In sala degustazione (qui a fianco vedete le favolose praline di Vernaccia, solo cacao e vino senza panna o burro, di Concad’oro, davvero notevoli) molti blogger e pienone di giornalisti e appassionati quindi tra poche ore su forum, blog e siti vari troverete molti commenti sui singoli vini presenti questo pomeriggio. Riporto quindi una mia impressione generale e qualche colpo di fulmine di sala tra gli assaggi. Innanzitutto possiamo dire che se la Vernaccia ha qualche problema da risolvere non è certo quello della qualità. Nel senso che la stragrande maggioranza dei vini presentati (soprattutto 2007, giudicare a pieno il 2008 non era facile) sono vini pulitissimi, netti e spesso con profumi centrati e molto tipici della varietà. E quindi floreale bianco, sambuco, glicine, pesca bianca, un tropicale leggero e un bel finale ammandorlato, condito spesso con zafferano e speziatura “calda”. Gusto a volte nervoso ma sembre vibrante con acidità che lotta bene con la mineralità a dare un vino immediato beverino ma che lascia non poche soddisfazioni, e che esce finalmente dalla definizione di “vinello” toscano da antipasto… (altro…)
Bevute
Interviste all’Anteprima San Gimignano: Giovanni Panizzi, Gianni Fabrizio, Walter Sovran
Finita la prima giornata delle Anteprime Toscane. Presto online tutti i miei assaggi e qualche indicazione sulle annate 2008 e 2007 in degustazione. Nel frattempo recuperiamo qui sul blog le interviste e i video già trasmesse su YouTube nel pomeriggio e disponibile nel TumbleBlog (già ben indicizzato su Google, wow!).
Note Andrea Gori su prime batterie di Vernaccia a confronto con Saint Peray e Hermitage Blanc
Sottotitolo (per usare le parole del presidente del Consorzio Panizzi) “Verso una nuova dimensione della vernaccia”…prosegue il liveblogging su Anteprime Toacane 2009 Blog.
Primo confronto: tutto Acciaio (alta acidità)
Vernaccia Signano 2007 pieno e rotondo ma freschissimo 81
Vernaccia Signano 2004 un pò grasso e giallo, nota gialla di pesca carnosa resina canfora, non del tutto piacevole 76 ma ancora molto fresco e dinamico
Saint Peray Harmonie 2007 mandorla e poca frutta però nerbo e struttura sono sottese al massimo miele 80 un pò assottigliato sulle componenti dure
Saint Peray Harmonie 2005 uva spina, lychees, originalissimo sembra semillon, in bocca leggero ma persistente, mandorlato deciso finissimo 88
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Cubaney Gran Reserva 12 Años Solera
Recentemente acquisito dalla Bonaventura Maschio, ecco un altro nome storico del Ron cubano (la storia inizia nel 1700 ma dal 1959 c’è stato il trasferimento a Santo Domingo) che presenta uno stile molto fresco e dinamico, a dispetto dal lungo invecchiamento. Naso di cacao, spezie dolci, cioccolato fondente e caffè molto invitanti ma soprattutto è l’armonia complessiva a farne un prodotto davvero particolare con un alcol appena avvertibile e una pulizia globale godibilissima che permane anche nella lunga persistenza gustativo.
Più asciutto e meno dolciastro rispetto ad altri prodotti simili, ha un bell’aroma di sherry (viene infatti invecchiato in fusti di sherry dalla Spagna), del floreale e miele di castagno.
Bacardi Rum Blanco : storia della casa e degustazione
Classico prodotto da miscelazione di diffusione globale con storia antichissima e travagliata, dagli inizi a Cuba e l’esilio forzato con l’arrivo di Fidel Castro che rase al suolo la fabbrica per costruire Havana Club. Ma il marchio Bacardi e il famoso “bat” (pipistrello) è sopravvisuto a tutto con prodotti semplici e godibili e versatilissimi. Ma davvero lo si può degustare? e cosa ci fa questo prodotto in una serata di degustazione di RUm pregiati? Scopriamolo insieme… (altro…)
Montegiachi 2004 Chianti Classico Riserva Agricoltori del Geografico
La riserva “classica” del Geografico, da sempre bandiera dell’azienda con il suo stile impeccabilmente chiantigiano dimesso e soprio ma sempre elegantissimo si presenta in un’annata equilibrata come il 2004 con un colore ancora vivo e interessante e soprattutto con un naso che sussurra più che urlare la sua chiantigianità.
E qui siamo a Castelnuovo Berardenga quindi terreni più sciolti che negli altri Chianti senesi e una carattere più defilato, con note di frutta ciliegia e confettura di fragola, note di smalto e lacca, accenni di liquirizia, note ematiche e una mineralità in bella evidenza…. (altro…)
Pulleraia IGT Toscana 2004 Agricoltori del Geografico
O “della rivincita del Merlot” per un vino che nasce da un vigneto del presidente della cooperativa, vinificato un pò per esperimento ma che si è trasformato in un bell’esempio di vino accattivante e dal gusto apparentemente facile. Ma che dietro un naso tipico di mora, prugna, frutta di bosco in confettura, caramello e spezia da barrique, sa tirar fuori dalla Maremma una verve e un carattere molto deciso e sapido, che non stancano il palato in nessun modo… (altro…)
Contessa di Radda Riserva Agricoltori del Geografico DOCG 2005
Esordio assoluto per questa Riserva che unisce uve da vigneti di cru di Radda e Castellina in Chianti di Sangiovese e Canaiolo. Due terroir famosi per vini di nerbo e struttura ma anche bella acidità e un pò di ritardo nel crescere in bottiglia e in genere bisognosi di un pò di affinamento extra. Colpisce subito nel bicchiere per una bella vivacità di colore, un naso di viola intrigante e un frutto freschissimo di fragola e ciliegia. Tabacco e liquirizia completano un naso tipico di Chianti Classico ma quasi di annata più che riserva e quindi già ci si dispone verso un vino molto giovanile… (altro…)
Montegiachi 2005 Chianti Classico Riserva Agricoltori del Geografico
Non cambia l’etichetta e la storia, ma lo stile e l’impronta di questo vino subiscono una piccola evoluzione controllata. L’ingresso di nuovi vigneti (messi a dimora nel 2000 e solo da quest’annata utilizzati in parte) ringiovanisce lo stile e la caratura di questa Riserva, rinfrescandone l’immagine e conferendogli un frutto accattivante e dinamico come poche altre volte (lampone, fragola, ribes, accenni di cioccolato e tabacco dolce).
Ma non c’è barrique e non c’è enologia spinta, solo un Colorino che fa la sua parte e un Sangiovese rinfrescato che spinge in acidità e mineralità e che rendono un vino molto più immediato dei predecessori. Fortunatamente però non a prezzo di una complessità ed eleganza di fondo che sembrano esserci ancora tutti.
Vermentino Campovernino Agricoltori del Geografico MaremmaToscana 2007
Ormai un nostro beniamino, già utilizzato nella prima edizione di Vino e Musica a Degustibooks, insieme a Love is Noise dei Verve, lo riassaggiamo comunque volentieri. Colore giallo paglierino con riflessi dorati, bella sensazione di estratto e soprattutto un naso vivo e dinamico che dispiega subito le caratteristiche di un vero vermentino toscano. Ovvero bel naso accattivante di pompelmo e note citrine mescoltato a note speziate e balsamiche di salvia, rosmarino ed erbe aromatiche. Il tutto sottolineato da una bella nota minerale sapida (il mare non è così lontano poi in fondo!)…. (altro…)