Al termine di un pasto in genere un vino dolce è uno spauracchio per molti. qui invece si ripete il miracolo Sagrantino con i tannini e l’acidità che bloccano gli zuccheri (120 gr/L) e non rendono stucchevole la bocca del vino. Naso di torta alla frutta, ciliegia cotta e note ematiche. (altro…)
Yearly Archives: 2010
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1995
Colore appena granato e ancora rifulgente di porpora acceso, non certo domo al naso parte ridotto leggero e poi si libera con eteree sensazioni di rosa e floreale ben integrato da ciliegie cotte, confettura di mora e mirtilli, quasi un cassis. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1997
Capolavoro assoluto di come può e deve essere un grande vino italiano. Personale caratteristico e irreprensibile per colore intenso e giovane (ancora si vede del porpora!) , naso in equlibrio dinamico tra floreale di giaggiolo , lampone e fragola in confettura, ribes e tabacco, note ematiche, sandalo, alloro, anice stellato. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1999
Colore vispissimo e residuo porpora evidente, naso carnoso e fruttato, freschissimo (gli dai 5 anni di meno alla cieca), ribes nero e rosso, cannella, liquiriza e tabacco e ginger appena accennato. Bocca ancora freschissima, tannino liscio e sontuoso, ma con residuo di evoluzione interessante, alcol inavvertibile, acidità da soft drink. (altro…)
Collepiano Sagrantino Di Montefalco Caprai DOCG 2006
Ultimo nato e scalciante e impetuoso, naso intenso e avviluppante di mora, prugna e lampone, floreale di viola e liquiriza. Bocca che quasi non si tiene, puntuta e tannica ma da cui ci si lascia graffiare volentieri. tutto sta nell’avere il piatto giusto davanti, per esempio noi sul Capriolo alla mirra e patate dolci ci siamo divertiti parecchio…
Dopo il salto, il video della degustazione e delle note di Marco sulla tipologia di vino. (altro…)
Il Sagrantino di Montefalco spiegato da Marco Caprai
Prima o poi (molto poi) gli dedicheranno un monumento a Montefalco visto che il ruolo di Marco Caprai nel miracolo di questo vitigno di nicchia che è diventato uno degli emblemi del Made in Italy nel mondo è indiscutibile. Come è indiscutibile che sentire MArco parlare della nascita del Sagrantino, dell’impegno della sua azienda e di come dagli orti cittadini si siano recuperati i cloni per far rinascere la coltivazione di questo vitigno è sempre affascinante. (altro…)
Archeologia del vino parte seconda, il Rosso e il Nero (#6) tra simposi senza donne e la filtrazione dei vini naturali
Prosegue l’avventura de Il Rosso e il Nero tra le stanze del Museo Archelologico di Firenze alla scoperta delle radici del nostro modo di bere e di comportarsi di fronte al vino. E in questa secona parte (qui la prima per chi si fosse sintonizzato solo oggi) scopriamo che le donne non sono sempre state ammesse a bere con gli uomini, che i vini “non filtrati” naturali sono davvero una moda recente e che pure allora tra formati di anfore e buccheri, era quasi come oggi tra bottiglie e bicchieri… (altro…)
Cosa è un “Vino Giusto”: bastano 114 assaggi e 32 produttori per capirlo?
Al di là del gran numero di partecipanti, Vini Giusti dall’inizio della sua storia si è sempre posto il problema di definire cosa sia un Vino Giusto e cosa significhi spendere “poco” o “molto” quando si parla di un vino. Nel video che segue abbiamo riassunto le testimonianze e le opinioni di alcuni dei produttori ed operatori presenti per cercare di darne una definizione. E capire come mai un bianco siciliano e un Chianti DOCG di solo Sangiovese siano arrivati alla pari sul gradino più altro del VinBledon. (altro…)
Vini Giusti 2010 I Tre Borri Chianti Corzano e Paterno e Lighea Donnafugata!
Siamo quasi troppo stanchi per dormire ma talmente commossi, felici ed entusiasti di come è andata Vini Giusti 2010 (qui alcune foto) che non possiamo che dedicarvi un pensiero , a voi centinaia di persone che avete affollato Burde e avete portato tutte qualcosa a questa grande festa. E soprattutto un ringraziamento dai produttori che hanno trovato un momento in cui confrontatsi, riflettere e discutere tra di loro e con il loro pubblico, il destinatario finale dei loro sforzi. E in attesa di altri video, godiamoci dopo il salto, la premiazione dei Vini vincitori del VinBledon! (altro…)
Benvenuto Brunello 2005 (si fa per dire) e grandi Riserva 2004, gli assaggi in anteprima
La difficile annata 2005 si conferma tale nel bicchiere con assaggi innanzitutto difficilissimi da leggere con vini scontrosi, duri e molto corti in bocca. Qualcuno stacca (in genere selezioni o produttori ormai classici come Lambardi, Canalicchio di Sopra, Capanna, Mastrojanni, Fuligni, il Colle, Tiezzi, Madonna delle grazie del Marroneto) dalla massa ma l’impressione è che si dovrà cercare con il lanternino anche quest’anno.Su Intravino qui e qui le note “a pulito” mentre qui sotto trovate i risultati completi.
Molte belle realtà (ma non tantissime) tra le riserve 2004, giustamente molto attese. Qui piccoli capolavori (Sesti Phenomena, Le Macioche, Siro Pacenti, Ugolaia, Ventolaio, Gianni Brunelli) ma molti da attendere ancora almeno 6 mesi per valutarli appieno. Convincenti e fuori dal coro molti “bio” presenti come Piancornello (ottimi i prezzi), Paradiso di Manfredi e Cupano. Considerando che di 2004 da vendere ce ne sarà presumibilmente ancora tanto, la cosa non è tanto sfavorevole, molti dei 2005 sentiti saranno migliori tra qualche mese. Dubbi sul piazzamento delle riserve visti i prezzi sempre meno raggiungibili di molti. in questo senso il vino a Montalcino dal miglior rapporto qualità prezzo resta il Poggio al Vento di Col d’Orcia, di cui viene presentata la straordinaria annata 2001, il migliore di tutti ma un pò fuori gara… (altro…)