Ci sono un sacco di luoghi comuni sul come si mangia in Olanda, ovvero generalmente male e con pochissima attenzione alla qualità delle materie prime e pure che non c’è passione per il mangiare e il bere bene. Italiano o meno, la città pare condannata alla mediocrità internazionale. O questo pareva anche a me. Poi cominci a conoscere la città e tutte le storie dei tantissimi italiani che la animano sul serio, ovvero che si prendono cura dell’anima di questa meraviglia acquatica dalla luce bellissima. Una di queste porta al Segugio, piccolissimo (36 posti) locale che pare una casetta come tutte le altre in Utrechtstraat. (altro…)
Bevute
Champagne Sex con Pierre e Carrie: mia dimenticanza su vino e cinema…
Ricevo dalla maison Pierre Jouet una precisazione graditissima sul mio articolo nell’ultimo Business People dove scrivevo che nel film Sex and the City e relativa serie TV si beve un sacco di Champagne ma non si legge mai la marca. E invece dalla casa di Epernay, famosa per la serie di cuveè Belle Epoque, mi comunicano che Pierre Jouet è dall’ultima stagione lo Champagne preferito di Carrie e amiche. Scelta decisamente azzeccata vista la grande attenzione di questa casa alla moda e ai suoi eventi mondani. Per esempio al prossimo Pitti a giigno a Firenze… (altro…)
Rumeni e rumeni del vino, benvenutissimi in cantina: ad esempio la Grasa di Cotnari
Niente post sui rumeni e i problemi di integrazione (qui da noi a Firenze direi ampiamente risolti) ma due parole sui vini che ogni volta la nostra mitica lavapiatti Marioara ci porta dalla sua terra.
La multietnicità in cucina da Burde ci permette infatti di esplorare con comodo questa nazione sottovalutatissima in fatto di vino con punte di eccellenza ingiustamente trascurate. Per esempio la Grasa di Cotnari, celeberrimo vino passito diffusissimo nei secoli scorsi nelle corti di tutta europa. (altro…)
Lega il Romanelli e rinchiudilo nelle segrete di Palazzo Tornabuoni con un pò di Rufina
Non poteva sfuggire a lungo il Romanelli alla longa manus del Nero e difatti eccolo rinchiuso nel mio dungeon sotto Palazzo Tornabuoni, negli esclusivissimi (vabbè si fa per dire) locali dell’Osteria Tornabuoni a fare due chiacchere sui vini della Rufina (prosegue Gustarufina anche nel weekend, ricordatevelo!). E finalmente Leo fa outing su cosa si beve ogni sera (poi andiamo a controllare! 😉
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Ristabiliamo le gerarchie: Francia prima, poi Italia (Toscana) e il resto del mondo (basta non guardare il prezzo però)
Non solo è quello che continuo a pensare, ma per fortuna ogni tanto ci sono delle degustazioni che aprono gli occhi a tanti illusi dell’ultima ora, per esempio sul fatto (presentato assurdamente come sorprendente) che vini francesi battano Italiani e Chileni (e Californiani) in una prova alla cieca (blind tasting).
Ecco la classifica della prova effettuata da Decanter con Jancis e compagni di bevute. (altro…)
Ferraiolo Toscana IGT 2005 Agricoltori del Geografico
Un bell’esempio di prodotto da singolo vigneto ma con due anime diverse questo Ferraiolo. Profumi molto tranquilli non esplosivi, granato giù pieno nel colore. Sensazioni al naso austere con cabernet ben presente insieme al legno (cannella chiodo di garofano) e liquiriza e sandalo (tipiche semmai del sangiovese). La componente fruttata molto frutta di boscoe mirtillo e quindi Cabernet. (altro…)
Vigorello Toscana IGT 2001 Agricola San Felice
Primo SuperTuscan in assoluto della storia, per un (allora) giovanissima azienda che muoveva nel 1968 i primi passi nella rivoluzione del vino toscano. Stato di forma della bottiglia a dir poco impressionante con gioventù e concentrazione di colore notevoli, cabernet macchia sia colore che naso. Note cupe e scure, legno ben presente, resina, pepe, chiodo di garofano, amarena, sangiovese al naso esce poco. (altro…)
Terricci IGT Toscana 1999 Lanciola
Eccolo l’outsider della serata, un vino che è sempre stato e rimane tuttora legato solo a sè stesso e all’idea di un vino che nasce in un terroir specifico e tale vuole dimostrare. Sentori terziari, sottobosco, leggero animalesco, frutta molto matura, ciliegia sotto spirito ma soprattutto un grandissimo goudron avvolgente, oltre alla quasi totale mancanza di riferimenti speziati da legno, ne fanno un vino molto poco modaiolo. (altro…)
Terricci IGT Toscana 2001 Lanciola
Giancarlo ed Elisa, spettatori della gara alla cieca tra SuperTuscan che ha appena coinvolto il loro Terricci 1999, decidono di porre il confronto su un’annata più vicina ed ecco questa bella sorpresa. Il 2001 del Terricci è l’annata attualmente in commercio ed è in effetti un vino che sposa a goudron, humus e leggero animalesco tipico del terroir dell’Impruneta con una nota dolce fruttata bellissima e completa, dall’amarena alla prugna fino alla frutta di bosco. (altro…)
Tignanello Toscana IGT 2004 Antinori
Resta ben poco da aggiungere su questo prodigio della nostra enologia, un vino dal successo commerciale unico nel panorama italiano e mondiale, arrivato alla tiratura record di oltre 300mila bottiglie. Annata importante e grande estratto, da valutare in prospettiva, già del colore si evincono notevoli doti di gioventù, note minerali e lieve fumè, mora e mirtillo più che viola e ciliegia… (altro…)