Ogni volta che incontro un 1999 toscano nel bicchiere è sempre una sorpresa meravigliosa, specie se c’è di mezzo il Sangiovese. Anzi non ho paura a dire che il 1999 è certamente una delle annate del secolo e sicuramente la migliore del decennio appena trascorso. Come spiegare altrimenti la vivacità e l’energia del frutto ancora vivacissimo di questo vino? Al naso può avere sentori eterei e di smalto, frutta sotto spirito e fiori secchi, anice, cardamomo, liquirizia e tabacco ma in bocca è talmente vitale che si rimane coinvolti e conquistati in un attimo… (altro…)
Bevute
Master ANAG distillati Rum-Whisky-Brandy da Burde: si comincia Venerdì 30 con il Whisky Single Malt!
Finalmente la perseveranza di Paola Soldi e Gianmarco è stata ricompensata e diamo questo venerdì il via al mini-master in Distillati, ciclo di 3 serate con degustazioni e appronfondimenti sul magico mondo dei distillati da canna da zucchero, da malto d’orzo e da vino. Saranno 3 serate aperte a tutti, soci ANAG e non, e avremo modo di conoscere personaggi esperti che ci spiegheranno dettagli e segreti di questo mondo ancora troppo poco conosciuto. Partiamo questo Venerdì con Michele Chiarini e il suo Single Malt Club (iscrizione gratuita per chi lo desidera nel corso della serata) cui chiederemo… (altro…)
Niente più Frascati made in Australia…però vai con la segatura e i paletti da vampiro nel vino al posto delle botti: ecco come fare
Leggo su Decanter che “finalmente” gli Aussies non potranno più utilizzare le dizioni europee Sherry, Tokaj, Frascati, Boujolais che finora usavano impunemente per valorizzare alcuni e cominceranno ad utilizzare nomi alternativi. Parecchio assurdo che useranno “‘apera” al posto Sherry e ‘topaque‘ al posto di Tokaj (che era il nome che davano ad alcuni vini liquorosi ottenuti da uve Muscadelle). Ovviamente c’è una contropartita ovvero che in Europa potranno arrivare vini Australiani realizzati con chips (trucioli, ma sarebbe meglio dire “segatura”) e staves, in pratica dei paletti affumicati da inserire nel vino per aromatizzarlo, il tutto senza obbligo di menzione sull’etichetta. (altro…)
Wine Obsession Vignamaggio Toscana IGT 2004
Preferite Vortice, Esplosione, Sguardi, Orchidea, Baccante o Universo? Se pensate che stiamo parlando di un vino siete davvero bravi perchè sono le sei nuove etichette di Wine Obsession che dal 2004 vestono questo Supertuscan esagerato e profumatissimo, nato nel nome e nell’idea da un curioso caso del destino che lega Vignamaggio allo stilista Calvin Klein (ricordate “Obsession”? difficile che non ne abbiate mai avuto una boccetta sotto il naso!). Dato a Vita di Benedetto il giusto riconoscimento per aver dato uno stile inconfondibile e trasgressivo a questo vino, vediamo, ma è sempre difficile, parlare anche di quello che c’è nel bicchiere…ed è un peccato che se ne parli sempre poco… (altro…)
Vignamaggio tra tradizione e nuove “obsession” nel Chianti Classico
Non è facile descrivere un’azienda come Vignamaggio, una delle più antiche realtà vinicole del mondo, e che oggi con un occhio puntato alla tradizione e al Sangiovese e da un lato sempre attenta alle richieste e tendenze del mercato. E soprattutto, quando decide di seguirlo, lo fa in maniera molto evidente e quasi sfacciatamente “fashion“…
Ieri (qui tutte le foto) abbiamo avuto una prova piuttosto completa della versatilità dell’azienda ma anche del fatto che ogni bottiglia che viene prodotta è sempre e comunque figlia di una idea o di un pezzo di storia della tenuta… (altro…)
Obama e il vino furbo: ma cosa gli piace veramente? e soprattutto siamo proprio sicuri che sarà il “Wine President”?
Mi pareva brutto finire la settimana senza parlare di Obama (mi sa che ero rimasto l’unico blogger che mancava all’appello) e in un attacco di Sofrite acuta non ce l’ho fatta più. Specialmente leggendo che martedì 20 al pranzo inaugurale Obama avrebbe bevuto Duckhorn Sauvignon Blanc Napa Valley 2007 ( 87 punti WS, 27 %) e un Goldeneye Pinot Noir Anderson Valley 2004 (92 punti WS, 55 $). Okay, ma non avevamo appena finito di festeggiare che un vino più o meno italiano aveva accolto Barrack nella Casa Bianca? (altro…)
Il senso di Arturo (Dori) per il vino: la cena perfetta per il sommelier del Cavolo (Nero)
Eppure ogni volta che mi capita una serata come questa me ne convinco sempre di più, del fatto che oggigiorno uno chef che abbia dietro di sè una passione forte e decisa per il vino ha una marcia in più agli occhi (e al naso e alla bocca) di un sommelier. O forse solo una fascino particolare per il mangiare che trascende la cura delle materie prime e pensa sempre e comunque a come trovare per ogni creazione una creazione enologica che gli stia dietro…
Cena degustazione Vignamaggio: Riserva Monna Lisa (in verticale) e Wine Obsession con Pecora in umido!
Venerdì 23 gennaio finalmente ripartono le degustazioni (qui il calendario completo) da Burde e iniziamo con un’azienda perfettamente a metà tra tradizione toscana chiantigiana e nuove istanze internazionali come Vignamaggio.
Se infatti assaggeremo un Chianti Classico Sangiovese 100% “annata” passeremo poi ad una riserva storica come la Monna Lisa (ma come non sapete che la dama del quadro di Leonardo abitava proprio qui a Greve in Chianti?!?) e altre proposte più curiose e riuscitissime come il Cabernet Franc in purezza e il Wine Obsession, famoso supertuscan con le etichette sempre diverse (autrice la bravissima Vita di Benedetto, grazie ad Andrea Pagliantini per avermelo ricordato nei commenti!). (altro…)
Aldo Fiordelli e la cena di Pepe Nero per I Vini delle terre del Tartufo, e anche qualche altro vino da raccontare
Alla fine pensiamo che Aldo non ci sopporterà più, voglio dire non bastano le lezioni di cucina Toscana su Kela, adesso pure Vino da Burde si mette a inseguirlo mentre mangia… Però ecco sabato sera non abbuamo resistito e lo abbiamo beccato nel bellissimo salone di Palazzo Grifoni a San Miniato dove è andata in scena la cena di gala della manifestazione I Vini delle Terre del Tartufo a cura del Ristorante Pepe Nero (chef Gilberto Rossi , ex Collegiata). Durante la cena è stato possibile assaggiare di nuovo i vini della degustazine bendata del pomeriggio e altre annate, tra cui alcune anteprime 2005 di Barolo molto interessanti e uno scorcio ampio sulla produzione sanminiatese, dai bianchi ai rossi e ai dolci. (altro…)
La strada del Sangiovese passa (anche) da San Miniato (PI)? Vini delle terre del Tartufo 2009
Per scoprire se è vero ieri si è tenuta una bella degustazione (qui tutte le foto e le etichette) di 6 Sangiovese (più o meno in purezza) di San Miniato in parallelo a 6 Barolo e Barbaresco, filo conduttore il tartufo, o meglio, il fatto che le due capitali italiane del tubero sono proprio Alba e San Miniato con le dovute italiche rivalità del caso.
Rivalità ovviamente non trasponibili direttamente nel vino ma se c’è un luogo al mondo da dove i Toscani possono davvero imparare qualcosa sul vino e sull’uso del terroir, questo è il Piemonte e i suoi sorì (cavolo quanto mi costa scriverlo!). (altro…)