Icchè mi succede

L’ineffabile aroma di vita dei neonati

Chissà cosa ne direbbe il miglior sommelier del mondo alla prova di dover definire l’aroma dei neonati.

Vi confesso che la prima cosa che mi ricordavo benissimo della nascita del mio primo figlio era proprio l’odore incredibile e profumatissimo che emanava e che rimaneva addosso sui vestiti, sul viso, sulle braccia dove lo avevo tenuto…un odore così forte e penetrante che mi accompagnò a casa la notte dopo il parto (il solstizio d’estate della grande annata 2005) e che il mattino successivo mi fece ricordare immediatamente che non ero più un ragazzo ma un padre. Ecco con l’avvicinarsi della nascita di Keno tra le altre attese c’era proprio quella di riafferrare quel profumo così emotivamente coinvolgente.

Alle 6:38 di stamattina quel profumo ha smesso di essere un ricordo ed è ritornato reale sul capino infreddolito di mio figlio appena nato. Mi ci sono tuffato quasi golosamente e me ne sono di nuovo inebriato! Da biologo che sono dovrei sapere che non è altro che una miscela di feromoni utili per tenere i genitori vicino alla tana e per marchiarli indelebilmente per costringerli ad accudire il nascituro, ma da sommelier e da anima-le niente riusciva a togliermi dalla mente l’effetto che aveva su di me.

Quindi mi sono messo a cercare di descriverlo tutto il giorno…ed ecco cosa ne è venuto fuori.

Da sentori dolci come la cipria e il mughetto si passa a note più forti di talco, lavanda e vaniglia con un sottofondo muschiato che ne stempera la stucchevolezza in un insieme che non stanca, ravvivato com ‘è da note di resina di pino e sapone di Marsiglia.Una leggera nota ematica percorre tutta la sensazione e sfocia in un soave profumo di fiori selvatici. Volendo richiamare un vino, potremmo paragonarlo ad un misto tra un giovane Cabernet Bolgherese scalpitante e un maturo Bandol provenzale ma senza gli eccessi di entrambi…
Che dire di questo aroma meraviglioso? Che, diversamente da tutto quello che assoporiamo e gustiamo ogni giorno, questo profumo ha la magia dell’assoluta potenzialità evolutiva, della vitalità più grande e intrigante che si possa immaginare. é un profumo che fa da prologo ad un vita e quasi per incanto pare riassumere in se tutte ciò che un bimbo può poter divenire. E stanotte, questo profumo per me è uin bellissimo inno alla vita e a quanto di bello ci può regalare.

per Keno, benvenuto al mondo piccolo mio!

keno profumo

il più bel post che si possa scrivere

kenoè quello in cui si annuncia che è nato un figlio! Stamani alle 6 38 è nato keno gori di 3.4 kg. Quinta generazione di burdini si è subito fatto notare per un bel tuffo nella piscina della sala 2 della margherita a careggi dopo un parto acquatico. A presto e buona vita a tutti oggi è un giorno troppo stupendo!
keno2

Master SDA Bocconi “Il ruolo del Sommelier del futuro” con AIS

gori bocconi aisLo scorso aprile si è svolto a Milano nella prestigiosa sede SDA Bocconi la prima edizione del corso realizzato da Bocconi per AIS intitolato “Il ruolo del Sommelier del futuro”. Per la delegazione AIS di Firenze ero presente quale miglior sommelier della toscana 2006. Sono stati 3 giorni molto intensi ma la grande eterogeneità geografica e professionali dei partecipanti nonchè la grande preparazione dei docenti SDA ma permesso di svolgere un corso molto interessante e ricco di spunti per chi svolge un lavoro che abbia a che fare con la vendita del vino o la sua gestione.


Qui trovate il programma del corso con i temi principali che sono stati trattati.
Riassumendo in maniera estrema i concetti più importanti che sono stati discussi sono stati:

  • il sommelier nel punto vendita (enoteca, gdo, ristorante) è fondamentale perchè permette di abbattare i costi di ricerca e di selezione da parte dell’utenza che vuole risparmiare non tanto sul prezzo quanto sul tempo (applicando la piramide di Maslow sui bisogni primari e secondari e analizzando la struttura analitica del processo di acquisto)
  • Per vendere vino come altri prodotti non si può pensare di vendere vino soprattutto nelle enoteche in maniera “tradizionale” a scaffale! così come per i libri, per il cibo e per i mobili, adesso si deve creare un “punto-vendita “emotivamente coinvolgente” con trovate varie sullo stile di Ikea per i mobili o Ambros Saro BMW a Milano con concessionaria auto “abbinata” a negozio di arredamento, SPA e ristorante. Nel vino questo significa corsi, serate a tema, abbinamenti, proposte innovative a scaffale e quant’altro.
  • Al giorno di oggi la parola chiave per vendere prodotti di qualità è il “lusso accessibile“, che si traduce nel fatto che è più facile vendere prodotti premium e superpremium che prodotti di base, che tradotto nel vino significa che la gente o compra prodotti da discount oppure passa direttamente sopra i 25 euro, le bottiglie che finiscono nel mezzo come valore percepito o reale ,soffrono parecchio
  • Le aziende italiane oggi tranne pochissime eccezioni (aziende Siciliane più Antinori, Frescobaldi, Banfi) non fanno marketing del proprio prodotto con gravi danni per le proprie vendite in italia e soprattutto all’estero

 Raffaella Alia di Antinori ci spiega il marketing dietro Tignanello e Fichimori

  • la qualità di un vino non è sufficiente da sola a farlo vendere ma le aziende italiane sono troppo spesso concentrate eslcusivamente su questo e non investono in formazione e informazione dei loro agenti, dei loro clienti (enoteche e ristoranti) nè supportano in maniera adeguata chi deve vendere il loro prodotto al cliente finale. — tra le regioni più”immobili” e all’antica e destinate a sparire dal mercato internazionale c’è purtroppo una regione come il Piemonte che fa molta fatica a introdurre meccanismi di marketing moderno alla propria realtà il che significa non usare la barrique ma vendere il prodotto in maniera diversa.

bocconi interno

Come vedete, spunti interessanti per discussioni future. Se siete interessati ad appronfondire, scrivetemi pure!!!

Il sistema limbico e i profumi dei vini: i sommelier sono diversi da noi?!?

La scorsa settimana ad un corso di degustazione del caffè finalmente mi hanno dato una spiegazione scientifica accettabile (almeno per me come biologo) su come mai tutti ti dicono quando gli dici di cosa profuma un vino “Ecco lo stavo per dire!!!” Secondo me la storia sta in piedi e ho deciso di rispiegare con parole mie la teoria durante una serata di degustazione…Nel podcast sentite cosa ho detto…Se poi invece volete saperne di più sul sistema limbico, andate qui

Ascolta il podcast!

sistema limbico

Ancora nulla per Keno…

Ieri scadeva il tempo “ufficioso” per il mio secondogenito in arrivo…ma ancora pare non sia il tempo! Sarà un pò come l’uva, lo decide lei quando è pronta e non certo noi! Domenica in relax oggi in famiglia. Come ogni domenica la sfruttiamo come detto su twitter per sperimentare vini e piatti “alternativi” ai menu da Burde. Ieri sera mio fratello Paolo, neo degustatore ufficiale AIS e futuro prossimo cuoco al ristorante ha sperimentato per uso e consumo PERSONALE un pò di cucina medioorientale. Ogni tanto a casa infatti proviamo i vini toscani su cucine forestiere che per motivi di target e immagine non possiamo fare al ristorante…e viceversa. Ieri abbiamo provato una Veuve Cliquot Cuveè sulla classica Moussaka greca e il connubbio è risultato felicissimo. Ma l’estrema untuosità della melanzana e della besciamella si sono fatte accompagnare molto bene anche da un Riesling Rheingau halbtrocken (abboccato) che pure essendo un 2002 era perfetto. Sulle polpettine e humus abbiamo provato il Bacano 2004 del Podere Allocco, nota realtà di Carmignano, uno Chardonnay-Sauvignon un pò troppo barriccato per i gusti tradizionalisti dei presente ma pur sempre apprezzabile.Podere Allocco.
Sul dolce a base di semolino dolce un fantastico Greco di Bianco, rarissimo passito calabrese che ho comprato a Tropea due anni fa…Che mi risulti a Firenze ce l’hanno solo dagli amici della Vinoteca Al Chianti…sembra più un Vinsanto che un passito del sud e questo lo ha fatto piacere veramente tanto a tutti! Sul gelato abbiamo provato con un Brachetto Fontanafredda millesimato 2006 e la cosa non è riuscita malissimo. specie perchè il gelato era della mitica Gelateria dei Medici!

Ciao mondo!!

Welcome to Simplicissimus.it.Lascio il ciao mondo di Antonio Tombolini come inizio perchè mi pare perfetto…anche perchè dovrebbe essere in arrivo il mio secondogenito…Il tempo scade domani 30 giugno 2007 ma luna piena è oggi quindi sono pronto a tutto! Intanto vi presento il mio primo vero capolavoro (anche se non ho fatto tutto da solo…).
Si chiama Malwin e ormai ha due anni e già ha imparato a roteare il vino nel bicchiere. Qualche volta prova anche a berlo ma finora sono sempre riuscito ad evitarlo!
Apro questo blog dopo anni e mesi di ripensamenti e di tentativi parziali. Già il restyiling del sito di Burde aveva avuto un parziale indirizzamento verso la forma del blog ma ovviamente una piattaforma php nuke non era così versatile (almeno all’epoca, ovvero due anni fa) quindi non se ne fece di nulla.
Oggi dopo aver letto e riletto e aver chiaccherato a lungo con Fabio e Fernando di Vino24.tv e soprattutto con Antonio Tombolini di Simplicissimus Blog Farm mi sono deciso ad aprire questo blog che ovviamente non tratterà solo di cibo e vino ma un pò di tutto quanto succede intorno a me e alla mia trattoria “storica”.
E dato che a tavola non s’invecchia vi assicuro che di storie e personaggi di cui parlare ce ne saranno sempre tantissimi!
Ah, dimenticavo di dirvi che sono un sommelier, anche un pò “decorato”, dell’AIS Toscana e che mi occupo anche del sito regionale AIS, vi tedierò spesso con descrizioni di vini e cibo visto che come hobby giro spesso per la Toscana l’Italia e il mondo in genere alla ricerca di sapori e gusti nuovi. In questo, la penso molto come il grande Paolini, il mitico Gastronauta. Quindi se vi piace bere e mangiare bene, o anche solo particolare, seguitemi!

Impressioni da Vinitaly 2005

vinitalyI nostri “big” toscani Frescobaldi e Antinori hanno volutamente fatto un’apparizione in sordina, addirittura Antinori non aveva un proprio stand ma solo stand delle fattorie che sta (ri-)lanciando al momento (La braccesca di Montepulciano, Tormaresca in Puglia, Montenisa in Franciacorta) più la presentazione del Bruciato 2002 della fattoria Guado al Tasso (in anteprima da Burde questa settimana a 15 euro al tavolo).
Solita bella parata per il Brunello ma grandissimo spazio al Morellino, sia con il consorzio che con le singole fattorie ( “Le Pupille” in primis, una delle migliori aziende in questa zona, cercate la riserva 2001).
La Toscana in genere aveva uno spazio rilevantissimo e se ne parlava un pò ovunque: per citarvi uno un pò sconosciuto, facendo torto a molti, il Chianti classico vigneto San Marcellino 2001 di Rocca di Montegrossi (Gaiole in Chianti) uno stupendo chianti elaborato con cura dai profumi veramente intriganti e un gusto particolare (entrerà in enoteca da Burde a fine mese).
La parte del leone comunque la faceva l’astro nascente dell’enologia italiana, ovvero la Sicilia e il suo Nero d’Avola, al momento praticamente imbattibile come rapporto qualità/prezzo dei suoi vini (in primis Firriato con Camelot e Harmonium che hanno letteralmente spopolato). Un elemento, il prezzo, che giustifica anche come mai questi vini vadano così tanto di moda.
Speriamo solo che non succeda come in Toscana dove la moda di certi supervini ha prodotto un livellamento verso l’alto non solo della qualità (in alcuni casi) ma anche e soprattutto dei prezzi (in tutti i casi!). Quindi se vi punge vaghezza di assaggiare vini siculi e riempire la vostra cantina, il momento è adesso! Noi comunque da Burde resteremo fedeli al nostro motto di solo e sempre Toscana quindi purtroppo non contate su di noi per l’approvigionamento!
Se poi siete curiosi di sapere quali sono stati i vini migliori, secondo me, che ho bevuto al vinitaly, ho pochi dubbi: il Sagrantino 2001 di Montefalco 25 anni di Caprai, un vero capolavoro, giustamente già pluripremiato (se vi capita a tiro, non ve lo fate scappare, merita ogni euro di quanto costa), il Giramonte 2002 di Frescobaldi (un merlot/cabernet della tenuta Castiglioni) e lo spumante Franciacorta Saten di Montenisa.
Per altre impressioni da Verona vi rimando alle prossime cene ma se avete altre domande e curiosità sul vinitaly, scrivete pure a info at daburde.it o andate direttamente sul sito ufficale www.vinitaly.com.