Andrea Gori

Sommelier, giornalista pubblicista, scrittore e ristoratore da 4 generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde di famiglia, fondatore del Dissapore Network e Intravino, i siti web più frequentati dell'enogastronomia italiana. Scrivetegli pure a burdedj[@]gmail.com

Querciabella è Forte! Giovedi 16 Luglio al God Save the Wine al Forte Belvedere Firenze

Si parla tanto di rispetto dell’ambiente e cominciare a farlo dalla viticoltura è un segnale importantissimo ma non si può mai prescindere dalla qualità e dalla pulizia dei vini. Querciabella , azienda pioniera completamente biologica dal 1988 e biodinamica  dal 2000,  è un caso davvero mirabile di unione degli intenti della moderna enologia. (altro…)

La Panzano del Molino di Grace il 16 Luglio al Forte Belvedere per God Save The Wine

Anche il Chianti Classico è Forte! Del resto l’Estate è più estate se vivi nel Chianti Classico: questo è uno dei pensieri che deve aver attraversato la mente di Frank Grace ormai più di vent’anni  quando si innamorò di queste terre e di Panzano in particolare. Con un pragmatismo e una abnegazione tutte anglosassoni pur se assistito dai nostri migliori tecnici italiani in azienda fin dall’inizio ne hanno valutato ed esplorato ogni possibilità espressiva  fino ad arrivare a produrre addirittura 4 vini a base sangiovese…Ecco quindi che se volete capire le potenzialità del Sangiovese a Panzano, terra esplosiva per gusto intensità e profumo, l’azienda di Frank Grace è una tappa fondamentale considerando anche che quest’anno c’è da scoprire la grande novità 2014 ovvero la Gran Selezione! (altro…)

BBQ Prime Uve Invitational, vince John Clement e anche l’Italia che entra nel circuito internazionale del Barbeque

Dopo anni di problemi lessicali e disguidi forse da ieri anche in Italia si può cominciare a parlare seriamente di Barbeque a partire dal chiarire di che cosa si tratti, ovvero della cottura lenta a griglia coperta di carni, essenzialmente e totalmente diversa dalla griglia (grill) scoperta che invece utilizziamo nei nostri ritrovi all’aperto. La Prime Uve Invitational d’ora in avanti rappresenta per il barbeque KCBS (Kansas City Barbecue Society) in Italia ciò che  il Jack Daniel’s Invitational rappresenta per il movimento barbeque americano e internazionale ovvero un palcoscenico su cui confrontarsi e gareggiare a colpi di carbonella, punte di petto e rub (condimenti) segreti. (altro…)

Castello di Volpaia al Forte Belvedere il 16 Luglio per God Save The Wine

Cultura, arte e tradizioni ma anche voglia di stare al passo dei tempi e capire cosa cercano le persone nel vino oggi. L’impegno di Federica Stianti e la sua famiglia è sempre più intenso e va ben oltre i confini dell’antico e bellissimo borgo fortificato di Volpaia che resiste dal XI secolo e ha visto tra le sue mura aggirarsi costruttori di orologi, sfere armillari, compassi e notturlabi ed artisti. Tra gli artisti possiamo ricordare Benvenuto e Lorenzo da Volpaia, quest’ultimo amico di Leonardo da Vinci e noto per aver costruito per conto di Lorenzo de’ Medici l’orologio planetario per Palazzo Vecchio a Firenze, la cui copia si trova ora al Museo di Storia della Scienza di Firenze. La passione e il ritmo del tempo e della natura sembrano continuare ad essere scanditi dai vini e dalla produzione agricola che si svolge attorno al Castello (e in parte in Maremma sul mare a Castiglion della Pescaia) grazie appunto al lavoro quotidiano di Giovannella, Carlo, Nicolò e Federica Mascheroni Stianti. (altro…)

Enoarte a Palazzo Vecchio con Elisabetta Rogai e il vino che fa muovere il cavallo al ritmo di Bacco

Elisabetta Rogai e la sua Enoarte stavolta sono di scena in uno dei più bei luoghi del mondo ovvero il cortile di Palazzo Vecchio. Sul cavalletto uno dei suoi schizzi fatti con il tralcetto di vite affumicato con rappresentato un fantino sul cavallo, un omaggio al Palio che si sarebbe corso di lì a minuti e che sarebbe stato vinto dalla Torre. (altro…)

Cecchi e la nuova Maremma il 16 Luglio al Forte Belvedere per God Save the Wine

Se c’è una famiglia toscana che non sta mai ferma e riesce continuamente al tempo stesso a rinnovarsi pur rinsaldando sempre di più le radici in Toscana questa è proprio la famiglia Cecchi. Da qualche anno la casa vinicola di Andrea e Cesare Cecchi è entrata nell’immaginario collettivo legato al vino di qualità ma anche alla capacità di sottolineare tanti bei momenti nella vita del vino in Toscana  e nel mondo. Sono anche un esempio molto bello di come si possa perseguire sempre la qualità, una qualità sempre al passo dei tempi. Andrea e Cesare Cecchi negli ultimi anni del resto hanno saputo allargare la propria idea di vino piacevole da bere senza mai esagerare con concentrazione, corpo e alcol accanto al consolidamento della linea storica di vini tradizionali rossi e da invecchiamento. (altro…)

Thienot e Arnould gli Champagne dell’Estate il 16 Luglio al Forte Belvedere

Quest’anno saranno ben due gli Champagne che insieme a noi festeggeranno l’Estate nella sontuosa serata al Forte Belvedere, la grande festa di God Save The Wine. Andiamo a scoprire questi due produttori molto diversi ma entrambi esaltanti per qualità e per emozioni che potremo vivere insieme nella prossima stagione.

 

Champagne Arnould Michel et Fils

Dodici ettari a grand cru e 90.000 bottiglie prodotte fanno di questa azienda un simbolo di rarità e prestigio. Gli champagne provengono per la gran parte da Pinot Nero (il brut e il rosè sono pinot nero al 100%), il che li rende  adatti ad un pubblico che sia in cerca di prodotti unici e particolari. Generalmente sono vini molto ampi, dalla vasta gamma aromatica, di struttura e adatti all’invecchiamento. 

Ad esempio il suo Grand Cru Brut è un Blanc de Noir: nasce quindi dalla combinazione del Pinot Nero e il suo terreno d’elezione ovvero il village di Verzenay, da sempre il cuore di tante celebratissime cuvèe champenoise.  Qui il Pinot nero raggiunge un equilibrio incredibile incredibile tra freschezza, delicatezza, piacevolezza e forza del sorso. A tratti appare intenso rotondo e fruttato e a volte più ficcante fin quasi alla sensazione tannica, davvero prodigioso.

Altra grande cuvèe aziendale La Grand Cuvèe  con uvaggio: 70% Pinot Nero da uve selezionate, 30% Chardonnay della Côtes des Blancs, Grand Cru. Un perfetto connubbio tra vini derivanti essenzialmente dai vigneti di Grand Cru situati vicino al Moulin di Verzenay e il Grand Cru della Côte des Blancs. Il risultato è uno champagne dove è riconoscibile il terreno di Verzenay ma  unito perfettamente con la leggerezza del Grands Blancs. Ha  sensazioni di agrumi e accenni minerali che presto vengono sopraffatti da  gustosi sapori floreali. Come anteprima, insieme degusteremo la 2006 appena arrivata sul mercato: un annata potente dove siamo sicuri che Arnould avrà saputo tenere a freno il Pinot Nero e ancora una volta estrarne la magica eleganza in bollicine…

 

Arnould Michel & fils

28 Rue de Mailly, 51360 Verzenay, Francia

http://www.champagne-michel-arnould.com/

Champagne Thienot

Thiénot è una sfida, una sfida vinta trionfalmente. In una regione come la Champagne, in cui alcuni produttori hanno nomi secolari, Alain Thiénot ha saputo, nell’arco di 25 anni, creare una maison e portarla all’affermazione e al prestigio in tutto il mondo. Un simile successo è stato possibile grazie alla combinazione di due elementi: primo, il forte legame della famiglia con la tradizione dello Champagne – basti pensare che Alain è stato il più importante broker della regione negli anni Settanta e che oggi possiede numerosi ettari classificati grand cru; secondo, lo slancio verso la modernità, la ricerca, la sperimentazione – rappresentate perfettamente dalla nota unica che contraddistingue ogni champagne Thiénot e dal bellissimo habillage, elegante, essenziale, quasi minimalista.

La sede molto moderna e all’avanguardia con apparacchiature tecnologiche adatte alle sfide di oggi, si trova a Taissy, subito fuori  Reims ma non mancano le cantine sotterranee in città con 2 km di gallerie sotto la città che consentono l’affinamento lento dei vini. L’acquisto dei vigneti parte per tempo con i primi nel 1976 ad Aÿ (soprattutto Pinot Noir) e alcuni a Le-Mesnil-sur-Oger (forse il più completo Chardonnay della Champagne) con un totale a oggi di 27 ettari più ovviamente le uve di tanti conferitori conosciuti durante gli anni.

 

Vini in degustazione:

Thienot Brut

Thienot Rose

Thienot Vintage 2006

 

Importati in esclusiva per l’Italia da

Vinicola Balan sas

Via S.Ambrogio, 107

35010 S. Ambrogio (PD)

Tel. 049 9378058

Fax. 049 9378460

E-mail balan@balan.it

Il Vino è Forte! giovedi 16 Luglio tutti al Forte Belvedere a Firenze con God Save The Wine

Il Vino è Forte!  A Firenze, la Città della Bellezza, una location esclusiva che intriga e stupisce per la prima grande uscita estiva del vini italiani, un occasione per assaggiare insieme i vini che animeranno la nostra estate e sognare insieme in una notte di folletti, incanti e magie sopra la città più bella e romantica del mondo! Una serata indimenticabile a cura di Firenze Spettacolo, Promowine e OnceEvents. (altro…)

La Vigna dell’Impero, dall’Abissinia a Pinchiorri passando per la Gioconda

Oppure potremmo parlare di “Faccetta nera” che diventa più chiara fino a farsi quasi trasparente visto che dopo tanti anni di gloria con l’Oreno, pluripremiato blend bordolese, in casa SettePonti si approda ad un 100% sangiovese e per di più da una vigna storica, piantata nel 1935 nell’ambito dei festeggiamenti per la vittoria della guerra in Abissinia. L’ordine arrivò infatti direttamente da Sua Altezza Reale il Duca Amedeo d’Aosta e fu lo stesso Emanuele Filiberto Conte di Torino a portare avanti i lavori nel mezzo dei possedimenti nell’aretino della famiglia torinese. Ovviamente era una vigna di sangiovese, sorta su un terreno ghiaioso ricco di massi calcarei di galestro con una pendenza tale da rendere necessario un notevole lavoro di terrazzamento.

vigne impero setteponti terrazze

Quando negli anni’50 Alberto Moretti Cuseri, padre dell’attuale proprietario Antonio Moretti, acquista la vigna dalle Principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia, ci si accorge della qualità particolare delle uve che però in gran parte vengono vendute a varie storiche famiglie toscane del vino per molti anni per poi essere utilizzate per Oreno e Crognolo negli ultimi anni. Il cambio in cantina da Carlo Ferrini a Beppe Caviola porta nuove idee e alcuni ripensamenti fino a puntare sul sangiovese in maniera più convinta e soprattutto su un sangiovese “scarico”, fresco e appuntito, un modello dimenticato che oggi è tornato prepotentemente di moda anche in zona come l’aretino da sempre conosciute per la potenza e la ricchezza delle sue produzioni.

L’assaggio dei vini è stato introdotto da un bel racconto di Antonio Moretti che ha illustrato le origini della tenuta (il primo dei sette ponti è quello di Buriano raffigurato nella Gioconda di Leonardo da Vinci) e dell’interesse della sua famiglia nel mondo del vino e da una degustazione show di Luca Gardini che qui vi riportiamo.


Family & Friends 2014 un Grillo nato per festeggiare in barca con gli amici, da uve raccolte a Noto quasi sul mare e vinificate ad Arezzo che nonostante il terroir su gomma riesce molto bene nell’intrattenere e divertire il palato con note marine ed aromatiche. Ovvio che se poi ci accostate le Noci di Capesante, crema di ceci , lardoni e salvia fritta di Pinchiorri la situazione cambia. eccome 83

Vigna dell’Impero 2012 Sangiovese vinificazione in cemento e legno grande, colore evanescente e raffinato, lampone, ferroso balsamico pepe e tabacco, arancio e balsamico, tannino lieve ma presente, dissetante,  pulito, bocca con eucalipto e pesca gialla , squillante elegante e signorile, bello davvero rustico e nobile, servito su Agnolotti di polenta con ragù di coniglio e olive nere di Italo Bassi 92

Oreno 2012 Igt Toscana il vino di punta della Tenuta, che già ha raccolto premi e allori, si mostra setoso e piacevolissimo, un vino perfettamente equilibrato tra carezze e struttura, avvolgente polposo e con un balsamico da paura fatto da menta e mirtilli maturi che fa da complemento eccellente ai Mezzi Paccheri di Gragnano con stracotto di spalla d’agnello e funghi. 90

oreno 2003 2012

Oreno 2003 Igt Toscana il vino che fece gridare al miracolo quando si piazzò quinto nella classifica Top100 di Wine Spectator (nonchè primo degli italiani) è oggi praticamente indistinguibile da un bordeaux di classe, un piccolo grande Pauillac, con balsamico ferro, sottobosco, umami goudron e tartufo appena accennato. Ma soprattutto tutte le sfumature che servono per esaltarsi sul Panino di Piccione con Fagioli Freschi e marmellata di prugne 93

 

Grisoglia 2013 Passito Setteponti albicocca frutta intensa e cassetto , dattero del Marocco e senape, bocca saporita dolce ma non esagerata, sapida e fresca, ideale in effetti sul dolce di Luca Lacalamita Albicocca, Amaretto e latte di mandorla che pare proprio nascere dalle stesse suggestioni.

Di certo presentare un vino da Pinchiorri da’ sempre le sue soddisfazioni e permette di capire alcune sfumature che nella vita di tutti i giorni possiamo non facilmente ricreare ma è innegabile che i vini di Antonio Moretti sono difficilmente criticabili almeno dal punto di vista della piacevolezza e dello stile. In tutti questi anni però di certo il terroir aretino ha fatto fatica ad uscire nascosto come è stato dall’espressività delle uve bordolesi, ecco perchè La Vigna dell’Impero mostra una strada interessante e soprattutto mostra come il vento sia cambiato nelle richieste dei consumatori in favore di una maggior bevibilità e semplicità delle proposte.

 

Villa Bucci Verdicchio dei Castelli di Jesi 2012 paradigma di mineralità

Ecco davvero un vino perfetto per capire cosa sia la tanto decantata mineralità enoica! In questo Verdicchio la mineralità è emozione e capacità di portarti in un luogo specifico ed emozionale e di farti sognare un fritto di mare sulla spiaggia. Un vino in sottrazione all’inizio ma che piano piano rivela sfumature di meraviglia che allargano il cuore e riappacificano con il mondo. (altro…)