Monthly Archives: gennaio 2009

Aldo Fiordelli e la cena di Pepe Nero per I Vini delle terre del Tartufo, e anche qualche altro vino da raccontare

Alla fine pensiamo che Aldo non ci sopporterà più, voglio dire non bastano le lezioni di cucina Toscana su Kela, adesso pure Vino da Burde si mette a inseguirlo mentre mangia… Però ecco sabato sera non abbuamo resistito e lo abbiamo beccato nel bellissimo salone di Palazzo Grifoni a San Miniato dove  è andata in scena la cena di gala della manifestazione I Vini delle Terre del Tartufo a cura del Ristorante Pepe Nero (chef Gilberto Rossi , ex Collegiata). Durante la cena  è stato possibile assaggiare di nuovo i vini della degustazine bendata del pomeriggio e altre annate, tra cui alcune anteprime 2005 di Barolo molto interessanti e uno scorcio ampio sulla produzione sanminiatese, dai bianchi ai rossi e ai dolci. (altro…)

La strada del Sangiovese passa (anche) da San Miniato (PI)? Vini delle terre del Tartufo 2009

Per scoprire se è vero ieri si è tenuta una bella degustazione (qui tutte le foto e le etichette) di 6 Sangiovese (più o meno in purezza) di San Miniato in parallelo a 6 Barolo e Barbaresco, filo conduttore il tartufo, o meglio, il fatto che le due capitali italiane del tubero sono proprio Alba e San Miniato con le dovute italiche rivalità del caso.

Rivalità ovviamente non trasponibili direttamente nel vino ma se c’è un luogo al mondo da dove i Toscani possono davvero imparare qualcosa sul vino e sull’uso del terroir, questo è il Piemonte e i suoi sorì (cavolo quanto mi costa scriverlo!). (altro…)

Gaja vs Bloggers sul Brunello: esito della discussione e di cosa si è parlato, al diavolo Sant’Antimo e via a Merlot e Cabernet. Io sono d’accordo

Grazie a CoveritLive Antonio Tombolini (mio ospite qui su Simplicissimus) ci regala una cronaca in diretta (ma rivivibile quando volete cliccando “replay” ) dell’attesissimo (ok almeno per noi addetti ai lavori) incontro con blogger, forumisti e pomisti vari del web,incontro lanciato tra mille polemiche qualche mese fa.

Gaja sostanzialmente ribadisce quanto già detto ormai centinaia di volte ovvero che ormai i buoi sono fuori dalla stalla, che il Sangiovese è stato piantato dove non si sarebbe dovuto e che ormai l’unica strada è consentire l’utilizzo di altri vitigni nella DOCG Brunello di Montalcino e … (altro…)

Passera e Trippa in Bellavista

Oh, non è che uno può andare a cena fuori, mangiarsi un intero menu a base di trippa in tutte le salse e cotture, bere piuttosto bene in bollicina e non pensare che la magia della piazza più amata dai fiorentini non abbia fatto effetto… A Firenze non abbiamo certo bisogno di scuse per mangiare la trippa e quinto quarto vario in tutte le declinazioni possibili e ieri sera alla Tripperia di Piazza della Passera lo chef Luca Cai ce ne ha dato prova in maniera inconfutabile… (altro…)

Dettori Romangia IGT Rosso 2004: e come si fa a (non) berlo? E comunque rimango dell’idea che il Cannonau non mi piace…

Non è facile ma metti una sera a cena in cui devi provare dei piatti con uno chef  cuoco(le mie cene preferite…) e inizia con VillaRosa di Gambelli 2006 e Riserva 2003, stùccati e stupisciti (non sempre positivamente) con questo vino qui, e approda infine a questo Cannonau “arcaico” che appena lo versi nel bicchiere ha quasi la CO2 di un Lambrusco. Ovviamente non sarà facile trovare qualcosa da abbinarci perchè ci sono vini che davvero trasmettono emozioni e non si prestano alla tavola, per lo meno ad una tavola convenzionale…

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Lasciami Entrare ( Låt den rätte komma in) Svezia IGT 2008

Allora secondo voi un film che giustifica un rapporto tra un pedofilo e una bambina e finisce con un bacio gay (o “puss”, bacetto in svedese) tra 2 dodicenni quanto resisterebbe senza essere censurato ed espulso dai nostri cinema? Per fortuna, o sfortuna, il regista Tomas Alfredson pur dirigendo una sceneggiatura dello stesso scrittore (John Ajvide Lindqvist) del romanzo da cui è tratta la pellicola, lascia tutto fuori dall’inquadratura, così come non si sofferma, se non quanto basta, sullo splatter e sul sangue…

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E il Riesling (tedesco) dell’anno 2007 è…

L’autorevole rivista tedesca Weinwelt, una di quelle fissate con le classifiche in puro stile anglosassone, dopo aver pubblicato la lista dei migliori Riesling sotto i 15 euro, conclude l’anno con la classifica dei migliori Riesling Qmp ovvero quelli ottenuti senza aggiunta di zucchero, quelli insomma corrispondenti ai nostri DOCG, i più preziosi e famosi al mondo.

Lista interessante e dettagliatissima, che evidenzia ancora una volta come in Germania a dettare le regole non sono gli enologi, i blasoni o le tecniche di cantina, ma davvero il terroir e la zolla di terreno da cui derivano le uve, in un contesto dove l’uomo può solo rovinare ciò che l’ambiente e la natura.  Nello stesso numero, bella la sezione sui KultWeine con 21 vini in rassegna di cui 12 Francesi, 6 italiani e 3 spagnoli e tra gli italiani…

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