Monthly Archives: agosto 2009

BioCalabria, e come barricare un rosato a Strongoli

A forza di beccarmi rimbrotti per non bere abbastanza vino calabrese, ho deciso di colmare la grossa lacuna sui vini di Ceraudo e in una serata abbiamo fatto un assaggio dei bianchi e rosati della casa. Da dire innanzitutto la perfetto I vini di Ceraudo non sono come te li aspetti, e del resto anche i prezzi non sono i soliti. In senso assoluto sono tra i migliori rapporti qualità prezzo d’Italia ma vengono dalla Calabria e quindi almeno all’inizio fai un pò fatica a spendere 17 euro per un rosato e 18 per un bianco da Chardonnay. Anzi diciamo che sulla carta il perchè non lo si può proprio capire. Però poi in tavola… (altro…)

Pronti per il Gran Premio del Sagrantino? E in Basilicata vi aspetta il Trofeo Berlucchi!

bottigliasagrantinoMancano pochi giorni alla scadenza delle iscrizioni sia per il Trofeo Berlucchi Miglior sommelier d’Italia, che consiglio a tutti i professionisti, ma se non ve la sentite, perchè non cominciate a farvi le ossa con il Sagrantino? A parte la possibilità di visitare Montefalco in un momento perfetto con centinaia di vini da assaggiare e persone da conoscere (per tacere dei vigneti da visitare) il concorso ormai è lanciatissimo e sempre più stimolante. (altro…)

Acquagiusta Rosato Toscana IGT Tenuta La Badiola 2008

Da Castiglion della Pescaia un convincente rosato da Alicante in purezza  dal piglio un pò aristocratico, asciutto e al naso un filo austero appunto. Note appena accennate di fragola e fiori con un alcol un pò presente. Poi in bocca invece emerge un frutto convincente e note dolci che bilanciano il sapido marino che si legge in lontananza. Finale ammandorlato leggero e un pò amaricante per un rosato che non stufa subito, anzi…
Di seguito il video (altro…)

L’aglianico e il vulcano, i maiali e il peperone

A dire la verità i suoi (di Berardino, deus ex machina del paradiso Terre di Conca)  di maiali sono in questo momento a “fare sangue nuovo”, ovvero non vengono macellati ma si stanno riproducendo imparentandosi con altri al di fuori dell’allevamento originario per evitare troppa consanguinità. Ci si rivolge allora a macellai di fiducia ma il risultato non cambia a tavola. Il resto lo fa il terroir di RoccaMonfina, antichissimo vulcano ora un parco dalla terra fertile straordinaria che fa nascere ortaggi frutta e ognibendidio, compreso il vino che vanta già realtà qualitativamente grandissime (vedi Spada e Galardi) e altre che faranno parlare di sè. (altro…)

L’Angelo di San Lorenzo Vino Dolce Petra

Alla ricerca del genius loci della Val di Cornia, si parte da qualche filare di Malvasia, Trebbiano, Clarette e Vermentino trovati in loco e si costruisce una cappella dedicat a San Lorenzo, patrono del luogo. Poi in rispetto della tradizione si lasciano le uve sui tralci fino  a tardi e si lascia appassire 3 mesi. Poi botti scolme, trattamente da vinsanto con uve solo a metà tradizionali per la Toscana e con un Vermentino che altrove trattato così dà luce allo Sciacchetrà. 5 anni di botte e fermentazioni poi si assemblano 3 annate, sempre per puntare al terroir. (altro…)

Psicologia Cognitiva e il dualismo mente cervello: noi sommelier avevamo già la risposta

Provate a pensare ad un bicchiere di vino che conoscete o ad una etichetta in particolare che avete degustato di recente. Ne potete quasi sentire l’odore e quasi quasi l’effetto nella vostra bocca, vero? Quasi tutti gli appassionati di vino in pratica non hanno bisogno davvero di trovarsi davanti ad una bottiglia o annusare un bicchiere per mettere in moto il proprio cervello.

Magari non ce ne rendiamo conto ma anche solo leggere il nome, che so, di un Riesling Donnhoff ci porta subito nel naso un profumo di albicocca leggermente affumicato, no? (altro…)

Augmented Reality per il vino e il futuro secondo Gartner (e il sommelier)

Quello che faccio su questo blog e in generale come mission personale è seguire i nuovi trend informatici e le nuove tecnologie disponibili e cercare di sfruttarle per la comunicazione del vino. Si direbbe “mission aziendale” cioè. Sarà anche faticoso ma non smette di affascinarmi che magari tra qui a due anni saranno comuni le degustazioni di vino realizzate in “augmented reality” o “video web search”. (altro…)

Iddu e la granita, Ritrovo Ingrid (Bergman) a Stromboli

ingridDa sempre i vulcani hanno un posto nel mio cuore ma Stromboli per me vale quasi più del Mauna Kea. Anche perchè sullo Stromboli ci sono salito due volte e sempre a piedi. E ogni volta che passo di qui (poi in fondo dista solo 2 ore da Tropea) non posso non pensare che non esiste posto al mondo posto più memento mori di questo. Dove l’uomo costruisce una vita sospesa tra una eruzioe e quella successiva e assomiglia molto alla vegetazione che spunta qua e là in mezzo alla sciara del fuoco.

E in mezzo a tutto questo, metteteci il ritrovo Ingrid. (altro…)

Una delle pizze migliori del Sud, a Tropea o perlomeno la Tonno e Cipolla più buona d’Italia

fornoSo già di attirarmi molte antipatie con questo post e di sollevare qualche polemica ma premetto che non stiamo parlando di una pizza classica napoletana lievitata tre giorni e di fiordilatte nè di pomodori campani, stiamo parlando di una pizza goduriosa e completissima in pieno centro a Tropea, uno dei posti più turistici del mondo dove insomma non ti aspetteresti una margherita  a 3 euro favolosa come questa. Dalla foto intanto si capisce la particolarità della pizza, cotta nel forno più antico della città. (altro…)