recensione

Signum e Martina Caruso, il sogno mediterraneo della ristorazione italiana

La famiglia Caruso comincia a raccogliere i frutti di tanto lavoro e passione e la visita al loro hotel e ristorante è uno dei ricordi che più resteranno impressi nella memoria dell’estate 2015 e non solo per via del piatto dell’anno, quell’Assoluto di triglia che tutti dovrebbero assaggiare almeno una volta. Ne abbiamo ricavato una intervista a Martina (chef) e Luca (direttore) che trovate in edicola su Business People di Settembre dove scopriamo cosa significa lavorare su un’isola come Salina e quanto amore per gli altri e per la natura ci vogliano per arrivare a certi livelli.  (altro…)

Zibibbo 2.0 , come tornare a casa da un lungo viaggio

Ho cercato per un poco una chiave di lettura per descrivere i tantissimi assaggi che ci sono stati  serviti per esplorare la cucina di questo locale novità in centro a Firenze. E forse la migliore definizione ce l’ha data proprio il proprietario, Marco Nardi, che gustando la cena insieme a noi  ci ha detto che semplicemente lo Zibibbo 2.0 voleva essere la somma di tanti ricordi e tanti piaceri della gola provati attorno al mondo accordati con una sensibilità toscana.  (altro…)

Pensiero di Ferragosto: Il Pellicano a Porto Ercole (GR)

Arrivare quaggiù e trovare addirittura l’arcobaleno stagliato sopra l’isolotto pare quasi troppo bello, specie se hai in animo di festeggiare il tuo compleanno con una cena particolare. Orario d’arrivo ideale verso le 19 di piena estate, clima perfetto. Ci accoglie Gianni Alocci, manager di questa struttura da sempre praticamente. O almeno da sempre quando è diventato un luogo di riferimento per l’eccellenza. Vediamo se è proprio così. (altro…)

La “prima” di Bottleshock a Firenze: Alan Rickman, Luca Gardini e come raccontare il vino al cinema, non solo agli americani

Grande calca attorno all‘attore inglese reso celebre dallo Snape di Harry Potter (ma che i non più giovani ricorderanno meglio per il cattivone del primo Die Hard con Bruce Willis).  In Piazza Strozzi ieri sera l’attesa era tanta (qui le foto) e la sete faceva evaporare letteralmente il Litorale Vermentino di Cecchi portato ad allietare l’attesa. Che poi, oltre che per Rickman, era per vedere questo chiacchierato Bottleshock, il film che celebra la degustazione alla cieca  che ha sancito la fine del mito dell’invicibilità dei vini francesi (surclassati da chardonnay e cabernet USA, Chateau Montelena e Stag’s Leap in primis) e che ha aperto la mente e le bocche degli enofili agli altri paesi produttori di vino del nuovo mondo, Napa Valley e California in primis. (altro…)

Tre allegri primitivi del futuro, per fortuna ancora morti. E un inno per Slow Food del terzo millennio

Per chiunque abbia pogato su Ogni adolescenza e si sia cullato su Il Mondo Prima e abbia ballato Country Boy questo disco sarà croce e delizia, ma una volta che i suoi ritmi ti si saranno insinuati dentro, sarà il solito grande incantesimo delle facce di teschio, magari solo un poco meno favola e un poco più realtà. (altro…)

E voi siete la fiamma o la benzina? Chiaritevi le idee con i Dark Tranquillity e “We are the Void”

Mi piacerebbe sapere dove è finito il mio diario del liceo o un qualsiasi moleskine dove possa trascrivere frasi come “We carry our fear inside, A space that hold the darkness, We stretch our skin around, To cover the abyss” ma mi sa che per quello mi è rimasto solo questo blog. Quindi rassegnatevi che per qualche giorno da queste parti la musica che passa il convento è SVEDESE, di quella tosta. (altro…)

Tutti in famiglia da Pinchiorri per il Coevo: 47 stelle a tavola per un vino di Terroir Toscano

24 ristoranti rappresentati per un totale di 47 stelle Michelin, nonostante io abbassassi la media il parterre ieri da Pinchiorri era di quelli davvero memorabili, ma ancora più bella era l’atmosfera di famiglia che regnava con Giorgio, sua figlia, Annie, i cuochi i maitre e i sommelier giunti da ogni parte d’Italia per l’evento, ovvero la “prova su strada”, e che strada!, del gioiello di famiglia Cecchi, ovvero il Coevo, un ambizioso tentativo di riassumere la storia della Toscana del vino e di lanciare una sfida al futuro. Ieri per lo meno, vinta in pieno. (altro…)