Jazz (e vino) in Macelleria

Il titolo sembra quasi da film splatter, anche perchè per la prima volta, dopo le edizioni dal Cecchini e a San Miniato nella MAcelleria Falaschi, l’evento Jazz in Macelleria non era proprio in una bottega ma in quel piccolo scrigno divino che è Enotria a Firenze.Tempietto del vino sudamericano e uno dei pochi posti che mette accanto i vini più global del pianeta accanto a nomi sconosciutissimi ma meritevoli di attenzione. In sala quasi tutto il thirtysomething de Wine&Food fiorentino con lo Studio Umami quasi al completo, inToscana, GolaGioconda, Teseo Geri (appena tornato da Londra dove ha supervisionato l’apertura del WineBar Frescobaldi dentro Harrod’s ) e amici e compari di bevute.

Occasione o pretesto il lancio del nuovo CD del Trio Scafroglia (dal loro sito potete scaricare i loro mp3), dedicato al natale con versioni godibilissime di Let it Snow, Winter Wonderland e The Crhistmas Song. La band dietro il bancone a suonare davanti alla macchina del caffè, in sala i salumi da affettare, una tavolone con ribollita, crostini e spuma di gota a profusione.

Vini di San Miniato ovviamente, quindi l’immancabile Beconcini con il suo Chianti Antiche Vie (dedicato alla Via Francigena che ha portato in queste terre il Tempranillo), il  Maurleo (50% Sangiovese e 50% Malvasia Nera, da provare decisamente) e buoni anche i vini del Podere Spazzavento. Sulle carni e i salumi di Sergio Falaschi ormai si è detto di tutto e sempre bene, ieri il piacere di una chiaccherata tra amici in totale relax, che non capita spesso purtroppo.

E in effetti la prossima arista di cinta senese voglio proprio godermela con un pò di sano jazz…