII MIWF 2008 con brindisi scenografico di tre spumanti Brut Rosé Aglianico del Taburno, Sangiovese e Nebbiolo Musica e animazione napoletana
ore 20.00        Intervento del dott. Michele D’Innella, Direttore editoriale del TCI e dell’ing. Luigi Cremona, giornalista e critico gastronomico
ore 20.10        Prelibatezze “Italia in Gusto” e creazioni originali preparate dai “quattro chef di domani-in abbinamento a vini particolari e unici
ore 21.30        Gran Finale a sorpresa all’uscita del Kurhaus

Tutto Meran Wein Festival minuto per minuto: almeno quattro blog da cui seguire l’evento…ma c’è qualcuno che non viene?!?

Stasera con l’esclusiva cena di gala parte la sarabanda del Meran Wein Festival con tutte le sue polemiche (stavolta non c’è il Sassicaia, quale altro vino smetteranno di servire dopo 2 ore?), i suoi prezzi astronomici e calca totale e tutto il suo glamour e vippaggine varia che urta i benpensanti ma che alla fine resta uno degli aspetti clou di una manifestazione come questa. Quest’anno, per aggiungere inutile all’inutile, avrete almeno tre blog che “copriranno” l’evento ovvero KelaBlu con il sottoscritto, Viaggiatore Gourmet (dal cui blog potete anche iscrivervi pagando alle degustazione e ai foodshow), il blog di Witaly di Lorenza che cura i food show di Luigi Cremona e il blog ufficiale su cui troverete (come in questi giorni) alcune interviste, non proprio tutte imperdibili, ma comunque interessanti.

Chi passa a Meran (diciamo l’80% degli appassionati di vino italici più o meno a sentire in giro) troverà anche l’evento bio&dinamica al Castello di Kallmutz molto interessante (Sagrantino di Paolo Bea, Vigna delle Oche Verdicchio, uil Domaine Aux Moines Savennieres e il Lagrein di Nusserhof) a e soprattutto il Grande Riesling mondiale a Naturno (qui nessun nome ma se ci passate capirete perchè a questo mondo si potrebbe anche solamente bere riesling e si starebbe comuqnue benissimo).

Quest’anno sarà già tanto che riesco a far qualcosa al MWF quindi purtroppo Naturno e Bio-Dinamica mi sa che li salto…e voi che fate?

Se avete dubbi, eccovi la lista dei vini del Meran Wein Festival, la lista di bio&dinamica e quella dei Riesling a Naturno. Obbiettivamente, da non credere ai propri occhi, è davvero difficile trovare così tanta qualità e motivi di interesse per assaggiare dei vini in Italia!

Pessac Leognan AOC Chateau La Louviere 1999 Andrè Lurton

Un vino che non si incontra spesso ma esprime bene il potenziale di una zona tra le meno considerate del Bordeaux ovvero Pessac Leognan che ultimamente invece sta regalando notevoli soddisfazioni a chi ci ha investito. Questo classico bordolese ha un uvaggio molto simile al Margaux (con Cabernet intorno al 50% poi Merlot sui 30% e il resto tra Petit Verdot e Cabernet Franc) si presenta nella sua magnum davvero imponente nel colore e molto deciso nei profumi. Molto cassis, mirtillo e mora con speziatura delicata di tabacco e liquirizia. In bocca mantiene le premesse e scorre in maniera eccezionale per un vino del suo estratto.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GyYOed4JaLw[/youtube]

Vouvray AOC Vouvray Moelleux 1990 Clos Naudin Philippe Foreau

Biodinamica estrema per Philippe Foreau (qui una sua bella intervista) e il suo Clos Naudin con una varietà dei suoli interessantissima che si traducono in vini raramente banali a Vouvray. Nelle annate fortunate e straordinarie quando il bizzatto Chenin Blanc matura e surmatura senza problemi si riesce a produrre questo piccolo miracolo del Moelleux. Nel bicchiere ricorda quasi un Auslese renano con le sue note di albicocca e di agrumi canditi ma se ne discosta per un calore maggiore e una eleganza molto diversa, molto meno austera di certi dolci tedeschi. Profumi di gelsomino e tiglio si mescolano a spezie dolci e intense in un quadro molto complesso e intrigante che lascia in bocca un ricordo indelebile. Sugli abbinamenti ci siam sbizzarriti ma alla fine abbiamo concordato su un bel dolce dalla Normandia ricco di burro come la Quattro Quarti o su una classica Tarte Tatin dove la mela risponde nel dolce al fruttato del vino.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Jh6q-ar4pig[/youtube]

Margaux AOC Chateau Prieure Lichine 1990

prieurè lichine margaux 1990A detta di molti, il vino può buono della serate  e quello che ha dato le emozioni più grandi. In effetti il 1990 è stata un’annata tra le migliori del fine ‘900 nel Medoc e non possiamo che confermarlo. Il vino al naso ricorda effettivamente la magia del terroir di Margaux e , se si ha avuto la possibilità di assaggiarlo, pare davvero di sentire un piccolo Chateau Margaux con il suo diffuso aroma di caffè misto a frutta di bosco finissima, sempre elegante ma intensa. E così è questo Prieurè Lichine, antichissimo possedimento dapprima ecclesiastico e passato di mano in mano fino a trovare stabilità solo negli ultimi 30 anni. Stabilità e classe che nel bicchiere significano grande estratto, materia viva e pulsante, frutta e spezie ben fuse insieme e persistenza commovente

E il vino è davvero grandissimo e pare anche che sia discretamente quotato in molte guide alle aste internazionali. Noi siamo contenti che ce ne sono avanzate due bottiglie…a chi interessassero sapete dove trovarmi!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kGT5gUe8UTc[/youtube]