Andrea Gori

Sommelier, giornalista pubblicista, scrittore e ristoratore da 4 generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde di famiglia, fondatore del Dissapore Network e Intravino, i siti web più frequentati dell'enogastronomia italiana. Scrivetegli pure a burdedj[@]gmail.com

The full Monty: e chi sarebbe quello che vive di “Brunellopoli”?

Secondo il Cav. Rivella, ormai lo si sa, sarebbe il Franco nazionale, ma ricordate il caro vecchio Monty Waldin, ex uainruaiter autore di una lettera che se presa appunto alla lettera demolisce ogni mattoncino del mito del nostro amato Brunello? Eccovi proprio lui nel suo show personale, quasi un reality, in onda su Channel 4. Una triste e disperata storia di un povero scrittore di vino che pianta tutto e insegue il sogno di coltivare una vigna biodinamica nel sud ovest della Francia perchè a Montalcino una cattiva multinazionale glielo impedisce (parole sue).

Ci sarebbe da commuoversi, prima però vorrei vedere i dati di odiens del serial e soprattutto vorrei capire come mai la famosa lettera su Montalcino di cui ha parlato mezzo mondo è spuntata fuori proprio ad Agosto, giusto un mese prima del lancio TV della serie…altro che guerilla marketing! Ah se poi volete sapere come va a finire c’è pure il libro.

Brunello di Montalcino Biondi Santi DOCG 2001 Il Greppo

brunello biondi santi 2001Ed eccoci alla punta assoluta della verticale con un fruttato impressionante e un corredo speziato di qualità assoluta. é anche la famosa annata del Casanova di Neri numero 1 per Wine Spectator che passerà alla storia anche come uno di quegli anni in cui la qualità dell’annata è stata (evento raro!) decisamente sottovalutata. Già dal colore questo 2001 già impressiona per materia e consistenza poi al naso si rivela pimpante come il 99 ma senza i suoi eccessi con note tipicissime di viola e floreale rosso (raro in un vino di 7 anni!!!) poi una frutta pienissima su tappeto di pepe e balsamicom quasi eucalipto. biondi santi 2001 burde

IN bocca è una apoteosi con una forza inaspettata e un taglio deciso ma elegante, delicato sul palato ma senza mollezze con acidità e tannino che fanno il proprio lavoro. Dovessi consigliare un Brunello da bere hic et nunc consiglierei proprio questo pur riservandomi spazio per una bella evoluzione futura.

Dopo 12 ore:  evoluzione leggera con un ammorbidimento generale che lo rende più gradevole e fine in bocca ma che lo neutralizza un pò della sua carica acida e tannica vitale.

Ecco qui il video della degustazione:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=w-Vwj61Db6E[/youtube]

Eccovi accontentati: l’Associazione Italiana Sommeliers (AIS) apre il suo blog!

So che molti di voi non ci speravano più ma finalmente l’AIS nazionale si è decisa ad entrare nell’arena 2.0 del web e lo fa in grande stile, affidandosi al blogger numero 1 italiano sul vino ovvero Franco Ziliani e fa partire il blog ufficiale proprio in concomitanza con il prossimo convegno a Catania, in programma da questo giovedì 16. Anzi in teoria è il blog del Congresso ma speriamo tutti che abbia vita futura ben più lunga.

Che dire? finalmente passerò un convegno da “disoccupato” e posso fare a meno di aggiornare il mio di blog per questi giorni e magari mi concentro sul concorso!!! Sarebbe il caso…

Brunello di Montalcino Biondi Santi DOCG 2000

Annata difficile e interlocutoria per tutta la Toscana. Per Biondi Santi annata senza riserva ma con un Brunello decisamente fresco e vivace che si pone come colore e anche come naso, perfettamente a metà strada tra 1998 e 1999.

Quindi miele di melata, rabarbaro, tabacco e cuoio dividono il campo con sensazioni di sottobosco e frutta sotto spirito. In bocca ha buona acidità residua, tannino di spessore a metà evoluzione ma mordace e beva notevolissima.
Dopo 12 ore è più fuso e armonico con spezie meno pungenti e frutto in maggiore evidenza. Vino che oggi regala grandi emozioni ma decisamente tra i Brunelli da aprire da qui al prossimo anno senza ulteriori attese in cantina.

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Barolo Borgogno Riserva 1961 : la riserva di Farinetti, o meglio di Bettini di Amerigo!

borgogno 1961 farinettiDi Farinetti ne abbiamo parlato abbastanza, direi, ma non è stato forse sottolineato che l’altro giorno alla Leopolda è stato ancora una volta al centro della scena per vari motivi e non ultimo quello che si è dimostrato molto gentile nel far assaggiare a quanti lo richiedessero un sorso del “suo” Borgogno 1961, ovviamente dopo aver chiesto il permesso al legittimo proprietario della bottiglia, ovvero il simpaticissimo Alberto Bettini della Dispensa di Amerigo cui la bottiglia è stata regalata insieme al Premio Eataly.

Così con la consueta faccia di bronzo che mi contraddistingue mi sono avvicinato e mi è stato servito da Alberto stesso una porzione di Barolo 1961.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=65M92m-i9hU[/youtube]
Ma com’era? Colore perfetto da nebbiolo di 47 anni ancora però vivo e splendente con una intensità cromatica per la tipologia davvero notevole e affascinante.
Nonostante fosse stato aperto da poco più di un ora, già il naso era un pout pourri elegantissimo di artemisia, humus, spezie, frutta candita, cuoio, corteccia di pino, rosa passita. Frutta sotto spirito, mirtilli e ribes, e una nota calda quasi balsamica tra l’anice e il cardamomo: veramente incantevole. Ancora migliore in bocca con una maturazione perfetta del tannino che si era fatto dolce e lineare ma sempre presente e leggermente mordace come si conviene. Acidità sempre viva e attenta, beva piacevolissima, finale persistente di frutta di bosco e humus autunnale.
L’aspetto più rivelante è comunque il fatto che nonostante la sala fosse gremita di altri Barolo, Amarone e vini notevolmente profumati e concentrati, questo Borgogno sapeva farsi strada e ammaliare qualsiasi palato.
Dai Oscar, dicci quante altre bottiglie ne hai ancora di questa meraviglia!null

Cioni vs Donzelli e la corsa a Palazzo Vecchio: tutti su Facebook!

Così come negli States, anche per Firenze è arrivato il turno delle prime elezioni giocate su Facebook… Oggi sui giornali fiorentini non si parla altro che della querela che Graziano Cioni intende sporgere verso i moderatori del Gruppo “Cioni ti odia ” (per fortuna prontamente rimosso).
Le frasi scritte nel gruppo lesive della dignità di Cioni e di sua moglie non meritano tanta pubblicità, visto che è stato comprovato che sono assolutamente fasulle, però non mi pare che “querelare Facebook” sia la soluzione che porterà più voti al probabile nuovo sindaco di Firenze. E , visto siamo in tema, penso anche che l’amico ed ex compagno di scuola Giovanni Donzelli di cui condivido spesso le battaglie, in questo caso avrebbe potuto scusarsi, se non personalmente, almeno di non aver vigilato adeguatamente sulla questione.

E intanto mentre Matteo Renzi, Daniela Lastri e Lapo Pistelli, gli altri 3 concorrenti alle primarie fiorentine del prossimo febbraio sono su Facebook e interagiscono e rispondono con i fiorentini (provate per creder!) Cioni è l’unico dei tre che ancora non compare sul popolare Social Network.
Non sono uno stratega ma penso che il popolo della rete trarrà le proprie conclusioni in fretta, quindi mi aspetto che anche l’assessore Cioni compaia presto su questo spazio ancora tutto da scoprire ed esplorare.

Aggiornamento: Graziano Cioni ha ritirato la querela e la richiesta di risarcimento danni e invita i due moderatori del gruppo a fare una donazione al Meyer. Come potete leggere nel commento qui sotto al post, l’ufficio stampa del Comune di Firenze ha diffuso un comunicato in cui si dichiara di voler chiudere la faccenda senza inasprirla invitando a maggior attenzione nel modo di fare politica sul web. Direi un ottimo esempio di attenzione e apertura al mondo che cambia. Ok adesso aspettiamo “solo” Cioni su facebook…

Brunello di Montalcino Biondi Santi DOCG 2003

biondi santi 2003 brunelloGiulio Gambelli dice che nel vero sangiovese si deve sentire la scorza d’arancio e questo grande Brunello non fa eccezione. Annata senza riserva, calda e siccitosa ma portato Montalcino al minimo storico per premi e riconoscimenti nel campo vnicolo ma pure qualche perla senza se e senza ma. Uno di questi è questo Brunello molto scuro (rispetto allo standard) dai toni di confettura di ciliegia e susina con fiori di giaggiolo, mammola in apertura e pesca gialla poi. In bocca è caldo ma ancora durissimo con un tannino però “adulto” con tempo necessaio di affinamento e già bevibile nel breve periodo. Si capisce come mai è stato uno dei pochi Brunelli a salvarsi nel 2003, addirittura uno dei “magnifici 3” secondo Gentili-Rizzari della Guida dell’Espresso.
Dopo 12 ore: non acquista particolarmente ma conserva potenza e inensità, allungandosi con una persistenza più ricca e maggior tenuta in bocca. Bouquet un pò più serrato ma dà la bella sensazione di un vino che diventerà grande ancora prima di dire che è un grande vino a prescindere.
Dopo 36 ore: non ci crederete ma assume una dimensione molto diversa, bevibilissima e quasi dolce, perfetto sul formaggio (La Ruota del Re di Corzano & Paterno) su cui ho centellinato la bottiglia lo scorso martedì.
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Brunello Biondi Santi DOCG 2003
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Presentazione Guide Espresso Leopolda Firenze: per chi quel giorno lì inseguiva la sua chimera…

Ovvero per chi non c’era, ecco qui alcune foto raccolte in giro nel set su Flickr e soprattutto il Livebloggin (iPhone Santo Subito!) su Kela e vari commenti e post in qua e là (Anselmo, Leonardo, Bonilli e Riccardo, Vuggì). E altri verranno!
Visto il clima da recessione siamo andati con Ivano Antonini a cercare di investire i 10mila euro appena ritirati dal bancomat:
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Ivano Antonini fa la spesa
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e passando siamo stati dallo Zazzeri a discutere di abbinamenti con il pesce (e il San Leonardo):
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Luciano Zazzeri e abbinamenti rossi sul pesce
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Poteva mancare una intervista all’uomo del giorno ovvero Luca Roagna? Il suo Barbaresco Crichet Pajè è stato “vino perfetto” (20/20) per la guida e non ha lasciato nessuno indifferente alla Leopolda:
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Luca Roagna e il suo crichet Pajè 1999 da 20/20
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Poteva mancare il nostro astro nascente tra i fornelli? Ecco Marco Stabiledell’Ora d’Aria e la sua rivoluzione nella schiacciata con l uva!
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Marco Stabile e la nuova schiacciata con l’uva
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Lunedì 13 ottobre “Vernaccia e dintorni” San Gimignano e i suoi tesori enogastronomici

acquabona logoL’amico Riccardo Farchioni di Acquabona (e Acquablog!) mi rammenta questo bellissimo appuntamento con la Vernaccia di San Gimignano, DOCG finalmente ritornata in auge con prodotti eccezionali e di livello internazionale (basta anche solo guardare ai premi raccolti da Montenidoli, Panizzi, Guicciardini Strozzi nell’ultima tornata di guide…). E soprattutto non perdetevi le attese verticali per scoprire quanto invecchia bene questo vino quando è fatto con amore e passione.
Il tutto si svolgerà domenica 12 e lunedì 13 ottobre dalle 12 alle 19 a Lido di Camaiore sul Lungomare perchè si sa che il mare d’autunno è più bello che mai…(eppoi siete già in versilia per Spumantia da Domenica, no?)

Ecco qui il programma completo:
“Si avvicina l’appuntamento con “Vernaccia e dintorni. San Gimignano e i suoi tesori enogastronomici”, l’intensa giornata di degustazione dei vini e dei prodotti dell’agroalimentare del territorio di questo celebrato borgo toscano che si terrà al Dune Hotel di Lido di Camaiore lunedì 13 ottobre dalle 12 alle 19.30. Protagonisti dell’appuntamento, fortemente voluto dal Consorzio di tutela che ha scelto la Versilia come vetrina ideale per mettere in evidenza il valore del suo patrimonio enogastronomico, sarà innanzitutto la Vernaccia di San Gimignano, ma anche i caldi rossi di questo territorio incluso nel Chianti senese. Alle 12 del 13 ottobre si apriranno dunque, per tutti gli appassionati e gli operatori del settore, le porte del Dune Hotel dove ad aspettarli vi saranno 21 produttori capitanati dal presidente del Consorzio Giovanni Panizzi, pronti a dimostrare con i fatti (o meglio con i bicchieri) il valore del loro bianco rigorosamente autoctono, un vino di notevole struttura e che possiede una non comune capacità di invecchiamento, come verrà dimostrato nella degustazione guidata delle 15 intitolata “Le età della Vernaccia”. Ma non basta: a testimoniare la validità della produzione agroalimentare del territorio del prezioso borgo toscano, vi saranno anche salumi di cinghiale, formaggi, dolci secchi e poi, naturalmente, lo zafferano, fra i più pregiati d’Italia. “Vernaccia e dintorni” sarà una occasione, per il pubblico dei winelovers, per avere finalmente una rinnovata immagine di questo tradizionalissimo e toscanissimo vino.”

Dune Hotel, Viale Colombo 259 – Lido di Camaiore (LU)

Ore 12-19.30

Ingresso libero
Ore 15: “Le età della Vernaccia”, degustazione guidata di 20 bicchieri a ritroso nel tempo (per operatori, su prenotazione: tel. 3356814021)

Domenica 12 ottobre: serate a tema in quattro ristoranti del territorio a cura del Consorzio Denominazione San Gimignano: Antico Uliveto (Pozzi di Seravezza),

Il Punto Di Vino (Viareggio), Osteria Oliveta (Massarosa), Romano (Viareggio)

Produttori presenti:
Cesani Vincenzo, Pietraserena, La Marronaia, Campochiarenti, Il Colombaio, Casa alle Vacche, Fattoria il Palagio, Casale Falchini, Il Lebbio, San Quirico, Teruzzi & Puthod, Fontaleoni, Agricoltori del Chianti Geografico, Panizzi, Cusona, Pietrafitta, San Donato, Signano, Le Calcinaie, La Lastra, Il Palagione

La gastronomia:

La Buca, salumi di cinghiale; Piacenti Paolo, stagionatore di formaggi; Pinzani, produttore formaggi; La Nuova Bistrot, dolci secchi; Tancredi Cleli, produttrice di zafferano