biodinamico

Rosso di Montalcino Pian dell’Orino 2008

Naso coccolante e tipicissimo, come è nella filosofia di Pian dell’Orino, viola e ciclamino, fragole e ciliegie, accenni di tabacco coerenti con il colore molto granato e vero. Schietto e vivace al naso, tanto ricco e polputo è in bocca con massa e corpo non prevedibili. (altro…)

Viticoltura Biodinamica 26-27 Gennaio, i fondamenti della viticoltura del futuro a Cerreto Guidi

Se parlare di energia, materia e sincronie cosmiche quando pensate al vino vi sembra eccessivo, forse on fa per voi ma di sicuro che il tema vi affascini o meno è il punto chiave del fare vino oggi. Confrontarsi cone le metodiche di produzione biodinamiche è consigliabile a tutti, sia per chi è tentato di approcciare questa strada sia da chi la ritiene campata per aria. Avendo degustato in pi occasioni i vini di aziendi seguite da Leonello Anello posso dire che i risultati sono pi che lusinghieri, a patto però che la scelta sia coerente e meditata. Per saperne di più e approcciare la Biodinamica, ecco il primo corso del 2011 alla Villa medicea di Cerreto Guidi (Firenze). (altro…)

Rucantù Tenuta Selvadolce Pigato 2007 Riviera Ligure di Ponente

Dolce e delicato, floreale tiglio e sambuco, leggero agrumato iodato salino in sottofondo, mare ed erbe aromatiche, bocca delicata esplosiva di aromaticità basilico, macchia mediterranea ginepro salvia, pesca bianca e ribes bianco, bocca che esalta e rimanda ai profumi del naso con maggfgior consistenza, pulito e finale croccante. (altro…)

Tutte le sfumature del Bianco in Agosto, su Business People in edicola

L’estate vuole d’obbligo una rassegna di vini bianchi adatti alla bella stagione…ma come la mettiamo quando i colori si moltiplicano? Oggi, ne parliamo appunto su Business People in edicola,  non si può più parlare di bianco tout court: si distinguono infatti tante sfumature di oro giallo, con varie intensità, profumi e corpo e addirittura vini “arancioni” che fanno tendenza e moda e sopratutto risultano adatti alla tavola, con il loro corpo quasi da rosso e la leggerezza di un bianco senza le smancerie di un rosè…Per ogni occasione, appunto…e vediamole allora. (altro…)

Not only Biodinamica: i vini di Cosimo Maria Masini e la lotta sull’uomo e le sue scelte

Una serata tra amici ma non solo, un momento di riflessione pre-estate e pre-vendemmia tra giornalisti, enotecari, professori universitari (Claudio Nuti dell’Università di Pisa, microbiologo) la neo presidentessa Slow Food Toscana Raffaella Grana e vignaioli che condividono il pensiero di Cosimo Maria Masini, ovvero l’uomo al centro della natura, in armonia con questa. E anche solo  avvicinandosi alla tenuta,ci si comincia già a crederci un poco. (altro…)

Brunello di Montalcino Stella di Campalto 2005 Podere San Giuseppe

Esempio eclatante di terroir che annulla il vitigno nel senso di Fregoni? Naso unico al mondo ovvero lavanda irisi e viola e fiori secchi misti a frutta sotto spirito con sensazioni di anice finocchio e qualche spezia esotica come cardamomo, sottofondo di tabacco e liquirizia: quadro solo possibile a montalcino e con il sangiovese. (altro…)

Di cosa parliamo quando parliamo di biodinamica: uomo, spirito, natura e perchè ci riguarda tutti

Un noto produttore stimatissimo e pluripreniato sempre più vicino alla conversione completa della sua famosissima azienda mi avvicina verso il termine del convegno e mi dice “La responsabilità maggiore è su di voi comunicatori, siete voi che dovete far sì che queste idee contribuiscano a cambiare il mondo”. Quali idee? Nel mio piccolo, provo a riportarvi le parole toccanti e bellissime di Sergio Maria Francardo,  Medico Antroposofo che riesce a ipnotizzare la platea per mezzora senza quasi mai nomiare la vite e il vino… (altro…)

Biodinamica a Cerreto Guidi: Fregoni e il Terroir, Fabio Picchi e la zappa, Luca Maroni e l’integrità del vino frutto, l’atteso confronto sui costi

Seconda edizione del Convegno di Cerreto Guidi sulla Viticoltura Biodinamica e l’impressione netta è che qualcosa si sia davvero messo in moto. E non stiamo parlando della qualità dei vini quanto del livello di maturazione e di cultura del mondo vitivinicolo italiano che guarda con orgoglio al prorpio vigneto e comincia ad essere capace a immaginare approcci personali, e non più solo derivati dalla Francia e soprattutto si sta finalmente passando in molti posti dalla teoria alla pratica con aziende spesso insospettabili che convertono le proprie colture e sperimetano, giungengo a conclusioni spesso spiazzanti e stimolanti. (altro…)