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La Sala Chianti Classico Gran Selezione Il Torriano 2018

Una Gran Selezione di territorio , a tutti gli effetti un single vineyard, che vuole far capire quali sono le caratteristiche precipue di un vigneto vecchi vigne di 1,5 ettari a 310 mt slm con suolo misto tra calcare, galestro e macigno del Chianti. Rispetto alla produzione de LA Sala è un unicuum particolare, con una voce del vigneto che ci suona molto Borgogna e di bella finezza. (altro…)

La Sala Campo All’Albero Toscana IGT 2019

Uno dei più famosi supertuscan degli anni ’90 torna in pista con questo blend merlot 70% e cabernet sauvignon 30% da vigneti a 200-310 metri sul livello del mare su suolo di calcare, galestro di alberese e argilla rossa. Vinificato in acciaio poi passa 18 mesi in barrique francesi a grana fine e bassa tostatura, di primo, secondo e terzo passaggio. Il risultato è un vino ampio e soffice, dai rimandi speziati (incenso, pepe bianco, talco) e fruttati carnosi e scuri tra mirtillo, cassis, lavanda e mela rossa.

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La Sala Chianti Classico DOCG 2019

Il vino più snello ed elegante del La Sala è il suo Chianti Classico annata che incarna bene lo spirito di finezza cui si ispira il lavoro in questa tenuta di San Casciano ad un passo da Firenze. Viene prodotto da 95% sangiovese e 5% merlot, perfetto per smussare qualche angolo e arricchire la sua aromaticità.

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La Sala Chianti Classico Riserva DOCG 2018

L’etichetta più gastronomica de La Sala è sicuramente questo Chianti Classico Riserva da sangiovese 90% e cabernet sauvignon 10% da vari vigneti disposti tra i 200 e i 310 metri sul livello del mare su suolo calcareo di galestro di Alberese e argilla rossa.

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Chianti Classico Fonterutoli 2016 Marchesi Mazzei

Un classico dei Chianti Classico come stile e impostazione che dai ruggenti anni 90 e 2000 con legno e speziatura importante ha saputo cambiare stile senza mai tradire la sua eleganza e personalità. Oggi ha il consueto bellissimo colore rubino e un frutto nitido e squillante di ciliegia e ribes rosso misto a lamponi e viola per poi spuntare su tabacco dolce e alloro ma è in bocca che si avverte davvero il cambio di ritmo.

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Concerto IGT Toscana 2015 Marchesi Mazzei

Un ritorno di un caro amico, vino di punta che ha fatto la gloria del vino toscano quando nessuno credeva alla sua longevità classe ed eleganza. Nel 1981 nacque con intuizione di Giulio Gambelli unendo sangiovese e cabernet sullo stile del Tignanello di Antinori e da allora fino al 1994 ha raccolto allori premi e contribuito a definire il ruolo della Toscane tra i fine wine mondiali.

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Mix 36 Igt Toscana 2015 Marchesi Mazzei

Il vino più cerebrale, complesso e immaginifico che Marchesi Mazzei (e forse qualsiasi azienda toscana di vino in genere) mai abbia mai concepito è proprio questo folle e bellissimo assemblaggio di 36 diversi biotipi di Sangiovese compiantata in un unico vigneto sperimentale.

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Chianti Classico Castello di Fonterutoli Magnum 2010

Un’annata diventata già mito per gli appassionati di vino toscano la 2010 che qui si allarga e abbraccia a dismisura il palato con una versione magnum di applausi per il Chianti Classico Castello di Fonterutoli, il “Grand vin” aziendale dove confluiscono le migliori uve aziendali dal 1995, anno in cui venne interrotta la produzione del mitico Concerto.

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Vermentino Igt Toscana 2017 Tenuta di Belguardo

Un bell’esempio di ricerca applicata al Vermentino, un vitigno di recente di gran moda in Toscana ma spesso brutalizzato per una sua più semplice commercializzazione in versioni banalmente fruttate e poco più . Studiandolo in maniera approfondita si riesce invece a realizzare vini come questi, mediterranei e ricchi di erbe aromatiche che arricchiscono il bellissimo bouquet floreale di arancio, rosa thea, sambuco e gelsomino restituendo poi una bocca sapida splendida e ritmata.

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Paolo Gori, la guancia al sangiovese e il ragù di cinta senese

Sapori toscani profondi quelli di Paolo Gori per esaltare i Chianti Classico e supertuscans di MArchesi Mazzei in quel di Fonterutoli, dai crostini toscani tagliati a mano alla guancia al sangiovese passando per il ragù di cinta senese (per il quale è fondamentale l’apporto di freschezza del sangiovese di Castellina) e la zuppa di castagne e rosmarino.

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