In sala degustazione (qui a fianco vedete le favolose praline di Vernaccia, solo cacao e vino senza panna o burro, di Concad’oro, davvero notevoli) molti blogger e pienone di giornalisti e appassionati quindi tra poche ore su forum, blog e siti vari troverete molti commenti sui singoli vini presenti questo pomeriggio. Riporto quindi una mia impressione generale e qualche colpo di fulmine di sala tra gli assaggi. Innanzitutto possiamo dire che se la Vernaccia ha qualche problema da risolvere non è certo quello della qualità. Nel senso che la stragrande maggioranza dei vini presentati (soprattutto 2007, giudicare a pieno il 2008 non era facile) sono vini pulitissimi, netti e spesso con profumi centrati e molto tipici della varietà. E quindi floreale bianco, sambuco, glicine, pesca bianca, un tropicale leggero e un bel finale ammandorlato, condito spesso con zafferano e speziatura “calda”. Gusto a volte nervoso ma sembre vibrante con acidità che lotta bene con la mineralità a dare un vino immediato beverino ma che lascia non poche soddisfazioni, e che esce finalmente dalla definizione di “vinello” toscano da antipasto… (altro…)