Monthly Archives: aprile 2009

Terricci IGT Toscana 1999 Lanciola

Eccolo l’outsider della serata, un vino che è sempre stato e rimane tuttora legato solo a sè stesso e all’idea di un vino che nasce in un terroir specifico e tale vuole dimostrare. Sentori terziari, sottobosco, leggero animalesco, frutta molto matura, ciliegia sotto spirito ma soprattutto un grandissimo goudron avvolgente, oltre alla quasi totale mancanza di riferimenti speziati da legno, ne fanno un vino molto poco modaiolo. (altro…)

Cotarella risponde a Ziliani sulle modifiche al disciplinare del Nobile

Dato che Franco mi ha avvertito con apposita lettera che NON pubblicherà più i miei commenti sul suo blog, partecipo da qui alla discussione sulle modifiche al disciplinare del Nobile di Montepulciano, semplicemente riportando un video di una intervista a Cotarella, responsabile tecnico del consorzio, realizzata un paio di mesi fa, parecchio illuminante. (altro…)

Terricci IGT Toscana 2001 Lanciola

Giancarlo ed Elisa, spettatori della gara alla cieca tra SuperTuscan che ha appena coinvolto il loro Terricci 1999, decidono di porre il confronto su un’annata più vicina ed ecco questa bella sorpresa. Il 2001 del Terricci è l’annata attualmente in commercio ed è in effetti un vino che sposa a goudron, humus e leggero animalesco tipico del terroir dell’Impruneta con una nota dolce fruttata bellissima e completa, dall’amarena alla prugna fino alla frutta di bosco. (altro…)

Tutta colpa di un siciliano se il canguro affonda mentre il cavallo bianco rischia di annacquarsi con la birra. Rischi e opportunità del “brand” nel vino…

Mondo del vino in fibrillazione, anzi de-fibrillazione per l’Australia, ex nuova realtà iper osannata e adesso reietta e abbandonata da tutti (ne parla anche Slawka). E con la scusa della crisi che in teoria non doveva colpire i bran di lusso, Krug, Dom Perignon, Moet Chandon, e varie amenità stanno per essere bevute dalla multinazionale inglese Diageo, già proprietaria della Guinness e di vari altri brand.  E a Bernard Arnault resterebbe forse “solo” Cheval Blanc e altri, semprechè non decida di vendere pure quelli...per 12 milardi di euro CASH (per ora , pare, rifiutati). (altro…)

Corbaia IGT Toscana 2003 Castello di Bossi

Dalla Berardenga, un prodigio (anche considerando l’annata sfavorevolissima) dal colore vivissimo e intenso, naso straordinario ricco invitante complesso e speziato ma con frutta croccante e ben presente. Pepe, noce moscata, amarena, prugna, marmellata di more, complesso e convincente. Note di arancia tipiche SOLO dei grandissimi sangiovesi concludono un quadro d’eccellenza assoluta. (altro…)

Diadema IGT Toscana 2007 (si, il vino con i brillantini Swarovski…)

Uno dei vini più contestati e giudicati “alla cieca” nel senso che si preferisce parlare dei brillanti di Swarovski sulla bottiglia e sulle altre trovate di marketing messe in atto dall’azienda (non ci esimiamo, anche noi a Verona ne abbiamo provata qualcuna “su strada“). E invece da qualche anno Diadema  è diventato un signor vino e questo 2007 ci pare forse la miglior prova di sempre con questa trama di frutto accattivante e fresco, con lampone e fragola, cipria e spezia di legno giovane. (altro…)

Sopravvalutati o no? Rapporto qualità prezzo nei SuperTuscan

Il fatto che questi vini costino più della media è scontato, ma non tutti costano la stessa cifra, anzi. Riferendosi alla serata appena trascorsa, ecco i prezzi in enoteca dei vini “in gara”. Ah, se dite che Diadema costa caro vi posso ribattere che sono compresi i brillanti Svarowski e se dite che non li volete, allora lamentatevi pure quando nel prezzo del vino che bevete vi state pagando la cantina di Renzo Piano…almeno i brillanti vi restano! (questa l’ha detta Francesco di Diadema, perfezionata negli anni ma funziona sempre benissimo!). Scusate la divagazione, ecco i prezzi: (altro…)