Andrea Gori

Sommelier, giornalista pubblicista, scrittore e ristoratore da 4 generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde di famiglia, fondatore del Dissapore Network e Intravino, i siti web più frequentati dell'enogastronomia italiana. Scrivetegli pure a burdedj[@]gmail.com

Lopez de Heredia Vina Tondonia Gran Reserva Tino Rioja DOC 1987

tondonia lopez heredia 1987 tintoEccolo il protagonista della serata, ovvero il vino che destava più curiosità tra i presenti. E si presenta subito quasi trasparente ma vivo, con un colore da Brunello di Montalcino di 10 anni e un pinot nero di 5, diafano ma intrigante, con un’acidità già pimpante alla vista. Al naso è fine sui fiori appassiti e sulla ciliegia, tra cuio e tabacco ricorda quasi una riserva “storica” di Chianti Classico di quelle inappuntabili. In bocca è ancora pimpante, con un tannino forse un pò posato ma sempre affascinante. Ho visto berlo da meditazione ma anche in abbinamento ad una fiorentina…fornisce validi motivi per entrambe le destinazioni d’uso…

Scarica da qui la scheda tecnica di questo vino in quest’annata.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=wVWaVsQulY4&[/youtube]

Lopez de Heredia Vina Tondonia Gran Reserva Blanco Rioja DOC 1989

tondonia lopez heredia 1989 blanco biancoTra i vini più sorprendenti al mondo questo bianco spagnolo da uve Viura (90%) e Malvasia (10%) che sopporta 6 anni in barrique e altri 4 in bottiglia prima di uscire sul mercato. Un vino da tutto pasto ma che in realtà parrebbe più giusto definire da meditazione per il suo carattere e le sfumature  speziate che mette in mostra. Da servire a 10° per poi seguirne l’evoluzione nel bicchiere da note di camomilla e miele fino a sentori di frutta in confettura, di iodio, di ginestra, di erika, di scorza di agrume candita. Davvero un piccolo prodigio, molto poco classificabile se non forse vicino a qualche Auslese tedesco.

Scarica da qui la scheda tecnica di questo vino in quest’annata.

AGGIONRNAMENTO: anche uno dei wineblogger più famosi al mondo, ovvero Eric Asimov del New york Times, è caduto vittima del fascino di questi bianchi…

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=R7w9KKO2rBA[/youtube]

Bienvenida Rioja! Happy Halloween tra Spagna e Francia

Ieri sera bella sfida tra gli anni ’80 della Rioja e i ruggenti ’90 del Bordeaux con un Prieurè Lichine 1990 veramente ottimo e da collezione e un Chateau Louviere 1999 in Magnum davvero delizioso. In apertura e chiusura Loira con un Poully Fumè mineralissimo e “focaio” e un Vouvray Moelleux ricco denso e saporoso (umami?) come quello di Clos Naudin di Philippe Foreau, uno degli alfieri della biodinamica francese. Trovate qui tutte le foto “ufficiali” (su Facebook di alcuni clienti intervenuti ieri le altre…).

Grande curiosità sui due Vina Tondonia che Maria Josè mi aveva presentato a pranzo da Burde qualche settimana fa e direi che le attese non sono state affatto deluse con un Tondonia Blanco 1989 paragonabile ad un bel Riesling Renano e un Tinto da Tempranillo Graciano Grenache e Mazuelo che aveva un nonsochè di sangiovese del Chianti che ha stregato tutti.

Eccovi una piccola introduzione alla Rioja e ai suoi vini, già sul Tube i video degli altri vini, che vi presenteremo nei prossimi giorni in diversi post:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_ifX1iRk8qs[/youtube]

Andrea Gori beccato su StreetView: e voi vi siete visti?

Spero da domani di smetterla con questa ossessione ma dopo il quiz su KelaBlu e le mie indagini sono ancora in febbre da StreetView! Però oggi finalmente ce l’ho fatta a localizzarmi su Google! Ricordandomi di quando avevo visto passare la GoogleMobile in via di Novoli davanti al BlockBuster sono andato a vedere se PER CASO mi avessero ripreso. E non ci potevo credere ma sono davvero io intento a guidare il potente Fiat Doblò arancione (aziendale) in chissà quale commissione ardita. Visto che non sto bevendo una coca cola o un brunello taroccato e sono evidentemente da solo in auto, direi che mi è andata bene…e a voi?

Wine For Fashion Gala Dinner in Orsanmichele (contiene gioco aguzza la vista)

Bella conclusione ieri sera per Wine And Fashion in uno dei posti più sconosciuti e mozzafiato di Firenze ovvero il Museo di Orsanmichele (famosa tra i turisti come quella “chiesa strana quadrata in mezzo a via Calzaioli che sembra un granaio“). Bella cena con i vini della Fattoria Lavacchio (grande il Pachar e anche il Cedro Chianti Rufina niente male) e la polenta con peposo di Villa La Massa.

Sopra la Chiesa, pochi sanno che c’è un bel museo di sculture e per esempio anche io ignoravo che ci fosse una specie di “mansarda” con una vista a dire poco incredibile su Firenze con una finestra che dà su Palazzo Vecchio, una che dà sul Duomo e Cupola e una su Santa Croce (che non vogliamo farci mancare nulla). E se volete un’idea dell’effetto complessivo , date un’occhiata a questo video “panoramico“. Al centro del museo era esposta la collezione di 28 bottiglie etichettate da Simonetta Doni secondo lo stile di 28 famosi stilisti. E quindi vi proponiamo un piccolo gioco, ovvero riconoscere quali stilisti vengono citati nel video qui riportato (simonetta non ti arrabbiare che le riprese non sono perfette!),

Quanti e quali stilisti riuscite a riconoscere da una etichetta?

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=BVAFPz057YI[/youtube]

Come si mangia negli Hotel Italiani? Scopriamolo a Merano…

Torino passa a Merano lo scettro di regina dell’Italia (si insomma, “Italia”) Wine and Food per due fine settimana. Si comincia già questo sabato, una volta che vi siete ripresi da Halloween, troverete pronta la Gourmet Arena (fa tanto “Thunderdome”) nella piazza delle Terme (o Thermenplatz abituatevi al bilinguismo, per una volta io sto a posto) con i suoi chef stellati che vi guideranno all’assaggio dei loro piatti più famosi all’interno di Gourmet Hotel Collection.

Avrete modo di sperimentare l’ospitalità di posti come la mitica Casa Baladin di Theo Musso (e un pò di birra buona vi toccherà…) e altri che conosco già bene come il Lungarno Hotel Gallery dell’amico/collega/cliente Gianpaolo e il bellissimo Villa la Vedetta che vanta il panorama più bello del mondo, ovviamente su Firenze (no, quello non lo portano su in fiera).

Per l’elenco completo consultate il sito di Witaly e restate pure sintonizzati che il weekend 7-8-9 Novembre inizia la kermesse più chic d’Italia, ovvero il Meran Wein Festival (MWF) dove non mancheremo di certo (chi viene con noi alla Degustazione sigari cubani e Don Perignon? oppure alla degustazione guidata dei Grand Cru Austriaci???) . Il programma è qui!

Google: cosa ho fatto per meritarmi questo? Street View Firenze censura Peretola…e Burde!

Si vede che Mountain View non hanno le idee chiare di come funziona Firenze…voglio dire, va bene che da oggi anche la città più bella del mondo è visitabile con StreetView ma allora perchè fermarsi su via Pistoiese neanche CINQUECENTO METRI prima di Burde? non bastano 516 video localizzati al numero 154 per impedire che le macchine google si fermino sì e no al numero 56?

Meno male che altri indirizzi importanti ci sono (Marco, e Giorgio…)

Ecco qui l’ultima schermata Street Viewable della mia Peretola…(sulla destra si intravede il campanile della chiesa di San Biagio a Petriolo dove mi sono sposato, magra consolazione!)

Torre Marabino Relais e Ristorante: un angolo di Sicilia che vale la pena scoprire

Tra i ricordi più belli della trasferta a Catania, di cui solo ora trovo il tempo di scrivere, c’è sicuramente la cena e la notte passata in questa bellissima e imponente Torre saracena del XIV secolo, recentemente restaurata e trasformata in un relais comodissimo e per pochi intimi (6 comodissimi stanze, altrove le chiamerebbero suites!). PierPaolo ci viene addirittura a prendere in aeroporto a Catania e nemmeno in 40 minuti siamo quasi a Ragusa. Ci sistemiamo nelle camere e siamo subito a tavola con lo chef Giuseppe Catanese che ci guida in un bellissimo percorso di carne e pesce del territorio. Eppoi visto che siamo a tavola con PierPaolo Messina ci permettiamo il lusso di scegliere il vino e poi di farci cucinare qualcosa di adatto in cucina, il sogno di ogni sommelier! E a proposito di questo, la passione per il vino del proprietario si vede dalla carta con bollicine grandissime (Salon 97, Don Perignon 99, Krug 96) eppoi Alsazia, Margaux, grandi Barolo e Barbaresco…insomma non facciamoci mancare niente!pachino

Fa ancora caldo e siamo a Pachino, non solo una sottozona della DOC Eloro (la DOC originaria del Nero d’Avola, l’unica che prevada una tipologia Riserva) ma anche terra da grandi pomodorini che ci vengono serviti profumatissimi e perfetti da degustare con l’olio dei monti Iblei ovviamente prodotto dall’azienda Natura Iblea le cui serre circondano il resort.

Dicevamo bollicine e infatti iniziamo con un grande Champagne a base Pinot Nero 100% servito su Hamon Serrano (importato direttamente dalla Spagna) e su un crudo di scampo, gambero rosso e un passato di pesce e spezie davvero delizioso. Ci addentriamo nel menu ed ecco arrivare seppie croccanti crude ma “cotte” con ghiaccio e sbattendole dentro un panno contro una superficie dura in modo da rompere i capillari e provocare un irrigidimento della seppie. Il risultato è sinceramente impressionante dato che la consistenza sembra quella di uno snack piuttosto che di un mollusco!. Spunta dalla cantina un particolarissimo Chardonnay Bothtitizzato di Nikolaiof dalla Wachau (Austria), che accompagna il cappuccino di baccalà e bottarga (molto particolare e delicato) e soprattutto è perfetto sulla Pescatrice arrosto con marmallata di cipolle ed erba cipollina croccante, uno dei piatti migliori della serata, specie quando la marmellata abbonda e completa la tipica carne della pescatrice. Il vino fa il resto e anzi richiede un ulteriore piatto chè la bottiglia prosegue. Chiediamo allo chef un altro sforzo e ed ecco che esce un delicatissimo fegato di pescatrice su crostino caldo e soprattutto un raviolo di mare con seppie e gamberetti con aceto balsamico a rifinire. Piatto piuttosto complesso e con una dolcezza di fondo che richiama anche del vino rosso e infatti proviamo sia il Rosè Marabino che il “cru” aziendale Archimede, un Nero d’Avola affascinante e nervoso, vinificato in purezza con 12 mesi di barrique ma che soprattutto scopriremo provenire da un vigneto di 30 anni di età ad alberello.

Finale di serata dolcissimo con il succulento Moscato della Torre (uno dei pochi, purtroppo Moscato di Noto DOC), sicuramente per ora il migliore dei vini di Marabino, con una dolcezza notevole ma un corpo e una struttura che raramente si trovano e che si integrano alla perfezione sul tortino con pistacci e zafferano che chiude la nostra cena. Cena che idealmente prosegue nella nottata perchè il gentilissimo e attento maitre Salvo Gennaro (davvero squisita la sua ospitalità) ci preannuncia una colazione con ricotta calda appena fatta per le 9:30 dell’indomani. Pensando alla solita sparata, vado a letto comunque felice ma al mattino, apro la finestra e vedo questo spettacolo!

Quindi la ricotta a questo punto me l’aspetto e arriva puntuale, calda, con il pane siculo a pezzettoni dentro e marmellate e vari miele della zona da mangiarci insieme. Incantevole, sul serio!

Manca solo di visitare la cantina , costruita a guisa di classico Baglio Siciliano in colore rosso, molto funzionale e calda nonostante l’estrema razionalità di tutte le scelte.

E poi la cosa più bella, ovvero il vigneto da cui proviene l’Archimede ovvero un bellissimo pianoro ad alberello che si presenta a noi con colori davvero incantevoli.

Concludiamo con assaggi dalle vasche, dalle botti e dalle cisterne in acciaio. Particolarmente espressivo lo Chardonnay che andrà a comporre l’Eureka 2008 (che già prenoto)  e ovviamente il Nero d’avola colore rubino incredibile che finirà nell’Archimede prossimo venturo.

Pubblicato il CD di Degustibooks: tutte le canzoni in degustazione da scaricare su iTunes

Prima o poi vi rivelerò quanto mi paga Steve Jobs per fare di queste cose, ma mi premeva segnalari che dopo il grande successo della degustazione Vino e Musica di domenica 26 durante Degustibooks. abbiamo deciso di pubblicare un CD. Detto in termini pre-digitali ciò avrebbe significato un grande dispendio di energie, soldi e carbon foot print mentre grazie ai servizi 2.0 possiamo dire di non aver abbattutto sul serio nessun albero e aver messo alcuna scoria nel nostro pianeta. Quindi è con grande piacere che, mi sa per la prima volta, ad una degustazione fa seguito un CD che potete acquistare (4,95 euro) scaricare e ascoltare dove vi pare, ovviamente meglio con i vini che sono indicati nel booklet del CD.

Anzi, non fate gli antichi, non masterizzate alcunchè e mettete tutto nel vostro iPod o iPhone e ritagliatevi un sano momento di relax 2.0 con una dei prodotti più antichi sulla terra, ovvero il vino buono.

Per scaricare la compilation (è in vendita ma vi assicuro che noi non ci guadagniamo niente!), cliccate qui oppure andate sull’iTunes store, cliccate su iMix e quindi cercate “Degustibooks“.

Buon ascolto/bevuta!

Venerdì 31 Ottobre: Francia contro Spagna anni 80 e 90, Lopez de Heredia contro Ch La Louviere e Prieure Lichine

Proseguono le serate di degustazione da Burde (qui il calendario con tutti gli appuntamenti) e questo venerdì, per Halloween!, torna l’atteso appuntamento con la Francia e le sue perle enologiche. Questa volta abbiamo allargato la nostra ricerca per portarvi due perle enologiche mondiali dalla Spagna e in particolare dalla Rioja, una delle zone viticole mondiali più illustri.

Sarà Lopez de Heredia, storica bodega in quel di Haro a stupirci, ve l’assicuro, con un grandissimo Vino Tinto (rosso) a base Tempranillo (e un pò di Garnacha e Mazuelo) del 1987 e soprattutto un monumetale bianco dal vitigno Viura (e malvasia) come il Vina Tondonia 1989. Di fronte la Francia propone in Magnum uno dei migliori Pessac Leognan, ovvero Chateau La Louvière 1999 e soprattutto da Margaux uno 1990 Chateau Prieure Lichine, bottiglia da asta internazionale per rarità e qualità gustativa.

Apre un Sauvignon dalla Loira di classe come il Villa Paulus 2004 da Masson Blondelet e chiude un dolce francese Chenin Blanc che pochissimi conoscono, sempre dalla Loira ovvero un Vouvray Moelleux Clos Naudin 1995.

Ecco l’elenco dei vini e i link alle schede.

Inizio degustazione ore 21:00, costo 45 euro.